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Vecchio 08-07-2019, 05:01   #1
Mark60
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Scusate ma forse su tutto questo ragionamento tra pressioni gomme e RDC c’è una considerazione di base di cui nessuno ha tenuto conto, nonostante l'analisi molto accurata e il relativo ragionamento fatto dal nostro prezioso @gonfia..

Vero che le pressioni subiscono variazioni di alcuni decimi di bar, a seconda delle temperature, e che quindi saranno diverse in condizioni d'uso rispetto a quanto indica l'RDC, e inoltre a parità di asfalto e temperatura esterna basta variare la modalità di guida per avere ulteriori variazioni.......ma........

...dal momento che le case produttrici non danno 12 valori di riferimento diversi a seconda delle temperature..ma una sola...non pensate che tutte queste variazioni siano ampiamente previste e calcolate dando il valore di riferimento a freddo??
Ovverosia....se la casa X dice che il valore corretto medio di quella gomma (a cui poi la casa produttrice della moto fa riferimento in base alle caratteristiche del modello per dare l’indicazione sul libretto d'uso) la casa stessa saprà benissimo che quella gomma in piena estate viaggerà a 3,3 ed in inverno viaggerà a 2,7, ed è proprio in base a questo che stabilirà il valore da indicare a freddo!
Progettando e facendo test è ovvio che gli ingegneri rileveranno le temperature della gomma e le variazioni di pressione, un po’ più accuratamente e in condizioni più limite di quanto non possiamo fare noi utenti....ed è altrettanto ovvio quindi che per loro tutte le nostre pippe mentali sulle variazioni sono appunto delle ovvietà, ampiamente calcolate!
Non potrebbero certo dire "se fate lo Stelvio ad agosto mettete a 3,3, se fate statale a novembre mettete a 2,6, se però avete intenzione di effettuare molti sorpassi tirando i rapporti oltre i 5000 giri mettete a 3,1....ecc.....”

Che poi è tutto giusto, che in inverno la pressione sia un po’ più bassa e quindi un po’ più di impronta a terra e un po’ più di riscaldamento gomme, mentre in estate più pressione evita il surriscaldamento e da più rigidezza visto che le temperature estive permettono grip più elevato, quindi il sistema di dare un solo valore a freddo è l’uovo di Colombo.

Perché quindi tutte queste pippe mentali su quanto sarà la pressione della gomma quel giorno a 35º dopo un passo di montagna e quanto invece dopo 100 km di statale tranquilla a 90 km/h??
Sarà il giusto per cui è stata progettata....dando per scontato che il valore a freddo (quindi i famosi 20º medi che prende come riferimento l'RDC) era corretto.
Sarebbe assurdo qualsiasi altro metodo, se no dovremmo girare con compressore e manometro in tasca!

Quindi secondo me la logica del RDC non fa una grinza....se il funzionamento è corretto.

Scusate la lunghezza, ma non credo sia tanto OT visto che è il thread delle gomme, e di questo si parla

Non sono un ingegnere eh...quindi tutto questo semplicemente IMHO
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Mark60 non è in linea  
Vecchio 08-07-2019, 11:38   #2
gonfia
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...le case produttrici non danno 12 valori di riferimento diversi a seconda delle temperature..ma una sola...
...
la casa stessa saprà benissimo che quella gomma in piena estate viaggerà a 3,3 ed in inverno viaggerà a 2,7, ed è proprio in base a questo che stabilirà il valore da indicare a freddo!

...

Non potrebbero certo dire "se fate lo Stelvio ad agosto mettete a 3,3, se fate statale a novembre mettete a 2,6, se però avete intenzione di effettuare molti sorpassi tirando i rapporti oltre i 5000 giri mettete a 3,1....ecc.....”



....il sistema di dare un solo valore a freddo è l’uovo di Colombo.

...

Sarebbe assurdo qualsiasi altro metodo, se no dovremmo girare con compressore e manometro in tasca!



Hai ragione da vendere Mark, e sicuramente la progettazione delle gomme tiene conto di queste variazioni di pressione che ci possono essere al loro interno.

Tutto questo pippone sulle pressioni e l’RDC è scaturito dal fatto che l’altro giorno, girando da solo con le stesse pressioni che avevo usato durante un viaggio a pieno carico (fidanzata e bagagli), con temperature alte e con gomme che sono più agili della media, avevo notato un comportamento un po’ troppo “appuntito” al quale sicuramente ha contribuito la pressione elevata che si era creata a gomme calde (molto calde!)

Indicare un unico valore a freddo è una semplificazione, magari necessaria per questioni pratiche ( come dici tu non possiamo girare col compressore in tasca... ma io il mio manometro ce l’ho sempre dietro ) ma come tale ha delle limitazioni: se ben ricordi fino a qualche anno fa BMW stessa indicava 2 valori diversi in base al carico, adesso ( immagino per questioni di sicurezza...o di praticità appunto) indicano solo la pressione che prima era per “a pieno carico”...

È facile capire che la stessa gomma, anche una più “trasversale” e tranquilla delle mie SS MK3, avrà un comportamento un po’ diverso a seconda della sua pressione, ed una variazione di 3 o 4 decimi in più o in meno non è poco...

Dipende da cosa si preferisce ottenere dalla gomma: se si vuole una maggiore uniformità di comportamento è necessario compensare almeno 2 fattori, cioè carico sulla moto (uso singolo o in coppia con bagagli) e temperatura di utilizzo ( stagione invernale o estiva)... tenere tutto l’anno e indipendentemente dal carico un unico valore dato da uno strumento che non tiene conto della temperatura effettiva porta senza dubbio a comportamenti diversi della stessa gomma ... Ma ci sarà una pressione alla quale “quello” pneumatico lavora un po’ meglio che alle altre, e quando le usiamo le gomme si scaldano di più o di meno e la pressione varia di conseguenza ; che poi la gomma sia progettata per sopportare queste variazioni o che per certi tipi di utilizzo o di utente possano quasi passare inosservate è un altro discorso.

L’esempio più rappresentativo è l’uso in pista, dove si regola la pressione a caldo in modo che rimanga il più possibile costante nelle condizioni in cui quelle gomme dovranno lavorare proprio per ottenerne una ottimizzazione ed una costanza di comportamento; ovvio che per il nostro uso su strada non potremo mai avere una tale costanza di condizioni d’uso nell’arco di una giornata in moto con magari autostrada il pianura al caldo e salite sui passi al fresco, ma quello che è certo è che - a parte i primi minuti dopo la partenza- le gomme lavoreranno “a caldo”!

Ovviamente le case non arriveranno mai -per l’uso stradale della moto- a fare una tabella di valori ottimali delle pressioni di partenza in base alle temperature ambientali, ma avere un’infarinatura di alcuni concetti può aiutare quegli utenti -magari pochi, eh! - che sono più “sensibili” o interessati ad un rendimento costante della propria moto ad adattare meglio la pressione alla situazione, che sia di carico o di stagionalità...non ho detto che bisogna cambiare la pressione 2 volte al giorno eh?!







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Vecchio 08-07-2019, 13:09   #3
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@Mark60: molto interessante il tuo ragionamento, grazie.
Tuttavia concordo con Gonfia quando dice che il comportamento della gomma varia a seconda della pressione.

Prima di conoscere tutte queste cose su come lavora l'RDC, quando già c'era il caldo, ho voluto gonfiare le gomme fino a quando l'RDC mi ha segnato 2.5-2.9, pensando di far bene.
La pressione reale durante l'utilizzo, però, era sicuramente superiore (non so dirti di quanto), e ti posso garantire che la differenza si sentiva eccome; la sentivo perfino io che non sono un gran pilota nè ho una fine sensibilità come alcuni.

D'ora in poi, prima di partire per un giro, controllerò la pressione col mio fido manometro, come ho sempre fatto prima di quest'ultima moto, e mi atterrò a quella, impipandomene di quanto allarmismo l'infido RDC cercherà di trasmettermi
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Vecchio 08-07-2019, 17:19   #4
mariold
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.....
D'ora in poi, prima di partire per un giro, controllerò la pressione col mio fido manometro, come ho sempre fatto prima di quest'ultima moto, e mi atterrò a quella, impipandomene di quanto allarmismo l'infido RDC cercherà di trasmettermi
Certo, è cosi che si fa. Prima di partire si misura la pressione con un manometro possibilmente preciso, poi si parte, e vedrai che il RDC (specialmente se tieni la moto in garage) sbaglia di poco a gomma fredda.
Te prova a pensare se il RDC fosse preciso e misurasse la pressione vera in tempo reale su un tragitto pianura/montagna con le variazioni di temperatura atmosferica che ci sono, e con le variazioni che avvengono a gomma fredda e calda. Ci sarebbero un sacco di motocislisti fermi su una strada soleggiata a sgonfiare emisurare le gomme, e altrettanti dentro ai distributori di benzina nelle zone più alte e fredde, a rigonfiarle... un puttanaio insomma.... almeno cosi uno guarda il RDC e vede quasi sempre una pressione decente, invece si spaventarsi. Poi, considera che il sistema prevede un allarme per bassa pressione...ora, te parti con le gomme a 2,5, da calde arrivano a 2,8, allora ti fermi e le sgonfi, poi riparti e va in montagna al freddo, e le gomme si sgonfiano, a che pressione mettiamo il limite minimo di allarme? Se lo metti troppo basso rischi di ammazzarti alla prima chicane, se lo metti troppo alto hai sempre una segnalazione che ti rompe i maroni... insomma, secondo me prima di implementarlo hanno studiato bene il motociclista medio e le sue pippe mentali....
mariold non è in linea  
Vecchio 08-07-2019, 18:55   #5
Zorba
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... un puttanaio insomma... prima di implementarlo hanno studiato bene il motociclista medio e le sue pippe mentali....
Eh, avranno pensato anche a me, allora: il motociclista nevrotico!
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