Eccomi ragazzi!
Sono CTU per i tribunali anche proprio nel ramo dei sinistri stradali e Vi confermo che la formula accademica è quella che è stata più volte indicata:
s = v2 / (2*g*f)
ora il coefficiente di attrito (f) trovatelo dove meglio vi pare secondo se dovete fare il consulente di parte (difendere chi ha fatto l'incidente) o il CTU (in questo caso siete l'estensione tecnica del giudice o del PM).
In ogni caso rimangono calcoli prettamente teorici in quanto tute le considerazioni sono affette da errori quali la tipologia di pneumatico, manutenzione sospensioni e freni e tantissime altre variabili.
Poi nella realtà non capita mai solo di calcolare la distanza di frenatura ma, al contrario, si deve risalire alla velocità al momento ante-urto, cioè un attimo prima dell'urto (se urto c'è stato perchè anche questo ha la sua importanza ai fini assicurativi).
Ancora: nella realtà ci sono condizioni complesse e articolate (tipo tre auto coinvolte, una capottata le altre entrate in collisione tra loro...) e in certi casi si risale alla velocità iniziale considerando le deformazioni derivanti dall'urto.
però sono concetti abbastanza pesanti da assimilare e ancora di più da spiegare.
Un caro saluto a tutti ragazzi!
|