Piloti e squadre sono in partenza alla volta del continente americano per la doppia trasferta di Argentina e Stati Uniti, che nell'arco di una sola settimana chiuderanno la prima fase extraeuropea del campionato. Una parentesi da molti considerata quasi interlocutoria, con riscontri e verdetti più consolidati ed attendibili una volta tornati nel Vecchio Continente. Sarà forse così, ma ormai il campionato vive alla luce della massima incertezza tanto che ogni gara fa quasi storia a sè e spesso sovverte quanto emerso nella tappa precedente. Più della geografia dunque sembrano essere la tipologia dei circuiti ed il rendimento delle gomme a determinare una scala di valori che è difficile in ogni caso definire consolidata. Che la si voglia definire incertezza o pura imponderabilità, la sostanza del discorso non cambia, si vive un pò 'alla giornata', ed i pronostici lasciano il tempo che trovano. Di certo il recente Gran Premio di Indonesia ha in gran parte contraddetto le evidenze ricavate dal primo round del Qatar, con poche conferme e non tutte in senso positivo.
KTM, PROTAGONISTA INATTESA
La prima conferma è anche quella che appariva di gran lunga meno probabile al via della stagione. Quella KTM uscita praticamente ultima forza in campo dopo i test precampionato, si trova al comando della Classifica Costruttori grazie ad una vittoria e ad un secondo posto, ottenuti per di più con piloti ed in condizioni diverse. A rimarcare, dunque, non un episodio, ma un pacchetto concreto e competitivo, sul quale peraltro gli stessi piloti, in tempi non sospetti, si erano dichiarati fiduciosi. Di certo Francesco Guidotti non avrebbe festeggiare meglio il suo nuovo ruolo di Team Manager 'Orange', e se ovviamente il risultato in pista non è dipeso da lui, è indubbio che un uomo della sua esperienza e capacità non può che rappresentare un plus all'interno del box. Il ritorno alla vittoria di Miguel Oliveira nelle difficilissime condizioni incontrate a Mandalika segna forse il definitivo recupero di un pilota entrato in profonda crisi dalla metà della scorsa stagione. Binder dal canto suo non ha confermato del tutto quanto espresso in Qatar ma ha disputato una buona prova, che gli vale il secondo posto in classifica generale. Ancora presto invece per giudicare i due 'rookies' Gardner e Fernandez, alle prese con condizioni mai incontrate prima e con una moto che comunque resta non facilissima da prendere in mano.
YAMAHA SI RIALZA, QUARTARARO CAMPIONE DI RAZZA
Anche in questo caso, parlare di risultato a sorpresa è poco, Certo il tracciato indonesiano, privo di veri allunghi e fatto in gran parte di curve veloci da raccordare, è ben più congeniale alle caratteristiche della M1 rispetto a quello di Losail, e Quartararo era stato capace di centrareuna Pole Position quanto mai preziosa. La pioggia caduta poco prima del via però suonava come una condanna, visto che il bagnato, nel passato recente, aveva puntualmente mandato a picco le M1. Questa volta invece, in parte per il grandissimo grip offerto dall'asfalto ed in parte per le straordinarie prestazioni delle gomme Rain francesi, Quartararo ha potuto lottare al meglio, colmando anche quella che appariva come la sua ultima seria lacuna. Un campione di razza dunque, capace di non arrendersi mai e di portare ogni volta a casa il miglior risultato possibile. In questo momento 'El Diablo' rappresenta una priorità assoluta per Yamaha, che dovrà fare ogni sforzo possibile per trattenerlo. Un grosso impegno economico da una parte, e l'offerta di precise e concrete garanzie tecniche per il prossimo futuro. Solo discreta invece la prova di Franco Morbidelli, giunto settimo ma staccato di quasi 20 secondi dal compagno squadra, in pratica un gap di un secondo al giro. Oltre ogni aspettativa la prestazione di Darryn Binder, debuttante in arrivo dalla Moto3, completamente a digiuno di guida sul bagnato in sella ad una MotoGP eppure capace di una rimonta prodigiosa dalle ultime posizioni, con avversari saltati come birilli. Un decimo posto finale che sarebbe potuto essere un settimo, senza qualche svarione nelle battute finali. Niente di buono anche stavolta per Andrea Dovizioso, costretto al ritiro per problemi tecnici.
ZARCO E MILLER TENGONO A GALLA LA DUCATI, DELUSIONE BAGNAIA
La realtà che si vive a Borgo Panigale ha del paradossale. Da almeno 5 anni la Desmosedici, nelle varie versioni, è con tutta probabilità la miglior moto in pista, ma continua a mancare il pilota capace di concretizzare in pieno questa supremazia tecnica. Congedato Dovizioso, si è deciso di rinunciare ad un 'frontman' di grido e puntare sui giovani, ed è ormai palese che il predestinato, almeno per questa stagione, sia Pecco Bagnaia. Un rinnovo biennale firmato ancora prima dell'inizio del campionato ne era la conferma, e, sulla scorta del gran finale dello scorso anno, le premesse erano le migliori possibili. Invece, dopo due gare, il bilancio parla di un solo punto conquistato dal torinese, quindicesimo in Indonesia dopo il ritiro per caduta in Qatar. Che sia proprio questo ruolo da predestinato a condizionare il pilota difficile dirlo, certo è che anche stavolta, a salvare il bilancio della rossa, sono state due 'spalle' come Zarco e Miller, rispettivamente terzo e quarto all'arrivo. Un secondo 'zero' anche per Jorge Martin, altro predestinato sicuramente molto veloce ma anche poco incline a concretizzare. Piloti insomma con cui ben difficilmente si può pensare di portare a casa un mondiale. Discreta la prova di Bastianini, mai troppo a proprio agio sul bagnato, capace comunque di un undicesimo posto che gli consente di restare al comando della classifica generale.
SUZUKI, UN PASSO AVANTI
Su un tracciato inedito ma che ben si sposa con le caratteristiche della GSX RR, Suzuki ha parzialmente riscattato il deludente esordio di Losail. Rins e Mir hanno chiuso rispettivamente al quinto e sesto posto, a poco più di 7 secondi dal vincitore Oliveira. Siamo però ancora al disotto di quanto i test avevano promesso e dunque tocca aspettare ulteriori verifiche per capire quale sia il reale potenziale della nuova moto. Da capire inoltre come evolverà la situazione piloti, con Mir che da tempo punta alla Honda come sua prossima destinazione.
APRILIA, UN FINE SETTIMANA DIFFICILE
Discorso opposto per Aprilia, su una pista che già sulla carta non si presentava favorevolissima ad una RSGP 2022 che continua a non avere nel 'Turning' il proprio punto di forza. Aleix Espargaro ci ha messo il solito impegno ma non è andato oltre un nono posto ad oltre 32 secondi dal vincitore, patendo dunque un gap di quasi un secondo e mezzo al giro. Ad onor del vero va detto che il bagnato non ha mai messo le ali al bravo Aleix, tanto che i tempi migliori in gara sono stati fatti segnare da Vinales, che tuttavia ha navigato in fondo al gruppo per tutta la gara.
HONDA NEL PANICO, MARQUEZ DI NUOVO A RISCHIO
Un pessimo fine settimana quello vissuto dalla Honda che riparte dall'Indonesia con all'attivo il dodicesimo posto di Pol Espargaro ed il tredicesimo di Alex Marquez. Già questo fa pensare che certi entusiastici giudizi sulla nuova moto siano stati forse un pò frettolosi, ma tutto passa in secondo piano di fronte al nuovo dramma toccato al 'capitano' Marc Marquez dopo il terrificante highside nel warmup della domenica mattina. Il trauma cranico apparentemente senza conseguenze ha invece portato al ritorno della diplopia con annesso corollario di interrogativi sul futuro. Al momento in cui si scrive, non è ancora dato sapere l'esito degli ulteriori accertamenti cui il pilota si sottoporrà nella giornata di lunedì. La speranza è che il fenomeno, di entità più lieve rispetto ai due casi precedenti, regredisca rapidamente senza ulteriori strascichi. Se così fosse, non sarebbe nemmeno esclusa l'eventualità che Marquez possa partire alla volta dell'Argentina, anche se al momento la cosa appare quasi impossibile. Il rischio concreto è che sia compromessa la stagione in corso ma soprattutto il futuro agonistico, con questo problema che potrebbe riproporsi di continuo. Conoscendo la mentalità giapponese ed il debito di riconoscenza verso il pilota, è certo che Honda aspetterà il ritorno del suo campione ma dovrà inevitabilmente pensare ad un piano B nel malaugurato caso che la situazione non si risolvesse.
I
L CIRCUITO DI TERMAS DE RIO HONDO
L'impianto sorge nella provincia di Santiago Del Estere, nelle vicinanze dell'omonima località argentina ed è stato costruito nel 2007.con omologazione per gare automoblistiche e motociclistiche del massimo livello. E' stato completamente ridisegnato e modificato nel 2012 ad opera dell'architetto italiano Jarno Zaffelli e dal 2014 ospita la seconda prova del mondiale MotoGP.
La pista è lunga 4.806 metri e larga 16, si percorre in senso orario e comprende 14 curve, 9 a destra e 5 a sinistra oltre ad un lungo rettilineo in salita di 1.070 metri. Tracciato quanto mai vario e tecnico, con tratti misti e scorrevoli da raccordare intervallati da forti staccate e ripartenze. La superficie è costituita da un asfalto molto abrasivo ma che non di rado ha manifestato problemi di grip ed è quindi molto stressante per gli pneumatici, soprattutto quello anteriore.
Onboard Lap - Simon Crafar (BMW S1000RR)
https://www.youtube.com/watch?v=DOQfki4zd0o
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ORARI TV
Il Gran Premio di Argentina sarà trasmesso in diretta da SKY ed in differita da TV8 con i seguenti orari:
Programmazione Sky Sporto MotoGP HD
Venerdì 1 aprile
Ore 14.00-14.50 prove libere 1 Moto3
Ore 14.55-15.35 prove libere 1 Moto2
Ore 15.50-16.35 prove libere 1 MotoGP
Ore 18.15-18.55 prove libere 2 Moto3
Ore 19.10-19.50 prove libere 2 Moto2
Ore 20.05-20.50 prove libere 2 MotoGP
Sabato 2 aprile
Ore 14.00-14.40 prove libere 3 Moto3
Ore 14.55-15.35 prove libere 3 Moto2
Ore 15.50-16.35 prove libere 3 MotoGP
Ore 17.35-17.50 qualifiche 1 Moto3
Ore 18.00-18.15 qualifiche 2 Moto3
Ore 18.30-18.45 qualifiche 1 Moto2
Ore 18.55-19.10 qualifiche 2 Moto2
Ore 19.25-19.55 prove libere 4 MotoGP
Ore 20.05-20.20 qualifiche 1 MotoGP
Ore 20.30-20.45 qualifiche 2 MotoGP
Domenica 3 aprile
Ore 15.00-15.10 warm-up Moto3
Ore 15.20-15.30 warm-up Moto2
Ore 15.40-16.00 warm-up MotoGP
Ore 17.00 Gara Moto3
Ore 18.20 Gara Moto2
Ore 20.00 Gara MotoGP
Programmazione TV8 - In attesa di conferma
Sabato 2 aprile
Ore 23.15, Moto3, Moto2 e MotoGP, Qualifiche, sintesi
Domenica 3 aprile
Ore 19.05, Moto3, Gara, differita
Ore 20.25, Moto2, Gara, differita
Ore 22.05, MotoGP, Gara, differita
CALENDARIO MONDIALE MOTOGP 2022
C6 marzo: Gran Premio Qatar, Losail;
20 marzo: Gran Premio Indonesia, Mandalika;
03 aprile: Gran Premio Argentina, Termas de Rio Hondo;
10 aprile: Gran Premio USA, Circuit of the Americas;
24 aprile: Gran Premio Portogallo, Portimao;
01 maggio: Gran Premio Spagna, Jerez de la Frontera;
15 maggio: Gran Premio Francia, Le Mans;
29 maggio: Gran Premio Italia, Mugello;
05 giugno: Gran Premio Catalogna, Montmelò;
19 giugno: Gran Premio Germania, Sachsenring;
26 giugno: Gran Premio Olanda, Assen;
10 luglio: Gran Premio Finlandia, KymyRing;
7 agosto: Gran Premio Gran Bretagna, Silverstone;
21 agosto: Gran Premio Austria, Red Bull Ring;
04 settembre: Gran Premio San Marino, Misano;
18 settembre: Gran Premio Aragon, MotorLand;
25 settembre: Gran Premio Giappone, Motegi;
2 ottobre: Gran Premio Thailandia, Buriram;
16 ottobre: Gran Premio Australia, Phillip Island;
23 ottobre: Gran Premio Malesia, Sepang;
06 novembre: Gran Premio Comunitat Valenciana, Ricardo Tormo.
MotoGP Argentina 2022
Modalità elencata
