Giancarlo de Cataldo - La svedese
Einaudi - 9,00 Euro
Sharo (senza la "n") è bionda, bella e spigliata e vive in uno dei quartieri periferici di Roma dove regna il piccolo spaccio.
Per salvare il suo ragazzo lo sostituisce in una consegna e così conosce il Principe e comincia la sua ascesa criminale, diventando una seria minaccia per chi in quel mercato ci sguazza da tempo.
De Cataldo è l'autore del (per me notevole) "Romanzo criminale", ma la Roma qui descritta, ossia l'attuale (siamo nel periodo "covid"), non è quella dalle lotte politiche, degli scontri di piazza e della smisurata richiesta di eroina di quel libro. I criminali pure sono diversi, senza i sogni del Libanese, la sete di potere del Dandi o il codice d’onore del Freddo.
Ci sono gli zingari, ma non è la Roma di "Suburra".
E' la Roma dei quartieri poveri, della criminalità piccola e senza troppe ambizioni.
Sharo è una normale "borgatara", ma estremamente intelligente, seppure senza erudizione, con fiuto per gli affari e le amicizie.
Anche qui, come in "Romanzo criminale" c'è la ‘ndrangheta, ma anche una mafia contemporanea più ricca e spietata di quella solo tratteggiata nelle opere precedenti. Ci sono gli influencer, i rapper e la consapevolezza che oggi cedere alle lusinghe del malaffare è molto più facile.
Ci verrebbe bene un film (o una miniserie TV).
A me è piaciuto, son poco più di 230 pagine, si legge veloce ed è interessante. Vivessi in una borgata e avessi figli adolescenti sarei più preoccupato per loro di quanto non lo sono già ora.