Società recupero crediti funzionano così da una vita, comprano (con sconto significativo sul valore nominale) pacchetto con dentro X crediti (cento, mille, dippiù) e poi partono in quarta con tutte le manovre possibili consentite dalla legge per recuperare.
Il business, di per sè, se fatto bene, non è "un male".
Il problema nasce quando chi, come sembra essere il caso in oggetto, gli vende i crediti gli tira na sola, vendendogli un credito che non esiste. Perchè la società di recupero crediti sa che Tizio deve X, sicuro non si mette a valutare caso per caso se questo sia vero, non è nemmeno il loro lavoro, lo hanno comprato come vero.
Ma del resto se la PA che vende il credito fosse competente sarebbe capace da sola di recuperarlo.
Di fronte a evidenti abusi, come nel caso in oggetto, però tocca mordere. Altrimenti l'abuso, che sia nato nella PA che ha venduto o nella società di recupero, non genera costi/fastidi e diventa pratica normale.
È un po' come i limiti messi a cazzo e le telefonate di telemarketing non volute e le cose attivitate sul cellulare senza richiesta. Tocca mordere indietro, altrimenti non c'è effetto pedagogico.
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Gaza è ormai evidente genocidio. Per quel che vale, non nel mio nome. Boicotta anche tu Israele.
Ultima modifica di RedBrik; 02-07-2025 a 10:16
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