E l'italianità non conta assolutamente nulla, la-sfinge: è una risorsa che viene tirata fuori in mancanza di meglio. Quando serve per usare Dovizioso contro il vecchio nemico Lorenzo o contro il nuovo nemico Marquez, per esempio.
Io queste cose non le ho capite guardando le cronache delle gare. Erano faziose, me ne accorgevo, ma mi mancava la parte importante della storia.
Una bella gita in moto di mezza primavera, una tavolata romana di una quarantina di persone, se ben ricordo nei pressi del Turano, tavolate a ferro di cavallo e tre televisioni a trasmettere in diretta uno dei primi gran premi dell'anno in cui Stoner aveva il numero 1 sulla carena della Ducati. La prima moto italiana a vincere un mondiale dopo i fasti di MV.
A quell'epoca i piloti della motoGP io li tifavo tutti, mi sembravano tutti fantastici, e avevo una preferenza per Rossi perché italiano, perché Yamaha, perché, almeno tra i più forti, quello con un modo di guidare che preferivo.
A un certo punto, non mi sembra nemmeno nei giri finali, Stoner cade e rotola in sabbia. L'intera tavolata si alzò ad esultare sguaiatamente con un fragore infinito. Qualche pietanza finì anche per terra. Io rimasi seduto, e forse anche la zavorrina di un tale. Non mi risultava che rientrasse tra le circostanze per cui un motociclista esulta, men che meno se ben lontani dalla fine del campionato. Fu il momento del fare 2+2. Le cose non sono cambiate, salvo il fatto che quel tipo di materiale umano va in moto sempre più di rado, soprattutto a quelle latitudini, mentre sui social ci sta ancora.
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本田 シービーアール1000アールアール ファイアーブレード
Ultima modifica di Zel; 03-09-2024 a 17:16
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