Il Gran Premio di San Marino, in programma nel fine settimana dal 12 al Settembre al Misano World Circuit Marco Simoncelli, chiude il lungo ciclo europeo e prelude alla seconda trasferta oltreoceano del campionato. Un appuntamento, quello di Misano, che non sarà ancora decisivo per la matematica assegnazione del titolo, ma che riveste comunque una certa importanza per la giornata di test ufficiali prevista immediatamente dopo il Gran Premio. Grazie alle Concessioni, le Case costrette ad inseguire hanno avuto modo di provare ed introdurre novità nel corso di tutta la stagione, dunque l'occasione potrebbe rivelarsi quanto mai utile soprattutto per chi, come Ducati, rappresenta il riferimento assoluto e ha dovuto assistere ad un accorciamento delle distanze da parte della concorrenza.
DUCATI - UN ALEX MARQUEZ STELLARE RIMANDA LA FESTA DI MARC
La pista mai troppo amica di Barcellona rappresentava per Marc Marquez un appuntamento importante, per più di un motivo. Certo dimostrarsi vincente anche su un tracciato non tra i suoi preferiti, ma soprattutto la possibilità di guadagnarsi il primo match point per il titolo, da sfruttare proprio a Misano, nella tana del nemico giurato Valentino Rossi. E le vicende del fine settimana spagnolo sembravano voler giocare tutte in questo senso, con l'incredibile scivolone del fratello Alex nella Sprint Race del sabato. Una vittoria ormai siura, quella del piccolo Marquez, gettata al vento a due giri dalla fine, davanti al pubblico di casa e dopo aver dimostrato di poter finalmente avere la meglio su un fratello ingombrante ed invincibile. Ulteriore, enorme pressione sulle spalle di un pilota da sempre condannato all'ombra, al ruolo di 'fratello di', e che invece pur sempre un due volte campione del mondo. La gara della domenica, condizionata dalla necessità di gestire il consumo degli pneumatici, ha visto comunque i due Marquez sempre a dettare il passo, mantenendo un ritmo tale da respingere la concorrenza e con il confronto destinato a risolversi nei giri finali. Ed a questo punto Alex ha fatto il suo apolavoro, tirando fuori quanto aveva saputo tenersi nel taschino e lasciando sul posto un Marc che, a fine gara, ha dovuto abbozzare. Parole di circostanza, magari anche sincere, ma chiaro che essere stato battuto in pista, in un testa a testa senza appello e per di più davanti ad un pubblico adorante, deve aver bruciato parecchio. Nulla di compromesso a parte forse l'orgoglio, comunque, e conquista matematica del titolo rimandata almeno fino a Motegi. Niente di nuovo dall'altra parte del box ufficiale Ducati, con un Pecco Bagnaia protagonista di una crisi aparentemente priva di soluzione. Che ci sia o meno una compomemte psicologica, peraltro comprensibile, non si può fare a meno di notare una certa confusione dal punto di vista tecnico. Da 15 gare si rincorre una soluzione che vorrebbe essere definitiva ma che in realtà fatta di palliativi occasionali e momentanei. Si era gridato al miracolo con i dischi freno anteriori da 355mm, subito sconfessati, e di recente arrivato il rivoluzionamento del setting, operato a Balaton. Si parlava di variazioni estreme, addirittura 'di centimetri', per ritrovare la confidenza perduta. ma che quanto era apparso funzionare su un tracciato tanto particolare come quello ungherese potesse risultare risolutivo ovunque appariva piuttosto opinabile, e difatti a Barcellona ci si è puntualmente allo sbando. E non aiutano certo i ripetuti problemi tecnici sulla moto, che spesso pregiudicano interi turni di prove ed accrescono la tensione. Ormai inutile aspettarsi nulla di diverso per questa stagione, ma resta da chiedersi quali siano le prospettive del torinese per il 2026. I vertici di Borgo Panigale continuano a professare comprensione e buona volontà, ma la sensazione è invece che la pazienza stia per finire e l'atmosfera si stia facendo pesante. A confermare le difficoltà di Bagnaia è il rendimento altalenante di Fabio Di Giannantonio, che dispone della GP25 ed è tuttora alla ricerca di una base tecnica che gli permetta un minimo di costanza nelle prestazioni. Un buon sabato per il romano, ma un fine settimana decisamente negativo per i piloti del Team VR46, con Franco Morbidelli veloce sì, ma spesso protagonista di errori ed episodi discutibili. Un fine settimana difficile, infine, anche per il 'rookie' Fermin Aldeguer, atteso ad una conferma dopo le belle dimostrazioni fornite nel corso della stagione.
KTM - TROVATO L'EQUILIBRIO, PACCHETTO COMPETITIVO OVUNQUE
La casa austriaca continua a rappresentare una piacevole sorpresa, confermandosi al momento come la seconda forza del campionato. Una sorpresa non certo perchè si dubitasse delle capacità tecniche di gente che è stata capace di vincere in qualsiasi competizione si sia cimentata, ma per le ben note e pesanti vicende aziendali sofferte. Ritrovata una relativa tranquillità, le ripercussioni positive sono state immediate, con una RC16 meno appuntita in certe sue caratteristiche, più versatile ed equilibrata. la riprova è che ora la moto risulta veloce in qualsiasi condizione e soprattutto in mano a tutti i piloti. Non si poteva pretendere troppo da un Vinales rientrato ancora in deficit di condizione, ma Acosta, Bastianini e perfino il redivivo Binder hanno molto ben impressionato. Grande la soddisfazione per il primo podio in arancione di Enea Bastianini, qualcosa che appariva lontanissimo dopo un avvio di stagione tanto travagliato. A Barcellona poi arrivata l'ufficializzazione della cessione del Team Tech3 da Herve Poncharal all'ex F1 Gunther Steiner, persona certamente entusiasta e capace, pur se a digiuno di MotoGP, e che si avvarrà comunque di un periodo di affiancamento da parte dello stesso Poncharal.
APRILIA -BRUSCA BATTUTA D'ARRESTO SULLA PISTA AMICA
Decisamente sorprendente in negativo, e del tutto inatteso il tonfo della casa di Noale a Barcellona, tracciato storicamente favorevole e dal quale ci si sarebbero aspettate dunque positive conferme. Niente di tutto questo, con un fine settimana rivelatoi difficile fin dalle prime battute ed una brutta qualifica, con il dazio della partenza nelle retrovie. Situazioni che comportano rischi pesanti, come ha sperimentato un Bezzecchi colpito ed abbattuto in entrambe le gare, ed un Martin apparso in grande difficoltà. Un brusco risveglio dopo le tante belle dimostrazioni fornite finora, ed un riscatto atteso a Misano, tracciato non propriamente ideale ma utile ad archiviare quanto rima una brutta delusione.
YAMAHA - 'MIRACLE MAN', SORPRESA A BARCELLONA
Lo scarso grip, problema atavico ed irrisolto del tracciato del Montmel, pareva sulla carta rappresentare un limite fatale per il potenziale di una M1 ormai a fine ciclo, soprattutto alla luce delle ultime e quanto mai deludenti prestazioni esibite. L'assenza tuttavia di ripartenze da bassa velocità ha in parte mitigato il problema, ed al resto ha pensato un Quartararo semplicemente gigantesco. L'uomo dei miracoli ha saputo ancora una volta sciorinare il suo repertorio nei settori misti della pista, dovendo poi pagare un dazio di oltre 15 Km/h dalla migliore concorrenza sul lunghissimo rettilineo. Una grande dimostrazione di talento da parte del francese, pedina sempre più fondamentale per la casa di Iwata. Miller continua ad apparire veloce ma poco concreto, e tuttavia la sua conferma appare giustificata vista la grande esperienza, a fronte delle prevedibili difficoltà del 'debuttante di lusso' Toprak Razgatioglu. Ormai ufficializzata la rinuncia al portoghese Oliveira, resta da capire quale potrà essere l'apporto di Alex Rins, forte di un contratto per il 2026 ma il cui rendimento appare sempre più condizionato da un fisico logorata da tropi infortuni. Da segnalare che, al momento in cui si scrivono queste note, Yamaha effettuerà una sessione di test privati a Barcellona, nel corso della quale Fabio Quartararo avrà finalmente modo di testare la M1 con motore in configurazione 'V4'.
HONDA - UN CONVINCENTE SALTO DI QUALITA' -
La situazione tecnica della casa di Tokyo appare decisamente migliorata, con prestazioni convincenti che non sono più frutto di episodi o condizioni particolari ma che si ripetono con costanza e regolarità. Dopo quanto di buono visto in Ungheria, non era così scontato ripetersi a Barcellona, ed invece così è stato, pur se alla fine i piazzamenti ottenuti non fanno gridare al miracolo. Ora Mir, Marini e Zarco si esprimono tutti ad ottimo livello, il percorso tecnico appare chiaro e definito ed in questo senso appare quanto mai saggia la decisione di puntare sulla stabilità per il prossimo futuro. Tutti e tre i piloti sono stati confermati, ed a loro p destinato ad aggiungersi il Brasiliano Djogo Moreira, promosso dalla Moto2 e che prenderà il posto di Somkiat Chantra.
IL CTO DI MISANO ADRIATICO
La pista, in titolata dal 2012 al compianto Marco Simoncelli, misura atteso al riscatto 4226 metri, si percorre in senso orario e comprende 16 curve, 10 a destra e 6 a sinistra. Transitati sul rettilineo del traguardo i piloti si trovano ad affrontare la staccata della Variante del Parsse destra/sinistra in cui si tende a sacrificare la prima svolta per ottimizzare tra della successiva da cui è importante uscire veloci per affrontare il breve rettilineo che porta alla curva Rio. E' questa una staccata molto impegnativa con la frenata che viene portata fino al punto di corda. All'uscita della Rio gas in mano alla ricerca della massima fluidità e scorrevolezza nel superare la variante Arena e lanciarsi sul lungo rettilineo che porta alla curva della Quercia, punto chiave del circuito con una staccata impegnativa e delicata per la tenuta dell'anteriore. Dopo aver mollato i freni alla corda si lascia scorrere accelerando in uscita per puntare la successiva staccata del Tramonto. Questo è il tratto più spettacolare del circuito dove i piloti scaricano tutta la potenza per avventarsi sul Curvone, uno dei punti più 'da pelo' di tutto il mondiale, Un tratto che si percorre quasi in pieno pelando appena il gas in sesta a circa 270 orari. Dopo il Curvone due curve a destra con la velocità che scende progressivamente fino ai 70/80 orari della staccata per la curva del Carro. E' questa una sorta di rampino a destra, a tornare, superato il quale ci si porta alla curva finale, la Misano, una sinistra a 90 gradi che riporta sul rettilineo di arrivo.
ONBOARD LAP - SIMON CRAFAR (BMW M1000RR)
https://www.youtube.com/watch?v=PkFfkbRAkio
[IMG]
picture url[/IMG]
ORARI TV
Le gare saranno trasmesse da SKY e TV8 con i seguenti orari
Programmazione SKY MotoGP HD
Venerdì 12 settembre
Prove 1 Moto3 09:00-09:35
Prove 1 Moto2 09:50-10:30
Prove Libere 1 MotoGP 10:45-11:30
Prove 2 Moto3 13:15-13:50
Prove 2 Moto2 14:05-14:45
Prove MotoGP 15:00-16:00
Sabato 13 settembre
Prove 3 Moto3 08:40-09:10
Prove 3 Moto2 09:25-09:55
Prove Libere 2 MotoGP 10:10-10:40
Q1 MotoGP 10:50-11:05
Q2 MotoGP 11:15-11:30
Q1 Moto3 12:50-13:05
Q2 Moto3 13:15-13:30
Q1 Moto2 13:45-14:00
Q2 Moto2 14:10-14:25
Sprint Race MotoGP 15:00
Domenica 14 settembre
Warm Up MotoGP 09:40-09:50
Gara Moto3 11:00
Gara Moto2 12:15
Gara MotoGP 14:00
Programmazione TV8
Sabato 21 Settembre
Diretta delle qualifiche di tutte le classi e della Sprint Race della MotoGP (Vedi orri sopra)
Domenica 22 Settembre
Tutte le gare in diretta (vedi orari sopra)
CALENDARIO MONDIALE MOTOGP 2025
2 marzo 2025 Thailand Thailandia, Buriram
16 marzo 2025 Argentina Argentina, Termas de Rio Hondo
30 marzo 2025 United States Stati Uniti, Austin
13 aprile 2025 Qatar Qatar, Lusail International Circuit
27 aprile 2025 Spain Spagna, Jerez
11 maggio 2025 France Francia, Le Mans
25 maggio 2025 United Kingdom Gran Bretagna, Silverstone
8 giugno 2025 Spain Aragon, Motorland Aragon
22 giugno 2025 Italy Italia, Mugello
29 giugno 2025 Netherlands Olanda, Assen
13 luglio 2025 Germany Germania, Sachsenring
20 luglio 2025 Czech Pierangelo Repanatiublic Repubblica Ceca, Brno
17 agosto 2025 Austria Austria, Red Bull Ring
24 agosto 2025 Hungary Ungheria, Batalon Park
7 settembre 2025 Spain Catalogna, Barcelona
14 settembre 2025 San Marino San Marino, Misano
28 settembre 2025 Japan Giappone, Motegi
5 ottobre 2025 Indonesia Indonesia, Mandalika
19 ottobre 2025 Australia Australia, Philip Island
26 ottobre 2025 Malaysia Malesia, Sepang
9 novembre 2025 Portugal Portogallo, Portimão
16 novembre 2025 Spain Comunità Valenciana, Valencia
CLASSIFICA GENERALE MOTOGP DOPO 15 PROVE
1 Marc Marquez Ducati 487
2 Alex Marquez Ducati 305
3 Francesco Bagnaia Ducati 237
4 Marco Bezzecchi Aprilia 197
5 Pedro Acosta KTM 183
6 Fabio Di Giannantonio Ducati 161
7 Franco Morbidelli Ducati 161
8 Fabio Quartararo Yamaha 129
9 Fermin Aldeguer Ducati 127
10 Johann Zarco Honda 117
11 Brad Binder KTM 95
12 Enea Bastianini KTM 84
13 Luca Marini Honda 82
14 Raul Fernandez Aprilia 78
15 Maverick Viñales KTM 72
16 Ai Ogura Aprilia 69
17 Jack Miller Yamaha 54
18 Joan Mir Honda 50
19 Alex Rins Yamaha 45
20 Jorge Martin Aprilia 29
21 Miguel Oliveira Yamaha 17
22 Pol Espargaró KTM 16
23 Takaaki Nakagami Honda 10
24 Lorenzo Savadori Aprilia 8
25 Augusto Fernandez Yamaha 6
26 Somkiat Chantra Honda 1
27 Aleix Espargaró Honda 0