Provata ieri, e siccome volevo farlo bene ho concordato il ritiro durante la pausa pranzo, così ho potuto tenerla per alcune ore e farci un po’ di strada.
Mi scuso in anticipo per il “polpettone estenuante” che sto per sottoporvi, ma per me l’RT è una moto talmente importante che richiede una spiegazione dettagliata
Sono andato a prenderla ovviamente con la mia 1250, in modo da notare meglio le differenze durante e dopo la prova.
La mia moto ha la sella alta (e posizionata alta solo davanti) e i risers Wunderlich che alzano e arretrano il manubrio di circa 3 cm, e questo sicuramente accentua le differenze di postura con la 1300, e può in parte aver condizionato le mie percezioni
- Impressioni da fermo e in sella:
La maggior snellezza della moto risulta subito evidente, così come le intenzioni di BMW di darle un aspetto più sportivo e “spigoloso”.
Dalla visuale del pilota ci sono più “vuoti”, più aperture, in contrasto con la plancia quasi da automobile della 1250, che da uno specchietto all’altro è quasi un’unica superficie “sigillata”, più piena e avvolgente, nonostante la strumentazione sia identica.
Anche il plexiglas è andato nella stessa direzione, passando da una forma più arrotondata e avvolgente ad una più spigolosa, con una base larga che tende a restringersi e poi diventare quasi rettangolare nei 2 terzi superiori…. non particolarmente gradevole alla vista.
Guidando, mi sono reso conto che a parità di altezza del bordo superiore lascia passare più aria ai lati, e questo può essere una cosa positiva quando fa caldo come ieri (temperature durante la prova da 29 a 33°), ma per ottenere una protezione simile a quella della 1250 occorre tenerlo un po’ più alto, ed il bordo superiore interferisce leggermente con la visuale… niente di drammatico comunque.
- Sella:
la moto in prova aveva la sella di serie, che io (1.86) ho subito posizionato alta anteriormente per ridurre la spinta in avanti ed il carico sulle braccia (che comunque è maggiore che sulla mia 1250 dotata di risers) : ho trovato lo schiumato molto confortevole, forse addirittura meglio di quello della sella alta della mia, più morbido, con la parte posteriore che accoglieva molto bene il mio deretano con una cedevolezza molto azzeccata, senza far percepire il minimo fastidio.
Nella configurazione in cui l’ho messa io però un po’ di fastidio arriva dalla parte anteriore, sul giro del cavallo nella zona di passaggio tra sella e serbatoio, perché si avverte molto il bordo anteriore della sella in plastica, duro e poco rivestito in quella posizione… molto bene dietro, meno bene davanti.
- Postura in sella:
Anch’essa più “attiva” e caricata sul manubrio, con le braccia moderatamente inclinate in avanti e solo leggermente flesse, più distese che sulla mia in cui ovviamente i sopracitati risers contribuiscono ad una posizione più rilassata… ma credo che anche in assenza di risers la 1250 sarebbe leggermente meno caricata.
Le gambe hanno una buona posizione, l’inclinazione del ginocchio non mi sembra costrittiva ed il centraggio delle pedane permette di utilizzarle attivamente nella guida applicandovi peso in modo agevole.
Lo stesso accade con la mia 1250 con sella alta, a parità di sella penso che la 1300 risulti, anche in questo, leggermente più indirizzata alla sportività, alla conduzione attiva.
-Motore:
All’avviamento e da fermo il rumore l’ho trovato alquanto sgradevole, con una certa rumorosità meccanica che ha una timbrica diversa dal 1250, più pieno e corposo.
In movimento questo “difetto” si attenua molto fino a sparire oltre certe velocità; nella guida tra le curve, durante le transizioni di regime, il 1250 continua ad essere più “soddisfacente” da ascoltare, ma ad andatura costante complessivamente (motore +scarico) il 1300 risulta più silenzioso, ad indubbio vantaggio del confort acustico nelle trasferte autostradali (che peraltro io non ho fatto), frangente in cui il 1250 per me è più rumoroso del desiderabile.
Rumore a parte, il suo funzionamento è molto fluido fin dai bassissimi regimi, più del 1250, la gestione del gas è calibrata alla perfezione e mi sembra che abbia un pelo di freno motore in più rispetto al 1250 (ci sta, essendo di cubatura superiore), tuttavia ho notato anche un pochino di effetto On-Off, più percepibile alla chiusura completa del gas che non alla sua riapertura… un piccolo fastidio.
- Cambio (non ASA, purtroppo)
Ormai abbiamo capito tutti e abbondantemente che i cambi BMW hanno ciascuno una propria “personalità”, non sono tutti uguali anche a parità di modello, ma…
Maluccio… ad essere gentili!
La moto in prova aveva solo 230 km quando l’ho presa, quindi in pieno rodaggio (che io rispetto sempre, non superando i 5000-5500 giri … persino sulla mia che ha 42000 km


), ma gli innesti erano veramente contrastati e duri, il QS era abbastanza a punto a scendere di rapporto ma poco a salire, con reazioni piuttosto evidenti… spero che la situazione possa migliorare dopo il 1º cambio olio e coi km , e di solito è così, perché quello di ieri non era certamente un cambio piacevole da utilizzare.
Avrei preferito provare la versione ASA, come la prenderei io, anche per capire se era meraviglioso come quello che provai sull’ADV1300 o se era “così così” come quello del GS1300 del mio amico che ho provato, ma purtroppo non c’era una demo con l’ASA.
Ma come vedremo dopo alla fine non fa molta differenza, per me
- Freni
Molto potenti… perfino troppo!
Chiarisco: in modalità Road il sistema Rear-To-Front che ripartisce la potenza frenante all’anteriore azionando il posteriore risulta decisamente troppo invasivo e fastidioso fino a medie inclinazioni: chi come me è abituato ad usare il posteriore per ottenere leggeri rallentamenti o per gestire meglio la moto in curva troverà un funzionamento troppo incisivo che, se non calibrato al Newton dal piede destro, porta a scompensi di assetto, soprattutto a moto leggermente e mediamente inclinata, perché chiama in causa il freno anteriore (che morde tanto) in maniera eccessiva.
Ad inclinazioni maggiori mi sembra che la modulazione della ripartizione sia più “educata”, probabilmente l’IMU interviene riducendo la forza inviata al davanti… ma dovrebbe farlo di più e prima!
- Sospensioni e sistema DCA
Finalmente un upgrade utile ed importante, con più possibilità di regolazioni e dall’effetto percepibile!
L’idraulica adesso è regolabile su ben 5 posizioni, e le impostazioni sono settabili separatamente per la modalità Road e Dynamic, in cui il DCA interviene anche aumentando il “K” (cioè la durezza) del mono e alzando il posteriore di 3 cm e l’anteriore di 1, che produce un aumento della luce a terra, un innalzamento (ulteriore, poi spiego…) del baricentro e quote ciclistiche più indirizzate alla guida “d’attacco”.
-Guida:
La prima cosa che mi interessava capire era quanto la moto fosse capace di essere confortevole, e ho settato tutto su -2, l’impostazione più morbida, e sono partito in Road: nel traffico genovese, fino all’uscita dalla città, con rotonde, tombini e tutto ciò che di peggio una città ci propina, si è rivelata l’impostazione ottimale e l’ho mantenuta anche per parte della SS45 (della Val Trebbia) fino a quasi Bargagli, dove ho preso il traforo che porta a Ferriere per dirigermi verso quel toboga che è la Ferriere-Boasi-Sottocolle (SP77), dove ho ripreso la stupenda SS45 fino a Ponte Organasco.
A -2 l’assorbimento è davvero buono ma qualche leggero ondeggiamento si avverte (anche se comunque inferiore alla 1250 in Road), ma quando sono iniziate le curve vere e ho iniziato a spingere ho preferito passare al setting 0, e ho provato anche la modalità Dynamic, che ho abbandonato dopo poco perché l’ho trovata troppo rigida ed eccessivamente caricata sui polsi (magari non in assoluto, ma per come sono abituato io e per come mi piace guidare sì)
Invece in Road con idraulica a 0 il compromesso mi è parso buono, la moto è molto “piatta” e composta pur mantenendo un filtraggio accettabile.
Forse manca un briciolo di luce a terra se si spinge forte, sono entrato forte in una curva con un avvallamento e ho sentito una grattata della madonna, che ho poi scoperto essere il cavalletto… ma credo che sia dipeso più dalla conformazione della strada, su tratti con manto regolare ho piegato abbastanza senza contatti precoci.
Guidandola, la 1300 restituisce un feeling un po’ diverso da come sono da sempre abituato con modelli Boxer: l’agilità è indubbiamente buona, ma la sensazione che ho avuto è di un comportamento più simile a quello di una moto con baricentro più alto, con una discesa in piega rapida ma meno omogenea e lineare, meno … “da Boxer” insomma.
In parte questo potrebbe dipendere dalle gomme montate, le Michelin Road6 Gt sulle quali non ho riscontri sulla mia moto, non avendole ancora provate personalmente… ma il profilo ed il grip mi sono piaciuti, la sensazione di appoggio era molto rassicurante e costante, credo quindi che il modo in cui la moto scende in piega sia effettivamente un po’ diverso per via di quote ciclistiche e strutturali diverse, più che a causa delle gomme.
Personalmente mi è piaciuto di meno rispetto al modo in cui si guida la 1250, ma questa può essere questione di gusti, a qualcuno magari può piacere di più.
- Deflettori regolabili :
in posizione standard, bassi lasciano effettivamente arrivare un po’ di aria verso le cosce e i lati del busto… e col caldo di ieri ogni apporto di aria era ben accetto.
Alzandoli la protezione e l’isolamento migliorano, il rovescio della medaglia è l’aspetto alquanto discutibile della superficie che lasciano scoperta
- Considerazioni finali:
Quando ad ottobre scorso provai l’ADV1300 con ASA mi sono divertito come un matto ed emozionato nel constatare quanto la guida fosse al tempo stesso facile ed efficace, mi è piaciuta davvero moltissimo, l’ho restituita controvoglia e sarei stato pronto a fare immediatamente il consistente bonifico per portarmela a casa!
Era sempre un’ADV… ma con tutto portato ai massimi livelli!
Ma ho subito pensato: se anche l’RT verrà migliorata come l’ADV diventerà la moto migliore che io possa desiderare, ed ero impaziente di vederla e provarla.
Nella prova di ieri ho “ascoltato” le mie sensazioni…
mi sono divertito abbastanza, ma sicuramente non di più di quanto avrei fatto con la mia 1250
Emozione nel guidarla…? Molto poca, mi aspettavo molto di più, come era successo con l’ADV… parziale delusione quindi, e per l’esborso che richiederebbe non credo dovrei essere parzialmente deluso e poco emozionato, bensì euforico ed impaziente di averla!
Ieri era anche la prima vera giornata molto calda in moto, e ciò può aver influito, ma al termine della prova (di circa 130 km) ero un po’ affaticato e accaldato (a proposito, mi sembra che in basso arrivi più calore che con la mia, che isola meglio le gambe e i piedi dal calore del motore), e soprattutto non avrei avuto desiderio di prolungare la prova, continuando a guidarla più a lungo.
Con la 1250 questo non mi succede nemmeno dopo il triplo dei km, a prescindere dalla temperatura
Non sto dicendo che non vedevo l’ora di restituirla, questo no, ma forse… semplicemente non vedevo l’ora di risalire sulla mia “beauty farm a 2 ruote”, una beauty farm che però piega sfiorando i 50°.
E infatti, appena ripresa la mia, la voglia di guidare è stranamente e magicamente tornata, la stanchezza è sparita, mi sono sparato l’autostrada da Genova Est a Sestri (sempre con 31-32 gradi

) e sono andato a farmi una “vasca” allegra sul Bracco, con sommo godimento.
Post addietro avevo scritto questa cosa, e dopo averla provata mi sembra appropriato approfondire questo concetto
Quote:
Originariamente inviata da gonfia
L’RT è un meraviglioso equilibrio che si è evoluto negli anni, tendenzialmente migliorando pur rimanendo fedele a se stessa (come la 911, ad esempio)… questa nuova più che una evoluzione sembra quasi una rivoluzione, e bisognerà capire quanto è diventata diversa dalla precedente
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L’RT1300 secondo me è una sorta di rivoluzione rispetto al passato, e le rivoluzioni spesso portano cambiamenti positivi (ad esempio le sospensioni sono assolutamente preferibili) , ma questi cambiamenti hanno sempre anche un prezzo, che qualcuno (o qualcosa) deve pagare.
Tralasciando volutamente considerazioni estetiche, troppo soggettive (spoiler: a me piace mooolto di più la 1250!

), la 1300 è sicuramente una GRANDISSIMA moto in termini assoluti, non ho dubbi su questo, e ha tutte le carte in regola per piacere ed essere scelta da chi proviene da moto diverse e cerca un tourer sportiva … ma per chi come me ama così tanto la 1250 e la apprezza per quello che è la sua essenza, per come ti coccola, per come si fa guidare, per come è sempre una RT evoluta nel segno della continuità con i modelli precedenti, portandone le caratteristiche dinamiche e di comfort al livello migliore di sempre, questa “rivoluzione 1300” appare un pacchetto meno rotondo e bilanciato … ed è un po’ meno RT di prima.
La 1300 non è diventata “più facile”, ma solo potenzialmente più sportiva… ma complessivamente secondo me ha perso qualcosa, qualcosa di imprescindibile per un’RT
Qualche tempo fa ho provato la nuova Versys 1100 (ciao @Alexa72


) pensando di prenderla al posto del KTM, accorgendomi poi che in realtà fa un “mestiere” molto più simile a quello dell’RT… ma non me la sono sentita di abbandonare la mia 1250 per una Versys, e poi volevo prima provare la 1300 su cui nutrivo grandi speranze.
Ora che l’ho provata (scusate se a qualcuno sembrerà una bestemmia) posso stilare una classifica di gradimento delle 3 moto in oggetto:
1ª RT 1250
2ª … (rullo di tamburi!)… VERSYS 1100 !!
Ebbene sì, se non esistesse la 1250, molto probabilmente tra la RT 1300, che in questa personale classifica si piazza 3ª, e la Versys 1100 non avrei esitazioni a scegliere la giapponese, per una serie di motivi che non tengono nemmeno conto dell’aspetto economico… perché se ci mettiamo anche quello diventa fin troppo facile.
Adesso mi metterò alla ricerca di una 1250 nuova, per portarla avanti per altri 4-5 anni, oppure farò revisionare le sospensioni della mia e me la terrò … nel mio futuro, per come posso prevederlo adesso, potrebbero esserci una Versys 1100 e un’ADV1300
Tapatalk