Trascorso ormai più di un terzo di questa stagione 2025, è già tempo di Gran Premio d'Italia, in programma dal 20 al 22 Giugno nello splendido scenario naturale del Mugello. Un appuntamento sempre gradito ai piloti e molto atteso dagli appassionati di casa nostra, come sempre tuttavia con le difficoltà legate ai costi dei biglietti. Quest'anno il paragone con i pienoni fatti registrare in Spagna e Francia rischia di risultare impietoso, anche alla luce del momento non felicissimo vissuto dai piloti italiani nelle diverse categorie. Il campionato, almeno per quanto riguarda la classe regina, sembra ricalcare in tutto e per tutto un copione già scritto e prevedibile fin dall'inverno, almeno per quanto riguarda il ruolo del protagonista principale, mai apparso in discussione al netto di qualche episodio dovuto a circostanze del tutto particolari.
DUCATI - I MARQUEZ PADRONI DEL MONDIALE, SI RIVEDE BAGNAIA
Archiviate le mancate afermazioni di Le Mans e Silverstone, ad Aragon Marc Marquez è tornato dominatore assoluto della scena, con il bottino pieno che appariva quasi scontato su un tracciato tanto congeniale e gradito. Nek deserto di Alcaniz, l'unico obiettivo possibile per qualsiasi altro pilota era il secondo posto, dunque andrebbe riconosciuto pari merito al fratello Alex, sempre più solido e convincente, nonchè vera sorpresa di questa stagione. Da inizio anno, la famiglia Marquez non sbaglia un colpo, grazie ad una rivalità che porta i due a stimolarsi a vicenda, e dunque a crescere ulteriormente. Di fatto, non pare al momento di scorgere alcun rivale credibile per una corsa al titolo che appare ormai decisa. Il distacco attualmente accusato da Pecco Bagnaia è irrecuperabile, anche ammesso stiano davvero trovando soluzione i problemi incontrati daltorinesefin dai test precampionato. Dopo l'ennesima prestazione da dimenticare nella Sprint Race del sabato, la gara della domenica ha restituito finalmente un Bagnaia simile a quello dei tempi migliori, grazie a quello che inizialmente veniva descritto come un intervento radicale sulla moto. Stando alle successive dichiarazioni, il cambio di passo pare sia stato dovuto all'imiego dei dischi freno anteriori da 355 mm, che abbinati alla forcella da +20 mm di escursione hanno restituito all'ex campione del mondo la proverbiale efficacia in staccata ed ingresso di curva. Appare francamente difficile credere che ci siano volute otto gare per sperimentare una soluzione già largamente conosciuta ed utilizzata su diversi tracciati, ma che si tratti di effetto placeboo si voglia mantenere il segreto sulla reale soluzione adottata, l'effetto è stato raggiunto, almeno in questa occasione. Di certo serviranno altre conferme ed ormai la stagione è compromessa per un Bagnaia che vede il terzo posto in classifica insidiato da un arrembante Franco Morbidelli. Il brasiliano di Roma ha entusiasmato anche ad Aragon, sfiorando il podio e soprattutto sfoderando una velocità ed una grinta pari a quelle dei tempi migliori. Proprio il confronto interno con Fabio Di Giannantonio, che dispone del la GP25, rappresente la cartina al tornasole delle difficoltà di messa a punto della nuova moto, che nei fatti il solo Marc Marquez riesce a sfruttare nel migliore dei modi. 'Diggia' era atteso ad una stagione da protagonista ma atutt'oggi non è riuscito a trovare la necessaria confidenza con la moto, dovendo far fronte alle stesse criticità lamentate da Bagnaia. Nuova conferma invece da quel cavallo di razza che risponde al nome di Fermin Aldeguer, ormai in grado di battersi per il podio in tutti i fine settimana di gara ed in costante crescita. La trasferta di Aragon ha visto le rosse tornare assolute protagoniste della scena, ma a Borgo Panigale si continua comunque a spingere sull'acceleratore, come si è potuto evincere dalle diverse novità sperimentate nel test del lunedì.Una nuova aerodinamica, un diverso forcellone e vari affinamenti potenzialmente disponibili già al Mugello, pur se l'intenzione sarebbe quella di non avere troppa fretta.
KTM - - FINE SETTIMANA POSITIVO AD ARAGON
Nonostante i dubbi, le critiche e le peggiori profezie, la casa austriaca continua a credere e ad investire nel progetto MotoGP, pur dovendo fare i conti con una drastica riduzione delle risorse a disposizione. Dopo le prevedibili difficoltà incontrate a Silverston, un tracciato dalle caratteristiche decisamente più favorevoli come quello del Motorlan ha riproposto una RC16 in grado addirittura di puntare al podio, ameno nelle mani di Pedro Acosta. Il talento spagnolo, forse messe da parte, almeno per il momento, le distrazioni legate al futuro è apparso davvero veloce e convincente, ma non è da sottovalutare anche la ritrovata vena di Brad Binder. Dopo lunga assenza, il pilota sudafricano è tornato a farsi notare nelle zone alte della classifica, in prova ed in gara, vanificando poi il tutto con l'ennesima caduta. A confermare un quadro tecnico che sembrerebbe in miglioramento è mancato stavolta Maverick Vinales, incappato in un fine settimana sfortunato, al pari di Enea Bastianini, che pure appariva fiduzioso dopo qualche incoraggiante segnale emerso nelle prove. Tornando a Vinales, il 'Top Gun' spagnolo si è preso una piccola rivincita con il miglior tempo, ed il nuovo record della pista fatto segnare nel test del lunedì, che certo non restituisce granchè ma testimonia un potenziale di tutto rispetto.
APRILIA -GRANDI RIMONTE, IL PREZZO DELLE OCCASIONI SPRECATE
Dopo l'esaltante fine settimana di Silverstone, la casa di Noale era attesa ad una controprova sul ben più ostico tracciato del Motorland, un vero banco di prova per la RS-GP- Non potendo ancora contare sul giapponese Ai Ogura, è toccato ancora una volta a Marco Bezzecchi farsi carico dei destini della Casa, un tuolo di responsabilità che pare comunque nelle corde del pilota. I riscontri sono stati positivi fin dal venerdì, complice lo scarso grip dell'asfalto che ha in parte limitato certe criticità, con 'Bez' sempre tra i più veloci nei diversi turni. Purtroppo il mancato accesso alla Q2 ha complicato tutto, con la caduta in Q1 ed il successivo problema tecnico alla seconda moto. Un'ultima fila che sapeva di condanna ma che non ha scoraggiato il Nostro, capace ancora una volta di prodursi in due rimonte strepitose. Certo resta ancora una volta il rammarico per l'occasione perduta, visto il passo tenuto dal binomio, così come pare non trovare soluzione la difficoltà sul giro secco. Anche per Aprilia il test del lunedì è stato positivo, pur se certi riscontri sono con tutta probabilit dovuti all'asfalto che è andato via via migliorando. Il Mugello non ha mai rappresentato il terreno di caccia ideale per la RS-GP, dunque potrebbe rappresentare una nuova, importante verifica per un salto di qualità che appare vicino ma che non si riesce a concretizzare. Nel frattempo è sceso il silenzio sulla questione Martin, con le parti interessate rimaste di fatto ancorate alle proprie posizioni, con la prospettiva di una convivenza forzata che non gioverebbe a nessuno.
YAMAHA - MASSIMO IMPEGNO, ASPETTANDO RAZGATIOGLU
Dopo anni di apparente immobilismo tecnico, è quasi impressionante l'impegno profuso dalla casa di Iwata, uno sforzo enorme e articolato su diverse direzioni. Le quattro moto in pista ad Aragon sfoggiavano due configurazioni aerodinamiche, due diverse ciclistiche e due forcelloni differenti, nonchè una nuova evoluzione di motore. Parallelamente, si procede con la sperimentazione e lo sviluppo del propulsore in configurazione V4, che sarà testato a Barcellona nelle giornate di mercoledì 11 e giovedì 12 Giugno. Anche per amaha, la pista di Aragon rappresentava un terreno storicamente ostico, ma pur confermando certe difficoltà, non sono mancati i segnali incoraggianti, soprattutto in prova. Purtroppo una nuova caduta di Fabio Quartararo,al terzo 'zero' consecutivo, ha spento gli entusiasmi e soprattutto ha impedito di valutare correttamente il potenziale sulla distanza di gara. Sul fronte dei piloti, confermata la formazione del team interno con Quartararo e Rins, è ormai praticamente certo l'arrivo di Toprak Razgatioglu in Pramac nel 2026, con tutta probabilità al posto del portoghese Miguel Oliveira.
HONDA - MANCATO L'ACUTO AL MOTORLAND
lLe straordinarie prestazioni esibite da Johann Zarco nelle ultime gare avevano entusiasmato ma forse anche creato eccessive aspettative, alla luce di un potenziale sicuramente in crescita ma che ancora paga dazio alla migliore concorrenza. Ad Aragon il francese ha vissuto un fine settimana difficile, culminato con la caduta in gara, e così è stato oan Mir a fare vedere le cose migliori, esibendo una buona prestazione. Assente Luca Marini, rientrato in Italia dopo il brutto infortunio rimediato a Suzuka, ed il cui futuro è legato all'eventuale rinnovo del contratto con HRC. L'orientamento dei giapponesi per il 2026 sarebbe quello di lasciare Zarco in forza al Team LCR, pur con trattamento da ufficiale, ma resta da capire cosa ne sarà della ventilata trattativa con Jorge Martin, che aspirerebbe proprio ad occupare la sella di Luca Marini.
IL CIRCUITO DEL MUGELLO
L'impianto sorge nelle vicinanze di Scarperia nello splendido contesto naturale delle colline toscane. Inaugurato nel 1974, fu costruito per sostituire il tracciato stradale omonimo, non più utilizzato per la sua eccessiva pericolosità. L'Autodromo Internazionale ugello è dal 1984 di proprietà della Ferrari che si impegnò in una profonda ristrutturazione mantenendone però lodevolmente inalterato l'andamento originario.
La pista è lunga
5245 metri, si percorre in senso orario e comprende
15 curve , 9 a destra e 6 a sinistra oltre ad un rettilineo, quello del traguardo, che misura più di un chilometro e dove le MotoGP più veloci superano i 350 chilometri orari. E' un circuito di tipo misto veloce caratterizzato da numerose 'esse', quasi tutte da seconda marcia che premiano la guida fluida e precisa. Se è vero che il lunghissimo rettilineo esalta le caratteristiche di potenza del motore, è indubbio che il tracciato nel suo insieme richieda soprattutto una ciclistica molto rigorosa ed efficace.
UN GIRO DI PISTA
Il circuito non concede respiro nemmeno sul lungo rettilineo dei boxes che si affronta uscendo in terza marcia dalla curva
Bucine. Il rettifilo stesso nel primo tratto è in leggera salita, qui si scaricano tutte le marce transitando in sesta piena sul famoso 'scollino', il punto in cui il manto stradale inizia a scendere. I piloti si spostano quindi sulla destra per limitare gli effetti dello scollinamento stesso che non di rado provoca il 'decollo' della ruota anteriore. Appena superato questo tratto critico si affronta la violentissima staccata della
San Donato, la curva più lenta del tracciato. La San Donato è una destra di ritorno a 180 gradi, che si percorre dopo aver scalato fino alla seconda. Da questo punto la pista inizia a salire e si mantiene la seconda marcia fino alla prima esse, la
Luco/Poggio Secco, una sinistra/destra che rappresenta anche il punto più alto di tutto il tracciato. In uscita dalla Poggio Secco via in accelerazione verso la seconda esse, la
Materassi/Borgo San Lorenzo, una sinistra destra da seconda molto delicata nelle fasi di inserimento e di uscita dove si sfrutta tutta la pista per guadagnare velocità verso la C
asanova/Savelli. E' questa una nuova esse stavolta destra/sinistra, più veloce e scorrevole che si percorre in terza per lanciarsi verso le
curve dell'Arrabbiata, due svolte a destra da terza marcia che sono le più impegnative della pista. L'
Arrabbiata 1 rappresenta il punto più basso del tracciato, si mantiene la terza per salire verso l'
Arrabbiata 2 che ha raggio variabile e che soprattutto è cieca, i piloti l'affrontano senza vederne l'uscita. Superato questo tratto da cuore in gola ecco arrivare la violenta staccata per la
Scarperia/Palagio, una destra/sinistra da seconda che porta al tratto finale del circuito. Dopo un breve allungo nuova staccata per la curva del
Correntaio, un ampio tornante destro a 180 gradi da percorrere in seconda . E' questo un punto molto delicato perchè il tornante stesso è in discesa e si affronta con grande inclinazione, dunque risulta critico per la tenuta dell'anteriore. E' necessario cercare di uscire veloci per affrontare al meglio le successive
Biondetti 1 e 2, una sinistra/destra molto veloce da fare in piena accelerazione per portarsi all'ultima curva, la
Bucine, un lungo tornante a sinistra che si percorre in terza marcia, fondamentale soprattutto in caso di arrivo in volata. Il suo andamento particolare permette infatti traiettorie diverse e non di rado chi si ritrova secondo alla Bucine, sfruttando una buona percorrenza e la scia di chi lo precede riesce a spuntarla visto che la linea del traguardo è piuttosto lontana.
ONBOARD LAP - SIMON CRAFAR (BMW M1000RR)
https://www.youtube.com/watch?v=tdw8g_OcTkM
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ORARI TV
Il Gran Premio d'Italia sarà trasmesso in diretta da SKY e TV8 con i seguenti orari:
Programmazione SKY Sport MotoGP HD
Venerdì 20 Giugno
FP1 MotoE: 8:25-8:45
FP1 Moto3: 9:00-9:35
FP1 Moto2: 9:50-10:30
FP1 MotoGP: 10:45-FP2 MotoE: 12:25-12:45
FP2 Moto3: 13:15-13:50
FP2 Moto2: 14:05-14:45
FP2 MotoGP: 15:00-16:00
Qualifiche MotoE: 17:00-17:30
Sabato 21 Giugno
FP3 Moto3: 8:40-9:10
FP3 Moto2: 9:25-9:55
FP3 MotoGP: 10:10-10:40
Qualifiche MotoGP: 10:50-11:30
Gara 1 MotoE: 12:15
Qualifiche Moto3: 12:50-13:30
Qualifiche Moto2: 13:45-14:25
Sprint MotoGP: 15:00
Gara 2 MotoE: 16:10
Domenica 22 Giugno
Warm-Up MotoGP: 9:45-9:55
Gara Moto3: 11:00
Gara Moto2: 12:15
Gara MotoGP: 14:00
ProgrammazioneTV8
Sprint e delle due gare di MotoE al sabato.
Diretta delle gare delle tre classi alla Domenica.
CALENDARIO MONDIALE MOTOGP 2025
2 marzo 2025 Thailand Thailandia, Buriram
16 marzo 2025 Argentina Argentina, Termas de Rio Hondo
30 marzo 2025 United States Stati Uniti, Austin
13 aprile 2025 Qatar Qatar, Lusail International Circuit
27 aprile 2025 Spain Spagna, Jerez
11 maggio 2025 France Francia, Le Mans
25 maggio 2025 United Kingdom Gran Bretagna, Silverstone
8 giugno 2025 Spain Aragon, Motorland Aragon
22 giugno 2025 Italy Italia, Mugello
29 giugno 2025 Netherlands Olanda, Assen
13 luglio 2025 Germany Germania, Sachsenring
20 luglio 2025 Czech Pierangelo Repanatiublic Repubblica Ceca, Brno
17 agosto 2025 Austria Austria, Red Bull Ring
24 agosto 2025 Hungary Ungheria, Batalon Park
7 settembre 2025 Spain Catalogna, Barcelona
14 settembre 2025 San Marino San Marino, Misano
28 settembre 2025 Japan Giappone, Motegi
5 ottobre 2025 Indonesia Indonesia, Mandalika
19 ottobre 2025 Australia Australia, Philip Island
26 ottobre 2025 Malaysia Malesia, Sepang
9 novembre 2025 Portugal Portogallo, Portimão
16 novembre 2025 Spain Comunità Valenciana, Valencia
CLASSIFICA GENERALE MOTOGP DOPO OTTO PROVE
1 Marc Marquez Ducati 233
2 Alex Marquez Ducati 201
3 Francesco Bagnaia Ducati 140
4 Franco Morbidelli Ducati 115
5 Di Giannantonio Ducati 99
6 Johann Zarco Honda 97
7 Marco Bezzecchi Aprilia 79
8 Pedro Acosta KTM 76
9 Fermin Aldeguer Ducati 73
10 Fabio Quartararo Yamaha 59
11 Maverick Viñales KTM 48
12 Ai Ogura Aprilia 43
13 Luca Marini Honda 38
14 Brad Binder KTM 35
15 Enea Bastianini KTM 35
16 Jack Miller Yamaha 31
17 Alex Rins Yamaha 31
18 Joan Mir Honda 27
19 Raul Fernandez Aprilia 25
20 Takaaki Nakagami Honda 10
21 Lorenzo Savadori Aprilia 8
22 Augusto Fernandez Yamaha 6
23 Miguel Oliveira Yamaha 3
23 Somkiat Chantra Honda 0
24 Aleix Espargaró Honda 0
25 Jorge Martin Aprilia 0
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Bmw S1000RR 2009, Bmw S1000