L’attacco è un downgrade rispetto allo scorso anno e frutto di scelte obbligate (e di ripiego) dopo il gran rifiuto di Lukaku.
Non si poteva fare di meglio, ma siamo consapevoli che con tutte le competizioni che abbiamo non possiamo essere competitivi. Ogni anno Lautaro si prende la sacrosanta “pausa” di riflessione realizzativa, Thuram è un’incognita nel lungo periodo e gli altri meglio lasciarli perdere.
Lo scorso anno Lukaku ci ha salvati nel momento del bisogno (campionato e coppe, finale a parte), quest’anno non sapremo dove aggrapparci.
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Mi è rimasta una Vespa 150 Sprint del 1969
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