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Vecchio 11-07-2024, 19:30   #1
Massimo
Il GPS umano
 
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predefinito PORTOGALLO con moto a NOLEGGIO

PREMESSA

Non ero mai stato in Portogallo e avevo solo una settimana a disposizione. Non potevo e non volevo dunque inserirlo in un viaggio a più ampio raggio che comprendesse anche Spagna e Francia. L’unica opzione era quindi il volo e il noleggio della moto.

Quando si viaggia in Europa, c’è sempre e ovunque tutto ciò di cui si ha bisogno. Non dobbiamo preoccuparci di niente ed è come essere a casa. Il Portogallo non fa eccezione, e quindi girare da queste parti è alla portata di chiunque senza pensieri di alcun genere. Le strade sono ben tenute (meglio che in Italia) e si trova ovunque da mangiare e dormire. Insomma si tratta di un giro rilassante sotto tutti gli aspetti.

LE ZONE DI INTERESSE

Il Portogallo può (sinteticamente, ma non esaustivamente) essere suddiviso nelle seguenti zone o luoghi di interesse:

Lisbona, la capitale, che è un mondo a sé, così malinconica e decadente;

Costa Vicentina, ossia quel lungo tratto che si affaccia sull’Oceano Atlantico che, da Lisbona, scende fino alla punta sud-occidentale, dove inizia l’Algarve;

Algarve vero e proprio, coincidente con la costa meridionale del Portogallo, che dà il meglio di sé nei pressi di Lagos, ossia nella sua parte più occidentale

Estrada National N2, la più famosa del Portogallo e tra le strade più famose d’Europa, la quale consente di risalire verso nord, più o meno stando sulla mezzeria geografica della nazione;

Aldeias do Xixto, una zona montuosa e boscosa, a nord-est di Lisbona, punteggiata da caratteristici villaggi costruiti con pietra a faccia vista… un mondo a parte;

Parque Natural da Serra da Estrela, che occupa la parte montuosa più bella e scenografica del Portogallo;

Valle del Douro, che accoglie la zona vinicola più famosa, terra di produzione per eccellenza del vino Porto;

• la zona, sia costiera che interna, a nord di Lisbona, dove si collocano emergenze di primo piano, come la città di Coimbra, il Santuário de Fátima, il borgo fortificato di Óbidos, lo scenografico villaggio di Azenhas do Mar, appollaiato su un dirupo sull’oceano e il Cabo da Roca, il punto geografico più occidentale del continente europeo.

Naturalmente ho omesso una miriade di altri luoghi di interesse, con la città di Porto in testa, ma, come ho detto, la suddivisione è necessariamente sommaria e serve solo per rendere l’idea che si tratta di un viaggio eterogeneo, mai monotono, ma soprattutto rilassante e praticamente senza traffico, complice anche il periodo (prima settimana di giugno).

IL NOLEGGIO

Lungi dal fare pubblicità gratuita, segnalo LX Rent a Lisbona, perché offre un servizio davvero eccellente, professionale e attento: direi il noleggiatore perfetto come pochi sperimentati.



Dispone di un vastissimo parco mezzi a due ruote, dallo scooter alla Honda Gold Wing. Ho visto solo moto nuove o semi nuove (al massimo di due anni), con pochi chilometri. Il noleggio comprende set di valige rigide e bauletto, caschi Givi, dispositivo per il pedaggio elettronico e un’infinità di attacchi per GPS e cellulari. Il rimborso della cauzione è immediato alla riconsegna. Si prenota online versando un deposito del 10%; in caso di mancato noleggio si perde solo quello. Personale davvero affidabile, cortese ed efficiente. Prezzi ragionevoli. Basta cercare “LX Rent Lisboa” su google e trovate tutti i riferimenti. Promosso a pieni voti.

IL VIAGGIO

Avendo otto giorni a disposizione complessivamente, il nostro tour in sella è durato sei giorni. Se avessimo avuto un giorno in più avremmo potuto fare una puntata fino a Porto, che invece abbiamo a malincuore omesso. Di seguito la mappa dell’itinerario completo.



In totale abbiamo guidato per 1.700 km, con tappe mediamente di 280 km l’una. Di seguito la tabella dei chilometraggi, che sono risultati compatibili con le soste programmate senza dover fare tirate assurde. Diciamo che ce la siamo goduta con calma.



Il dislivello complessivo è stato di 15.000 metri, quindi abbastanza modesto. Del resto in Portogallo non ci sono chissà quali salite. Il profilo altimetrico qui sotto rende l’idea.



GIORNO 1 – 5 km in moto



Abbiamo scelto di volare con TAP Air Portugal, la compagnia di bandiera portoghese, da Milano Malpensa, perché offriva servizi migliori allo stesso prezzo di compagnie low cost. Noi ci siamo ridotti quasi all’ultimo, ma, prenotando con largo anticipo, i prezzi, come spesso accade, sono notevolmente più bassi.

L’aeroporto di Lisbona è di una comodità disarmante, rispetto al centro città. In pratica con pochi spiccioli si arriva autonomamente con la metropolitana direttamente in centro a Lisbona in circa mezz’ora. Nel nostro caso abbiamo preso linea rossa (linha vermelha) e la linea verde (linha verde) che ci ha scaricato direttamente in Piazza Martim Muniz, dove si trova giusto giusto l’Hotel Mundial.



Abbiamo scelto questo grande albergo, per nulla economico purtroppo, per tre motivi: 1) ci teneva i bagagli fino all’ultimo giorno; 2) si trova praticamente in centro; 3) dispone di garage sotterraneo per la moto (cosa per noi fondamentale).

Si, perché abbiamo ritirato la moto nel tardo pomeriggio del giorno di arrivo, in modo da essere pronti a partire presto il giorno seguente, e quindi ci serviva assolutamente un garage comodo. Inoltre, ritirando in prossimità della chiusura, l’ultimo giorno avremmo avuto più margine per la riconsegna delle moto, in caso di ritardi o imprevisti.

Dall’hotel al noleggiatore consiglio di muoversi in taxi perché, con i mezzi pubblici, è un casotto. La spesa è contenuta (circa 10-13 euro).

Quindi, sistemati e noleggiati, ci dedichiamo ad una visita della città, e precisamente al quartiere di Baixa, che porta diritto all’antico molo della città, con strade rettilinee e parallele costellate da ristoranti e negozi di ogni risma.





Questo primo assaggio ci è piaciuto: la città è pulita e ben tenuta, brulicante di persone e multietnica, ma allo stesso tempo decadente e malinconica. A mio parere va vista.

GIORNO 2 – 272 km in moto



Carichiamo le moto e partiamo in direzione sud, uscendo dalla città abbastanza velocemente e imboccando subito l’autostrada.

Usciamo a Setubal e prendiamo il traghetto per la penisola di Troia. La scelta è piuttosto importante perché evita di fare il lungo giro dell’estuario del fiume Sado, di poco interesse. Non serve prenotare: i traghetti partono ogni mezz’ora in stagione.

Giunti dall’altra parte iniziamo la discesa verso sud lungo la Costa Vicentina (il nome deriva da São Vicente, ossia dal nome del santo a cui è dedicato il capo dove questa costa termina, nel punto più a sud-ovest del Portogallo).

Dico subito che la strada (o rota) come la chiamano qui, non costeggia l’oceano, nel senso che non lo si vede quasi mai tenendo la direttrice principale, perché questa passa più all’interno, anche se di poco. Questo è in realtà un vantaggio perché costringe a fare puntate ad hoc alle spiagge più belle, che appaiono quindi inaspettate lungo il percorso.

Dovendo necessariamente fare una scelta, decidiamo di fermarci in quattro spiagge, a nostro parere tra le più significative.

Iniziamo dalla Praia da Samoqueira, una lunghissima lingua di sabbia ai piedi di scoscese pareti rocciose. Il parcheggio è comodo e per scendere ci sono le scale.





A seguire ci fermiamo alla Praia do Malhão, altra distesa di sabbia sferzata dalle onde dell’oceano, con varie insenature.





Poi è la volta della Praia do Cavaleiro, completamente diversa dalle precedenti, perché si tratta di una piccola caletta incastonata tra le rocce e un bel percorso da fare a piedi.



Infine ci fermiamo alla Praia de Odeceixe, caratterizzata dall’acqua che la cinge su tre lati, ai piedi dell’omonimo villaggio di pescatori, ora meta turistica di indubbio fascino.





Dalle foto, noterete foschia, o meglio nebbia. Eppure la giornata era splendida, con sole alto nel cielo limpido. In realtà si tratta dell’umidità generata dall’acqua del mare che evapora a ridosso della costa, che è più calda. Il fenomeno è circoscritto a poche decide di metri dalla linea costiera. Non so dire se sia sempre presente, ma noi abbiamo trovato questa situazione. Il fascino dell’oceano, con le sue onde impetuose, comunque rimane. Si tratta dell’unica vera costa oceanica dell’Europa, l’avamposto degli avamposti.

Non percorriamo tutta la costa fino al suo epilogo, il Cabo de da São Vicente, ma pieghiamo in direzione sud-est, nell’entroterra fino a Lagos, entrando quindi ufficialmente nella gettonatissima Algarve, zona di mare e villeggiatura per eccellenza della nazione.

Qui ci fermiamo in un luogo davvero scenografico: la Ponta da Piedade. Credo che le immagini parlino da sole.







Li vicinissima c’è una piccola caletta, la Praia do Camilo, con comodo parcheggio. Scendiamo per le scale in legno e decidiamo di fare il bagno. L’acqua è freschina e l’oceano un pelo agitato, ma non c’è niente da fare: entriamo con somma soddisfazione.







Facciamo sosta a Lagos, in uno dei pochi alberghi con garage per moto: il WOT Hotel Montemar, comodissimo oltretutto al centro storico di questo villaggio di mare, stracolmo di ristoranti e negozi.

Continua...

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Massimo Adami
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Vecchio 12-07-2024, 08:03   #2
Kinobi
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Molto interessante.
Piccola riflessione su un'auto che costa 60 euro di 7 giorni contro una moto dal costo pari che costa 108 euro al giorno!
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r1150r del 2003, KTM Duke 690 dal 2018 e SADV 1290 del 2019, Honda @125 dal 2005.
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Vecchio 12-07-2024, 08:07   #3
pongo
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seguo, ottima idea
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Vecchio 12-07-2024, 08:18   #4
Olaf55
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Molto interessante.
Piccola riflessione su un'auto che costa 60 euro di 7 giorni contro una moto dal costo pari che costa 108 euro al giorno!
Purtroppo come alle Canarie
a malincuore ma optai per l'auto
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Vecchio 12-07-2024, 09:29   #5
Massimo
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Riguardo ai costi di noleggio, posso dirvi, nel mio caso, di aver speso € 585,00 (pari a € 97,50 al giorno) per una Honda NX500. Il noleggio comprendeva: valige rigide laterali, casco jet Givi, attacco gps, pagamento elettronico dei pedaggi autostradali senza limite di spese, kasko con limitazione franchigia a 200 euro, chilometraggio illimitato e ovviamente soccorso stradale h24.

Se avessi optato (avendone il tempo) di andare con la mia moto, avrei dovuto guidare, tra andata e ritorno, per complessivi 4.600 km, pari ad almeno 6 giorni (tirati, pesanti e noiosi) di sola autostrada (oltretutto la stessa anda e rianda).

Ebbene, ho fatto due conti, e in quei 6 giorni (a prescindere dal tempo che non avevo) avrei speso indubbiamente di più, considerando carburante, pedaggi, mangiare e dormire.

Da qui la scelta nel noleggio. Noleggio che ho utilizzato, anche in altri viaggi, dove i trasferimenti erano ben maggiori, come India, Pamir e Mongolia… con un’unica grande differenza che in Portogallo ho trovato moto seminuove e perfette, mentre in Asia è quasi sempre un terno al lotto.

Massimo
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Vecchio 12-07-2024, 10:09   #6
Superteso
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Bellissimo report

Inviato dal mio NTH-NX9 utilizzando Tapatalk
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Vecchio 12-07-2024, 10:11   #7
stino
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Sempre molto interessanti i tuoi report,aspetto con impazienza il seguito
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Vecchio 12-07-2024, 11:16   #8
Danielz77
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ti seguo da tempo e le tue alternative sono assolutamente interessanti. Grazie per la tua condivisione. Sulle tappe avrei scelto diversamente ma sono sicuro che per certi versi sei anche stato obbligato. Ad esempio io preferisco porto piuttosto che lisbona e vedo che hai saltato Tomar che a mio avviso vale già da sola la visita in Portogallo. :-)
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Vecchio 12-07-2024, 11:52   #9
NoMoHo
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Massimo. Sei meglio di una guida stampata.
Temperature medie del giorno ?
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Per chi ha un perché per vivere poco importa il come.

Ultima modifica di NoMoHo; 12-07-2024 a 12:56
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Vecchio 12-07-2024, 14:54   #10
ettore61
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non avevo mai pensato al noleggio per il portogallo, idea interessante
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il pensiero senza finalita' e' il vero pensiero ...
ex R1200RT
AfricaTwin RD03
GS1200lC GS1250LC
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Vecchio 12-07-2024, 15:33   #11
Kinobi
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@Massimo

Faccio spesso il tuo ragionamento, caricando la moto in traghetto, o in furgone.
Resta il semplice ragionamento dei costi aberranti del noleggio moto, benchè più vantaggiosi che andare li da casa nostra, rispetto a auto con costo di acquisto ben superiore al mezzo che affittiamo.

Il viaggio me lo segno, e sentirò per due o tre moto.
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Vecchio 12-07-2024, 15:45   #12
Massimo
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GIORNO 3 – 294 km in moto



L’idea di partenza era visitare il luogo forse più suggestivo dell’Algarve, la grotta marina chiamata Algar de Benagil e le altre cavità vicine.

Partiamo con comodo e dopo una trentina di chilometri ci fermiamo nei pressi della minuscola spiaggia di Benagil per capire la situazione. L’idea, dicevo, era quella di fare un’escursione in barca di un’ora e tre quarti che prevedeva la visita di varie grotte tra qui quella sopra citata, la più famosa.

Il costo, di 35 euro a testa, l’avremmo pagato volentieri. Purtroppo le condizioni dell’oceano erano proibitive, con onde tali da impedire l’ingresso in acqua delle piccole barchette utilizzate per l’escursione. Niente da fare. Un cartello avvisava dell’impossibilità, pertanto ci dobbiamo accontentare di una foto di altri.



Per chi fosse più fortunato, segnalo che il parcheggio, anche per le moto, dista circa mezzo chilometro dal luogo dell’imbarco al termine di una ripida salita.

Altro non ci resta che proseguire, alla volta della Estrada National N2, come dicevo, la più famosa del Portogallo, dopo aver visto Portimao da lontano.



Al riguardo dico subito che potrebbe apparire a prima vista monotona, perché in effetti non fa una curva nemmeno a pagarla oro e fila diritta per centinaia di chilometri tagliando il paese nel mezzo da sud a nord come una stecca di biliardo.

Ma è una strada prettamente turistica, quindi scartata dal traffico locale, che preferisce la parallela autostrada. Ed è questo che la rende straordinaria, perché si guida rilassati, senza camion da sorpassare e ingorghi fastidiosi.

Lungo il tragitto non si attraversano paesi, che rimangono sempre ai margini. Rarissimi sono di benzinai e i ristoranti su questa famosa strada. Alla bisogna occorre uscire, entrare nei villaggi (che se ne stanno defilati ai margini) e cercarli.



Il paesaggio è quello della campagna di periferia, semideserta e minimal. Si guida per ore tra i campi coltivati in mezza collina, fuori dalle balle. A me è piaciuta e non mi sono annoiato.

Ma la vera perla di questa giornata è Brotas, minuscolo villaggio sulla N2. Un gioiello che non si dimentica facilmente. Quei pochi fortunati che desiderano fermarsi qui hanno solo un’opzione le Casas de Romaria.

Si tratta di una specie di albergo diffuso. In pratica nella parte vecchia del paese, costituita da un vicolo selciato con una chiesetta alla fine, ci stanno una serie di pittoresche casette intonacate di bianco che vengono affittate. Ce ne sono di tutte le misure e tipologie. A noi, per solo 100 euro, è capitata una casa di tre piani, con tre camere da letto e ampio terrazzo. Una meraviglia.











Per la cena non c’è scelta: tutti finiscono al Ristorante O Poço (che significa “Al Pozzo”) nella parte nuova del paese, vicino alle scuole, dove si mancia, con soddisfazione, cucina impegnativa e tradizionale.

Quasi dimenticavo, al momento della consegna delle chiavi della casa scelta, una gentile signora ci ha dato anche le chiavi della “Confraternita dell’Acqua”: si tratta di due piscine circolari a disposizione della comunità (e dei turisti) senza limite di orario. In pratica apri, fai il bagno e, quando hai finito, richiudi. Tutto in posizione sopraelevata e panoramica sul pittoresco villaggio. Cosa chiedere di più?



GIORNO 4 – 258 km in moto



Riprendiamo la N2, che in questo rush finale sale leggermente in quota e ci concede qualche bella curva.



Arriviamo così nella zona degli Aldeias do Xisto punteggiata da piccoli villaggi costruiti usando pietra locale (scisti – da cui il nome - e ardesia). L’ambiente è quello della media montagna, in mezzo ai boschi, devo dire molto bello.

Il primo villaggio, e forse il più famoso è Talasnal, che raggiungiamo dopo un toboga, in parte sterrato, di curve strette tra la foresta. Si tratta di un pugno di case perfettamente conservate con una taverna. Girovagando per i suoi suggestivi vicoli ci siamo resi conto che le case vengono affittate anche solo per una notte. Dormire qui sarebbe una magia unica e preziosa, ma dobbiamo purtroppo proseguire.





Meno di dieci chilometri ci separano dal secondo villagio, Candal, che se ne sta appollaiato sul fianco ripido del monte. Risalendo i suoi vicoli mi rendo conto che chi vive o si ferma qui per una notte deve sobbarcarsi la salita a piedi, magari con i bagagli, perché i passaggi sono larghi un metro e pieni di scale.





Infine facciamo una lunga sosta a Lousã, il terzo e ultimo villaggio tra quelli che abbiamo scelto, pur essendo in realtà molti di più.



A dirla tutta, non si tratta di un vero e proprio villaggio: c’è un castello (visitabile quando aperto, non sempre), una piscina naturale – o meglio una Praia Fluvial - dove si può fare il bagno e una serie di tre chiesette nascoste nel bosco (Santuário de Nossa Senhora da Piedade). Qui ci fermiamo più a lungo, perché almeno un tuffo ci vuole.







E anche una visita alle suggestive chiesette raggiungibili per un sentiero e scalette scavate nella roccia. Davvero notevole.



Lasciamo gli Aldeias do Xisto, scendiamo in una valle e ci dirigiamo verso nord-est fino a Coja, un sonnacchioso paesello sulla sponda del fiume.



Anche qui siamo ospitati in una bella casa che dà proprio sulla piazza principale, la Casa do Pelourinho, accogliente e ben fornita.

La giornata si chiude con una soddisfacente cena nel miglior ristorante del paese.

Continua...
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Massimo Adami
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Vecchio 13-07-2024, 17:11   #13
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Rispondo a Danielz77

Anch’io avrei scelto Porto a Lisbona, ma il volo che ho trovato atterrava solo nella capitale. Avrò la scusa per tornarci, anche se la cosa mi rosica parecchio. Tomar è una autentica meraviglia. Come hai ben detto, in un viaggio itinerante le soste sono la conseguenza di scelte: nel mio caso, come hai visto, ho optato per gli Aldeias do Xisto (che mi incuriosivano) e la deviazione per Tomar proprio non si incastrava con i tempi. Ognuno si costruisce l’itinerario assecondando le sue curiosità, questo breve racconto è solo la mia esperienza, perfettibile senza dubbio.

Rispondo a NoMoHo

Ai primi di giugno la temperatura media si aggirava attorno ai 25 gradi. In montagna è scesa fino a 15 e in pianura è salita fino a 30. Non essendoci afa, si stava bene. Probabilmente ad agosto fa più caldo, anche se, con il meteo degli ultimi anni, è sempre una scommessa. Ha piovuto solo qualche ora in 8 giorni.

Rispondo a Kinobi

Non c’è dubbio che il noleggio delle moto costi più delle auto. Non so dirti perché; forse è connesso al maggior potenziale rischio di scassarle. Avevo guardato anch’io il costo di un trasporto: una bisarca per 6 moto, andata e ritorno, da Verona e Lisbona, mi sarebbe costata circa 900 euro a moto. Però, si trattava di una bisarca completa. Non ricordo più il nome del trasportatore. Avevo tuttavia messo in conto che l’assicurazione standard, in caso di furto o danneggiamento irreversibile dei mezzi, copriva solo 1 euro al chilo… il che non è proprio il massimo
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Vecchio 13-07-2024, 17:15   #14
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GIORNO 5 – 271 km in moto



La giornata di oggi sarà principalmente dedicata all’attraversamento del Parco Nacional della Serra de Estrela, che è il maggior gruppo montuoso del paese e comprende la vetta più elevata del Portogallo continentale (1993 m).







Sulla vetta, un re portoghese fece edificare nel ‘700 una torre alta sette metri esatti, in modo che la vetta raggiungesse l'altitudine di 2000 m precisi.

Il paesaggio cambia nuovamente e diventa quello tipico di montagna. I boschi lasciano spazio a rocce e prati.

Nei pressi del villaggio di Barriosa, ci fermiamo al Poço da Broca, un anfiteatro circondato da cascate, dove in teoria, ed anche in pratica, si potrebbe fare il bagno.



Niente da fare. Ci rimettiamo in marcia salendo ulteriormente di quota fino al Lagoa Comprida, con la sua diga. Per una breve strada sterrata raggiungiamo il margine settentrionale del bacino, così da vedere lo sbarramento da entrambi i lati. L’aria è limpida e frizzante, la temperatura è scesa e il luogo ci piace assai.








Arriviamo così nel punto topico di questo viaggio, ossia il punto altimetricamente più alto del Portogallo: la Torre della Serra da Estrela. Oltre alla torre settecentesca che è servita per taroccare l’altezza alla cifra tonda di 2000 metri, ci stanno un paio di osservatori e una specie di centro commerciale, dove i negozietti vendono tutti la stessa mercanzia, formaggi soprattutto, peraltro molto buoni.





Scesi dalla cima, Nossa Senhora da Boa Estrela cattura la nostra attenzione. Si tratta di una serie di pinnacoli generati dall’erosione dei ghiacciai in cui sta incastonata l’effige della Madonna.





Da qui in avanti ci serviranno 150 chilometri per uscire dal parco. Lungo la via, davvero bella da guidare, incontriamo distese sconfinate di fiori gialli. Credo si tratti di ginestre. Non ho mai visto un’estensione così sconfinata.





Quasi alla fine di questa grandiosa giornata, forse la più bella, raggiungiamo la Valle dell’Alto Douro, ossia la valle vitivinicola per eccellenza del Portogallo, simile alla Mosella tedesca, ma molto più lunga. Qui si coltivano le uve da cui si produce il Porto. La valle è patrimonio UNESCO per la sua rara bellezza.





Decidiamo di restare sopraelevati sopra il fiume, assecondando il suo sinuoso percorso. Facciamo quindi sosta a tre balconi panoramici in sequenza: il Miradouro De Vargelas, il Miradouro de Santa Barbara e il Miradouro Olhos do Tua.

Le foto che seguono rendono l’idea di ciò che si vede da quassù, con i vigneti del prezioso Porto disseminati ovunque.











Degno epilogo di questa giornata è il minuscolo villaggio di Foz da Tua: praticamente quattro case sul fiume con una stazione ferroviaria. Sì, perché lungo questa lunga valla passa pure il treno. E non solo: il fiume Douro è anche navigabile, per cui frequenti sono i battelli che ospitano mini crociere di qualche giorno.



L’unico alberghetto esistente, l’Hotel Casa do Tua, sta proprio sul fiume, con tanto di piscina anch’essa sul fiume. Accogliente per pochi fortunati e privilegiati ospiti. Quasi unico. Insomma una meraviglia.



GIORNO 6 – 279 km in moto



Siamo nella Valle del Douro, immersi nei vigneti, con il fiume onnipresente che corre placido.

Incontriamo ben presto il Barragem do Tua, una colossale diga che contiene le acque di un affluente. Capitiamo in un momento fortunato, perché la valvola di sfogo è aperta.



Prendiamo quindi quota per guadagnare altri due balconi panoramici: il Miraoduro Ilha do Tua e il Miradouro do Ujo.















D’ora in avanti resteremo sempre a livello del fiume seguendo la N222 che ne percorre tutta l’omonima valle. Il corso d’acqua, come dicevo, è navigabile. Tuttavia percorre un dislivello di circa 400 metri, per cui numerosi sono gli sbarramenti o chiuse, che qui chiamano barragem.

Ci fermiamo ad uno di questi, Barragem da Régua giusto nel momento in cui un battello deve scendere per circa 30 metri in un sol colpo.





Il resto della strada ci porterà diritti a Coimbra dove sosteremo in un albergo a ridosso del centro storico. Coimbra è una città in salita, nel senso che si sviluppa, almeno nella sua parte storica sulle pendici di un cocuzzolo, sulla cui cima sorge il centro universitario di primaria importanza.

L’Universatità di Coimbra, tra le più antiche d’Europa ha la sua sede storica in quella che fu un tempo la residenza reale. Vorremmo visitarla ma purtroppo siamo arrivati oltre la chiusura. Possiamo comunque farci un’idea del polo universitario, edificato all’epoca della dittatura militare, con stile simile a quello circolante nella Germania e Italia degli anni trenta.













Il resto della città è veramente in stato di abbandono: accanto ad edifici storici lasciati in degrado, vivono migliaia di studenti in alloggi raffazzonati alla bell’e meglio. Se fosse completamente restaurata sarebbe un’autentica meraviglia. Nel complesso, proprio per la sua deriva edilizia, Coimbra conserva il suo fascino e a mio parere va vista.

Ceniamo con degustazione finale di Porto invecchiato fino a 30 anni.



Continua...
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Massimo Adami
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Vecchio 15-07-2024, 13:19   #15
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GIORNO 7 – 331 km in moto



La tappa di oggi, l’ultima in moto, ci porterà a Lisbona. Ci sposteremo prevalentemente in autostrada per poter avere il tempo di visitare quel che abbiamo in mente.

La prima tappa è al Santuario di Fatima, che troviamo quasi deserto. Qui hanno fatto le cose in grande e sono organizzati per ospitare moltitudini di fedeli e pellegrini. I parcheggi sono gratuiti, così come i bagni. Insomma una macchina da guerra in grado di gestire ogni situazione.



La seconda tappa ci fermiamo a Obidos, borgo fortificato a misura di turista e patrimonio UNESCO, che si può girare solo a piedi.













La terza tappa è dedicata a Azenhas do Mar, un villaggio di pescatori appollaiato sulla scogliera davanti all’oceano atlantico, qui sempre piuttosto incazzato.



Infine facciamo una deviazione fino al Cabo da Roca, il punto geografico più occidentale dell’Europa, sempre sull’atlantico.





Arriviamo quindi dal noleggiatore in perfetto orario, riconsegnamo le moto e facciamo rientro all’hotel, che premurosamente ci ha custodito i bagagli.

GIORNO 8 – zero km in moto

Abbiamo più di mezza giornata libera prima di imbarcarci. Visitiamo quindi le due parti della capitale che si elevano ai fianchi del quartire di Baixa, e precisamente il quartiere di Alfama, con il suo castello, e il quartiere del Chiado, con i suoi bei palazzi.

Facciamo una bella e lunga camminata in salita perché queste due zone della città si dipanano su due colline contrapposte.











Lasciamo Lisbona e il Portogallo contenti, ma soprattutto rilassati e soddisfatti. Si, perché è stato un bel giretto, poco impegnativo, vario e piacevole. Andava fatto prima o poi. E va bene così. Personalmente mi piacerebbe tornare, non in moto, e dedicarmi alle attrattive turistiche e paesaggistiche prendendomi il tempo che serve, e che, in un viaggio itinerante circoscritto in una settimana, inevitabilmente resta compresso. Mettiamola così: questo viaggetto è stato un antipasto. Spero di poterci tornare presto.

Il senso di questo breve racconto (concentrato sul Portogallo ma valevole anche per altre mete europee) è che si può viaggiare, con poco tempo a disposizione, anche noleggiando. Io l’ho fatto (anche altrove) e continuerò a farlo laddove sarà per me indispensabile.

Con riferimento specifico al Portogallo, che è una piccola nazione, qualora si voglia o si possa visitare solo quella, a mio parere non ha senso spararsi un trasferimento autostradale chilometricamente sproporzionato. In tale ipotesi ha invece senso il noleggio. Diversamente, qualora il Portogallo venga abbinato ad un viaggio itinerante di più ampio respiro, lo scenario ovviamente è diverso e il noleggio risulterebbe fuori luogo. Tutto qui.

Se avete in mente di andare, prima o poi, in Portogallo, spero di aver dato il mio modesto piccolo contributo.

FILES SCARICABILI

Le tracce del viaggio (sia in formato gpx, che in formato kml) così come tutti i luoghi di interesse, gli hotel e i ristoranti che abbiamo sperimentato, nonché il presente post in formato pdf, sono scaricabili QUI. Le tracce sono mappate con la massima precisione su cartografia Openstreetmap.

Buona strada a tutti.

Massimo Adami
__________________
Massimo Adami
BMW F800GS Adventure
YAMAHA XT600E
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Vecchio 15-07-2024, 14:25   #16
Danielz77
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è stato un bellissimo report. Me lo salvo perchè mi hai fatto venire voglia di tornarci..... ho tanto da vedere ancora lì incrociando anche la Spagna che praticamente sconosco (Andalusia a parte).

Voglio aggiungere una cosa sperando che tu concordi:

In Portogallo (al di fuori di ogni pregiudizio sui portoghesi derivanti dagli intercalari della lingua italiana) non ho MAI avuto la sensazione che mi stessere fregando:
- ristoranti
- musei e varie attrazioni ecc.

ho sempre vissuto le mie spese in serenità.
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Vecchio 16-07-2024, 09:15   #17
NoMoHo
Pivello Mukkista
 
L'avatar di NoMoHo
 
Registrato dal: 20 Apr 2019
ubicazione: Milano
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Report perfetto ( ed ottime foto) per chi come me volesse prendere spunto per un viaggio futuro ( e guarda caso proprio in quel periodo )

Domanda: a parte il casco che mi pare aver intuito abbiate usato quello del noleggiatore, la restante attrezzatura ( giacca, stivali etc) li avete portati dall'Italia o noleggiati anche quelli ?
__________________
Per chi ha un perché per vivere poco importa il come.

Ultima modifica di NoMoHo; 16-07-2024 a 09:47
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Vecchio 16-07-2024, 10:04   #18
maurino63
Pivello Mukkista
 
Registrato dal: 17 Jan 2022
ubicazione: Sordio
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grazie per la condivisione!
sono tornato dal Portogallo via terra un mese fa ca, (e si, ci vogliono buone buone 3 settimane) confermo la bontà e le bellezze spesso molto nascoste di questo paese.
personalmente ho trovato il Portogallo poco turistico, e questo è un bene per il territorio che riesce a conservare la sua identità, la sua vera anima.
bravo e complimenti per l'accuratezza del tuo report.
maurino63 non è in linea   Rispondi quotando
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