Il Misano Workd Circuit Marco Simoncelli si appresta ad ospitare il circus della MotoGP per il primo dei due appuntamenti previsti sulla pista romagnola. Il forzato annullamento della trasferta di Sepang ha infatti costretto l'organizzatore a recuperare la tappa del 24 Ottobre proprio a Misano, pur con tutte le incognite relative a temperatura e condizioni climatiche. Un'occasione d'oro per gli appassionati italiani, ammessi in numero limitato sulle tribune e con il primo dei due appuntamenti che è già praticamente 'sold out'. Non mancheranno certo i motivi di interesse, con il commiato di Valentino Rossi, il rientro di Andrea Dovizioso e di Franco Morbidelli per finire con la seconda gara di Maverick Vinales in sella all'Aprilia. Per non dimenticare poi la Ducati, reduce dal trionfo di Pecco Bagnaia ad Aragon che ha riacceso qualche speranza nel cuore dei tifosi della rossa.
DUCATI E BAGNAIA, FINALMENTE!
E' ancora viva l'eco dell'impresa del torinese, capace di cogliere finalmente quella prima vittoria che appariva ormai quasi stregata. Dopo tante aspettative, illusioni e delusioni un'affermazione che non poteva essere più significativa e convincente. L'importanza di un successo è sancita dal valore e dalla prestazione dell'avversario e Bagnaia è stato capace di restare al comando per tutta la corsa con un mastino feroce come Marc Marquez attaccato alla schiena. Non un errore, non una sbavatura e quella guida vellutata e sopraffina che è già di per sè puro spettacolo. Pecco è ora tornato al secondo posto della generale e grazie alla giornata storta di Quartararo ha ridotto lo svantaggio in classifica a 53 punti. Il divario resta enorme, con una gara in meno da disputare e giusto la matematica, o ipotetiche battute a vuoto del rivale concedono qualche speranza, ma l'imperativo è crederci e continuare a lottare. Di certo all'indomani della gara di Aragon Bagnaia resta per Ducati l'unico uomo su cui puntare visto che il distacco in classifica generale di Miller e Zarco è ormai di oltre 70 punti. L'australiano ha portato a casa solo un quinto posto mentre il francese è letteralmente naufragato, vittima di problemi non precisati e finito diciassettesimo. Da rimarcare la stupefacente prestazione di Enea Bastianini, apparso in gran vena fin dal venerdì e capace di un sesto posto finale con una moto che, pur aggiornata, è pur sempre del 2019.
HONDA, SI RIVEDE (QUASI) IL VERO MARQUEZ
Quasi un viaggio a ritroso nel tempo, quello andato in scena ad Aragon, con un indomabile Marc Marquez costretto alla resa da un uomo in rosso. Stavolta non c'era Dovizioso a contendere il successo al 'Cabroncito' ma uno stratosferico erede, quel Pecco Bagnaia che ha privato lo spagnolo di una vittoria cercata fino all'ultimo. Prova di orgoglio e talento, quella di Marquez, che ancora patisce i limiti della sua condizione fisica. Quegli attacchi disperati e vani sembravano quasi 'rassegnati', si percepiva visivamente come Marc faticasse a fermare la moto e farla girare, la manovra che gli rendeva in passato facili dei sorpassi apparentemente impossibili. Gara comunque straordinaria per il 93 che è tornato a fare una differenza abissale con i compagni di marca, finiti lontanissimi pur su una pista da sempre favorevole alla RCV.
SUZUKI E MIR, IL PODIO NON BASTA
Parziale riscatto della casa di Hamamatsu ad Aragon con un terzo posto di Mir a quattro secondi dal vincitore della corsa. Un risultato positivo ma oggi, dalla marca e dal pilota campioni del mondo in carica, è lecito aspettarsi di più. Vero che lo spagnolo ha limato qualche punto dal distacco nella generale ma quest'anno servirebbe un altro passo, e la moto non sembra ormai in grado di fare quel balzo in avanti visto nella seconda metà del 2020. Restano gli eterni problemi in qualifica che hanno condizionato soprattutto la gara di Alex Rins, partito praticamente ultimo e risalito fino al dodicesimo posto.
APRILIA AI PIEDI DEL PODIO, VINALES DA RIVEDERE
Altra prova da applausi per Aleix Espargaro e la sua RS-GP, capaci di un quarto posto pur staccati di una decina di secondi dalla coppia di testa. Ormai il livello raggiunto pare consolidato e soprattutto la moto si conferma equilibrata ed efficace al variare dei circuiti e delle condizioni. Da rivedere Maverick Vinales, impossibile da giudicare alla prima uscita in gara anche se forse sarebbe stato lecito aspettarsi qualcosa di più. Per 'Top Gun' un diciottesimo posto finale ma soprattutto quasi un secondo al giro incassato dal compagno di squadra sono segnali di un'intesa col mezzo ancora tutta da costruire.
KTM, MISTERO OLIVEIRA
Altro fine settimana sottotono per la casa austriaca, protagonista finora di una stagione nettamente al disotto delle aspettative. Brad Binder, settimo al traguardo, è stato ancora una volta il primo pilota del marchio mentre continua la crisi di Miguel Oliveira, solo quattordicesimo all'arrivo e che pare soffrire ancora di problemi al polso destro dopo la caduta in Austria. Bella gara invece per Iker Lecuona che ha chiuso undicesimo e si prepara al passaggio in Superbike con la Honda ufficiale.
YAMAHA, CAMPANELLO D'ALLARME - RIENTRANO MORBIDELLI E DOVIZIOSO
Fine settimana difficile quello vissuto dal francese ad Aragon, pista non di rado difficile per la Yamaha. Era apparso chiaro fin dalle prove che 'El Diablo' avrebbe dovuto giocare in difesa ma era difficile prevedere un simile tracollo, peraltro manifestatosi fin dalle prime fasi di gara. Quartararo ha parlato a mezza voce, senza lamentare chiaramente problemi di gomme, sta di fatto che per come si era messa la gara l'ottavo posto finale è stato prezioso. Fabio ha perso una dozzina di punti del vantaggio che aveva in classifica generale ma la sua posizione è ancora di tutta sicurezza. Nonostante la pessima giornata Quartararo è stato ancora una volta il solo pilota Yamaha a finire in top ten ed è quindi grande l'attesa per il rientro di Franco Morbidelli. Il romano vestirà per la prima volta i colori ufficiali ma dovrà fare i conti con una condizione fisica precaria, reduce com'è da un lungo recupero dopo l'intervento al ginocchio. Misano segnerà anche il ritorno alle gare di Andrea Dovizioso, qualcosa su cui ormai pochi avrebbero scommesso e che rappresenta l'inizio di un'avventura quanto mai interessante. Andrea dovrà prendere le misure ad una moto che non guida da quasi dieci anni e che non è certo a livello della versione 2021. Le ultime gare della stagione saranno quindi da considerare una sorta di rodaggio in vista del 2022, quando dovrebbe disporre di una M1 ìFactory Spec'.
IL CIRCUITO DI MISANO
La pista, intitolata dal 2012 al compianto Marco Simoncelli, misura 4226 metri, si percorre in senso orario e comprende 16 curve, 10 a destra e 6 a sinistra. Transitati sul rettilineo del traguardo i piloti si trovano ad affrontare la staccata della Variante del Parco, una esse destra/sinistra in cui si tende a sacrificare la prima svolta per ottimizzare traiettoria e percorrenza della successiva da cui è importante uscire veloci per affrontare il breve rettilineo che porta alla curva Rio. E' questa una staccata molto impegnativa con la frenata che viene portata fino al punto di corda. All'uscita della Rio gas in mano alla ricerca della massima fluidità e scorrevolezza nel superare la variante Arena e lanciarsi sul lungo rettilineo che porta alla curva della Quercia, punto chiave del circuito con una staccata impegnativa e delicata per la tenuta dell'anteriore. Dopo aver mollato i freni alla corda si lascia scorrere accelerando in uscita per puntare la successiva staccata del Tramonto. Questo è il tratto più spettacolare del circuito dove i piloti scaricano tutta la potenza per avventarsi sul Curvone, uno dei punti più 'da pelo' di tutto il mondiale, Un tratto che si percorre quasi in pieno pelando appena il gas in sesta a circa 270 orari. Dopo il Curvone due curve a destra con la velocità che scende progressivamente fino ai 70/80 orari della staccata per la curva del Carro. E' questa una sorta di rampino a destra, a tornare, superato il quale ci si porta alla curva finale, la Misano, una sinistra a 90 gradi che riporta sul rettilineo di arrivo.
ONBOARD LAP - DYLAN GRAY (BMW S1000RR)
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ORARI TV
Le gare saranno trasmesse in diretta da SKY, DAZN e TV8 con i seguenti orari
Programmazione SKY MotoGP HD
:Venerdì 17 Settembre
09:00-09:40 Moto3 FP1
09:55-10:40 MotoGP FP1
10:55-11:35 Moto2 FP1
13:15-13:55 Moto3 FP2
14:10-14:55 MotoGP FP2
15:10-15:50 Moto2 FP2
Sabato 18 Settembre
09:00-09:40 Moto3 FP3
09:55-10:40 MotoGP FP3
10:55-11:35 Moto2 FP3
12:35-12:50 Moto3 Q1
13:00-13:15 Moto3 Q2
13:30-14:00 MotoGP FP4
14:10-14:25 MotoGP Q1
o14:35-14:50 MotoGP Q2
15:10-15:25 Moto2 Q1
Domenica 19 Settembre
08:40-09:00 Moto3 Warm Up
09:10-09:30 Moto2 Warm Up
09:40-10:00 MotoGP Warm Up
11:00 Moto3 Gara
12:20 Moto2 Gara
14:00 MotoGP Gara
Programmazione TV8
Sabato 18 settembre
12.35-12.50 - Moto3, Qualifica 1
13.00-13.15 - Moto3, Qualifica 2
14.10-14.25 - MotoGP, Qualifica 1
14.35-14.50 - MotoGP, Qualifica 2
15.05-15.20 - Moto2, Qualifica 1
15.30-15.45 - Moto2, Qualifica 2
Domenica 19 settembre
11.00 - Moto3, Gara
12.20 - Moto2, Gara
14.00 - MotoGP, Gara
CALENDARIO MONDIALE MOTOGP 2021
1 28 Marzo 2021 Qatar Losail International Circuit
2 4 Aprile 2021 Doha Losail International Circuit
3 18 Aprile 2021 Portogallo Algarve International Circuit
4 2 Maggio 2021 Spagna Jerez de la Frontera
5 16 Maggio 2021 Francia Le Mans
6 30 Maggio 2021 Italia Mugello
7 6 Giugno 2021 Catalogna Montmelò
8 20 Giugno 2021 Germania Sachsenring
9 27 Giugno 2021 Olanda Assen TT
11 8 Agosto 2021 Stiria Red Bull Ring
12 15 Agosto 2021 Austria Red Bull Ring
13 29 Agosto 2021 Gran Bretagna Silverstone
14 12 Settembre 2021 Aragona Aragon
15 19 Settembre 2021 San Marino e Riviera di Rimini Misano
16 3 Ottobre 2021 Stati Uniti Austin
18 24 Ottobre 2021 Italia Misano World Circuit
19 7 Novembre 2021 Portogallo Algarve International Circuit
20 14 Novembre 2021 Comunità Valenciana Ricardo Tormo