Con la gara di Misano dello scorso fine settimana il mondiale MotoGP è entrato nella sua seconda fase, un vero e proprio tour de force con nove gare concentrate in undici settimane che porteranno d'un fiato all'ultimo round di Portimao. Ci si avvia quindi al giro di boa di un campionato dai contorni quasi surreali e che ancora non ha fornito indicazioni ben definite..
UN MONDIALE SENZA PADRONE
Non era mai successo che dopo sei gare disputate il capoclassifica avesse totalizzato poco più di una settantina di punti e che di fatto almeno una decina di piloti fossero in lizza per il titolo. Tutto questo in parte frutto di circostanze legate alla situazione, con gare corse in periodi diversi da quelli abitual e senza avere il tempo di pianificare al meglio il lavoro.. Pesano sicuramente anche la lunghissima pausa sostenuta ed i test mancati, che hanno portato a partire quasi alla cieca. Ma è percepibile la sensazione che l'assenza di Marquez stia pesando anche in questo senso. Sembra quasi che la mancata presenza del capobranco abbia portato ad uno sbandamento, con nessuno davvero pronto a prenderne il posto. Talmente era scontato ed in un certo senso 'facile' recitare il ruolo di eterni inseguitori da ritrovarsi di colpo spiazzati, smarriti, investiti di una responsabilità nuova cui non si era più abituati. Qualcosa di simile allo sbandamento che assale i seguaci di Forrest Gump quando il leader decide di smettere di correre.
La stessa incertezza si riscontra anche a livello tecnico, con valori che cambiano di continuo a seconda di piste e circostanze anche se alcune indicazioni di massima sono comunque emerse.
YAMAHA RISORGE... MA SOLO A META'
La schiacciante superiorità delle moto di Iwata emersa in prova e che faceva pensare ad un dominio, si è concretizzata solo in parte, Per i quattro piloti si è puntualmente verificato il solito andamento ' a doppia coppia', con la strepitosa vittoria di Morbidelli e l'ottima gara di Rossi da una parte, e la debacle di Vinales e Quartararo dall'altra. Per Vinales, unico tra i quattro a partire con la gomma hard al posteriore ha pesato il tempo perso nei primi giri mentre Quartararo si è fatto tradire dall'ansia di rimontare dopo un pessimo avvio. Sta di fatto che il giovane francese, dopo il bruciante avvio di Jerez ha inanellato una serie di prestazioni deludenti e sembra ora decisamente sotto pressione. Le gare di Misano rappresentavano per Yamaha una sorta di prezioso doppio jolly, e non sfruttarle a dovere potrebbe pesare moltissimo in ottica campionato.
DUCATI TENUTA A GALLA DA BAGNAIA
Che la pista di casa non sia mai stata troppo congeniale a Ducati si sapeva ma certo era difficile immaginare una tale sofferenza da parte di Dovizioso e Petrucci. Per il secondo poco da dire, la crisi si trascina da tempo e certo la situazione 'ambientale' non aiuta, si tira a finire la stagione. Dovizioso ha un ruolo ben diverso, si ritrova in testa alla classifica ed è indubbio che il titolo, dopo tre secondi posti consecutivi alle spalle di Marquez, sia quest'anno una missione quasi obbligata. Il forlivese non riesce però a trovare il bandolo della matassa, mette sotto accusa le nuove gomme e per la verità non è il solo a farlo. Ma anche in casa Ducati bisogna fare i dovuti confronti con i risultati del team satellite e la straordinaria prestazione di Pecco Bagnaia, capace di un secondo posto al rientro dopo la frattura alla tibia. Con la prestazione di domenica il torinese si è praticamente assicurato il posto nel team ufficiale nel 2021 al fianco di Jack Miller. Anche l'australiano è stato protagonista di una buona gara, pagando lo scotto dei primi giri quando ha tentato in ogni modo di non lasciar scappare le Yamaha di Morbidelli e Rossi.
SUZUKI, MIR CAPOSQUADRA DI FATTO
Quando la Suzuki riuscirà a risolvere il problema delle qualifiche e delle partenze, saranno dolori per tutti. Nella MotoGP di oggi partire dietro costa moltissimo ed ancora una volta Mir e Rins sono stati costretti a risalire. Il giovanissimo Joan Mir ha colto un gran podio, strappandolo all'ultimo giro a Valentino Rossi e mettendo in mostra una determinazione ed una sicurezza superiori a quelle del compagno di squadra. Rins continua a lamentare problemi alla spalla ma è indubbio che stia da tempo soffrendo il confronto interno che al momento lo vede in netta difficoltà.
KTM SOTTO LE ASPETTATIVE, MALE HONDA E APRILIA
Dopo le ultime stupefacenti prestazioni ed alla luce dei test effettuati, sarebbe stato lecito aspettarsi qualcosa in più dalla casa austriaca, che ha invece sofferto una pista che non premia i punti di forza della moto. Continua il calvario della Honda, cui stavolta nemmeno Nakagami è riuscito a mettere una pezza. Crutchlow è stato costretto a dare forfait e Alex Marquez ormai ammette apertamente di non riuscire a sfruttare una moto troppo difficile. Per Aprilia poco da dire, oltre ai problemi tecnici legati al nuovo progetto c'è una componente piloti che pesa in modo determinante.
MARTEDI' GIORNATA DI TEST
Non c'è tregua per piloti e squadre in quel di Misano, visto che già martedì si tornerà in pista per una giornata di test ufficiali. Un'occasione preziosa dato che sarà la sola giornata di test a disposizione fino a fine campionato. Visto il calendario e lo stop allo sviluppo, difficile aspettarsi grandi novità, più probabile che si lavorerà per la gara di domenica e per affinamenti di dettaglio.
IL CIRCUITO DI MISANO
La pista, intitolata dal 2012 al compianto Marco Simoncelli, misura 4226 metri, si percorre in senso orario e comprende 16 curve, 10 a destra e 6 a sinistra. Transitati sul rettilineo del traguardo i piloti si trovano ad affrontare la staccata della Variante del Parco, una esse destra/sinistra in cui si tende a sacrificare la prima svolta per ottimizzare traiettoria e percorrenza della successiva da cui è importante uscire veloci per affrontare il breve rettilineo che porta alla curva Rio. E' questa una staccata molto impegnativa con la frenata che viene portata fino al punto di corda. All'uscita della Rio gas in mano alla ricerca della massima fluidità e scorrevolezza nel superare la variante Arena e lanciarsi sul lungo rettilineo che porta alla curva della Quercia, punto chiave del circuito con una staccata impegnativa e delicata per la tenuta dell'anteriore. Dopo aver mollato i freni alla corda si lascia scorrere accelerando in uscita per puntare la successiva staccata del Tramonto. Questo è il tratto più spettacolare del circuito dove i piloti scaricano tutta la potenza per avventarsi sul Curvone, uno dei punti più 'da pelo' di tutto il mondiale, Un tratto che si percorre quasi in pieno pelando appena il gas in sesta a circa 270 orari. Dopo il Curvone due curve a destra con la velocità che scende progressivamente fino ai 70/80 orari della staccata per la curva del Carro. E' questa una sorta di rampino a destra, a tornare, superato il quale ci si porta alla curva finale, la Misano, una sinistra a 90 gradi che riporta sul rettilineo di arrivo.
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ORARI TV
Le gare saranno trasmesse in diretta da SKY e TV8 con i seguenti orari
Programmazione SKY
:Venerdì 18 Settembre
09:00-09:40 Moto3 FP1
09:55-10:40 MotoGP FP1
10:55-11:35 Moto2 FP1
13:15-13:55 Moto3 FP2
14:10-14:55 MotoGP FP2
15:10-15:50 Moto2 FP2
Sabato 19 Settembre
09:00-09:40 Moto3 FP3
09:55-10:40 MotoGP FP3
10:55-11:35 Moto2 FP3
12:35-12:50 Moto3 Q1
13:00-13:15 Moto3 Q2
13:30-14:00 MotoGP FP4
14:10-14:25 MotoGP Q1
o14:35-14:50 MotoGP Q2
15:10-15:25 Moto2 Q1
Domenica 20 Settembre
08:40-09:00 Moto3 Warm Up
09:10-09:30 Moto2 Warm Up
09:40-10:00 MotoGP Warm Up
11:00 Moto3 Gara
12:20 Moto2 Gara
14:00 MotoGP Gara
Programmazione TV8
Sabato 19 settembre
12.35-12.50 - Moto3, Qualifica 1
13.00-13.15 - Moto3, Qualifica 2
14.10-14.25 - MotoGP, Qualifica 1
14.35-14.50 - MotoGP, Qualifica 2
15.05-15.20 - Moto2, Qualifica 1
15.30-15.45 - Moto2, Qualifica 2
Domenica 20 settembre
11.00 - Moto3, Gara
12.20 - Moto2, Gara
14.00 - MotoGP, Gara
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