E' uscita una prova di gomme touring per le nostre motone su moto.it
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Bridgestone BT-023
Iniziamo a bagnarci le estremità in sella alla naked Honda gommata con le Bridgestone BT-023, pneumatico di recente presentazione, che per essere giudicato nella maniera migliore, abbiamo riprovato a fine test (per rendere il paragone con gli altri pneumatici più realistico dopo che si è entrati in sintonia con il tracciato allagato). Nel complesso le gomme giapponesi hanno dimostrato un comportamento molto lineare, con l’anteriore che seppur non particolarmente rapido in inserimento curva e nei cambi di direzione, convince parecchio per il grip in frenata e soprattutto in fase di impostazione della curva. Durante la percorrenza la moto tende a muoversi, mettendo in evidenza dei leggeri serpeggiamenti, che però hanno il pregio di avvertire il pilota dell’approssimarsi del limite oltre il quale è meglio non spingersi. Le perdite di aderenza del posteriore, sotto la spinta della coppia erogata dal quattro cilindri Honda, avvengono in modo abbastanza lineare e sono nel complesso gestibili.
Continental ContiRoadAttack2
Le Continental ContiRoadAttack2 dimostrano sin da subito una maggior agilità rispetto alle Bridgestone e un grip in frenata a moto dritta paragonabile, ma in inserimento e percorrenza di curva l’aderenza appare di livello inferiore (l’anteriore tende a sottosterzare in maniera piuttosto evidente ma sempre controllabile), soprattutto al posteriore. Quest’ultimo inoltre perde facilmente aderenza in fase di accelerazione, ma le reazioni non sono mai scomposte e “riprendere in mano la situazione” non è particolarmente difficile.
Dunlop RoadSmartII
Iniziamo a prenderci gusto, anche se i piedi sono a mollo e il tasso di umidità all’interno della tuta inizia a salire rapidamente, per cui dopo che i meccanici hanno rigommato la CB con le Dunlop RoadSmartII e dopo esserci scambiati le opinioni sul comportamento dei primi pneumatici testati (strano ma vero eravamo più o meno allineati tutti quanti con le impressioni di guida), eccoci di nuovo sul tracciato. Delle Dunlop, che ho avuto modo di provare anche in precedenza in un test analogo organizzato appositamente sul tracciato di Mireval (pista di collaudo Goodyear/Dunlop) apprezzo subito la linearità del comportamento, con un accoppiamento ottimale dei profili del pneumatico anteriore e posteriore, molto evidente, che dona alla CB un inserimento in curva rapido anche nella condizione in cui ci si trovi ancora con il freno anteriore “pizzicato”. Ottimo il grip, e la capacità di chiudere la traiettoria in percorrenza, sia per quanto riguarda l’avantreno, ma soprattutto al retrotreno che inoltre, in fase di accelerazione, permette di indugiare meno con le aperture del gas rispetto ai due contendenti precedentemente testati.
Michelin Pilot Road 3
Con le Michelin Pilot Road 3, la CB 1000R cambia carattere un’altra volta. I pneumatici francesi, almeno esteticamente sembrano degli “invernali”, ricchi di intagli e scolpiti abbondantemente, caratteristica che rende più mobile la superficie del battistrada e di conseguenza anche la CB “si muove” di più. Ondeggia sì, ma la velocità di percorrenza in curva e di conseguenza il grip, sono molto buoni, mentre riprendendo in mano il gas, il posteriore si dimostra decisamente all’altezza della situazione e garantisce accelerazioni notevoli. La grande agilità delle Pilot Road 3, oltre che nei cambi di direzione, emerge anche in fase di inserimento, dove però diminuisce l’aderenza, forse per il fatto che sotto la spinta dei freni e a moto leggermente piegata, alcune delle lamelle e degli intagli tendono a chiudersi e quindi a drenare meno l’acqua (più volte mi è capitato di far intervenire l’ABS).
Metzeler Roadtec Z8 M/O
Adesso è venuto il momento di provare le Metzeler Roadtec Z8, dalle quali ci aspettiamo un bel risultato, se non altro perché giocano in casa, ed effettivamente così è. Sarà che ci abbiamo preso la mano, e anche gusto, ma il feeling con le Metzeler Z8 è immediato, non particolarmente rapide in inserimento e nei cambi di direzione, le gomme italo/tedesche hanno però un grip superiore rispetto ai pneumatici fino ad ora testati, sia in percorrenza di curva, condizione in cui riescono a tenere la linea senza mostrare alcun ondeggiamento, e dove è possibile chiudere e aprire la traiettoria a piacimento, sia in uscita di curva, condizione durante la quale non emergono fenomeni di sotto o sovrasterzo, mentre emerge la notevole trazione offerta dal pneumatico posteriore. Ottimo il grip in frenata e soprattutto in inserimento di curva con il freno ancora tirato.