Sesto appuntamento del mondiale MotoGP il prossimo fine settimana all'Autodromo Internazionale del Mugello per il Gran Premio d'Italia, l'evento più atteso per i nostri colori. Come il passato ha sovente insegnato, le prime gare europee rappresentano un momento cruciale della stagione, quello quindi in cui potrebbe compiersi gran parte dei giochi di questo campionato 2019.
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DUCATI, SERVE LA VITTORIA PER FERMARE LA FUGA DI MARQUEZ
Il campione del mondo e la sua
Honda hanno capitalizzato il massimo del bottino a Jerez e a Le Mans, due occasioni in cui l'imperativo per
Ducati, era quello di limitare i danni. Obiettivo centrato per la rossa, visto che Dovizioso alla vigilia dell'appuntamento del Mugello paga un ritardo di soli otto punti in classifica generale. Mugello e Barcellona sono però sulla carta e nei fatti due terreni di caccia per Ducati che quindi ha l'assoluto obbligo di vincere. Un secondo posto in queste due occasioni sarebbe senza mezzi termini una sconfitta pesantissima che potrebbe anche condizionare il resto della stagione. Ed è indubbio che Marquez punterà proprio a far saltare il banco in casa del nemico.
OCCASIONE PROPIZIA PER YAMAHA E SUZUKI
Il tracciato toscano con il suo andamento guidato e l'assenza di ripartenze da bassa velocità è da sempre molto congeniale alle caratteristiche della
Yamaha, destinata, almeno nelle previsioni a non patire troppo i consueti problemi di trazione. Per la casa di Iwata è l'occasione per verificare quei progressi ancora non così marcati e confermarsi almeno terza forza del campionato. Ruolo cui ambisce anche la
Suzuki, protagonista di un'ottima prova qui lo scorso anno ed in cerca di riscatto dopo la brutta prestazione di Le Mans. Attesa alla conferma la
Ktm dopo la gran gara di Pol Espargaro in Francia mentre si spera che l'aria di casa possa dare una mano anche ad
Aprilia, finora molto al di sotto delle aspettative.
IL CIRCUITO
L'impianto sorge nelle vicinanze di Scarperia nello splendido contesto naturale delle colline toscane. Inaugurato nel 1974, fu costruito per sostituire il tracciato stradale omonimo, non più utilizzato per la sua eccessiva pericolosità. L'Autodromo Internazionale del Mugello è dal 1984 di proprietà della Ferrari che si impegnò in una profonda ristrutturazione mantenendone però lodevolmente inalterato l'andamento originario.
La pista è lunga
5245 metri, si percorre in senso orario e comprende
15 curve , 9 a destra e 6 a sinistra oltre ad un rettilineo, quello del traguardo, che misura più di un chilometro e dove le MotoGP più veloci superano i 350 chilometri orari. E' un circuito di tipo misto veloce caratterizzato da numerose 'esse', quasi tutte da seconda marcia che premiano la guida fluida e precisa. Se è vero che il lunghissimo rettilineo esalta le caratteristiche di potenza del motore, è indubbio che il tracciato nel suo insieme richieda soprattutto una ciclistica molto rigorosa ed efficace.
UN GIRO DI PISTA
Il circuito non concede respiro nemmeno sul lungo rettilineo dei boxes che si affronta uscendo in terza marcia dalla curva
Bucine. Il rettifilo stesso nel primo tratto è in leggera salita, qui si scaricano tutte le marce transitando in sesta piena sul famoso 'scollino', il punto in cui il manto stradale inizia a scendere. I piloti si spostano quindi sulla destra per limitare gli effetti dello scollinamento stesso che non di rado provoca il 'decollo' della ruota anteriore. Appena superato questo tratto critico si affronta la violentissima staccata della
San Donato, la curva più lenta del tracciato. La San Donato è una destra di ritorno a 180 gradi, che si percorre dopo aver scalato fino alla seconda. Da questo punto la pista inizia a salire e si mantiene la seconda marcia fino alla prima esse, la
Luco/Poggio Secco, una sinistra/destra che rappresenta anche il punto più alto di tutto il tracciato. In uscita dalla Poggio Secco via in accelerazione verso la seconda esse, la
Materassi/Borgo San Lorenzo, una sinistra destra da seconda molto delicata nelle fasi di inserimento e di uscita dove si sfrutta tutta la pista per guadagnare velocità verso la C
asanova/Savelli. E' questa una nuova esse stavolta destra/sinistra, più veloce e scorrevole che si percorre in terza per lanciarsi verso le
curve dell'Arrabbiata, due svolte a destra da terza marcia che sono le più impegnative della pista. L'
Arrabbiata 1 rappresenta il punto più basso del tracciato, si mantiene la terza per salire verso l'
Arrabbiata 2 che ha raggio variabile e che soprattutto è cieca, i piloti l'affrontano senza vederne l'uscita. Superato questo tratto da cuore in gola ecco arrivare la violenta staccata per la
Scarperia/Palagio, una destra/sinistra da seconda che porta al tratto finale del circuito. Dopo un breve allungo nuova staccata per la curva del
Correntaio, un ampio tornante destro a 180 gradi da percorrere in seconda . E' questo un punto molto delicato perchè il tornante stesso è in discesa e si affronta con grande inclinazione, dunque risulta critico per la tenuta dell'anteriore. E' necessario cercare di uscire veloci per affrontare al meglio le successive
Biondetti 1 e 2, una sinistra/destra molto veloce da fare in piena accelerazione per portarsi all'ultima curva, la
Bucine, un lungo tornante a sinistra che si percorre in terza marcia, fondamentale soprattutto in caso di arrivo in volata. Il suo andamento particolare permette infatti traiettorie diverse e non di rado chi si ritrova secondo alla Bucine, sfruttando una buona percorrenza e la scia di chi lo precede riesce a spuntarla visto che la linea del traguardo è piuttosto lontana.
Planimetria
Rettilineo del traguardo
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San Donato
Luco/Poggio Secco
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Materassi/Borgo San Lorenzo
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Casanova/Savelli
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Arrabbiata 1
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Arrabbiata 2
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Scarperia/Palagio
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Correntaio
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Biondetti 1/2
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Bucine
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NEL 2018 VITTORIA DI DI LORENZO
Lo scorso anno il Gran Premio d'Italia fece registrare la prima, sospirata vittoria di
Jorge Lorenzo con la Ducati. Il maiorchino dopo aver fatto le prove generali a Le Mans si involò fin dal via martellando i suoi tempi con costanza inesorabile, grazie anche alla scelta della gomma anteriore media in luogo della 'prediletta' soft. Fu una giornata storica per la Ducati che grazie al secondo posto di
Andrea Dovizioso centrò la prima doppietta della storia al Mugello. Al terzo posto chiuse
Valentino Rossi che precedette le Suzuki di
Iannne e Rins, protagoniste di un'ottima prestazione. Gara da dimenticare invece per la Honda, con
Pedrosa, Marquez e Nakagami caduti nelle prime fasi della corsa ed il solo
Crutchlow a punti, in sesta posizione.
ORARI TV
Il Gran Premio d'Italia sarà trasmesso in diretta da SKY e TV8 con i seguenti orari :
Programmazione SKY
Venerdì 31 maggio
ore 9.00-9.40, Moto3, Prove libere 1, diretta
ore 9.55-10.40, MotoGP, Prove libere 1, diretta
ore 10.55-11.35, Moto2, Prove libere 1, diretta
ore 13.15-13.55, Moto3, Prove libere 2, diretta
ore 14.10-14.55, MotoGP, Prove libere 2, diretta
ore 15.10-15.50, Moto2, Prove libere 2, diretta
Sabato 1° giugno
ore 9.00-9.40, Moto3, Prove libere 3, diretta
ore 9.55-10.40, MotoGP, Prove libere 3, diretta
ore 10.55-11.35, Moto2, Prove libere 3, diretta
ore 12.35-12.50, Moto3, Qualifica 1, diretta
ore 13.00-13.15, Moto3, Qualifica 2, diretta
ore 13.30-14.00, MotoGP, Prove libere 4, diretta
ore 14.10-14.25, MotoGP, Qualifica 1, diretta
ore 14.35-14.50, MotoGP, Qualifica 2, diretta
ore 15.05-15.20, Moto2, Qualifica 1, diretta
ore 15.30-15.45, Moto2, Qualifica 2, diretta
Domenica 2 giugno
ore 8.40-9.00, Moto3, Warm Up, diretta
ore 9.10-9.30, Moto2, Warm Up, diretta
ore 9.40-10.00, MotoGP, Warm Up, diretta
ore 11.00, Moto3, Gara, diretta
ore 12.20, Moto2, Gara, diretta
ore 14.00, MotoGP, Gara, diretta
Programmazione TV8
Sabato 1° giugno
ore 12.35-12.50, Moto3, Qualifica 1, diretta
ore 13.00-13.15, Moto3, Qualifica 2, diretta
ore 14.10-14.25, MotoGP, Qualifica 1, diretta
ore 14.35-14.50, MotoGP, Qualifica 2, diretta
ore 15.05-15.20, Moto2, Qualifica 1, diretta
ore 15.30-15.45, Moto2, Qualifica 2, diretta
Domenica 2 giugno
ore 11.00, Moto3, Gara, diretta
ore 12.20, Moto2, Gara, diretta
ore 14.00, MotoGP, Gara, diretta