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Vecchio 17-11-2023, 14:36   #1
Zorba
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Nel caso: bella cacata, se posso permettermi.

Voglio dire: non mi pare una situazione che si verifichi solo in un caso su 1.000.000, no?
"L'ingegnere" non ci ha pensato?
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"Non vorrei mai far parte di un club che accettasse tra i suoi membri persone come me"
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Vecchio 17-11-2023, 16:35   #2
Piersante
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Nel caso: bella cacata, se posso permettermi.
"L'ingegnere" non ci ha pensato?
Piú dettagli ci sono in una cosa e più facile é che ci si nasconda un diavolo. Chissá quanti “Diavoli” ha una moto complessa, con molti dettagli, di cui non ci accorgiamo? È che questo rompe i coglioni parecchio. È la classica situazione del distributore: arrivi caldo, fai benza, riparti e col cazzo, devi liberare la piazzola a spinta. Non puoi aspettare con gli altri in coda.

Potrebbe essere un difetto progettuale o anche no, magari é una cazzata, un cavo appena al di sotto degli standard, che dissipa in calore l’energia istantanea richiesta durante il picco. Magari mettendolo + grosso cambia, chissá. O il relé che gnafá.

Oppure potrebbe essere che nei primi momenti dallo spegnimento qualche parametro va fuori scala e prende valori non previsti in fase di progettazione.
E che questo parametro dipenda da circostanze che hanno a che vedere con la singola moto, non col modello/anno. Esiste una cosa del genere? C’è qualcosa che diversifica una moto dall’altra, che prende vita ed esiste solo nell’arco di tempo che va dallo spegnimento ai pochissimi minuti successivi?

Una cosa ci sarebbe, che é imprevedibile, varia da moto a moto e da come si mettono i pistoni e le valvole in fase di spegnimento, ogni singola volta.
È la velocitá con cui la pressione dentro un cilindro (chiuso nel punto di massima e aumentata rapidamente per il calore non smaltito dal circuito) passa da un livello ipoteticamente e dico-per-dire ingestibile a uno gestibile, progettualmente parlando.
Da dove “sfiata” un cilindro in sovrapressione? Dalle fasce, e il tempo dipende dallo stato delle fasce, dall’usura dei metalli, dall’olio e da chissà quale margine di tolleranza accettato nello strumento di lavorazione. Quanto tempo ci mette? Dipende dall’incrociarsi di quei fattori multipli, che variano per ogni singola moto. Una moto ci può mettere un minuto, una cinque, dipende, e dico-per-dire.
Ecco che le moto che “sfiatano” in uno/due min saranno praticamente esenti dal fenomeno (che c’è come Diavolo, ma nessuno si accorge) , mentre quelle piú “conservative”, che arrivano a cinque minuti, saranno statisticamente più colpite. Dopo 10 min non é colpito nessuno mi pare, se non quelli che hanno assassinato la batteria prima pigiando a muzzo. Aggiungici la variabilitá dello stato della batteria, che viene colpita duramente a ogni mancato avvio e la cui vita media si è dimezzata per tutti, per dire di quanto sia stressata a prescindere.

Ora, non dico che sia questo il caso, spero di no, io incrocio le dita che sia una cazzata e cambieró relé e cavo. Ma se fosse una roba simile alla mia congettura ecco spiegato perché si manifesta solo in alcune moto e non in tutte.

Prima o poi qualcuno ci arriverá. Per ora possiamo solo minimizzare il danno.
Il solo modo che vedo é velocizzare la procedura di uso del booster portando un polo positivo molto stagno sotto la sella.
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R1250 rt , RT 850 rt, all’inizio una Gilera 124 che faceva 40 km con un litro di normale, diocaro.
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Vecchio 18-11-2023, 13:44   #3
Slim_
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.... Prima o poi qualcuno ci arriverá. Per ora possiamo solo minimizzare il danno.
Il solo modo che vedo é velocizzare la procedura di uso del booster portando un polo positivo molto stagno sotto la sella.
perfettamente d'accordo sulla tua ipotesi segnalo solo che booster e ponti con altre batterie (anche di auto) non serviranno a nulla di utile se non sarà passato quel tempo variabile da moto a moto a cui facevi riferimento.
Pertanto utile (dopo la pausa di decompressione) per chi avesse fatto troppi tentativi inutilmente al punto di indebolire la batteria della moto,
ma dannoso se provato troppo presto ... prima di quella pausa. il risultato sarà solo quello di bruciare il relè del motorino d'avviamento o i cavi che lo raggiungono (per es a me il fusibile è sempre rimasto integro).
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Vecchio 18-11-2023, 19:23   #4
jocanguro
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per il positivo veloce e diretto, io ho già risolto, ho fissato un cavo bello spesso (4 o 5 mm di diametro, non ricordo ,) che parte dal polo di emergenza che è sotto il fianchetto destro, quello col tappo di plastica rosso, e l'ho portato dietro al serbatoio davanti al morsetto di regoazione altezza sella , ovvio ben isolato con un cappucciotto di gomma , se devo mettere i cavi basta alzare la sella e collegarsi ...
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Tutti i k usciti finora... ora su r1250rt, ovviamente BLU, in attesa del prossimo K
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Vecchio 19-11-2023, 16:33   #5
Piersante
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per il positivo veloce e diretto, io ho già risolto, ho fissato un cavo bello spesso (4 o 5 mm di diametro, non ricordo ,) che parte dal polo di emergenza che è sotto il fianchetto destro, quello col tappo di plastica rosso, e l'ho portato dietro al serbatoio davanti al morsetto di regoazione altezza sella , ovvio ben isolato con un cappucciotto di gomma , se devo mettere i cavi basta alzare la sella e collegarsi ...
Senti, potresti mettere una foto del lavoro?
Mi interessa soprattutto il cappuccio stagno sotto la sella, l’hai preso o l’hai fatto?

A breve dovró far sostituire il Mutant posteriore e approfitto per fare anche questo lavoro. È fondamentale che sia a prova di diluvio universale.

Riguardo il problema in sé, a forza di sbatterci contro mi sono fatto un film dello scenario peggiore, dove la legge di Murphy spadroneggia.
Che potrebbe essere questo.
Il fenomeno si manifesta per una sovrapressione che non può essere vinta dalla forza progettualmente prevista del sistema di accensione.
Questa sovrapressione dipende da un velocissimo innalzamento della temperatura dentro un cilindro in compressione, in motori con pochissima inerzia termica, che cioé si scaldano in un attimo e si raffreddano in fretta. È che demandano il raffreddamento quasi esclusivamente alla circolazione di un fluido. Che succede quando il liquido smette di circolare? Nei vecchi ghisa aria/olio, per dire, la temperatura saliva e scendeva piú lentamente, e se la ventola era in funzione e tu spegnevi lei girava comunque per un po’, e in un motore ad altra inerzia termica. Con le attuali 1250 invece é come se il metallo non ci fosse. Tutto é demandato al liquido e al fatto che circoli. Al semaforo d’estate la ventola parte immediatamente, e se spegni anche lei si ferma immediatamente.
Ogni moto ha una curva di raffreddamento diversa perché é diversa la sua capacitá di “sfiatare” questa ipotetica sovrapressione dalle fasce elastiche, che può essere anche molto elevata, ma dura in ogni caso per un tempo relativamente breve dato che sono moto veloci a scaldarsi e raffreddarsi.
Immaginiamo la curva di raffreddamento di una specifica moto e supponiamo che solo tra il secondo e terzo minuto ci sia questa sovrapressione. Ecco che te ne accorgerai solo se tenti di accenderla in questo lasso di tempo, e solo se il pistone é messo in un certo modo. La funzione di decompressione progettata per le 1250 LC, assieme alla potenza a disposizione in queste condizioni non ce la fa.

Tecnicamente potrebbe essere irrisolvibile, ma aggirabile, se solo fosse possibile intervenire a monte della sovrapressione.
Tipo che quando si spegne la moto il liquido nel circuito continui a girare per un po’, fino al clonk finale. Il consumo energetico di questo allungamento sarebbe ridicolo a fronte del vantaggio di evitare shock da mancati avviamenti per incollaggio da sovrapressione.
Forse
E magari con un aggiornamento software.
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Vecchio 18-11-2023, 19:41   #6
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... prima di quella pausa. il risultato sarà solo quello di bruciare il relè del motorino d'avviamento o i cavi che lo raggiungono (per es a me il fusibile è sempre rimasto integro).
Quale fusibile? Sulla linea tra batteria e motorino ci sono solo le piastre del relè d'avviamento, non c'è nessun fusibile e non è necessario essendo la corrente massima ammessa tutta quella erogabile dalla batteria.

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Vecchio 19-11-2023, 19:49   #7
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Pertanto utile (dopo la pausa di decompressione) per chi avesse fatto troppi tentativi inutilmente al punto di indebolire la batteria della moto,
ma dannoso se provato troppo presto ... prima di quella pausa. il risultato sarà solo quello di bruciare il relè del motorino d'avviamento o i cavi che lo raggiungono (per es a me il fusibile è sempre rimasto integro).
Si, sono d’accordo. I danni maggiori sono fatti dall’insistenza.
Dopo il primo impuntamento bisognerebbe spegnere e riavviare tutta la procedura di accensione dopo almeno un paio di minuti. La funzione di decompressione é pilotata elettricamente, meglio resettare tutto prima del secondo tentativo. Poi spostare la moto in marcia alta per qualche decina di cm. E poi riprovare. Nel caso non ce la faccia allora si tira fuori il booster, si smonta la fiancatatina e si riavvia. Tra una cosa e l’altra vanno via 10/15 minuti.
Che é grossomodo il tempo che ci metterebbe a raffreddarsi naturalmente.
Per cui a volte é più saggio aspettare e basta.
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Vecchio 20-11-2023, 14:59   #8
Zorba
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Si, sono d’accordo. I danni maggiori sono fatti dall’insistenza.
Dopo il primo impuntamento bisognerebbe spegnere e riavviare tutta la procedura di accensione dopo almeno un paio di minuti [...]
Per cui a volte é più saggio aspettare e basta.
Grazie, cercherò di ricordarmelo, qualora dovesse capitarmi.
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