chiviato l'appuntamento inaugurale di del Gran Premio di Thailandia, il Mondiale MotoGP si appresta a vivere il secondo round stagionale sul tracciato argentino di Termas de Rio Hondo, dove il Circus fa ritorno a due anni di stanza dall'ultima apparizione. La trasferta sudamericana avrà dunque il sapore di una nuova, importanze verifica delle forze in campo, visto che quanto emerso a Buriram ha di fatto pienamente e forzatamente confermato quanto emerso dai test precampionato. Indicazioni di massima in parte viziate dalla condizioni estreme in cui si è corso, con temperature altissime che hanno obbligato i piloti a gestire al meglio risorse tecniche e fisiche, ma che non hanno di fatto potuto sovvertire gerarchi che appaiono chiaramente definite. Ad una superiorità Ducati indiscutibile e solo da quantificare, si contrappongono interessanti progressi da parte di alcuni rivali, anche questi comunque attesi ad una controprova in condizioni differenti.
DUCATI - MARC MARQUEZ, LA VERA EVOLUZIONE 2025
Chissà che, nella decisione di continuare ad avvalersi del collaudato 'pacchetto' 2024, non abbia pesato anche la consapevolezza di disporre di un elemento umano 'fuori scala', capace da solo di alzare ulteriormente l'asticella. Semplicemente impressionante quanto fatto vedere a Buriram dall'otto volte campiona del mondo. Al di là delle scontate dichiarazioni di facciata, che raccontano un approccio fatto di profilo basso, necessità di imparare ed altre amenità, la figura di Marc Marquez appare già dominante all'interno del box, e pure nella considerazione dei vertici di Borgo Panigale. Un'intesa con la squadra perfetta fin da subito, al pari dell'affiatamento con la cosiddetta 'GP24.9'. Alla superiorità emersa nei test, ha fatti seguito un autentico dominio nel fine settimana del Gran Premio, con un bottino pieno raccolto con un'autorità quasi irriverente nei confronti dei rivali. Non ci sono dubbi sul fatto che il Fenomeno di Cervera si sia pure tenuto in tasca un bel pò di margine, limitandosi a gestire un minimo vantaggio quando avrebbe potuto contare su ben altro passo e salutare la compagnia. La lucidità con le quali ha usato la tattica per risolvere il problema di pressione del pneumatico anteriore dice molto della sicurezza della sua condotta di gara, con la situazione sempre perfettamente sotto controllo. Il fine settimana di Buriram si è rivelato un affare di famiglia, con la grande prestazione anche del fratello Alex, capace di due ottimi secondi posti. Il passaggio alla GP24 ha sicuramente aiutato il più giovane dei Marquez, ma probabilmente grande peso ha avuto, ed avrà, la liberazione dalla presenza in squadra di un paragone che più scomodo non poteva essere. Alex è tornato ad essere il riferimento all'interno del box Gresini, in attesa della maturazione del nuovo compagno Aldeguer, e questo non potrà che portare ulteriore serenità e fiducia nei propri mezzi. Inutile sottolineare come, , dall'altra parte del box Ducati Lenovo, la situazione si sia già fatta pesantissima. Pecco Bagnaia era probabilmente preparato e rassegnato ad una sconfitta ad opera del compagno di squadra, ma certo pesa moltissimo aver dovuto subire anche la superiorità di Alex Marquez. Il torinese ha sicuramente patito il ritardo nella messa a punto per via dei test travagliati, ma di fatto non è mai sembrato in partita, e la calma ostentata fatica a mascherare il reale stato d'animo. Di sicuro non aiutano certe esternazioni da parte dei vertici di Borgo Panigale, ammaliati ed entusiasmatidal 'giocattolo nuovo' che si trovano tra le mani, ed a tratti, magari in modo involontario, lasciano trapelare un certo 'raffreddamento' nei confronti di Bagnaia. Corsi e ricorsi storici e cose già viste, non solo in casa Ducati, resta da sperare che il due volte campione del mondo sappia reagire come sa, e che soprattutto sappia farlo fin da subito, onde evitare l'instaurarsi di una 'gerarchia di fatto' all'interno della squadra.. Le prossime due tappe del campionato non facilitano comunque il compito, visto che sia in Argentina che in Texas Marquez parte nettamente favorito e ha la concreta possibilità di allungare ulteriormente in classifica.
Per quanto riguarda gli altri piloti del marchio, ottima la prova di Franco Morbidelli, veloce e concreto anche se uscito sconfitto dal confronto indiretto con Alex Marquez. Difficilissimo invece il fine settimana thailandese di Fabio Di Giannantonio, ancora sofferente per il recente intervento chirurgico alla clavicola sinistra ed a rischio ustioni per il calore emanato dalla sua GP24 in gara. Il romano comunque riuscito a concludere, portando anche a casa dei punti, e da qui in avanti la situazione non potrà che migliorare. Ancora da valutare infine il potenziale di Fermin Aldeguer, che a tratti ha lasciato intravedere una discreta velocità ma atteso a nuove verifiche.
APRILIA - POTENZIALE INESPRESSO, MAGIA OGURA
Quanto ottenuto dalla casa di Noale in Thailandia parrebbe assumere i contorni del bicchiere mezzo vuoto, ma per una corretta lettura delle prestazioni esibite, sono necessarie alcune considerazioni. I passi avanti rispetto alla seconda parte della stagione passata, sia sotto il profilo tecnico che di quello organizzativo, sono emersi chiari e promettenti, così come una certa maturazione del progetto RS-GP. Una moto che ha mantenuto i tradizionali punti di forza ma che pare aver smussato certe caratteristiche estreme che la rendevano di non facilissima interpretazione. Un tracciato comequello di Buriram, che per la sua natura 'Stop and Go' si era spesso rivelato complicato, in questa occasione è stato affrontato senza grandi difficoltà, e soprattutto con tutti i piloti schierati. La forza di reagire ad un avvio di stagione necessariamente in salita, vista la pesantissima tegola del doppio infortunio di Jorge Martin, che, inutile nasconderlo, ha spento sul nascere qualsiasi ambizione di corsa al titolo. Un Marco Bezzecchi rivelatosi capace e maturo è stato in grado di fornire le indicazioni adeguate, permettendo ai tecnici di imboccare quella che, al momento, sembra la direzione corretta. Ottime premesse in prova, con tre RS-GP in top ten, che si sono tuttavia concretizzate solo in parte. Proprio Bezzecchi ha pagato dazio in qualifica, con una partenza arretrata e completamente mancata nella Sprint Race, ed una gara necessariamente in recupero nella giornata successiva. Oltre ogni aspettativa invece il debutto in Top Class di Ai Ogura, che dopo aver ben impressionato nei test, ha letteralmente sbalordito in entrambe le gare. Due partenza la minima incertezza tra i grandi della categoria, un quarto posto nella Sprint Race, quando è parso perfino in grado di impensierire Bagnaia, ed un quinto nella gara lunga della domenica, il tutto al netto del pur minimo errore. Parlare di fenomeno è forse prematuro e serviranno le giuste conferme, ma è indubbio che Davide Brivio abbia visto lunghissimo optando per una scelta che, al tempo, aveva suscitato più di una perplessità. Ancora una volta è invece mancato all'appello Raul Fernandez, incapace di concretizzare in gara quegli sprazzi di velocità esibiti in prova. Una posizione che si fa difficile per il pilota spagnolo che, nonostante la lunga militanza in Aprilia, è uscito letteralmente demolito dal primo confronto con un compagno di squadra al debutto assoluto nella categoria.
KTM - AVVIO COMPLICATO PER UNA STAGIONE CRUCIALE
Il difficile momento attraversato dalla casa austriaca va ben oltre i confini dello sport, con la stessa sopravvivenza del marchio pesantemente a rischio. Dopo un 2024 dai contorni drammatici, finalmente una schiarita, grazie all'approvazione del piano di risanamento, ma indubbio che l'onda lunga della crisi sia destinata a pesare nel prossimo futuro. La presenza in MotoGP di per s un segnale importante, ma il drastico taglio operato sugli investimenti si sta facendo sicuramente sentire. Lo sviluppo, salvo affinamenti di dettaglio, rimasto praticamente fermo e dunque non c'era da aspettarsi alcun miracolo al via della nuova stagione. Qualche segnale in termini di prestazione assoluta sul giro era venuto dai test, ma gi le simulazioni di gara avevano ben chiarito l'effettivo potenziale delle RC16. Su un tracciato tecnicamente favorevole come quello di Buriram, il primo confronto diretto con la migliore concorrenza è stato quasi impietoso, con KTM ormai ridotta a giocarsi il risultato con le due case giapponesi. Pedro Acosta non ha certo lesinato grinta ed impegno, pagando però ancora una volta il prezzo della sua voglia di non rassegnarsi, ma, al di là delle dichiarazioni di facciata, è chiaramente in sofferenza per la situazione. Viene da chiedersi se, e come la casa di Mattighofen possa pensare di trattenerlo, pur in forza di un contratto che vede il talento spagnolo blindato fino alla fine del prossimo anno. Dall'altra parte del box, allarmante la condizione di Brad Binder, letteralmente invisibile per tutto il fine settimana thailandese, per non parlare delle enormi difficoltà incontrate da Vinales e Bastianini. In realtà, proprio da Enea è arrivato qualche timido ed insperato segnale di ripresa, con un nono posto nella gara lunga accolto quasi con incredulità da pilota e squadra. Di fatto pare che il lungo e metodico lavoro di adattamento della moto svolto insieme ad Alberto Ciribuola stia iniziando a dare qualche frutto, con una RC16 che appare ora meno 'estranea' rispetto alle esigenze di Bastianini. Ma occore prima di tutto essere realisti, e prendere atto che, almeno per quest'anno, sarà molto difficile aspettarsi grandi progressi.
YAMAHA - DA RIVEDERE, MILLER SUONA LA SVEGLIA
Indicazioni contrastanti, quelle emerse per la casa di Iwata dai test precampionato e dalla tappa inaugurale di Buriram. Dopo una sessione preparatoria molto positiva sul tracciato amico di Sepang infatti, la successiva 'due giorni' thailandese aveva portato a raffreddare gli entusiasmi, anche per via della conformazione meno favorevole della pista, Alla controprova del fine settimana di gara però, quanto lasciato intravedere ha in effetti superato le aspettative, soprattutto grazie alla vena del nuovo arrivato ack Miller. L'australiano ha confermato in pieno la sua facilità e rapidità nell'adattarsi a mezzi diversi, superando senza difficoltà anche il passaggio all'unico quattro cilindri in linea rimasto nella categoria. Miller è poi da sempre molto sensibile al discorso 'ambientale' ed in Pramac ha ritrovato vecchi amici e quel clima familiare che lo mette in condizione di rendere al meglio. Una seconda fila in qualifica, un ottimo avvio nella Sprint Race, pagato per la troppa foga, ed una solida prestazione nella gara lunga rappresentano senza dubbio un ottimo biglietto da visita, sperando che stavolta il popoare 'ackass' sappia mantenere quella costanza di rendimento troppo spesso mancata in passato. Da rivedere Fabio Quartararo, che continua a lamentare quei problemi di grip al posteriore legati probabilmente anche al suo particolare stile di guida. Il francese ha chiaramente sofferto la prestazione del compagno di marca, o almeno questo è sembrato di scorgere tra le righe di alcunè dichiarazioni, vedremo se, su un tracciato più favorevole come quello argentino, il nuovo stimolo produrrà i giusti effetti. Discreta impressione ha destato Miguel Oliveira, il cui momento migliore pare tuttavia passato da tempo, mentre è sempre più evidente la difficoòtà di Alex Rins, vittima di una condizione fisica pesantemente compromessa.
HONDA - BUONI SEGNALI, SI LAVORA NELLA GIUSTA DIREZIONE
Niente di particolarmente eclatante a livello di risultati da parte della casa di Tokyo, ma spingendo l'analisi oltre l'evidenza dei freddi numeri, i progressi appaiono chiari, pur se ancora insufficienti. Romano Albesiano ha certamente già lasciato la sua impronta con una profonda rivisitazione del metodo di lavoro, introducendo quel metodo europeo ormai indispensabile in MotoGP. Molte novità anche a livello tecnico, che hanno portato alla definizione di un 'pacchetto' più equilibrato e che, soprattutto, pare gradito a tutti i piloti. Netto il cambio di prestazioni, e pure di umore, da parte ad esempio di Joan Mir, che è passato dalla sfiducia e dalla demotivazione ad un rinnovato entusiasmo, arrivando pefino a parlare di una possibile 'Top 5' in gara. Il lavoro oscuro ed analitico di Luca Marini, tanto criticato e sottostimato,si è invece rivelato fondamentale, ed ora anche 'Maro' inizia a spingersi più in alto in classifica. Zarco si conferma velocissimo con un settimo posto in gara, e buona impressione ha suscitato anche il debuttante, ed idolo di casa a Buriram, Somkiat Chantra. Va da sè che quanto emerso in Thailandia è puramente indicativo, visti i test effettuati e le particolari condizioni ambientali, ma questo vale, in diversa misura, per tutti i costruttori.
IL CIRCUITO DI TERMAS DE RIO HONDO
L'impianto sorge nella provincia di Santiago Del Estere, nelle vicinanze dell'omonima località argentina ed stato costruito nel 2007.con omologazione per gare automoblistiche e motociclE' stato completamente ridisegnato e modificato nel 2012 ad opera dell'architetto italiano Jarno Zaffelli e dal 2014 ospita londa prova del mondiale MotoGP.
La pista è lunga 4.806 metri e larga 16, si percorre in senso orario e comprende 14 curve, 9 a destra e 5 a sinistra oltre ad un lungo rettilineo in salita di 1.070 metri. Tracciato quanto mai vario e tecnico, con tratti misti e scorrevoli da raccordare intervallati da forti staccate e ripartenze. La superficie è costituita da un asfalto molto abrasivo ma che non di rado ha manifestato problemi di grip ed è quindi molto stressante per gli pneumatici, soprattutto quello anteriore.
ONBOARD LAP - SIMON CRAFAR (BMW M1000RR)
https://www.youtube.com/watch?v=8MzLipefnlU
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ORARI TV
Il Gran Premio di Argentina sarà trasmesso da SKY e da TV8 con i seguenti orari:
Programmazione Sky Sporto MotoGP HD
Venerdì 14 marzo
13:00-13:35 Moto3 Prove Libere 1
13:50-14:30 Moto2 Prove Libere 1
14:45-15:30 MotoGP Prove Libere 1
17:15-17:50 Moto3 Prove 1
18:05-18:45 Moto2 Prove 1
19:00-20:00 MotoGP Prove
Sabato 15 marzo
12:40-13:10 Moto3 Prove 2
13:25-13:55 Moto2 Prove 2
14:10-14:40 MotoGP Prove Libere 2
14:50-15:05 MotoGP Q1
15:15-15:30 MotoGP Q2
16:50-17:05 Moto3 Q1
17:15-17:30 Moto3 Q2
17:45-18:00 Moto2 Q1
18:10-18:25 Moto2 Q2
19:00 MotoGP Sprint 12 giri
Domenica 16 marzo
14:40-14:50 MotoGP Warm-Up
16:00 Moto3 Gara
17:15 Moto2
19:00 MotoGP Gara
Programmazione TV8
Sabato 15 marzo
Diretta qualifiche (tutte le classi) e della Sprint Race MotoGP
Domenica 16 marzo
18.35 Moto3, Gara (differita)
19.50 Moto2, Gara (differita)
21.35 MotoGP, Gara (differita)
CALENDARIO MONDIALE MOTOGP 2025
2 marzo 2025 Thailand Thailandia, Buriram
16 marzo 2025 Argentina Argentina, Termas de Rio Hondo
30 marzo 2025 United States Stati Uniti, Austin
13 aprile 2025 Qatar Qatar, Lusail International Circuit
27 aprile 2025 Spain Spagna, Jerez
11 maggio 2025 France Francia, Le Mans
25 maggio 2025 United Kingdom Gran Bretagna, Silverstone
8 giugno 2025 Spain Aragon, Motorland Aragon
22 giugno 2025 Italy Italia, Mugello
29 giugno 2025 Netherlands Olanda, Assen
13 luglio 2025 Germany Germania, Sachsenring
20 luglio 2025 Czech Republic Repubblica Ceca, Brno
17 agosto 2025 Austria Austria, Red Bull Ring
24 agosto 2025 Hungary Ungheria, Batalon Park
7 settembre 2025 Spain Catalogna, Barcelona
14 settembre 2025 San Marino San Marino, Misano
28 settembre 2025 Japan Giappone, Motegi
5 ottobre 2025 Indonesia Indonesia, Mandalika
19 ottobre 2025 Australia Australia, Philip Island
26 ottobre 2025 Malaysia Malesia, Sepang
9 novembre 2025 Portugal Portogallo, Portimão
16 novembre 2025 Spain Comunità Valenciana, Valencia
CLASSIFICA GENERALE MOTOGP DOPO LA PRIMA PROVA
Marc Marquez Ducati 37
2 Alex Marquez Ducati 29
3 Francesco Bagnaia Ducati 23
4 Franco Morbidelli Ducati 18
5 Ai Ogura Aprilia 17
6 Marco Bezzecchi Aprilia 11
7 Brad Binder KTM 10
8 Johann Zarco Honda 9
9 Enea Bastianini KTM 7
10 Fabio Di Giannantonio Ducati 6
11 Jack Miller Yamaha 5
12 Pedro Acosta KTM 4
13 Fabio Quartararo Yamaha 4
14 Luca Marini Honda 4
15 Fermin Aldeguer Ducati 3
16 Miguel Oliveira Yamaha 2
17 Joan Mir Honda 1
18 Alex Rins Yamaha 0
19 Somkiat Chantra Honda 0
20 Jorge Martin Aprilia 0
21 Maverick Vinales KTM 0
22 Raul Fernandez Aprilia 0
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