Partiamo dal deserto di M'hamid attraversando "palmerie" a caso nella valle del draa e dopo una "piste" (la nostra prima piste!) torniamo sull'alto atlante: gole di Dades, a cui seguono villaggi senza tempo dove il mezzo di trasporto principale è l'asino. Uno sterrato (di soli 20/25km) porta al Col du Ouano (oltre 2900mt) e giungiamo in un rifugio ad Agudal (2300mt). Chiedo al socievole cuoco, avrà vent'anni, di che cosa vive la gente qui: "le famiglie ricche hanno le capre", mi dice.
Fuori ci sono 5 gradi, la stanza non è riscaldata ma il tajine è ottimo e le coperte bastano. (Percorso: https://mappite.org/67p)
Nota: in nessuna foto ho aggiunto filtri o incrementato i colori... è proprio così!
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Ho un gran dottore, ogni volta che lo vedo mi dice di fare più moto...
Che risvegliano i ricordi , voglio tornarci , per ora solo su asfalto , siamo sempre in due e quindi gli sterri me li sogno... pero' visto che ne parlavo ieri col mio compare, sai mai che ci torniamo soli
Notte sottozero, brina sulla sella e partenza svalicando il Col du Tirherhouzine (2709mt) a 3° verso le Gole di Todra (quasi più bella la parte iniziale delle gole che non il punto stretto con i vari baracchini che vendono prodotti). Da lì a Rissani per una strada piuttosto anonima ma poi una pista ("piste") ci porta in un'altro pianeta, per me il punto clou del viaggio: Gara Medouar.
La formazione rocciosa a ferro di cavallo, una volta usata come carcere, in cui dall'interno si sale dominando la vallata "marziana", portiamo le moto fino in cima, si meritano la vista! Da restare increduli.
Poi divagazione su piste e scendiamo a Merzouga dove svettano le dune più alte del Marocco, arrivo molto scenico e, sarà per via della bassa stagione, non mi è sembrata neanche troppo "turistica".
Dal ghiaccio sulla sella alla sabbia del deserto in un giorno, incredibile!
Il riad è confortevole e riusciamo a farci il bucato per bene; la passeggiata della sera prima sulle dune al tramonto ha dato un tocco di magia in più.
Partenza presto, verso sud ma non per seguire il consiglio di Fagot , dopo pochi km risaliamo per piste verso il lago di merzouga. Il lago non c'è ma troviamo un cimitero di cammelli!
Ritorniamo sull'asfalto e percorriamo la valle dello Ziz per puntare al Cirque du Jaffar.
Mentre saliamo a Midelt , ci accorgiamo che diluvierà... chiediamo informazioni, un locale si prodiga a chiamare al telefono amici per sincerarsi sulla strada e, immancabilmente, ci vuole vendere qualcosa, invitandoci nel suo negozio (che se non sai dov'è non lo vedresti mai). Contrattiamo duro nello scantinato pieno di orpelli e ne usciamo con una pashmina in seta, braccialetti e qualche centinaio di dirham in meno.
Arriva un tedesco in sella ad un teneré 700 con gli artigli più lunghi dei raggi: ha appena fatto il jaffar, strada crollata, ha percorso l'oued per lungo, ci fa vedere il video. Il mercante arriva a confermare il tutto, comincia a piovere.
Cambio piano: passiamo la foresta dei cedri a 10-11gradi sotto la pioggia, vediamo una sola scimmia sconsolata a bordo strada. Tra trasporti improbabili che quasi si ribaltano dal vento, giungiamo a Ifrane (paesino che non c'entra nulla col Marocco, sede di una università internazionale, la chiamano la svizzera del Marocco). Siamo fradici e intirizziti, decidiamo di puntare a Fes... sbaglio a prenotare e ci ritroviamo in un riad a 20km di distanza dalla medina. Ma è carino e ci organizza un trasporto, o meglio ci organizzano la serata: scorta per viette tipiche, poi in un ristorante troppo lussuoso per i nostri standard: "qui ci spennano!" è il primo pensiero ma la guida ci rassicura. Con 15 euro a testa mangiamo.
Surreale la medina by night sotto scorta.
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Sull'atlante piove, sul rif pioverà (ma meno), tornare a sud è troppa strada: puntiamo a dove il radar meteo è meno inclemente e svalichiamo parchi nazioanli tra l'alto atlante e il rif; bello ma niente di eccezionale, assomiglia molto a panorami già visti in Italia.
Divagazioni in off, sul rif allungo l'occhio... troveremo mica piantine sospette? Ma niente!
Giungiamo ad Al Hoceima, sulla costa mediterranea, e la buttiamo sul gastronomico: si compra il pesce dai pescatori (8eur/kg senza contrattare) e il ristorante del porto li griglia per 3 euro al kg.
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A Genova dicono di presentarsi 5 ore prima della partenza e che il check-in chiude un ora prima; a veder quando sono arrivati gli ultimi basta essere lì prima della chiusura del check-in.
A Tangeri il check-in chiude quattro ore prima della partenza, non è un "drive trhough" (tipo casello) come a genova, ma bisogna fermarsi e far la fila allo sportello. Direi di essere lì almeno 5 ore prima.
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La sabbia. Mi avevano detto che con le tempeste di sabbia ci si ritrova la sabbia dappertutto. Ci credevo e non volevo necessariamente sperimentarlo ma appena entrati nella tenda/bungalow, fuori si scatena l'inferno. La preoccupazione va alle moto ( ma poi scopriremo che il loro ripostiglio era forse più antisabbia della nostra tenda). Sento l'aria un po' polverosa e uno sbuffo di sabbia entra dalla porta, poca cosa, chino sulle cartine non mi preoccupo.
Guardo il casco a qualche metro e vedo la visiera tutta impolverata: strano non mi sembrava di vederci male all'arrivo.
Guardo la borsa nera, che avevo preventivamente ben chiuso (non ritenevo improbabile la presenza di altri ospiti), ed è marrone. Un velo di sabbia ha coperto buona parte di ciò che abbiamo nella stanza! Il mio compagno di viaggio aveva lasciato le borse aperte!!!
All'improvviso silenzio totale, bufera passata e addirittura pioviggina per qualche minuto.
Spolveriamo...
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A Genova dicono di presentarsi 5 ore prima della partenza e che il check-in chiude un ora prima; a veder quando sono arrivati gli ultimi basta essere lì prima della chiusura del check-in.
A Tangeri il check-in chiude quattro ore prima della partenza, non è un "drive trhough" (tipo casello) come a genova, ma bisogna fermarsi e far la fila allo sportello. Direi di essere lì almeno 5 ore prima.
Grazie ... ne approfitto per ringraziarti per i tuoi post .... mi hanno fatto fatto modificare un poco il giro
Meteo ancora inclemente, decidiamo di costeggiare il mediterraneo e poi attraversare il rif per giungere a Chefchauen (città azzurra). Ma non prima di qualche divagazione su sterrato, che poi diventa fango, che poi diventa fiume! Riusciamo con un piccolo guado a ritornare in pista e procedere.
Queste zone non sono avvezze a piogge estese, i paesini che attraversiamo hanno vaste parti allagate.
A Chefchauen parcheggiamo al coperto in centro, ci infiliamo in un hotel comodo comodo (ma niente di che dentro) e scorrazziamo tra i vicoli azzurri.
La mattina ripartiamo, meno probabilità di pioggia a est, quindi riattraversiamo il rif e... ta taaaaa! In un passo minore, a bordo strada, cominciano i campi coltivati che cercavamo! Foto e video ad amici e si prosegue.
Seguiamo la costa fino a Tetuan, bella la strada e il contrasto tra spiagge nere e mare, e da li a Tangeri lungo una strada a quattro corsie tra resort e prati perfetti, sembra di aver cambiato paese.
Per fortuna avevamo deciso di puntare subito alle mete più ambite, su quasi 9 giorni 5 sono stati di pioggia sull'atlante!
Torniamo carichi di emozioni, abbiam navigato paesaggi e popoli senza tempo, deserti e montagne, che viaggio!
Non vedo l'ora di montare i video e ripartire.
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Abbiamo percorso più di 3500km in 9 giorni, medie elevate soprattutto il primo giorno in cui dopo i 500km di autostrada da Tangeri a Beni Mellal ne abbiam fatti 350km tra sterrati e tornanti per la cattedrale. Volevamo un giro "guidato", limitate quindi le visite a piedi e niente passeggiate col dromedario.
Spese
Traghetto: prenotato 3.5 mesi prima (Genova-Tangeri con GNV), speso a testa 485€ (incl. moto, assicurazione danni moto, cabina interna condivisa in due) + 65€ pensione completa in traghetto.
Tra vitto/alloggio/benzina/assicurazione/sim etc abbiamo speso in Marocco ca. 800 euro ciascuno
Pagamenti
Usato bancomat in un distributore su quattro, idem per gli alloggi.
Prelevato in ogni cittadina senza problemi, con costi di commissione e cambio più favorevole dei baracchini.
Accettano pagamenti in euro quasi dappertutto, ma fanno un cambio 1:1...
La benzina è a ca. 1.3€/lt ;
Nelle zone interne non ci sono alcolici, solo the. Ora mi sto disintossicando dal the.
Persone1: cordiali dappertutto e pronte ad aiutare;
Persone2: sbuca sempre qualcuno che ti vuol vendere qualcosa; alla fine ci ridi su.
Controlli: prima di ogni grande città e su tutti i raccordi tra le strade principali. Ci salutavano cordialmente e mai fermati (ma fermavano tutti gli altri). Anche quando ci han puntato il velox ed ero (di poco) oltre ai limiti, secondo me o non hanno una gran mira o le moto fan simpatia!
Cani: il randagismo dilaga, ma mai trovati cani aggressivi e neppure troppo patiti
Gatti: dappertutto nelle città e villaggi, a pranzo/cena amano condividere
Cibo: sempre mangiato bene. Tajine di tutti i tipi (i.e. mettono per ore a cuocere qualsiasi cosa in queste pentole di terracotta col tappo a cono), Spiedini (un po' duretti in genere), insalata marocchina (i.e. pomodori, peperoni, cetrioli, cipolla etc tagliati fini), zuppe, cous cous etc. Bevuto solo acqua in bottiglia ma mangiato verdura e frutta cruda (e non abbiam avuto nessun problema).
Temperature: molto più freddo di quel che pensavamo! Dai 3 -12 gradi sui passi in montagna ai solo 26 (Merzouga) e 29 (Mhamid) nel deserto. Considerando che la settimana prima Merzouga segnava 40, è quindi molto variabile in Maggio in base a cosa porta l’atlantico
Pioggia: molto di più del previsto, nell’atlante e nel rif è piovuto per ben 5 giorni su 9, è persino piovigginato a Mhamid dopo la tempesta di sabbia… Abbiam dovuto cambiare i piani in corso d’opera, scendendo nel deserto e risalendo sull’atlante a giorni alterni. La costa atlantica era off limits, per cui ci siam buttati sul Rif (che sul guidato mi sembra molto meglio).
Strade asfaltate: molto buone le vie principali, me le aspettavo peggio, nei passi minori sono a livello delle nostre straducole degli appennini. In città in caso di lavori, non sempre recintano la zona (quindi capita di trovare buche, ghiaia, scavi a cielo aperto). In autostrada, asfalto perfetto ma non essendo recintata, ci sono cani, persone a bordo strada, qualcuno che fa inversione, qualcuno fermo in prima corsia etc. In un solo caso (nel Rif in uno stradone largo) abbiamo trovato qualche km di strada sostituita da uno strato di ghiaia di 5-10cm , forse la stavano rifacendo. L'abbiam percorsa galleggiando sul bordo incrociando le dita...
Strade sterrate in montagna: alcune spariscono dopo le piogge (vedi cirque du jaffar), in genere son ben tenute: eccetto il fangaio nel Rif, con qualche accortezza quel che abbiamo fatto sarebbe stato fattibile con una stradale stando un po’ sulle uova.
Sabbia: evitata accuratamente, però l'abbiamo trovata in alcune vie attorno alla grande duna di Merzouga e nella strada sterrata fino al campo di Mhamid e pian pianino superata. Non abbiamo trovato "lingue" di sabbia degne di nota sull'asfalto o nelle piste che abbiamo percorso.
Dei posti in cui abbiam dormito ne segnalo tre (tutti con ricovero moto al chiuso):
Agudal: Auberge Ibrahim, è un rifugio, come rifugio è ottimo, come hotel è molto spartano (tipo tenda che separa bagno da camera) ma mangiato bene a costi minimi; molto autentico.
Baumane Dades: Kashba Tussa, gentilissimi ma l'unica camera con letti separati ha il bagno (privato si) ma esterno
Merzouga: Riad Ouzine
Abbiam prenotato quasi sempre con booking il giorno stesso in base a dove arrivavamo.
Dei 9 giorni pieni passati in Marocco, i più spettacolari sono stati senz’altro sull’Atlante (giro delle gorges col passo Ouano, strada Tizi’n’Tichka – Teulet – Ait Ben Haddou), il Meduar (apocalittico!) e le piste nel deserto (hamada); abbiamo visto sia Merzouga che Mhamid, ognuno ha un suo perché. A Mhamid si respira l’aria di una città al confine col nulla (interessante anche vedere come vi sono più persone di colore), ma Merzouga con le grandi dune a bordo paese ha più fascino (sarà che era bassa stagione, di turisti veramente pochi). Il Rif offre bei paesaggi e sterrati ma tutto sommato abbastanza simili a quel che possiamo trovare in Italia. Però ci sono le coltivazioni…
La medina di Fes l’abbiam girata di sera/notte (quindi non vissuta completamente) mentre Chefchauen l’abbiam girata per bene: direi più o meno come me le aspettavo, essendo posti molto turistici ci sono negozietti dappertutto e persone che provano ad approcciarti ad ogni angolo… preferisco andare in moto, tipo in questi posti qui:
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Grazie per il reportage ragazzi, il Marocco è sempre piacevole da vedere e poi dopo aver letto il racconto tornano anche in mente le esperienze personali ad arricchirlo.
Beh, non so se è capitato ad altri ma a distanza di mesi continuo a pensare a questo viaggio quasi ogni giorno, panorami, colori, persone, deserto, montagna, mare... che spettacolo il Marocco!
Ho riassunto alcuni passaggi top in un video di 2 minuti:
@gspeed inizia così il "famoso" Mal d'Africa... successo anche a me e agli altri Badanturisti tant'è che ci siamo tornati
Quest'anno fatto la Tunisia ma il Marocco è esageratamente superiore sotto TUTTI gli aspetti (popolazione compresa)
Eh, anche a me attira l'idea della Tunisia per la vicinanza, ma in effetti coloro che li hanno fatti entrambi dicono che con il Marocco non c'è confronto!
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Esatto il Marocco vince per 10 a 3
Fatta quest'anno la Tunisia.. iniziato male il viaggio con la nave 5 ore e mezza di ritardo con mare ultrapiatto!! sporco spazzatura dappertutto perfino dentro al mare e nel deserto, gente che chiede soldi per ogni dove, qualsiasi posto ti fermi trovi gente che tende insistentemente la mano (in Marocco succede nelle grandi città)
Anche con i panorami NON c'è paragone!
il ritorno è stato ancora peggiore stessa nave GNV Cristal dovevamo arrivare a Genova LUNEDI 29 MAGGIO 19:45 arrivati a Genova MARTEDI 30 MAGGIO ORE 10..Incredibile ma vero!!