Un mondiale MotoGP sempre più combattuto ed incerto quello che si appresta a vivere il sedicesimo appuntamento, con la prima delle gare oltreoceano, in programma già questo fine settimana sul circuito giapponese di Motegi. Un calendario stilato con le comprensibili difficoltà di inizio stagione ha portato ad un finale a dir poco frenetico, con cinque gran premi concentrati nello spazio di sei settimane.. Anche se le case del Sol Levante non recitano più la parte di protagoniste assolute, l'appuntamento è comunque molto atteso, visto che la MotoGP non corre a Motegi dal 2019, causa le difficoltà legate alla pandemia. I tempi ristretti hanno creato parecchie difficoltà, obbligando a rivedere il programma della giornata del venerdì. Ulteriore incertezza è poi legata al meteo, sempre molto incerto da queste parti e con la minaccia di un tornado che potrebbe abbattersi sulla zona. L'effetto di un tornado ha sicuramente avuto anche l'appena vissuto appuntamento di Aragon, cpn il forzato ritiro di Quartararo ed il doppio podio di Bagnaia ed Aleix Espargaro che hanno di fatto completamente riaperto i giochi.
BAGNAIA E DUCATI, LA RIMONTA E' COMPIUTA
Aragon ha confermato quelle che erano le previsioni della vigilia e la casa di Borgo Panigaale ha ulteriormente allungato il proprio impressionante ruolino di marcia. Semplicemente troppo forte per questa concorrenza, anche se questa volta il 'predestinato', Pecco Bagnaia, ha dovuto accontentarsi di un secondo posto che pareggia il risultato di Misano. Un 'pari e patta' con Enea Bastianini, giusto sportivamente ma che forse ha sollevato qualche malumore all'interno del box Ducati. Se infatti il forzato ritiro di Quartararo poteva aver tolto senso ad un ipotetico 'gioco di marca', è chiaro che cinque punti in più od in meno potrebbero fare qualche differenza quando si tratterà di fare i conti con la classifica finale. Bastianini comunque appariva il naturale favorito al via, visto il passo messo in mostra durante le prove, e non ha fatto altro che andarsi a prendere quella vittoria che, stando alle dichiarazioni ufficiali, era nel suo pieno diritto. A conferma della potenza di fuoco dell'armata rossa, i piazzamenti di Miller, Martin, Marini e Zarco, classificati dal quinto all'ottavo posto, e di Bezzecchi, decimo al traguardo Come detto in precedenza, il campionato è ora completamente riaperto, con un Bagnaia che, dal Gran Premio di Germania in poi, è stato capace di recuperare 81 punti al capofila Quartararo. Il torinese veste ora i panni del favorito, visto che quasi tutti i circuiti che ospiteranno le ultime prove sono sulla carta favorevoli alla Ducati. Ultima, ma non meno significativa annotazione, con il successo di Aragon la casa di Borgo Panigali si è matematicamente aggiudicata il titolo costruttori 2022.
ALEIX ESPARGARO E APRILIA, IL RISCATTO CHE CI VOLEVA
Quello di Aragon è uno dei tracciati preferiti di Aleix Espargaro, reduce tuttavia da una serie di prestazioni non troppo convincenti. Ad aumentare le incertezze della vigilia, poi, sessioni di prove travagliate, con due cadute che parevano aver tolto confidenza al nostro. Ed invece, grazie ad una buona qualifica che lo ha portato a scattare dalla seconda fila, Aleix si è mantenuto per tutta la gara nelle prime posizioni fino ad agguantare un podio, insperato ma meritatissimo, nelle fasi finali. Di fatto ora anche il portabandiera dell'Aprilia è pienamente in lizza per il titolo, con sole diciassette lunghezze a separarlo da Quartararo. Ad Aragon è invece venuta a mancare una nuova conferma da parte di Maverick Vinales, condizionato da una partenza in sesta fila e solo 13mo al traguardo.
QUARTARARO E YAMAHA, ORA LA STRADA E' TUTTA IN SALITA
A fare da contraltare alla clamorosa rimonta in classifica di Bagnaia, c'è inevitabilmente l'empasse del campione del mondo in carica, che rischia di dover pagare a carissimo prezzo lo sciagurato errore di Assen. Se in quella occasione Quartararo aveva certo di che rimproverarsi, è del tutto incolpevole per questo secondo 'zero' della stagione, in una gara dove avrebbe potuto puntare ad un buon piazzamento. La vittoria di Bastianini concede un 'bonus' di cinque punti che sono però ben poca cosa, in un finale di campionato apparentemente favorevole ai diretti rivali. Certo un grande peccato per il francese, che continua a lottare, da solo, ed alla guida di una moto penalizzata da un imbarazzante gap prestazionale. Ancora una volta deludente la prestazione di Franco Morbidelli, che dopo qualche timido segnale in prova, ha chiuso la gara al 17mo posto, tre posizioni dietro al semi pensionato cal Crutchlow.
MARQUEZ E HONDA, RIENTRO COL BOTTO
Che il rientro in gara di Marquez avrebbe avuto un grande impatto non c'erano dubbi, ma forse si è andati parecchio oltre le previsioni. Scherzi a parte, rivedere in pista il campionissimo, per di più apparentemente avviato al pieno recupero, non può che entusiasmare i veri amanti di questo sport, ed è innegabile che la sua presenza dia alle corse un altro sapore. I buoni propositi della vigilia, con le dichiarate intenzioni di tirare a finire la gara ed accumulare chilometri, si sono infatti presto scontrati con l'indole del guerriero affamato, come era inevitabile che fosse. Una partenza prodigiosa, che lo ha visto passare in un lampo dal 13mo al sesto posto, lo ha ulteriormente ingolosito, ma quanto successo poi è frutto di pura sfortuna, con nulla da imputare al pilota. Una perdita di aderenza del posteriore, il rallentamento improvviso e l'inevitabile tamponamento da parte di Quartararo, che gli era incollato al posteriore, Il francese ha rischiato, finendo a terra con il gruppo ancora compatto, ma fortunatamente tutto si è risolto solo con qualche abrasione. L'impatto tra le due moto ha però lasciato in dote un pezzo di carenatura della Yamaha finito incastrato nella moto di Marquez, causando il bloccaggio della ruota posteriore posteriore ed un nuovo contatto stavolta con Nakagami, abbattuto a sua volta. Un vero disastro, consumatosi al primo giro e nell'arco di poche centinaia di metri, che ha tolto di gara in un colpo solo il capofila del mondiale ed il protagonista più atteso del fine settimana. Certo Marquez ha sprecato un'ottima occasione per mettersi alla prova prima di affrontare la trasferta oltreoceano, ma, per quanto si ò visto, i segnali sono comunque molto positivi.
BINDER E KTM, OLTRE LE ATTESE
Un fine settimana positivo per la casa austriaca e soprattutto per il pilota sudafricano che, oltre a ribadire un indiscusso talento, si è confermato combattente di razza, cogliendo un grande quarto posto nonostante una caviglia dolorante per una caduta nelle prove del sabato. Binder si è mantenuto per tutta la gara nelle posizioni da podio, cedendo solo nel finale al ritorno di Aleix Espargaro. Oliveira, protagonista di buone prove, ha invece chiuso all'undicesimo postone. Sempre in coda alla classifica Remy gardner e Raul Fernandez, come noto entrambi partenti e comprensibilmente in calo di motivazioni.
SUZUKI - RINS SI DIFENDE, MIR CEDE AL DOLORE
Inutile ribadire come, da qui a fine campionato, sia inutile aspettarsi grandi cose dalla casa di Hamamatsu, avviata al ritiro dalle competizioni. Rins anche stavolta ci ha messo impegno e buona volontà, portando a casa un nono posto e qualche punticino, dopo prove che sembravano promettere qualcosa di più. Joan Mir, al rientro dopo l'infortunio rimediato in Austria, è stato costretto invece ad alzare bandiera bianca dopo i primi turni di prove libere. Il pilota è ancora sofferente per la lesione ai legamenti della caviglia e salterà anche il prossimo appuntamento di Motegi.
IL CIRCUITO DI MOTEGI
Il gran premio del Giappone fa tappa fissa a Motegi ormai dal 2004, dopo che il tragico incidente di Daijiro Kato portò ad abbandonare Suzuka per la mancanza dei requisiti di sicurezza richiesti dalla moderna MotoGP. L'impianto sorge a nord di Tokio, è di proprietà della Honda ed è ufficialmente denominato 'Twin Ring' visto che al suo interno, oltre al tracciato classico è presente anche un anello di velocità di 2493 metri. La pista normalmente utilizzata ha una lunghezza di
4801 metri, si percorre in senso orario e comprende
14 curve, 8 a destra e 6 a sinistra. Tracciato vario, con sezioni 'stop and go' caratterizzate da lunghi rettlinei seguiti da staccate violente e curve molto lente. E' da sempre la pista più critica in assoluto per gli impianti frenanti tanto che qui è consentito l'uso di dischi freno di diametro maggiorato. Il tratto misto che va dalla curva 5 alla 9 è invece scorrevole e piuttosto veloce, e premia la stabilità in percorrenza.
Da non trascurare poi l'incognita meteo, il clima qui è molto variabile e la pioggia è un'eventualità tutt'altro che remota.
ONBOARD LAP - DYLAN GRAY (BMW S1000RR)
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ORARI TV
Il Gran Premio del Giappone sarà trasmesso in diretta da SKY ed in differita da TV8 con i seguenti orari :
Programmazione SKY MotoGP HD
Venerdì 23 settembre
ore 6.15-6.55, Moto3, Prove libere 1, diretta
ore 7.10-7.50, Moto2, Prove libere 1, diretta
ore 8.05-9.20, MotoGP, Prove libere 1, diretta
Sabato 24 settembre
ore 2.00-2.40, Moto3, Prove libere 2, diretta
ore 2.55-3.35, Moto2, Prove libere 2, diretta
ore 3.50-4.35, MotoGP, Prove libere 2, diretta
ore 5.35-5.50, Moto3, Qualifica 1, diretta
ore 6.00-6.15, Moto3, Qualifica 2, diretta
ore 6.30-6.45, Moto2, Qualifica 1, diretta
ore 6.55-7.10, Moto2, Qualifica 2, diretta
7.25-7.55, MotoGP, Prove libere 3, diretta
ore 8.05-8.20, MotoGP, Qualifica 1, diretta
ore 8.30-8.45, MotoGP, Qualifica 2, diretta
Domenica 25 settembre
ore 3.00-3.10, Moto3, Warm Up, diretta
ore 3.20-3.30, Moto2, Warm Up, diretta
ore 3.40-4.00, MotoGP, Warm Up, diretta
ore 5.00, Moto3, Gara, diretta
ore 6.20, Moto2, Gara, diretta
ore 8.00, MotoGP, Gara, diretta
Programmazione TV8
Sabato 24 settembre
ore 12.00, Moto3, MotoGP e Moto2, Qualifiche, sintesi
Domenica 25 settembre
ore 09.15, Moto 3, Gara, differita
ore 10.30, Moto 2, Gara, differita
ore 12.15 Moto GP, Gara, differita
CALENDARIO MONDIALE MOTOGP 2022
6 Marzo: Gran Premio Qatar, Losail;
20 marzo: Gran Premio Indonesia, Mandalika;
03 aprile: Gran Premio Argentina, Termas de Rio Hondo;
10 aprile: Gran Premio USA, Circuit of the Americas;
24 aprile: Gran Premio Portogallo, Portimao;
01 maggio: Gran Premio Spagna, Jerez de la Frontera;
15 maggio: Gran Premio Francia, Le Mans;
29 maggio: Gran Premio Italia, Mugello;
05 giugno: Gran Premio Catalogna, Montmelò;
19 giugno: Gran Premio Germania, Sachsenring;
26 giugno: Gran Premio Olanda, Assen;
7 agosto: Gran Premio Gran Bretagna, Silverstone;
21 agosto: Gran Premio Austria, Red Bull Ring;
04 settembre: Gran Premio San Marino, Misano;
18 settembre: Gran Premio Aragon, MotorLand;
25 settembre: Gran Premio Giappone, Motegi;
2 ottobre: Gran Premio Thailandia, Buriram;
16 ottobre: Gran Premio Australia, Phillip Island;
23 ottobre: Gran Premio Malesia, Sepang;
06 novembre: Gran Premio Comunitatà Valenciana, Ricardo Tormo
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