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Originariamente inviata da Mark60
...le case produttrici non danno 12 valori di riferimento diversi a seconda delle temperature..ma una sola...
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la casa stessa saprà benissimo che quella gomma in piena estate viaggerà a 3,3 ed in inverno viaggerà a 2,7, ed è proprio in base a questo che stabilirà il valore da indicare a freddo!
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Non potrebbero certo dire "se fate lo Stelvio ad agosto mettete a 3,3, se fate statale a novembre mettete a 2,6, se però avete intenzione di effettuare molti sorpassi tirando i rapporti oltre i 5000 giri mettete a 3,1....ecc.....”
....il sistema di dare un solo valore a freddo è l’uovo di Colombo.
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Sarebbe assurdo qualsiasi altro metodo, se no dovremmo girare con compressore e manometro in tasca! 
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Hai ragione da vendere Mark, e sicuramente la progettazione delle gomme tiene conto di queste variazioni di pressione che ci possono essere al loro interno.
Tutto questo pippone sulle pressioni e l’RDC è scaturito dal fatto che l’altro giorno, girando da solo con le stesse pressioni che avevo usato durante un viaggio a pieno carico (fidanzata e bagagli), con temperature alte e con gomme che sono più agili della media, avevo notato un comportamento un po’ troppo “appuntito” al quale sicuramente ha contribuito la pressione elevata che si era creata a gomme calde (molto calde!)
Indicare un unico valore a freddo è una semplificazione, magari necessaria per questioni pratiche ( come dici tu non possiamo girare col compressore in tasca... ma io il mio manometro ce l’ho sempre dietro [emoji6]) ma come tale ha delle limitazioni: se ben ricordi fino a qualche anno fa BMW stessa indicava 2 valori diversi in base al carico, adesso ( immagino per questioni di sicurezza...o di praticità appunto) indicano solo la pressione che prima era per “a pieno carico”...
È facile capire che la stessa gomma, anche una più “trasversale” e tranquilla delle mie SS MK3, avrà un comportamento un po’ diverso a seconda della sua pressione, ed una variazione di 3 o 4 decimi in più o in meno non è poco...
Dipende da cosa si preferisce ottenere dalla gomma: se si vuole una maggiore uniformità di comportamento è necessario compensare almeno 2 fattori, cioè carico sulla moto (uso singolo o in coppia con bagagli) e temperatura di utilizzo ( stagione invernale o estiva)... tenere tutto l’anno e indipendentemente dal carico un unico valore dato da uno strumento che non tiene conto della temperatura effettiva porta senza dubbio a comportamenti diversi della stessa gomma ... Ma ci sarà una pressione alla quale “quello” pneumatico lavora un po’ meglio che alle altre, e quando le usiamo le gomme si scaldano di più o di meno e la pressione varia di conseguenza ; che poi la gomma sia progettata per sopportare queste variazioni o che per certi tipi di utilizzo o di utente possano quasi passare inosservate è un altro discorso.
L’esempio più rappresentativo è l’uso in pista, dove si regola la pressione a caldo in modo che rimanga il più possibile costante nelle condizioni in cui quelle gomme dovranno lavorare proprio per ottenerne una ottimizzazione ed una costanza di comportamento; ovvio che per il nostro uso su strada non potremo mai avere una tale costanza di condizioni d’uso nell’arco di una giornata in moto con magari autostrada il pianura al caldo e salite sui passi al fresco, ma quello che è certo è che - a parte i primi minuti dopo la partenza- le gomme lavoreranno “a caldo”!
Ovviamente le case non arriveranno mai -per l’uso stradale della moto- a fare una tabella di valori ottimali delle pressioni di partenza in base alle temperature ambientali, ma avere un’infarinatura di alcuni concetti può aiutare quegli utenti -magari pochi, eh! - che sono più “sensibili” o interessati ad un rendimento costante della propria moto ad adattare meglio la pressione alla situazione, che sia di carico o di stagionalità...non ho detto che bisogna cambiare la pressione 2 volte al giorno eh?! [emoji6]
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