[gonfia]

Un piccolo aneddoto...
Ieri, giretto tranquillo...una vasca in relax sul Bracco con un amico. Temperatura freschina, aria umida ma strada apparentemente asciutta.
Salendo da Sestri, appena iniziano le curve nel “boschetto” (un tratto di misto abbastanza stretto rivolto a nord e prevalentemente in ombra ) vedo che il mio amico perde terreno... io non stavo tirando, guida rilassata più del solito senza particolari variazioni di velocità tra tratti dritti (pochi) e curve (tante)...ma lui perde terreno.
Fuori dal boschetto la strada si distende un po’ di più e mi raggiunge, ad andatura sempre tranquilla arriviamo fino a Mattarana per un caffè...
Scendiamo dalla moto, due chiacchiere...gli chiedo se è in giornata no o ha le gomme finite e mi dice che il posteriore è messo male e non si fida molto soprattutto sull’umido come nel boschetto...

-Io: SULL’UMIDO ?? Ma se era asciutta la strada!
-Lui: Eh sì...il boschetto era quasi tutto umido, non molto ma non era certo asciutto! Non ti sei accorto?? ...Ho visto che andavi un po’ allegro!

Sgrano gli occhi incredulo...
In pratica...avete presente quella condizione per cui il passaggio da asciutto a umido è quasi impercettibile perché l’asfalto è di colore uniforme senza essere lucido? Puoi accorgerti che non è asciutto solo se vedi chiazze più chiare, ma io non me ne ero proprio reso conto!!
Ho sempre guidato convinto di essere su asfalto asciutto!
Per mia fortuna il ritmo era tranquillo e non ho fatto pieghe particolarmente accentuate...per un asfalto asciutto! Ma sicuramente di più di quelle che avrei fatto se mi fossi accorto che era umido!
Guidando non mi sono accorto di nulla, io ero in totale relax e la moto piegava e tornava su senza la minima incertezza o perdita di aderenza.

Ne traggo alcune considerazioni:
1) HO AVUTO CULO a non cadere!!
2) le TKC70 si confermano fantastiche!

E...
3) Probabilmente la nostra testa (la mia lo fà !) ci condiziona più di quanto immaginiamo nell’andatura sul bagnato/umido.




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