Terzo fine settimana consecutivo di gare sul circuito di Jerez de la Frontera che, salutato il mondiale MotoGP si appresta ad ospitare la seconda prova del campionato Superbike. Sono passati ben cinque mesi dal primo appuntamento di Phillip Island e, al di là dei punteggi in classifica si può dire si riparta praticamente da capo.
AUSTRALIA AGRODOLCE PER REA,, CONFERMA RAZGATIOGLU, SORPRESA LOWES. BENE REDDING
La gara di apertura di Phillip Island ha confermato come il giovane turco della Yamaha non sia più da considerarsi un outsider quanto piuttosto un serio pretendente alla corona iridata. Ed è su Razgatioglu che la casa di Iwata dovrà puntare nel prossimo futuro visto l'annunciato passaggio di Van Der Mark a Bmw a fine 2020.
La pista australiana non è mai stata troppo nelle corde del campione in carica Johnatan Rea anche se la terra dei canguri rappresenta un pò la sua seconda patria. La caduta in Gara 1 ha condizionato il bottino personale del nordirlandese prontamente riscattatosi con la vittoria nella Superpole Race ed il secondo posto in Gara 2. Grande inizio invece per il nuovo compagno di squadra Alex Lowes, apparso da subito n grande sintonia con la Kawasaki ZX10 R e attuale capoclassifica di campionato.
Discreto l'inizio della Ducati con Redding veloce e costante che ha chiuso il weekend australiano con tre terzi posti. Il ragazzone inglese, al di là del carattere esuberante e fuori dagli schemi si è confermato un serio e preciso professionista, capace di sfruttare nel modo migliore una Panigale V4R che non pare però più disporre del grande vantaggio velocistico della passata stagione. Davies, dal canto suo sembra invece alle prese con le solite croniche difficoltà di adattamento ad una moto che pare adatta a piloti dalla guida più fluida e scorrevole.
ATTESA PER LA HONDA, MELANDRI AL RIENTRO
La nuova CBR 1000 RR-R è certamente dotata di un grandissimo potenziale, ha finora sofferto degli inevitabili problemi di gioventù e di una certa difficoltà da parte di Alvaro Bautista ad adattarsi alla diversa erogazione del motore a quattro cilindri in linea. Honda ha svolto sedute di test privati a Barcellona e sarà interessante valutarne i progressi su un tracciato dalle caratteristiche molto diverse rispetto a quello australiano.
Grande attesa poi per il ritorno in gara di Marco Melandri con la Panigale V4R del Team Barni. Un accordo maturato in poche ore e reso possibile dalla sofferta rinuncia di Leon Camier, ancora alle prese con i postumi dell'infortunio alla spalla. Melandri e Marco Barnabò sono stati vicini più volte ad incrociare i loro percorsi ma solo ora è maturata la giusta occasione. Melandri vista la lunghissima pausa imposta dall'emergenza sanitaria di fatto non paga alcun gap rispetto ai colleghi, peserà ovviamente la poca conoscenza della moto, testata solo in occasione di un breve tst privato.
PIRELLI VS MICHELIN, CONFRONTO TRA GOMMISTI
Le due prove del mondiale MotoGP appena disputate sul circuito andaluso si sono svolte in condizioni estreme per piloti e mezzi meccanici, con temperature torride che hanno rappresentato un banco di prova severissimo per gli pneumatici. Le coperture francesi che tante critiche si erano attirate nel recente passato hanno superato l'esame a pieni voti, ed ora è il turno dell'azienda milanese. Un'occasione probabilmente irripetibile di vedere i due costruttori confrontarsi a una settimana di distanza sulla stessa pista ed in analoghe condizioni limite-
IL CIRCUITO DI JEREZ
L'impianto sorge nelle vicinanze di Cadice, nella bellissima regione dell'Andalusia, è stato ultimato nel 1985 e ha inizialmente ospitato cinque edizioni del Gran Premio di Spagna di Formula 1, dal 1986 al 1990. Considerato poi non più adatto alla massima categoria automobilistica è attualmente utilizzato per la prova spagnola dei campionati MotoGP e Superbike. Dallo scorso anno il circuito è intitolato alla memoria di Angel Nieto, il pluricampione spagnolo scomparso nel 2017.
La pista è lunga 4423 metri e larga 11, si percorre in senso orario e comprende 13 curve, 8 a destra e 5 a sinistra col rettilineo principale lungo poco più di 600 metri.
Dopo essere usciti in prima dalla Curva 13, intitolata a Jorge Lorenzo, i piloti scaricano tutte le marce mettendo sesta un istante prima di passare sotto la struttura che ospita la sala stampa. La sesta viene appena appoggiata per poi iniziare la frenata per la Curva Expo, una destra lenta a raggio costante che si percorre in seconda marcia. Si tiene la seconda percorrendo il tratto in leggera salita che porta alla Curva Michelin, una destra a tornare molto lenta e critica per la tenuta dell'anteriore, soprattutto a inizio gara col pieno di benzina e la gomma fredda. Si tiene ancora la seconda in uscita per portarsi verso la Curva 3, una sinistra da fare in accelerazione con i piloti che in ingresso buttano dentro in successione terza e quarta marcia, rapporto che si mantiene anche per la Curva 4. E' questa un'altra sinistra veloce cui segue un breve allungo fino alla Curva Pons, un'ampia destra a raggio costante in cui si deve mantenere velocità da portare al successivo rettilineo dove si appoggia la sesta prima della violenta staccata per la Dry Sac, una lenta destra di ritorno da affrontare in seconda. In uscita altro 'short shifting' per mettere terza e quarta in successione ed affrontare la Curva 7. una sinistra veloce che porta alla Curva 8, una sinistra a tornare . che comporta una delicata frenata in ingresso. In uscita dalla 8 brevissimo allungo fino alla violenta staccata della Curva 9. Questa e la successiva Curva 10 sono due destre lente, da percorrere col gas puntato per poi sfruttare l'accelerazione e portarsi alla Curva Criville che insieme alla successiva Curva Ferrari forma una coppia di svolte a destra molto veloci da affrontare in piena accelerazione. Il brevissimo allungo che segue porta alla Curva Lorenzo, un rampino a sinistra in cui i piloti scalano fino alla prima per rilanciarsi nuovamente sul rettilineo del traguardo. Il tornantino finale rappresenta anche l'ultima occasione di sorpasso in caso di arrivo in volata.
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ORARI TV
Le gare di Jerez saranno trasmesse in diretta da SKY e TV8 con i seguenti orari:
Programmazione SKY
Venerdì 31 luglio
9.00 - Supersport 300 Prove libere 1A
9.45 - Supersport 300 Prove libere 1B
10.30 - Superbike Prove libere 1
11.30 - Supersport Prove libere 1
13.30 - Supersport 300 Prove libere 2A
14.15 - Supersport 300 Prove libere 2B
15.00 - Superbike Prove libere 2
16.00 - Supersport Prove libere 2
Sabato 1 agosto
9.00 - Superbike Prove libere 3
9.30 - Supersport Prove libere 3
10.00 - Supersport 300 Prove libere 3A
10.25 -Supersport 300 Prove libere 3B
11.00 - Superbike Superpole
11.40 - Supersport Superpole
12.20 - Supersport 300 Superpole
13.00 - Supersport 300 Last Chance Race
14.00 - Superbike Gara 1
15.15 - Supersport Gara 1
16.30 - Supersport 300 Gara 1
Domenica 2 agosto
9.00 - Superbike, Warm up
9.25 - Supersport Warm up
9.50 - Supersport 300 Warm up
11.00 - Superbike Superpole Race
12.30 - Supersport Gara 2
14.00 - Superbike Gara 2
15.15 - Supersport 300 Gara 2
Programmazione TV8
Sabato 1 agosto
14.00 - Superbike Gara 1
Domenica 2 agosto
13.00 - Superbike Superpole Race (differita)
14.00 - Superbike Gara 2