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Originariamente inviata da ZAGOR
Concordo, seguirò anche io il tuo consiglio, non ho voglia di rompermi l'anima specie in una frontiera come quella Iraniana.
Peccato però per Adv factory, avrei fatto un pensierino al ritorno per far spedire le moto da Tibilisi.
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Ciao
A giorni comincerò a postare il report del mio viaggio in Iran di Agosto 2017.
Una cosa però intendo anticiparla:
Il passaggio frontiera a Bazargan proveniente da Dogubeyazit è stato il più veloce da quando viaggio in moto specie paragonato ai passaggi in Marocco ( 1998-2003-2016) - Siria ( 2007 ) - Giordania ( 2007 ) - Tunisia ( 1996-1997-2007 ) - Libia ( 2014 ).
Solo la Turchia visitata nel 2004-2005-2007-2012-2017 è stato più veloce.
All' ingresso a Bazargan sono stato avvicinato da uno dei tanti "traffichini" al cancello chiuso che separa la Turchia dall' Iran, ho accettato il suo aiuto, il signore ha chiamato la guardia di frontiera che ha aperto il cancello, ha preso passaporti e carnet de passage e mentre aspettavamo comodamente seduti nell' Ufficio Turistico dove una gentile signorina in chador ci domandava il nostro tragitto ( che poi in massima parte non abbiamo fatto ) e prendeva nota delle nostre generalità, ha provveduto a tutte le formalità doganali mentre la moto rimaneva parcheggiata con tutti i nostri bagagli, giacche e caschi sotto l' occhio vigile di una guardia di frontiera.
Dopo poco più di 20 minuti eravamo fuori con il Carnet timbrato come da norma.
Tra l' altro i camion entrano da un altro ingresso ed i veicoli privati ( macchine ) sono talmente rari da non costituire problemi di fila ( come in Turchia ) le moto poi sono inesistenti ( in tutto il viaggio l' unica moto incontrata era parcheggiata nel garage dell' Hotel Abbasi di Esfahan )
lo stesso signore ci ha poi accompagnato all' ufficio privato di cambio dove ho cambiato 300 dollari nonostante le insistenze a cambiarne di più ( non conviene: ci sono uffici di cambio in ogni città e quando occorre anche negli alberghi sono in grado di cambiare almeno 100 dollari o euro ).
La moto era parcheggiata al primo posto di Polizia fuori la dogana di Bazargan, che ci ha accolti con "Welcome in Iran", il saluto che ci ha accompagnati per tutto il viaggio.
Il tasso di cambio era molto più favorevole di quello ufficiale.
Ho dato 50 dollari di mancia perchè ero così contento da non badare alla spesa.
A ritorno ho trovato la stessa persona ed ho concordato per 20 euro, sono uscito con il Carnet timbrato in soli 15 minuti notando che la stessa prassi di avere un "assistente" era seguita anche dai camionisti che poi distribuivano "mance" a tutti i funzionari.
Dopo tutte le preoccupazioni per il passaggio frontiera della vigilia, la facilità di transito ha fatto sì che ci mettessi due giorni per realizzare che eravamo entrati in Iran
Il prossimo anno, se riusciamo a ritornare in Iran, seguirò la stessa prassi.
Un saluto