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Obsoleto DOCG
Registrato dal: 08 Oct 2002
ubicazione: Quarto dei Mille (Zena)
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Islanda 17 Agosto – 02 Settembre 2002
Moto: Bmw r1150 gs Adventure, Bmw r1150gs, Bmw r1150rt, Bmw r80gs, Bmw r45, Bmw k1200rs.
Partecipanti: Filippo (briscola), Giovanni (Iago), Roberto (il pantofola), Giancarlo (lo zio), Sereno e Stefania (il kaiser e il suo zainetto), Vittorio (Orio).
Nazioni attraversate: Italia, Svizzera, Liechtenstein, Austria, Germania, Danimarca, Norvegia, Islanda, Danimarca, Germania, Austria, Liechtnestein, Svizzera, Italia
Chilometri: 6500
Racconto: all’ agguerritissima truppa che lo scorso anno giunse a Nordkapp quest’anno aggiungevamo due nuovi componenti, Vittorio (Orio) motociclista affidabile già testato in tanti giri del nostro club e un’incognita…….Giancarlo soprannominato affettuosamente “lo zio Gian” motociclista datato ed esperto ma reputato incognita poiché uso a frequentare viaggi “comodi” ad alto tenore di vita, viaggi come quelli proposti dalla Bmw Italia e denominati Top Dream con tutto prenotato e “all inclused”. Alla fine invece ci siamo resi conti che lo Zio Gian si è adattato a tutto e a tutti e sotto quell’esile figura smilza nascondeva un carattere d’acciaio!
La partenza sabato 17 Agosto km. 895
Genova ore 5,30, alba della partenza. Non ho dormito molto. Purtroppo sono in ansia come sempre prima di un grande viaggio. Comunque ormai è l’ora e bisogna prepararsi. Ci aspettano più di 900 km. di duro trasferimento. Ore 7.00 in punto davanti alla Lanterna, scenografia a noi nota per l’inizio dei nostri raid. Il tempo di scattare le foto di rito e di dividerci qualche pacchetto dell’equipaggiamento del kaiser e del suo zainetto per non appesantire oltremodo la tranquilla r45, e siamo pronti a partire. Dopo aver scollinato il Passo del San Bernardino sotto uno splendido sole attraversiamo il confine svizzero e dopo un breve tratto in territorio austriaco ci fermiamo in una piazzola dell’autostrada tedesca per un breve pic-nic a base di salumi offerti dal nostro amico kappa. Barattiamo addirittura due salamini con un po’ di pane con alcuni motociclisti tedeschi. Da subito lo zio Gian capisce che aria tira nel gruppo, colazione on the road e caffè col fornellino. Dopo alcuni chilometri superata Ulm al distributore mancano all’appello il pantofola e lo zio Gian……!!! Ma lo zio non aveva il Gps…??? Dopo un quarto d’ora eccoli comparire all’orizzonte, avevano seguito le indicazioni per Ulm e si erano trovati nella zona industriale a fare un giretto…..! Dopo 895 Km. ci fermiamo a Fulda. Il bilancio della giornata è buono, poca acqua solo in Gemania.
Fulda, 18 Agosto km. 967
Dopo una lauta colazione partiamo per le 8.30 un po’ tardi ma abbiamo la fortuna dalla nostra, sole, sole, sole, giornata spettacolare. 967 Km ci dividono da Hirstals porto d’imbarco per la Norvegia. Purtroppo verso la fine della giornata il vecchio R45 rimane a secco di benzina. Probabilmente una candela si è sporcata e dopo averlo rifornito gira ad un cilindro solo. Nonostante ciò dopo aver mangiato una pizza da un italo-danese d’origine sarda ci imbarchiamo per Kristiansand.
Kristiansand, 19 Agosto km. 525
Il primo pensiero è quello di dirigerci presso l’officina Bmw. Contattiamo più volte il servizio Europe Assistance tanto declamato ma facciamo molto presto a capire che nelle situazioni d’emergenza è meglio cavarsela da soli. Raggiungiamo a fatica l’officina dove purtroppo il meccanico presente non era in grado di capire alcunché del danno occorsoci. Il meccanico Bmw ufficiale era malato e quindi contattando il nostro meccanico in Italia soprannominato “il chirurgo” dopo vari tentativi d’estrazione della candela ne estraiamo solo metà mentre l’altra rimane nel cilindro. Povero R45 un vero peccato alla soglia dei 200.000 km. doveva alzare bandiera bianca. E allora che fare…???? Prendiamo una veloce decisione. Lasciamo la moto in officina, trasferiamo il kaiser sulla moto di Iago, lo zainetto del kaiser sulla mia e i loro bagagli sulle moto dello zio, del pantofola e di Orio. In questo modo non rinunciamo a nulla, confortiamo il kaiser e partiamo, dopo una bella pastasciutta consumata davanti all’officina, alla volta di Bergen. Alloggiamo ad Hauckeland in campeggio dopo 525 km. di strade di montagna con panorami mozzafiato.
Hauckeland, 20 Agosto km. 50
Ci svegliamo pronti per l’imbarco. A Bergen abbiamo il tempo di consumare un ottimo panino a base di balena, salmone e gamberetti nell’allegro mercato antistante al porto. Per le due del pomeriggio ci imbarchiamo sulla nave Norrona della Smiryl Line. La traversata è piacevole allietata dalle note di una banda musicale che rientrava alle Isole Shetland. Nella nottata, infatti, facciamo scalo a Lerwick. La mattina seguente siamo già sulla rotta delle Isole Faroer.
Torshavn, 21 Agosto
Sbarchiamo alle tre del pomeriggio dove dopo una bella passeggiata ci rifocilliamo con un bel panino ripieno di carne di pecora. Verso sera salpiamo alla volta dell’Islanda. Il mare incomincia a farsi sentire e dopo un poker per me funesto, il pantofola ed Orio mi stavano spellando come un pollo, rientriamo in cuccetta cercando di addormentarci.
Seydisfjordur 22 Agosto Km.220
L’Islanda ci accoglie più selvaggia che mai. La giornata è bellissima, un tiepido sole e una mite temperatura ci fanno capire che siamo davvero fortunati. Dopo aver cambiato la moneta europea con le corone islandesi imbocchiamo la mitica Ring Road n.1 in direzione nord. La strada si rivela veramente ostica. Un ghiaione di quattro chilometri mette a dura prova soprattutto le due moto stradali, e il pantofola, su mio suggerimento di tenere alta la velocità al fine di rendere più stabile la moto, pian pianino prende confidenza col terreno impervio. Visitiamo le Detifoss e dopo aver percorso 220 km. più della metà in sterrato alloggiamo a Kopaskèr in un bellissimo ostello tutto per noi (7 posti). Cuciniamo una splendida pastasciutta condita col sugo dello Zio Gian.
Kopaskèr 23 Agosto Km. 530
E’ veramente incredibile, anche oggi è una bella giornata fredda ma bellissima. Visitiamo il lago Myvatn. E' un lago spettacolare disseminato di crateri spenti. E' il cuore di una regione ad alta densità vulcanica e geotermale. Ne sono la prova i soffioni e le pozze di fango in ebollizione delle solfatare di Hverarond, ma anche il vicino Vulcano Krafla, nel cui cratere si è formato uno specchio d'acqua. Dopo un pic-nic sotto un bel sole nei pressi delle Godafoss, le cascate degli dei, riprendiamo la Ring Road in direzione ovest. Il vento è il protagonista della giornata, a volte siamo costretti a tenere la moto inclinata di parecchi gradi e il motore su di giri con una marcia inferiore al fine di contrastare un vento intensissimo. Superiamo Akureyri, seconda città dell’isola, e proseguiamo sulla litoranea. Alloggiamo ad Holàr dopo aver percorso 530 km. in una scuola che ci mette a disposizione l’aula per la nottata. Lo Zio incomincia ad adattarsi al nostro stile di vita e se si mostra titubante nei confronti dell’alloggio (sette materassi al posto dei banchi di scuola) gradisce di buon grado il tuffo in una splendida piscina riscaldata. La ciliegina sulla torta è l’ennesima spaghettata consumata nella cucina professionale dell’albergo a nostra completa disposizione.
Holàr 24 Agosto Km.330
La mattina è piovigginosa. Dopo 168 Km. decidiamo di puntare su Reykjavik. Dopo la visita ad un vulcano troviamo un paesaggio alquanto deludente sotto la nebbia e la pioggia. Alloggiamo all’Hotel Garden una costruzione stile bulgaro nella mansarda in camera settupla in quanto si trattava di un sottottetto allestito con diverse brande. La città ci delude, più che una capitale ci dà l’impressione di una cittadina di provincia.
Reykjavik 25 Agosto Km.180
Partenza sotto la pioggia dopo aver caricato le moto. Incontriamo per strada un personaggio stile Joe Bar con elmetto e foulard, giubbotto a frange, in sella ad una luccicante Harley Davidson che ci fa strada fino alla Laguna Blu. E’ la giornata dello zio Gian. Bagno rigenerante lo zio sembrava ringiovanito in quella piscina naturale. La temperatura nei pressi della sorgente era proibitiva, quasi 40 gradi.. Riprendiamo la strada e dopo un entusiasmante strada sterrata giungiamo ad Arnes in ostello dove pernotteremo due notti al fine di visitare la zona dei geyser e delle cascate. Alla sera grazie alle nostre riserve di carboidrati e al sugo dello zio sfamiamo anche una famiglia di francesi attirata dai nostri manicaretti.
Arnes 26 Agosto Km. 220
Avendo un pò di tempo contattiamo nuovamente l’Europe Assistance per predisporre il rientro della moto in Italia e finalmente dopo aver conversato con tre o quattro operatori e aver ascoltato una decina di hits della settimana alla cornetta, riusciamo a stabilire un contatto con una persona che pare comprendere il nostro problema. Sotto l’acqua visitiamo le Gulfoss dove il salto è di 30 metri e la regione dei Geyser. I geyser di tutto il mondo prendono il nome dalla località di Geysir, nel sud-est dell'isola, dove si trova il getto più famoso e potente, che può raggiungere un'altezza di 60 metri. Ma perchè questo succeda bisogna introdurre sapone nell'acqua. Queste esplosioni vengono provocate solo un paio di volte l'anno, per occasioni speciali come la festa dell'indipendenza. Il vicino Strokkur ("zangola") erutta invece a intervalli regolari di circa cinque minuti, senza alcuna sollecitazione, fino a 30 metri di altezza. Molti altri sono i geyser attivi sull'isola ma difficili da raggiungere. La sera in ostello facciamo conoscenza con un tipo strano….un giapponese il quale ci rivela che in Giappone il mestiere del pantofola è molto ben retribuito e la persona che compie tale mestiere viene chiamata “tosoo…”
Arnes 27 Agosto Km.190
Giornata epica. Scuola di fuoristrada per tutti. 110 Km di sterrato e più di 18 guadi. Ci spingiamo fino a Landmannalaugar consumiamo un picnic in un’area spettacolare nel silenzio più assoluto della natura sotto un tiepido sole. E’ l’apoteosi della nostra vacanza la sceneggiatura sarebbe degna del prossimo Jurassik Park, stanchi esausti guadiamo una serie infinita di rigagnoli e fiumi. Lo zio è stremato prima del pic nic manca all’appello torno sui miei passi e lo trovo seduto sulla moto abbattuta come un vecchio sceriffo di frontiera sul suo cavallo esanime mentre si fumava una sigaretta. “Pazzo” gli dico, con la benzina che tintinnava fuori dal serbatoio aveva rischiato il suicidio. Purtroppo da tempo il motorino d’accensione del suo R80 era fuori uso e nei tentativi ripetuti di metterla in moto da solo si era aggravato il suo mal di schiena. A causa di ciò, dopo un guado dove spinto fuori stava rientrandoci dentro mancandogli le forze per puntare i piedi a terra, all’appello chiamammo il kaiser. “E’ il tuo momento” gli dissi e caricato lo zio sulla moto di Iago il kaiser si mise alla guida della moto dello zio e affrontò col giusto piglio lo sterrato.
Quando ormai il sole stava tramontando fradici, spossati e affamati trovammo alloggio in una casettina vicino ad una fattoria a Flaga nei dintorni di Vik. Sento la truppa più viva che mai, nonostante la stanchezza siamo tutti eccittati e soddisfatti di aver superato grazie all’aiuto di tutti così tante difficoltà. La pastasciutta è d’obbligo per ritrovare le forze e ancora affamati divoriamo anche un risotto al parmigiano. Lo zainetto del kaiser concede allo zio un massaggio ritemprante
Flaga 28 Agosto Km.420
Lo zio è provato fortunatamente grazie ai suoi nipotini (pantofola è il suo preferito) riesce ad alzarsi dal letto, lo aiutiamo a vestirsi e a montare in moto. Ma la giornata non sarà facile. Pioggia vento e freddo. Dopo aver affiancato due ghiacciai immensi alloggiamo quasi al calar delle tenebre in due casettine simili a due alveari sulla strada per Seydisfjordur nei pressi di Diupyvogur.
Diupyvogur 29 Agosto Km.130
La mattina sveglia all’alba e veloce trasferimento fino a Seydisfjordur su di una strada completamente rovinata dal fango e dalle pietraie. Arriviamo al porto zuppi ed infangati fino al collo proprio al momento del check in, contenti e soddisfatti di essere riusciti ad arrivare in tempo per l’imbarco.
Hanstolm 31 Agosto Km.190
Dopo due noiosissimi giorni di navigazione caratterizzata da un mare abbastanza agitato e trascorsi nella zona cuccette, sistemazione alquanto scomoda, sbarchiamo in ritardo verso le 18.00 nel porto danese. Dopo 200 Km circa verso le 20.30 decidiamo di fermarci in campeggio a Viklund dove diamo fondo all’ultima spaghettata.
Viklund 1 Settembre Km.1100
Tappa durissima, non riusciamo a superare la Germania e decidiamo di fermarci a Senden a 100 chilometri dal confine svizzero in una gasthof.
Senden 2 Settembre Km.640
Ancora 600 chilometri ci dividono da Genova. A pranzo ci fermiamo al San Bernardino. Nel pomeriggio rientriamo a Genova sotto un caldo sole.
Epilogo
6500 chilometri, 6 motociclette e 7 amici più uniti che mai dopo un viaggio bello, entusiasmante e a pieno contatto con la bellezza della natura. Ringrazio gli amici Roberto, Giovanni, Sereno, Stefania, Vittorio e Giancarlo per l’affabilità e lo spirito di adattamento dimostrato in questi lunghi 16 giorni. Con l’Europe Assistance siamo riusciti ad inoltrare la richiesta di rientro in Italia dell’R45 che è stata accolta e siamo in dolce attesa di riabbracciarla.
Con affetto Filippo.
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Non c'e' strada che porti alla felicita': la felicita' e' la strada....
Filippo Obsoleto D.O.C.G.
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