Prima dell'estate ho incontrato un tedesco vicino al lago di Como. Era sulla cinquantina, alto circa 1,90 e cavalcava la Brutale. In sella sembrava su un triciclo. Tutti quelli del suo gruppo avevano dei GS, (due 1200, gli altri 1150), tranne un tizio strano e taciturno su una Harley dal manubrio larghissimo.
Abbiamo mangiato insieme in una trattoria di montagna, poi il ns. gruppo ritrova i teutonici. Aspettiamo tutti il traghetto. Guardo bene la Brutale. Bella, non c'è che dire. Gli chiedo informazioni. Dice che è pentito dell'acquisto. Perché?, gli chiedo. Mi dice che fa un po' di fatica a stare dietro agli altri!!!
Fatica? Con quel mostro di agilità e potenza? Sì, mi dice, non ha coppia sotto. Ad andatura media i GS vanno via lisci, lui deve sgasare. Continue cambiate. Resta indietro, allunga, li riprende, resta indietro, allunga, li riprende. Non fanno le corse, ma, alla lunga, la cosa pesa ed è faticosa. Se la cava per via dell'ottima ciclistica. Beh, gli rispondo, almeno quello deve essere un fatto invidiabile, oltre che divertente. Macché. Solo all'inizio. Dopo un po' hai la schiena rotta.
Tra me e me penso che ha scelto la moto sbagliata. Una moto da smanettoni sul misto, non certo da lunghe escursioni. Sembra interpretare il mio sguardo e mi comunica che sul misto è veloce solo se ti concentri al massimo, altrimenti è persino lenta. Ribadisce che è vuotissima sotto, al limite della fastidiosità. Si fatica a tenerla su, per questo occorre molta concentrazione. Il motore è una belva, ma discontinuo e poco fruibile in condizioni normali. Buona per la pista, mi dice, ma lui non ci va e in autostrada prende cmq troppo vento.
Gli chiedo se non sia un po' troppo piccola per la sua stazza. Mi risponde che è rimasto affascinato dalla linea e ha sempre apprezzato i prodotti italiani. Da ferma non sembrava così scomoda. Temeva per le gambe rannicchiate, invece è la schiena a dolersi.
Non gli ho chiesto se l'avrebbe venduta e che cosa si sarebbe acquistato. Non ho fatto in tempo, perché il tipo con la Harley mi ha dato una pacca sulle spalle, amichevole, ma anche come per dire adesso basta, dobbiamo parlare tra di noi, non rompere i maroni. L'ho guardato male, mentre l'altro si congedava con un sorriso. Che fossero gay?
Sono rimasto un po' deluso, perché anche a me la Brutale è sempre piaciuta.
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