[carlo46]

beh senza voler sconfinare nella retorica non si ha memoria di un'altra squadra nelle storia del calcio così totalmente coesa e stretta nell'amicizia più profonda ed intima a distanza di trent'anni dai suoi fasti. Fra loro e con la tifoseria. Oggi uomini di mezza età, ragazzi, bambini doriani che nemmeno erano stati 'pensati' quando finì quell'era meravigliosa, si alimentano del ricordo come se fosse loro e ne partecipano con intensità tale da sorprendere chi, come me esattamente coetaneo di Luca e Roberto, la visse.

Venendo ai fatti di campo ieri buonissimo primo tempo giocato alla pari con il Napoli sino all'espulsione di Rincon, giustissima. Per la Samp attuale fare punti con il Napoli significa imbroccare la partita perfetta e questa prevede, dopo lo schifo del rigore barzelletta assegnato dall'arbitro come sempre prono alle grandi e neutralizzato da Audero con grandissima parata, che tu vada a segnare nelle quattro occasioni -quattro - che hai avuto nella prima mezz'ora. Purtroppo non avendolo fatto l'esito era scontato. Squadra comunque viva e rigenerata.

Domani va in scena la quarta convocazione di assemblea dei soci ove appare scontato che l'azionista di maggioranza, pregiudicato ed attualmente sotto processo per bancarotta fraudolenta, per l'ennesima volta non si presenterà non riuscendo a reperire i fondi per andare avanti ancora un pò a "...magnarce ancora con sta cazzo di squadra..."(sua intercettazione). Il tutto avendo un signore proprietario di un fondo (Barnaba, Merlyn) che ha fatto una congrua offerta di immediata ricapitalizzazione e ristrutturazione del debito, ovviamente respinto dal pregiudicato con la consueta e nota protervia e stupida arroganza.
E nel silenzio assoluto di Lega Calcio e Federazione che dovrebbero tutelare la regolarità del campionato ed invece conducono per mano una società storica e gloriosa, posta in ostaggio a tutela dei debiti contratti altrove dal delinquente, al fallimento.