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Vecchio 04-04-2022, 11:10   #1
Bladerunner72
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predefinito MotoGP Austin 2022

Appena spentasi l'eco dei motori sul circuito argentino di Termas de Rio Hondo le squadre hanno dovuto riprendere il proprio estenuante tour de force in direzione del Texas, teatro della quarta prova del mondiale in programma questo fine settimana sul Circuit of the Americas di Austin. Quello appena vissuto è stato un gran premio travagliato ed addirittura a rischio annullamento ma che alla fine si è rivelato entusiasmante ed ancora una volta ricco di soddisfazioni per i nostri colori. Dal secondo posto di Foggia in Moto3 alla perentoria conferma di Vietti nella classe intermedia per finire con la straordinaria impresa di Aleix Espargaro e dell'Aprilia in MotoGP, un risultato storico che consacra definitivamente la casa di Noale tra le grandi della categoria.

UN MONDIALE DA DECIFRARE

Le tre prove finora disputate non solo non hanno fornito un quadro attendibile dei valori in campo, ma sembrano aver ulteriormente mescolato le carte. Con nove piloti diversi ad avvicendarsi sui tre podi ed un capoclassifica con soli 45 punti al suo attivo, la situazione si presenta ancora più incerta di quella vissuta nel 2020. Un mondiale insomma che pare alla ricerca di un padrone, di un leader capace di fare da riferimento, e chissà che davvero il ritorno di Marc marquez, indicato come possibile proprio ad Austin, non possa rappresentare una svolta. Ad onor del vero, va detto che tutte e tre le gare disputate si sono corse in condizioni particolari, e certo questo ha avuto il suo peso. A Losail quest'anno non ci sono stati i soliti test, Mandalika era una pista del tutto inedita ed a Termas de Rio Hondo non si correva dal 2019, dunque forse proprio Austin potrebbe rappresentare un chiarimento di quelle che sono le forze in campo.

APRILIA, DA CENERENTOLA A PRINCIPESSA

Si era detto che il circuito argentino, con le sue curve ad ampio respiro, avrebbe potuto esaltare le doti della RSGP 2022, che viceversa sul più tormentato tracciato di Mandalika aveva sofferto quella difficoltà nel 'turning' che pare ormai il solo piccolo limite di questo progetto Così è stato, con entrambi i piloti veloci da subito ed una Pole Position che pareva annunciare qualcosa di epocale. E come nelle favole a lieto fine, la Cenerentola della categoria ha vestito i panni della principessa, nel giorno del 200mo gran premio del suo capitano quel Aleix Espargaro che magari non possiede le stimmate del fuoriclasse ma che quanto a dedizione, impegno e volontà non è secondo a nessuno. Una vittoria annunciata, con un passo inavvicinabile ed una gara perfetta, condotta alle spalle di Jorge Martin prima di sferrare l'attacco decisivo nel finale. E stavolta finalmente una conferma sul potenziale della moto è arrivata anche da Maverick Vinales, che ha chiuso con un settimo posto ed un distacco mai così ridotto dal compagno di squadra. Austin lo scorso anno rappresentò la tappa più ostica del campionato per Aprilia, particolarmente in crisi sul disastrato asfalto texano e con ben cinque cadute collezionate nel weekend da Espargaro. Il nuovo asfalto, presente in diversi settori della pista, dovrebbe aver migliorato la situazione ed in ogni caso il COTA rappresenterà una verifica fondamentale.

DUCATI, LA STRADA E' ANCORA IN SALITA

Un podio in Argentina, su un tracciato invero mai troppo generosa con i colori di Borgo Panigale, è certo un risultato apprezzabile ma non sufficiente a salvare il bilancio generale nè tantomeno a fugare i dubbi sul prossimo futuro. Un podio arrivato ancora una volta da una squadra esterna a quella ufficiale e per merito di una giornata di grazia di un comunque grande Jorge Martin, il solo a tenere a galla l'armata rossa in questa occasione. Con Zarco subito fuori gara per caduta ed i problemi tecnici incontrati da Miller, non è rimasto che consolarsi con il quinto posto di Pecco bagnaia, protagonista di una buona gara che si spera possa servire a ridare fiducia al pilota e soprattutto serenità al box, dove invero le acque sembrano già piuttosto agitate. Ottima la prova di Marco Bezzecchi, giunto nono davanti ai compagni di marca Bastianini e Marini.

SUzUKI, PRESTAZIONE CONVINCENTE

Un ottimo fine settimana per la casa di Hamamatsu, finalmente capace di confermare il potenziale intravisto nei test precampionato. Gran prova soprattutto quella di Alex Rins, capace di mantenersi a tiro dei due leader della corsa e che fino a poche battute dal termine pareva in grado di giocarsi la vittoria. Stavolta il buon Alex ha saputo non farsi prendere dalla foga portando a casa un podio prezioso anche in vista del rinnovo contrattuale. Alle sue spalle Mir, forse meno convinto e grintoso del compagno di squadra ma comunque convincente. Austin è molto congeniale alle caratteristiche della GSX-RR e dunque è lecito aspettarsi una conferma questo fine settimana.

KTM, PROMESSE NON MANTENUTE

Ci si sarebbe aspettati un gran risultato dalla casa uscita meglio dai due rounds iniziali del campionato, per di più su un tracciato che pareva favorevole alle caratteristiche della RC16. Le premesse della frenetica vigilia di sabato parevano del resto confermare la previsione, con Binder ed Oliveira entrambi veloci e costanti anche sul passo di gara. Binder è stato comunque protagonista della solita gara volitiva, chiusa con un sesto posto che lo conferma secondo in classifica generale, mentre Oliveira, dopo la bella vittoria in Indonesia non ha fatto meglio di un tredicesimo posto.

YAMAHA, UN FINE SETTIMANA DA DIMENTICARE

Se in Indonesia la grande prestazione di Fabio Quartararo aveva illuso qualcuno, la trasferta argentina ha riproposto tutta l'evidenza della situazione tecnica in casa Yamaha. Il francese ci mette sempre il cuore ma questa M1 continua a soffrire non solo di un gap prestazionale evidente, ma anche di una eccessiva vulnerabilità al variare delle condizioni. Basta una partenza dalla terza fila per innescare quelle problematiche dei primi giri che di fatto compromettono tutta la gara, problemi peraltro mai chiaramente specificati e di volta in volta imputati a cause diverse. Il bilancio parla di un ottavo posto del campione del mondo come miglior risultato in un fine settimana oltremodo sfortunato. Morbidelli è stato fermato da una foratura, evento pià unico che raro, mentre Dovizioso si è ritrovato con l'abassatore bloccato appena dopo il via compromettendo la gara in partenza. Una situazione tecnica dunque cui pare ormai difficile porre rimedio puntando solo sul telento del pilota.

HONDA, BRUSCO RISVEGLIO

Sicuramente , insieme ai 'cugini' della Yamaha, a grande delusione del Gran Premio di Argentina, una gara storicamente sempre piuttosto favorevole alla moto di Tokyo e che in questa occasione rappresentava una sorta di verifica per quella nuova RCV cguarita da tutti i mali. Per la verità, le premesse del sabato erano state ottime, con Nakagami che dopo tutte le peripezie per la positività al Covid si era confermato velocissimo. La gara è stata come sempre un'altra cosa, e dopo la caduta di Pol Espargaro il bottino si è risotto al 12mo posto di Nakagami ed al 15mo di Alex Marquez. E' evidente a tutti che se è ingombrante la presenza di Marc Marquez, lo è altrettanto, e forse di più, anche la sua assenza e che sia comunque sempre e solo lui l'uomo su cui puntare. Al momento in cui si scrive non è ancora dato sapere se il fuoriclasse di Cervera sarà in pista ad Austin, la sua presenza è comunque annunciata come probabile.


IL CIRCUITO DI AUSTIN

Il COTA, o Circuit Of The Americas, è stato costruito appositamente per ospitare il gran premio di F1 ed è stato ultimato nel 2012 su progetto dell'architetto Hermann Tilke. La pista è lunga 5513 metri, si percorre in senso antiorario e comprende 20 curve, 11 a sinistra e 9 a destra, il rettilineo più lungo misura oltre un chilometro. In dverse sezioni ricorda da vicino tratti di circuiti storici come Suzuka, Silverstone e Hockeneim. Tracciato quanto mai impegnativo che presenta ogni sorta di caratteristica compresa una variazione altrimetica di 41 metri tra il punto più basso e quello più alto. E' in salita ad esempio il rettilineo del traguardo con un incremento di pendenza di ben 21 metri negli ultimi 200, di fatto quindi i piloti iniziano la frenata senza poter vedere l'ingresso della Curva 1. E' questa una frenata molto impegnativa, la ! è infatti una curva di ritorno molto lenta in cui i piloti entrano con i freni in mano ad una velocità di circa 70 orari. L'uscita dalla prima curva richiede un'ottima trazione per portarsi alla successiva 2, una destra a raggio costante che porta alle curve 3,4 e 5, una sorta di doppia esse sinistra /destra/sinistra da percorrere col gas in mano cercando di mantenere velocità da portare nelle curve 5 e 6 che conducono ad un'altra doppia esse costituita dalle curve 7,8 e 9. All'uscita di quest'ultima, massima accelerazione verso la curva 10, una sinistra che si fa in pieno per avventarsi verso la staccata della 11, una nuova sinistra di ritorno molto lenta e critica per la frenata a moto inclinata. All'uscita del rampino di nuovo piena accelerazione per affrontare il rettilineo più lungo del circuito. Nuova violenta staccata e nuovo rampino a sinistra che porta al tratto fino alla curva 15 che ricorda vagamente il Motodrom di Hockeneim. In uscita da questo settore una serie di tre curve a destra, 16, 17 e 18 che di fatto costituiscono un curvone di ritorno a 180 gradi che i piloti raccordano con una sola traiettoria. Il giro si chiude con le curve 19 e 20, due svolte lente a sinistra di cui l'ultma riporta sul rettilineo del traguardo.

ONBOARD LAP - DYLAN GRAY (BMW S1000RR)
https://www.youtube.com/watch?v=QHeBAAaoZ2s

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ORARI TV

Il Gran Premio di Austin sarà trasmesso in diretta da SKY e TV8 con i seguenti orari :

Programmazione SKY Sport MotoGP HD

Venerdì 8 Aprile
ore 16.00-16.40, Moto2, Prove libere 1
ore 16.55-17.40, MotoGP, Prove libere 1 (diretta scritta su FormulaPassion.it)
ore 17.55-18.35, Moto3, Prove libere 1
ore 20.15-20.55, Moto2, Prove libere 2
ore 21.10-21.55, MotoGP, Prove libere 2 (diretta scritta su FormulaPassion.it)
ore 22.10-22.50, Moto3, Prove libere 2

Sabato 9 Aprile
ore 16.00-16.40, Moto2, Prove libere 3
ore 16.55-17.40, MotoGP, Prove libere 3 (diretta scritta su FormulaPassion.it)
ore 17.55-18.35, Moto3, Prove libere 3
ore 19.35-19.50, Moto2, Qualifica 1
ore 20.00-20.15, Moto3, Qualifica 2
ore 20.30-21.00, MotoGP, Prove libere 4
ore 21.10-21.25, MotoGP, Qualifica 1
ore 21.35-21.50, MotoGP, Qualifica 2
ore 22.10-22.25, Moto3, Qualifica 1
ore 22.35-22.50, Moto3, Qualifica 2

Domenica 10 Aprile
ore 16.20-16.30, Moto2, Warm Up
ore 16.40-17.00, MotoGP, Warm Up
ore 17.10-17.20, Moto3 Warm Up (diretta scritta su FormulaPassion.it)
ore 18.20, Moto2, Gara
ore 20.00, MotoGP, Gara
ore 21.30, Moto3, Gara (diretta


Programmazione TV8

Sabato 9 aprile
19.30-20.30: Qualifiche Moto2
21.15-22.15: Qualifiche MotoGP
22.15-23.00: Qualifiche Moto3

Domenica 10 aprile
18.20 - Gara Moto2
20.00 - Gara MotoGP
21.30 - Gara Moto3



CALENDARIO MONDIALE MOTOGP 2022

C6 marzo: Gran Premio Qatar, Losail;
20 marzo: Gran Premio Indonesia, Mandalika;
03 aprile: Gran Premio Argentina, Termas de Rio Hondo;
10 aprile: Gran Premio USA, Circuit of the Americas;
24 aprile: Gran Premio Portogallo, Portimao;
01 maggio: Gran Premio Spagna, Jerez de la Frontera;
15 maggio: Gran Premio Francia, Le Mans;
29 maggio: Gran Premio Italia, Mugello;
05 giugno: Gran Premio Catalogna, Montmelò;
19 giugno: Gran Premio Germania, Sachsenring;
26 giugno: Gran Premio Olanda, Assen;
10 luglio: Gran Premio Finlandia, KymyRing;
7 agosto: Gran Premio Gran Bretagna, Silverstone;
21 agosto: Gran Premio Austria, Red Bull Ring;
04 settembre: Gran Premio San Marino, Misano;
18 settembre: Gran Premio Aragon, MotorLand;
25 settembre: Gran Premio Giappone, Motegi;
2 ottobre: Gran Premio Thailandia, Buriram;
16 ottobre: Gran Premio Australia, Phillip Island;
23 ottobre: Gran Premio Malesia, Sepang;
06 novembre: Gran Premio Comunitat Valenciana, Ricardo Tormo.
__________________
Bmw S1000RR 2009, Bmw S1000RR 2013, Ducati Panigale V4S

Ultima modifica di Bladerunner72; 23-08-2022 a 19:07
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