Della K6 si è detto molto se non tutto. E si è detto quanto e come sia in grado di tenere, malgrado la mole, andature sportive e veloci, tanto da superare spesso le più ottimistiche aspettative da parte di chi non l'ha mai provata.
Vorrei tuttavia sottolineare un altro aspetto della K6 di cui poco si è parlato.
Oggi pomeriggio, sapendo che nei prossimi giorni pioverà sempre, sono uscito per farmi un giro di circa 100 km, tra colline, strade di montagna misto medio e misto stretto, ben asfaltate e pulite, (si perché sua Signoria K6 gradisce strade in perfetto ordine!!)
Di solito dopo le prime due curve, tendo ad alzare l'andatura, a cercare la massima piega, a sfruttare il possente motore, ma ..oggi, oggi.. no!
Appena partito e subito fuori città, ho raggiunto la 6° marcia, quindi a circa 80 orari avanzavo in pieno relax. A quella velocità il riparo è ottimo anche con parabrezza sotto la linea visiva, ed anche il rumore ed il fruscio del vento è minimo.
Il 6 cilindri (a 80) gira a circa 2.000 giri, liscio e vellutato che sembra un motore elettrico, praticamente inavvertibile.
..qualcuno dirà che il 6 cilindri per questo risulterà troppo "asettico"o che magari toglie la sensazione di essere in moto, forse è così, ma a me da invece l'appagante sensazione e convinzione di essere seduto sopra una realizzazione meccanica semplicemente e superbamente perfetta..
All'arrivo delle prime curve più strette, niente frenata, rallento qualche decina di metri prima per raggiungere la velocità ideale per l'inserimento in curva, poi la K6 si lascia adagiare in piega e scende finché vuoi tu, regalandoti nei curvoni da 50 orari in su, la possibilità di effettuare pieghe notevoli e facili, in sicurezza, in pieno appoggio, senza mai comunque togliere la 6°.!!
( cosa che poche moto consentono di fare in così tanta scioltezza).
La preoccupazione non è certo quella di fare il tempo, e l'attenzione si concentra sull'obiettivo di descrivere le curve fedelmente, senza tagliarle, ma anzi di percorrerle interamente vicino al bordo esterno, con precisione.
Questa guida oltre che ad essere divertente perché ti consente comunque di fare ottime pieghe, ti mette anche in condizioni di massima sicurezza, riducendo lo stress che si può accumulare invece durante una guida dove le traiettorie incrociano spesso la mezzeria della strada!..
Il 6 cilindri a 50 orari, in 6° ovviamente, scende a 1.200 giri..fai fatica a sentirlo, quasi non sai se è acceso o spento, e non è solo questione di rumore che non c'è, ma di assenza di qualsiasi segno di rifiuto della marcia o di qualsiasi sussulto, o se vogliamo, assenza di qualsiasi ruvidità anche minima.
Quando vuoi, anche a metà curva, o a metà del tornantino, richiami un pelino la manopola del gas, e ti assale l'ebbrezza che sa dare questo motore anche a bassissimi giri, che in 6° marcia riprende regolare, liscio e senza esitazioni tanto da far pensare, a chi non è abituato a questo stupendo motore, di essere in una marcia ben inferiore!
..Sembra che voglia, con un po' di presunzione anche se con garbo e sottovoce, ricordarti che i18 Kgm di copia non sono li per fare vetrina!!
Uscendo dalle curve, e senza ulteriormente accelerare oltre quel filo di gas già impostato, faccio scorrere la K6 per vedere comunque il tacchimetro portarsi sui 110 orari, il contagiri segna si e no 3.000 giri appena ed è pronto a scattare se si apre, invece tolgo completamente il gas per rallentare in vista del prossimo curvone, e la magia del K6 si ripete!!.
In questo modo la guida è di una fluidità sconosciuta ad altre moto, il cambio non esiste e la 6° marcia può rimanere inserita per decine di km, la frizione te la scordi, persino la trasmissione diviene impercettibile!
E mentre il PC di bordo mostra un consumo inchiodato sotto ai 5 L per 100 KM (20Km/L), il piacere di guidare in scioltezza e sicurezza si somma a quello di percepire più dettagli di tutto ciò che ti circonda, della strada, del paesaggio, dei suoi odori, e non finisci mai di ascoltare quel 6 cilindri che incanta!
I 100 km sono passati tutto sommato in fretta, senza che la minima percezione di stanchezza o indolenzimenti vari mi avessero colto.
Anche questo per me, è un autentico piacere, un modo "controcorrente" di godersi la moto!!