La Superbike torna in pista per il terzo fine settimana consecutivo e chiudere così il 'trittico' di gare nella penisola iberica. La tappa di Portimao, undicesimo appuntamento di questo mondiale 2021, rappresenta anche la chiusura del ciclo europeo prima di affrontare le ultime trasferte di Argentina ed Indonesia. Molti, compresi i protagonisti del campionato, sostenevano che queste tre gare consecutive sarebbero risultate decisive per l'assegnazione del titolo, o almeno per designare un netto favorito, e quanto successo pare confermare questa tesi. Dopo il tribolato fine settimana di Jerez, condizionato dalla tragedia di Dean Berta Vinales, Toprak Razgatioglu ha scavato un solco di venti punti tra sè e Jonathan Rea, un divario non certo incolmabile con 186 punti ancora da assegnare, ma l'evidenza dei fatti sta ad indicare come i favori del pronostico a questo punto pendano largamente dalla parte del giovane turco della Yamaha.
ADDIO A DEAN BERTA VINALES, TERZA VITTIMA 2021
Prima di prendere in esame questioni tecniche e sportive, è fatto obbligo di rivolgere un pensiero al giovanissimo piota spagnolo, cugino di Maverick, che gareggiava nella Supersport 300 nel team di famiglia. Il terzo dramma dell'anno, con la solita maledetta ed irrisolvibile dinamica, quella dell'investimento del pilota a terra da parte di altri concorrenti. Certo però ci sono componenti su cui si potrebbe lavorare, prima tra tutte la conformazione delle vie di fuga in asfalto che accrescono a dismisura la disinvoltura dei piloti. E poi, per quanto riguarda nello specifico la SSP 300, le caratteristiche tecniche della categoria, fatta di moto troppo pesanti e troppo poco potenti, con cui si viaggia costantemente in gruppo ed a pieno gas. La ricerca dell'equilibrio e dello spettacolo a tutti i costi sta portando all'aumento dei rischi, ed anche in MotoGP ultimamente si è andati più volte vicinissimi al dramma. Resta da chiedersi se FIM e organizzatore prenderanno coscienza del problema, perchè se non è possibile governare l'imponderabile, si devono almeno ottimizzare le variabili su cui si può intervenire.
RAZGATIOGLU E YAMAHA, ALLUNGO DECISIVO?
Dopo lunghe settimane di classifica praticamente congelata, Jerez ha rappresentato per il turco della Yamaha la prima occasione per un allungo che, alla luce di quanto si sta vedendo in pista, potrebbe preludere alla fuga decisiva. Di fatto Toprak e la sua R1 stanno mantenendo una costanza di rendimento mai vista in passato, e appaiono insensibili al variare delle piste e delle condizioni. Una doppietta perentoria, con una vittoria in Gara2 cercata e voluta a tutti i costi nonostante le difficoltà di Rea avrebbero consentito di accontentarsi del secondo posto. Se nessuno nutriva dubbi sul talento cristallino di Razgatioglu, a sorprendere è il balzo in avanti compiuto dalla Yamaha, che dopo anni vissuti con i panni della terza incomoda è arrivata solo ora alla piena maturazione. Un progetto certo datato nella sua concezione ma sottoposto a continui e mirati affinamenti, ed un miglioramento testimoniato anche dalla grande stagione di Andrea Locatelli. Portimao sulla carta non è la pista più favorevole ma quest'anno abbiamo visto più volte smentire dai fatti quanto preventivato alla vigilia.
REA E KAWASAKI, LA RIMONTA E' DIFFICIL
Anche la pista di Jerez rappresentava in teoria una sorta di terreno di caccia per il binomio campione del mondo, ma ancora una volta il verdetto è stato perentorio, contro questo Razgatioglu e questa Yamaha quanto messo in campo non basta. Non basta il talento del Cannibale, mai visto al limite e falloso come quest'anno, nè tantomeno basta la nuova ZX10 RR. Alla luce dei fatti, pare chiaro che in Kawasaki sia stato fatto un errore di valutazione, ritenendo che la semplice e marginale evoluzione del modello precedente potesse bastare. Altrettanto probabilmente. si è sottovalutato il potenziale della Yamaha, che del resto ha colto di sorpresa un pò tutti. A meno di un capovolgimento di valori che allo stato attuale pare difficile a verificarsi, per Rea la riconferma appare davvero difficile. E crescono dubbi ed incertezze anche per la prossima stagione visto che, al momento, non è ipotizzabile una revisione profonda del progetto.
DUCATI A PODIO, DAVIES LASCIA LE CORSE
Con l'annuncio dello stesso pilota nella conferenza stampa del giovedì, si è chiuso un capitolo importante nella storia della Ducati, Dopo l'ineguagliabile ciclone Troy Bayliss, davies ha rappresentato per molti anni una sorta di bandiera per i ducatisti, primo pilota capace di portare al successo quella Panigale V2 che pareva un progetto troppo ardito per risultare vincente. Il passaggio alla V4 non ha sortito lo stesso effetto, ed il gallese non è mai entrato davvero in sintonia con la nuova moto. La pessima stagione 2021 ha fatto il resto, convincendo 'Cuor di Leone' che fosse arrivato il momento di dire basta con le corse.
Sfumato anche perquest'anno il miraggio del titolo mondiale, a Borgo Panigale si punta ai successi parziali ed il fine settimana di Jerez è da considerarsi positivo, con i due podi di uno Scott ReddDng scaricato forse un pò troppo frettolosamente. Da rimarcare l'ottima prova di Loris Baz, attualmente impegnato nel MotoAmerica e protagonista di due ottime gare con la Panigale V4R di Go Eleven, orfana dell'infortunato Davies.
HONDA E BMW, SI GUARDA AL PROSSIMO ANNO
Un buon fine settimana quello vissuto a Jerez dalla casa di Tokyo, culminato con un ottimo terzo posto di Bautista in Gara2. Lo spagnolo, forse stimolato dalla presenza al box dei vertici HRC, si conferma tuttora molto veloce e cresce la curiosità di rivederlo all'opera con la Ducati. In Honda però si guarda al futuro, con l'arrivo ormai certo di Lecuona e quello, molto probabile, di Vierge. Due giovani, dunque, con nessuna esperienza nella categoria e con tutti i rischi che una simile scelta potrebbe comportare. Prestazioni invece conformi allo standard abituale per BMW, con il solito volonteroso Van Der Mark a giocarsi le posizioni a ridosso del podio e l'attesa crescente per l'arrivo di Scott Redding, un pilota che potrebbe rappresentare la svolta per la casa di Monaco.
IL CIRCUITO DI PORTIMAO
[l tracciato ha la particolarità di essere modulare, con ben 64 possibili varianti da utilizzare . Nella configurazione usata per il mondiale la pista misura 4692 metri e comprende 15 curve, otto a destra e sette a sinistra. Caratteristica peculiare le continue variazioni di pendenza con alcune staccate e curve da impostare alla cieca. Pista estremamente faticosa per i piloti e molto probante per la cliclistica, cui è richiesta nello stesso tempo grande maneggevolezza e rigore in percorrenza. Il lungo rettilineo del traguardo premia invece i motori più performanti a patto di sfruttare al meglio l'uscita dall'ultima curva.
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ORARI TV
Le gare saranno trasmesse in diretta da SKY e TV8 con i seguenti orari:
Programmazione SKY Sport MotoGP HD
Venerdì 1 ottobre
Prove Libere 1 SBK: 11:30-12:15
Prove Libere 1 SSP: 12:25-13:10
Prove Libere 2 SBK: 16:00-16:45
Prove Libere 2 SSP: 17:00-17:45
Sabato 2 ottobre
Superspole SSP: 11:25-11:45
Superpole SBK: 12:10-12:25
Gara 1 SBK: 15:00
Gara 1 SSP: 16:15
Domenica 3 ottobre
Superpole Race SBK: 12:00
Gara 2 SSP: 13:30
Gara 2 SBK: 15:00
Programmazione TV8
Sabato 2 ottobre
Gara 1 SBK: 15:00
Domenica 3 ottobre
Superpole Race: 14:00 (differita)
Gara 2 SBK: 15:00
CALENDARIO SUPERBIKE 2021
23 maggio - Spagna (Aragon)
30 maggio – Estoril (Portogallo)
13 giugno - Italia (Misano)
4 luglio - Inghilterra (Donington)
25 luglio - Olanda (Assen)
8 agosto - Repubblica Ceca (Most)
22 agosto - Spagna (Navarra)
5 settembre - Francia (Magny-Cours)
19 settembre - Spagna (Montmelo)
26 settembre - Spagna (Jerez)
3 ottobre - Portogallo (Portimao)
17 ottobre - Argentina (San Juan)
21 novembre - Indonesia (Mandalika)