L'impianto generale è piuttosto chiaro (e già lo era già sei mesi fa, a leggere bene tra le righe di tante dichiarazioni contraddittorie) ma continua la carambola di numeri. I fatti duri e puri sono però che:
-la produzione in Europa si è sostanzialmente fermata fino a luglio e non è tuttora ripresa a pieno ritmo per carenze logistiche e di componenti
-gli stock di invenduto riguardano sia modelli 2024-2025 che anche 2023, circa 70.000 ancora di proprietà di KTM, circa 200.000 di proprietà dei distributori/concessionari
-presto o tardi, la produzione verrà interamente trasferita in Asia come ha fatto Triumph 15 anni fa
-ad oggi, le vendite riguardano quasi esclusamente i modelli prodotti in India, la produzione europea sta avendo grandi difficoltà, vedi i 20.000 modelli motocross fermi per mancanza di parti
Una catastrofe. Mi viene anche spontanea una domanda: ma che razza di procedura hanno seguito in Austria, senza che sia mai stato effettuato un inventario dei beni, degli assets, del parco invenduto? Qua in Italia saremo anche pasticcioni ma l'amministrare delegato di KTM avrebbe già ricevuto un avviso di garanzia per bancarotta fraudolenta o, al mnimo, preferenziale.
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