pepito sbarzeguti
13-01-2014, 21:25
LA MIA SCOZIA
Vorrei raccontare il viaggio in Scozia che io, mia moglie e Brunhilde (la mia RT) abbiamo fatto la scorsa estate. Esperienza entusiasmante che consiglio a tutti coloro che sono ancora indecisi sulla destinazione delle prossime vacanze.
2 agosto, Pesaro-Como
Partiamo alle 17 da Pesaro. L'orario si è rivelato azzeccato nella gestione del percorso di andata perché, senza partire all'alba dopo una levataccia, ci ha permesso di percorrere molti chilometri di autostrada evitando il caldo delle ore centrali. Siamo arrivati a Como verso le 21, dopo aver cenato in autostrada. Rapidamente abbiamo trovato una comoda sistemazione alla Locanda dell'oca bianca.
3 agosto, Como-Strasburgo
Ripartendo riposati, senza fretta, verso le 9, dopo il percorso in autostrada attraverso la Svizzera (San Gottardo, Lucerna, Basilea), siamo entrati in Francia e siamo arriati a Strasburgo intorno alle 16. Ci siamo sistemati all'Hotel de France, molto centrale, prenotato on line un'oretta prima dell'arrivo a destinazione, come abbiamo fatto quasi sempre durante il viaggio (app di Booking.com dallo smartphone, con possibilità di selezionare hotel centrali, con parcheggio per la moto, a prezzi contenuti). In giro per la parte storica della città, ci sono piaciuti in particolare il quartiere della Petit France, tutto costruito su canali, e la splendida cattedrale gotica. Abbiamo cenato in una brasserie, assaggiando la choucroute alsacienne (piatto tipico di carni miste e crauti cotti a lungo in particolari tegami di coccio) e prendendo confidenza con le birre locali. Non conoscevamo Strasburgo che ci è piaciuta moltissimo per la bellezza e piacevolezza del suo centro storico.
4 agosto, Strasburgo-Bruges
Ancora autostrada attraverso la Francia, il Lussemburgo e il Belgio, fino a Bruges dove siamo arrivati nel primo pomeriggio. Dopo aver trovato una camera all'Hotel Koffieboontje, proprio accanto alla piazza centrale (la camera è molto, molto piccola, il garage quasi impraticabile, ma la posizione è veramente ottimale) visitiamo la città. Bruges è un piccolo gioiello medioevale, pieno di ricordi del passato mercantile e artigianale delle Fiandre: i canali, i palazzi, le chiese, le piazze, insieme alla produzione tradizionale di del mercato e arazzi. Abbiamo concluso la giornata con la cena in un ristorante nella Piazza con la carbonnade a la flammandes, un piatto di carne stufata cucinata nell'ottima birra belga. Molto buone le birre che accompagnano la cena. Fallitissimo invece l'esperimento con la kriek (una birra con l’aggiunta succo di ciliegia) a causa del suo effetto "granatina".
5 agosto, Bruges-Zeebrugge
Abbiamo dedicato buona parte della giornata a visitare Bruges, in quanto la partenza del traghetto per l'Inghilterra a Zeebrugge, a solo 30 chilometri, è prevista per le 19.30. Nella Chiesa di Nostra Signora abbiamo ammirato la Madonna di Bruges di Michelangelo. Avremmo voluto vedere anche il Politttico di Bosch e altri capolavori della pittura fiamminga, ma purtroppo essendo lunedì il museo era chiuso. Ci siamo diretti verso Zeebrugge dove abbiamo mangiato il nostro primo fish and chips in un baracchino del porto e abbiamo comperato in un supermercato un po' di provviste per la cena. Dopo ci siamo dedicati alle operazioni di imbarco sul Price of Bruges, che è salpato regolarmente alle 19.30 per Hull.
6 agosto, Kingstone upon Hull-Stirling
Dopo l'attracco a Kingstone upon Hull alle 8.30, siamo subito partiti dirigendoci verso nord per l'ultima tappa di trasferimento (M62 e A1 verso Darlington, poi A66 e M74 verso Glasgow, quindi M73 e M80 fino a Stirling). Alle 16 siamo arrivati a destinazione. Finalmente in Scozia! Tempo grigio, ma non piove, la temperatura non supera i 15/18 gradi e ci ricorda che oramai siamo a nord. Abbiamo trovato alloggio in uno dei tanti bed and breakfast, scegliendolo soprattutto perché molto centrale.
Sfruttando le molte ore di luce, siamo riusciti a visitare tranquillamente il centro storico, ed in particolare la collina con il castello che domina la vallata dove avvenne la battaglia di Stirling Bridge tra gli scozzesi guidati da Wlliam Wallace e gli inglesi, uno degli episodi di più significativi per la storia della Scozia. Cena al pub e passeggiata notturna nel cimitero storico insieme ad una guida in costume che ha rievocato teatralmente gli eventi della lotta per l'indipendenza scozzese.
7 agosto, Stirling-Inveraray
Dopo un'abbondante colazione, risaliti in moto, abbiamo visitato il monumento nazionale a William Wallace, appena fuori città. Suggestivo torrione dalla cui sommità si gode un favoloso panorama della regione dei Trossachs. Per gli scozzesi è un luogo sacro al loro spirito di indipendenza, al loro coraggio e al loro amore per la libertà. Ripartiti, ci siamo diretti verso il Trossachs National Park. Su strade praticamente prive di traffico, si alternano saliscendi attraverso prati e boschi di pini tra i quali si incontrano laghi suggestivi. Dopo 30 chilometri incrociamo Aberfoyle e qui la strada inizia a salire per raggiungere il Duke's Pass, la cui sommità offre la visuale su splendidi panorami. Scendendo, dopo una breve deviazione, abbiamo raggiunto il Loch Katrine che merita certamente una visita. Ritornati sulla strada principale, riprendiamo ad attraversare il parco dei Trossachs. Sono luoghi impervi ancora capaci di trasmettere la memoria dei coraggiosi abitanti delle Highlands, tra cui Rob Roy, di cui abbiamo visitato la tomba nei pressi di una chiesetta sperduta in una verdissima vallata a Ballquhidder. Nella solitudine di quel paesaggio abbiamo trovato una piccola sala da tè: è ora di pranzo e siamo stati accolti in una saletta arredata piacevolmente e con gran cura, con mobili e stoviglie d'epoca. Possiamo scegliere tra splendide torte e gustosi sandwich con pane di cereali fatto in casa. Abbiamo incrociato più avanti Lochearnhead, il passo di Glennogle, le cascate di Killin e ci siamo poi diretti tra verdissimi paesaggi, abbandonando i Trossachs, verso il Loch Lomond. Lungo la strada abbiamo avuto qualche goccia di pioggia inframmezzata da improvvise e graditissime schiarite. Raggiunta Tarbet, abbiamo imboccato la strada panoramica A83 che, salendo di quota, costeggia vette come il Beinn Ime, alto oltre 1000 metri. Di qui siamo scesi verso il mare sul Loch Fyne, sulla cui rive sorge il villaggio di Inveraray. Dopo aver percorso circa 200 chilometri è ora di fermarsi. Sono ormai le 17 e abbiamo trovato alloggio in un b&b sul loch, appena fuori il paese. Cena al pub con salmone affumicato e incomparabile cask beer (birra a caduta) di produzione locale.
8 agosto, Inveraray-Fort William
Si parte verso le 9.00 con un strana nebbia sospesa sul Loch, al di sopra della quale splende un bellissimo sole. Dopo poco è pienamente soleggiato e il verde dei paesaggi dell'Argyll ci accompagna verso sud lungo strade tranquille che costeggiano il fiordo. Giunti a Lochgilphead proseguiamo verso nord lungo la costa ovest fino alla località di Kilninver dove, attraverso il Clachan Bridge, il Ponte sull'Atlantico risalente al 1792, arriviamo all'isola di Seil. Di qui partono escursioni in gommone per l'avvistamento di foche e balene. Il paesaggio è cambiato in fretta: abbiamo lasciato alle spalle il verde dei boschi e delle colline, per un costa frastagliata, rocciosa, aspra, ma molto suggestiva. Lungo il Firth of Lorn raggiungiamo Oban. È un centro piuttosto grande, elegante e vivace. Parcheggiata la moto sul lungo mare, è d' obbligo una visita all'antica distilleria di whisky. Grazie alle spiegazioni della guida ed agli assaggi abbiamo imparato a conoscere i vari whisky prodotti e ad apprezzarli. Ripartiamo, con il tempo che sta rapidamente peggiorando. Il percorso costiero è una strada piena di curve e saliscendi con un panorama continuamente punteggiato di isole grandi e piccole e di scogli. Una breve visita alle rovine del Dunstaffnage Castle e, sotto le prime gocce di pioggia, raggiungiamo Fort William ai piedi del Ben Nevis, il monte poi alto di Scozia con i suoi 1344 metri. Ci fermiamo appunto alla Ben Nevis Guest House, appena fuori città. Fort William è un centro turistico che sorge ad una delle estremità del Caledonian Canal che collega la costa ovest a quella orientale a Inverness. Un giro in città e cena in un affollatissimo pub tra buona birra, buon cibo e musica.
9 agosto, Fort William-Kyleakine sull'isola di Skye
"Finalmente" la pioggia!!! Cominciavamo a pensare che quello che si dice sul tempo scozzese non corrispondesse a verità. Una pioggia fitta ci accompagna per 70 chilometri fino a Mallaig. Ma non ci impedisce di godere le meraviglie dalla Road to isles, la strada per le isole che attraversa la stupenda vallata Glenfinnan, percorsa da un trenino a vapore (quello che porta nel film Harry Potter al castello di Hoghwarts, che ci è apparso apparso all'improvviso con i suoi sbuffi di fumo). A Mallaig, non avendo prenotato il traghetto per Skye, alla biglietteria scopriamo che dobbiamo aspettare un paio di ore. Così, visto che non piove più, decidiamo di fare un giro lungo la costa. Ci fermiamo in un fish bar in riva al mare dove assaggiamo crostacei, salmone a vari vari livelli di affumicatura e buonissime cozze affumicate. È l'ora del traghetto e ci imbarchiamo per l'isola di Skye. Giunti sull'isola verso le 17, con una temperatura intorno ai 12 gradi, abbiamo iniziato a cercare un alloggio, che questa volta non siamo riusciti a prenotare on line per qualche difficoltà di connessione che ci accompagnerà per qualche giorno. Dopo diversi insuccessi troviamo una sistemazione per due notti a Kyleakine al Mackinnon Countryhouse Hotel. Cena in paese in un piacevole locale a mezza via tra un pub e una taverna di pescatori.
10 agosto, Isola di Skye
Dedichiamo tutta la giornata all'isola di Skye. È un luogo bellissimo, ricco di suggestioni, di atmosfere celtiche. Difficile trasmettere le emozioni provate. Il tempo migliora rapidamente, alternando un po' di nubi ad ampie schiarite che fanno risaltare l'azzurro profondo del mare, le nuvole bianche all'orizzonte, il verde e viola delle colline coperte di erica: contrasto di colori che rimane negli occhi e nel cuore.
In 270 chilometri abbiamo percorso interamente l'isola, sia sulla costa che nella selvaggia parte centrale. Ci siamo fermati alla distilleria di Talisker sulla costa ovest, al Dunvegan Castle nei pressi del quale abbiamo visto delle colonie di foche, sulle suggestive scogliere a nord e ad est come la Kilt Rock, nel paesino di Portree. Ci concediamo un'elegante cena nella nostra guesthouse con il tradizionale haggins (piatto scozzese a base di interiora di pecora, sperimentato in una versione fatta in casa, ottima), e dopo una piacevole chiacchierata davanti a un bicchiere di whisky dell'isola con l'imponente e divertente proprietario/cuoco.
11 agosto, Kyleakine – Inverness
Abbiamo lasciato l'isola di Skye attraverso il ponte che la collega alla terraferma. La prima tappa è a Dornie con la visita al Eilean Donan Castle, costruito nel 1214 alla confluenza di tre loch, stupendo scenario di molti film tra cui Highlander. Siamo ripartiti per intraprendere la Western Ross Costal Trail, sicuramente la strada più selvaggia e affascinante di tutto il viaggio. Dal villaggio di Lochcarron inizia la strada stretta e ripida che sale in quota. È un percorso estremamente suggestivo. Sulla cima del passo, tra le nuvole ma con una vista affascinate e limpidissima verso il mare e l'isola di Skye, la temperatura arriva a 9 gradi. Scendiamo verso il paesino di Applecross. Poi, ancora in alto percorriamo la panoramica costiera che abbraccia il promontorio di Beinn Bhan. Il sole splende sul verde e blu del paesaggio: senza parole, assolutamente da non perdere. Ci fermiamo a pranzo in una casina di legno celeste, un graziosissimo fish bar dove abbiamo assaggiato splendidi crostacei e salmone cucinati a vista. Prima di Tarbet abbiamo ripreso la strada verso ovest per dirigerci rapidamente a Inverness. Abbiamo raggiunto il Caledonian Canal dopo Fort Augustus e lo abbiamo costeggiato dedicando una rapidissima occhiata al famoso Urquahart Castle, assalito da turisti in pullman. Il tempo peggiora rapidamente e arriviamo a Inverness lungo il Loch Ness sotto il secondo e ultimo acquazzone del nostro viaggio. Resta il tempo, dopo esserci sistemati alla Eskdale Guesthouse, per un rapido giro per la città dopo la cena in un piacevole ristorante.
12 agosto, Inverness-Edimburgo
Tappa di spostamento verso sud attraversando il Cairngorms National Park, con una breve fermata a Perth. Arriviamo a Edimburgo intorno alle 16. Nessuna difficoltà per trovare un b&b, non centralissimo ma ben collegato in autobus al centro. Raggiungiamo subito il Royal Mile dove, dopo la solitudine dei selvaggi paesaggi delle Highland, ci accoglie la gioiosa folla e la scatenata musica del Fringe Festival.
13 agosto, Edimburgo e Rosslyn chapel
Al mattino ripr,a la moto, ci dirigiamo verso il paesino di Roslin, famoso sia per la Rosslyn Chapel sia per il suo istituto di biogenetica in cui è stata fatta nascere la pecora Dolly. La Rosslyn Chapel è uno splendido edificio gotico arricchito da sculture che rappresentano misteriose figure simboliche ancora non pienamente interpretate. Il luogo, legato alla tradizione templare e ricordato nel romanzo Il codice Da Vinci, è avvolto da misteri e leggende, una delle quali vuole che il Santo Graal sia custodito al suo interno.
Tornati a Edimburgo verso mezzogiorno, andiamo subito in centro e ci dedichiamo alla visita della città. Abbiamo visitato il castello, bello e imponente, sul cui portale tra le statue degli eroi Roberto Bruce e William Wallace colpisce la scritta NEMO ME IMPUNE LACESSIT, che mi sembra sintetizzi il carattere degli scozzesi, pacifici ma orgogliosi e indomiti. Altro luogo suggestivo è il monumento neogotico a Walter Scott. Piacevole soprattutto girare per le vie della old town sempre accompagnati dai gruppi festosi intorno agli artisti di strada del Fringe ed ai preparativi per il Tattoo (grande e festosa parata militare al suono delle cornamuse), che si sarebbe svolto la sera nel castello. A tarda ora rientriamo dopo un'ultima birra nel pub preferito dalla nazionale di rugby italiana nei pressi della statua del Greyfriars Bobby.
14 agosto, Edimburgo-York
Siamo partiti verso le 9 per coprire i circa 370 chilometri che ci separano da York, ultima tappa prima dell'imbarco per il ritorno. Arriviamo alle 15.30 e, in un momento di nostalgia, prendiamo una camera al Royal York Hotel, suggestivo edificio vittoriano nel quel erano stati in un precedente viaggio oltre venti anni fa. Abbiamo dedicato il resto della giornata alla visita del centro storico e della bellissima cattedrale, ci sono piaciute soprattutto le vie con antiche case a graticcio, piene di piccoli negozi con insegne stravaganti che ricordano l'atmosfera di Diagon Alley nel primo film di Harry Potter. A cena il tradizionale roast-beef con yorkshire pudding.
15 agosto, York-Kingstone upon Hull
Abbiamo percorso con calma i 60 chilometri che ci separano da Hull sotto un cielo minaccioso. Abbiamo trascorso la giornata passeggiando per la città in attesa dell'imbarco per Bruges.
16 e 17 agosto, Bruges-Lucerna e Lucerna-Pesaro
Tanti chilometri in autostrada senza problemi in un traffico scorrevole, con la temperatura in aumento e ormai con il pensiero al ritorno a casa.
Abbiamo percorso oltre 5300 chilometri. Non abbiamo toccato l'estremo nord della Scozia e nemmeno la costa verso Aberdeen: i quindici giorni che avevamo a disposizione non ci permettevano di più, ameno di non scegliere un giro affrettato che non rientra nelle nostre abitudini di viaggio. È stata un'esperienza eccezionale. Last but not least, vorrei ringraziare mia moglie per la collaborazione alla preparazione del viaggio, per la complicità, per l’ abilità nell'indicarmi la rotta.
ALBUM FOTOGRAFICO
album foto (http://www.quellidellelica.com/vbforums/album.php?albumid=6991)
FILMATO
http://www.youtube.com/watch?v=LLYs2Y7uZwY
Vorrei raccontare il viaggio in Scozia che io, mia moglie e Brunhilde (la mia RT) abbiamo fatto la scorsa estate. Esperienza entusiasmante che consiglio a tutti coloro che sono ancora indecisi sulla destinazione delle prossime vacanze.
2 agosto, Pesaro-Como
Partiamo alle 17 da Pesaro. L'orario si è rivelato azzeccato nella gestione del percorso di andata perché, senza partire all'alba dopo una levataccia, ci ha permesso di percorrere molti chilometri di autostrada evitando il caldo delle ore centrali. Siamo arrivati a Como verso le 21, dopo aver cenato in autostrada. Rapidamente abbiamo trovato una comoda sistemazione alla Locanda dell'oca bianca.
3 agosto, Como-Strasburgo
Ripartendo riposati, senza fretta, verso le 9, dopo il percorso in autostrada attraverso la Svizzera (San Gottardo, Lucerna, Basilea), siamo entrati in Francia e siamo arriati a Strasburgo intorno alle 16. Ci siamo sistemati all'Hotel de France, molto centrale, prenotato on line un'oretta prima dell'arrivo a destinazione, come abbiamo fatto quasi sempre durante il viaggio (app di Booking.com dallo smartphone, con possibilità di selezionare hotel centrali, con parcheggio per la moto, a prezzi contenuti). In giro per la parte storica della città, ci sono piaciuti in particolare il quartiere della Petit France, tutto costruito su canali, e la splendida cattedrale gotica. Abbiamo cenato in una brasserie, assaggiando la choucroute alsacienne (piatto tipico di carni miste e crauti cotti a lungo in particolari tegami di coccio) e prendendo confidenza con le birre locali. Non conoscevamo Strasburgo che ci è piaciuta moltissimo per la bellezza e piacevolezza del suo centro storico.
4 agosto, Strasburgo-Bruges
Ancora autostrada attraverso la Francia, il Lussemburgo e il Belgio, fino a Bruges dove siamo arrivati nel primo pomeriggio. Dopo aver trovato una camera all'Hotel Koffieboontje, proprio accanto alla piazza centrale (la camera è molto, molto piccola, il garage quasi impraticabile, ma la posizione è veramente ottimale) visitiamo la città. Bruges è un piccolo gioiello medioevale, pieno di ricordi del passato mercantile e artigianale delle Fiandre: i canali, i palazzi, le chiese, le piazze, insieme alla produzione tradizionale di del mercato e arazzi. Abbiamo concluso la giornata con la cena in un ristorante nella Piazza con la carbonnade a la flammandes, un piatto di carne stufata cucinata nell'ottima birra belga. Molto buone le birre che accompagnano la cena. Fallitissimo invece l'esperimento con la kriek (una birra con l’aggiunta succo di ciliegia) a causa del suo effetto "granatina".
5 agosto, Bruges-Zeebrugge
Abbiamo dedicato buona parte della giornata a visitare Bruges, in quanto la partenza del traghetto per l'Inghilterra a Zeebrugge, a solo 30 chilometri, è prevista per le 19.30. Nella Chiesa di Nostra Signora abbiamo ammirato la Madonna di Bruges di Michelangelo. Avremmo voluto vedere anche il Politttico di Bosch e altri capolavori della pittura fiamminga, ma purtroppo essendo lunedì il museo era chiuso. Ci siamo diretti verso Zeebrugge dove abbiamo mangiato il nostro primo fish and chips in un baracchino del porto e abbiamo comperato in un supermercato un po' di provviste per la cena. Dopo ci siamo dedicati alle operazioni di imbarco sul Price of Bruges, che è salpato regolarmente alle 19.30 per Hull.
6 agosto, Kingstone upon Hull-Stirling
Dopo l'attracco a Kingstone upon Hull alle 8.30, siamo subito partiti dirigendoci verso nord per l'ultima tappa di trasferimento (M62 e A1 verso Darlington, poi A66 e M74 verso Glasgow, quindi M73 e M80 fino a Stirling). Alle 16 siamo arrivati a destinazione. Finalmente in Scozia! Tempo grigio, ma non piove, la temperatura non supera i 15/18 gradi e ci ricorda che oramai siamo a nord. Abbiamo trovato alloggio in uno dei tanti bed and breakfast, scegliendolo soprattutto perché molto centrale.
Sfruttando le molte ore di luce, siamo riusciti a visitare tranquillamente il centro storico, ed in particolare la collina con il castello che domina la vallata dove avvenne la battaglia di Stirling Bridge tra gli scozzesi guidati da Wlliam Wallace e gli inglesi, uno degli episodi di più significativi per la storia della Scozia. Cena al pub e passeggiata notturna nel cimitero storico insieme ad una guida in costume che ha rievocato teatralmente gli eventi della lotta per l'indipendenza scozzese.
7 agosto, Stirling-Inveraray
Dopo un'abbondante colazione, risaliti in moto, abbiamo visitato il monumento nazionale a William Wallace, appena fuori città. Suggestivo torrione dalla cui sommità si gode un favoloso panorama della regione dei Trossachs. Per gli scozzesi è un luogo sacro al loro spirito di indipendenza, al loro coraggio e al loro amore per la libertà. Ripartiti, ci siamo diretti verso il Trossachs National Park. Su strade praticamente prive di traffico, si alternano saliscendi attraverso prati e boschi di pini tra i quali si incontrano laghi suggestivi. Dopo 30 chilometri incrociamo Aberfoyle e qui la strada inizia a salire per raggiungere il Duke's Pass, la cui sommità offre la visuale su splendidi panorami. Scendendo, dopo una breve deviazione, abbiamo raggiunto il Loch Katrine che merita certamente una visita. Ritornati sulla strada principale, riprendiamo ad attraversare il parco dei Trossachs. Sono luoghi impervi ancora capaci di trasmettere la memoria dei coraggiosi abitanti delle Highlands, tra cui Rob Roy, di cui abbiamo visitato la tomba nei pressi di una chiesetta sperduta in una verdissima vallata a Ballquhidder. Nella solitudine di quel paesaggio abbiamo trovato una piccola sala da tè: è ora di pranzo e siamo stati accolti in una saletta arredata piacevolmente e con gran cura, con mobili e stoviglie d'epoca. Possiamo scegliere tra splendide torte e gustosi sandwich con pane di cereali fatto in casa. Abbiamo incrociato più avanti Lochearnhead, il passo di Glennogle, le cascate di Killin e ci siamo poi diretti tra verdissimi paesaggi, abbandonando i Trossachs, verso il Loch Lomond. Lungo la strada abbiamo avuto qualche goccia di pioggia inframmezzata da improvvise e graditissime schiarite. Raggiunta Tarbet, abbiamo imboccato la strada panoramica A83 che, salendo di quota, costeggia vette come il Beinn Ime, alto oltre 1000 metri. Di qui siamo scesi verso il mare sul Loch Fyne, sulla cui rive sorge il villaggio di Inveraray. Dopo aver percorso circa 200 chilometri è ora di fermarsi. Sono ormai le 17 e abbiamo trovato alloggio in un b&b sul loch, appena fuori il paese. Cena al pub con salmone affumicato e incomparabile cask beer (birra a caduta) di produzione locale.
8 agosto, Inveraray-Fort William
Si parte verso le 9.00 con un strana nebbia sospesa sul Loch, al di sopra della quale splende un bellissimo sole. Dopo poco è pienamente soleggiato e il verde dei paesaggi dell'Argyll ci accompagna verso sud lungo strade tranquille che costeggiano il fiordo. Giunti a Lochgilphead proseguiamo verso nord lungo la costa ovest fino alla località di Kilninver dove, attraverso il Clachan Bridge, il Ponte sull'Atlantico risalente al 1792, arriviamo all'isola di Seil. Di qui partono escursioni in gommone per l'avvistamento di foche e balene. Il paesaggio è cambiato in fretta: abbiamo lasciato alle spalle il verde dei boschi e delle colline, per un costa frastagliata, rocciosa, aspra, ma molto suggestiva. Lungo il Firth of Lorn raggiungiamo Oban. È un centro piuttosto grande, elegante e vivace. Parcheggiata la moto sul lungo mare, è d' obbligo una visita all'antica distilleria di whisky. Grazie alle spiegazioni della guida ed agli assaggi abbiamo imparato a conoscere i vari whisky prodotti e ad apprezzarli. Ripartiamo, con il tempo che sta rapidamente peggiorando. Il percorso costiero è una strada piena di curve e saliscendi con un panorama continuamente punteggiato di isole grandi e piccole e di scogli. Una breve visita alle rovine del Dunstaffnage Castle e, sotto le prime gocce di pioggia, raggiungiamo Fort William ai piedi del Ben Nevis, il monte poi alto di Scozia con i suoi 1344 metri. Ci fermiamo appunto alla Ben Nevis Guest House, appena fuori città. Fort William è un centro turistico che sorge ad una delle estremità del Caledonian Canal che collega la costa ovest a quella orientale a Inverness. Un giro in città e cena in un affollatissimo pub tra buona birra, buon cibo e musica.
9 agosto, Fort William-Kyleakine sull'isola di Skye
"Finalmente" la pioggia!!! Cominciavamo a pensare che quello che si dice sul tempo scozzese non corrispondesse a verità. Una pioggia fitta ci accompagna per 70 chilometri fino a Mallaig. Ma non ci impedisce di godere le meraviglie dalla Road to isles, la strada per le isole che attraversa la stupenda vallata Glenfinnan, percorsa da un trenino a vapore (quello che porta nel film Harry Potter al castello di Hoghwarts, che ci è apparso apparso all'improvviso con i suoi sbuffi di fumo). A Mallaig, non avendo prenotato il traghetto per Skye, alla biglietteria scopriamo che dobbiamo aspettare un paio di ore. Così, visto che non piove più, decidiamo di fare un giro lungo la costa. Ci fermiamo in un fish bar in riva al mare dove assaggiamo crostacei, salmone a vari vari livelli di affumicatura e buonissime cozze affumicate. È l'ora del traghetto e ci imbarchiamo per l'isola di Skye. Giunti sull'isola verso le 17, con una temperatura intorno ai 12 gradi, abbiamo iniziato a cercare un alloggio, che questa volta non siamo riusciti a prenotare on line per qualche difficoltà di connessione che ci accompagnerà per qualche giorno. Dopo diversi insuccessi troviamo una sistemazione per due notti a Kyleakine al Mackinnon Countryhouse Hotel. Cena in paese in un piacevole locale a mezza via tra un pub e una taverna di pescatori.
10 agosto, Isola di Skye
Dedichiamo tutta la giornata all'isola di Skye. È un luogo bellissimo, ricco di suggestioni, di atmosfere celtiche. Difficile trasmettere le emozioni provate. Il tempo migliora rapidamente, alternando un po' di nubi ad ampie schiarite che fanno risaltare l'azzurro profondo del mare, le nuvole bianche all'orizzonte, il verde e viola delle colline coperte di erica: contrasto di colori che rimane negli occhi e nel cuore.
In 270 chilometri abbiamo percorso interamente l'isola, sia sulla costa che nella selvaggia parte centrale. Ci siamo fermati alla distilleria di Talisker sulla costa ovest, al Dunvegan Castle nei pressi del quale abbiamo visto delle colonie di foche, sulle suggestive scogliere a nord e ad est come la Kilt Rock, nel paesino di Portree. Ci concediamo un'elegante cena nella nostra guesthouse con il tradizionale haggins (piatto scozzese a base di interiora di pecora, sperimentato in una versione fatta in casa, ottima), e dopo una piacevole chiacchierata davanti a un bicchiere di whisky dell'isola con l'imponente e divertente proprietario/cuoco.
11 agosto, Kyleakine – Inverness
Abbiamo lasciato l'isola di Skye attraverso il ponte che la collega alla terraferma. La prima tappa è a Dornie con la visita al Eilean Donan Castle, costruito nel 1214 alla confluenza di tre loch, stupendo scenario di molti film tra cui Highlander. Siamo ripartiti per intraprendere la Western Ross Costal Trail, sicuramente la strada più selvaggia e affascinante di tutto il viaggio. Dal villaggio di Lochcarron inizia la strada stretta e ripida che sale in quota. È un percorso estremamente suggestivo. Sulla cima del passo, tra le nuvole ma con una vista affascinate e limpidissima verso il mare e l'isola di Skye, la temperatura arriva a 9 gradi. Scendiamo verso il paesino di Applecross. Poi, ancora in alto percorriamo la panoramica costiera che abbraccia il promontorio di Beinn Bhan. Il sole splende sul verde e blu del paesaggio: senza parole, assolutamente da non perdere. Ci fermiamo a pranzo in una casina di legno celeste, un graziosissimo fish bar dove abbiamo assaggiato splendidi crostacei e salmone cucinati a vista. Prima di Tarbet abbiamo ripreso la strada verso ovest per dirigerci rapidamente a Inverness. Abbiamo raggiunto il Caledonian Canal dopo Fort Augustus e lo abbiamo costeggiato dedicando una rapidissima occhiata al famoso Urquahart Castle, assalito da turisti in pullman. Il tempo peggiora rapidamente e arriviamo a Inverness lungo il Loch Ness sotto il secondo e ultimo acquazzone del nostro viaggio. Resta il tempo, dopo esserci sistemati alla Eskdale Guesthouse, per un rapido giro per la città dopo la cena in un piacevole ristorante.
12 agosto, Inverness-Edimburgo
Tappa di spostamento verso sud attraversando il Cairngorms National Park, con una breve fermata a Perth. Arriviamo a Edimburgo intorno alle 16. Nessuna difficoltà per trovare un b&b, non centralissimo ma ben collegato in autobus al centro. Raggiungiamo subito il Royal Mile dove, dopo la solitudine dei selvaggi paesaggi delle Highland, ci accoglie la gioiosa folla e la scatenata musica del Fringe Festival.
13 agosto, Edimburgo e Rosslyn chapel
Al mattino ripr,a la moto, ci dirigiamo verso il paesino di Roslin, famoso sia per la Rosslyn Chapel sia per il suo istituto di biogenetica in cui è stata fatta nascere la pecora Dolly. La Rosslyn Chapel è uno splendido edificio gotico arricchito da sculture che rappresentano misteriose figure simboliche ancora non pienamente interpretate. Il luogo, legato alla tradizione templare e ricordato nel romanzo Il codice Da Vinci, è avvolto da misteri e leggende, una delle quali vuole che il Santo Graal sia custodito al suo interno.
Tornati a Edimburgo verso mezzogiorno, andiamo subito in centro e ci dedichiamo alla visita della città. Abbiamo visitato il castello, bello e imponente, sul cui portale tra le statue degli eroi Roberto Bruce e William Wallace colpisce la scritta NEMO ME IMPUNE LACESSIT, che mi sembra sintetizzi il carattere degli scozzesi, pacifici ma orgogliosi e indomiti. Altro luogo suggestivo è il monumento neogotico a Walter Scott. Piacevole soprattutto girare per le vie della old town sempre accompagnati dai gruppi festosi intorno agli artisti di strada del Fringe ed ai preparativi per il Tattoo (grande e festosa parata militare al suono delle cornamuse), che si sarebbe svolto la sera nel castello. A tarda ora rientriamo dopo un'ultima birra nel pub preferito dalla nazionale di rugby italiana nei pressi della statua del Greyfriars Bobby.
14 agosto, Edimburgo-York
Siamo partiti verso le 9 per coprire i circa 370 chilometri che ci separano da York, ultima tappa prima dell'imbarco per il ritorno. Arriviamo alle 15.30 e, in un momento di nostalgia, prendiamo una camera al Royal York Hotel, suggestivo edificio vittoriano nel quel erano stati in un precedente viaggio oltre venti anni fa. Abbiamo dedicato il resto della giornata alla visita del centro storico e della bellissima cattedrale, ci sono piaciute soprattutto le vie con antiche case a graticcio, piene di piccoli negozi con insegne stravaganti che ricordano l'atmosfera di Diagon Alley nel primo film di Harry Potter. A cena il tradizionale roast-beef con yorkshire pudding.
15 agosto, York-Kingstone upon Hull
Abbiamo percorso con calma i 60 chilometri che ci separano da Hull sotto un cielo minaccioso. Abbiamo trascorso la giornata passeggiando per la città in attesa dell'imbarco per Bruges.
16 e 17 agosto, Bruges-Lucerna e Lucerna-Pesaro
Tanti chilometri in autostrada senza problemi in un traffico scorrevole, con la temperatura in aumento e ormai con il pensiero al ritorno a casa.
Abbiamo percorso oltre 5300 chilometri. Non abbiamo toccato l'estremo nord della Scozia e nemmeno la costa verso Aberdeen: i quindici giorni che avevamo a disposizione non ci permettevano di più, ameno di non scegliere un giro affrettato che non rientra nelle nostre abitudini di viaggio. È stata un'esperienza eccezionale. Last but not least, vorrei ringraziare mia moglie per la collaborazione alla preparazione del viaggio, per la complicità, per l’ abilità nell'indicarmi la rotta.
ALBUM FOTOGRAFICO
album foto (http://www.quellidellelica.com/vbforums/album.php?albumid=6991)
FILMATO
http://www.youtube.com/watch?v=LLYs2Y7uZwY