Era il 1998 e mi ero appena laureato. Vi risparmio la fatica di fare i conti… ero fuori corso di qualche anno. Avevo però un lavoro e mi occupavo di qualche faccenda famigliare. Naturalmente quando la passione per le moto mi lasciava il tempo. Ora ci sono i figli, ma all’epoca se la giocavano sul filo di lana la moto e la… beh, ci siamo capiti, quell’altra cosa che si cavalca altrettanto volentieri...
Insomma, era il 1998 e Bmw presentò una serie di moto commemorative dei 75 anni della propria storia motociclistica; erano tutte - per l’Italia - in serie limitata di 100 esemplari (una per concessionario) ed io quando vidi la GS bianca e rossa me ne innamorai. Così chiesi al concessionario BMW Nuova Tivo di Piacenza di poterla acquistare ma la sua era già stata venduta. Accidenti. Ebbe inizio la ricerca. Niente internet, niente social, niente whatapp e cose simili. Gambe in spalla e qualche telefonata scroccata dal Motorola degli amici.
Dopo qualche tempo la trovai a Milano nella concessionaria Nonsolomoto… lasciandogli un rene, due litri di sangue, una RT 1100, una R 50/5 ed un carrello porta moto, riuscii a comprarmi la moto dei sogni.
All’epoca ero più normale di quanto non sia stato nel decennio 2000 - 2010, cioè la moto era una e la si usava davvero. Ci girai tutta l’Europa, parte dell’Africa del nord e ci feci tutti gli Over2000raid (l’antenato dell’Over2000raider che voi conoscete oggi).
Avrei mille aneddoti da raccontare legati a quella moto, un trionfo di km e di felicità. Non l’ho per nulla risparmiata. Ricordo che dopo un paio d’anni, al ritorno dal Senegal, portai da Scardino i cerchi; mi sostituii 27 raggi rotti e mi disse: “non so se sia un record, ma direi che il podio non te lo leva nessuno”. Effettivamente qualche botta l’aveva presa. Ma erano botte di piacere. Poi si tornava dall’avventura e ci si rimetteva in sesto. Tutto tornava in perfetta efficienza e si era pronti a ripartire.
Il destino volle che nel 2001 ci separammo. Aveva appena compiuto i suoi primi 55.000 km.
Lei trovò un acquirente a Piacenza e corse ancora 40.000 km per poi finire (nel 2008) semi abbandonata in un box di Pistoia.
Mentre lei dormiva, io cambiai più moto che mutande, ma ho continuato a pensarla. E’ l’unica di moto di cui posseggo ancora il portachiavi originale, il suo totem ed il suo libro commemorativo con il certificato. Di ogni altra moto - tranne che della r 100 classic che ancora ho e che adoro - ho venduto (o buttato) tutto… Basta, il passato è passato… ma non per lei… per lei è diverso…
Poi un giorno della settimana scorsa, mentre sono nella sala di attesa da un medico e gioco con subito.it sul telefonino, … destino, fortuna, caso… il primo annuncio che mi salta davanti al naso è “vendo r 1100 gs 75° anniversario, numero 50 di 100”.
50 di 100? Ma sei tu? Davvero sei tu?
Il resto della storia già lo potete immaginare.
Da ieri è tornata a casa. A casa sua intendo. Con me.
Oggi ha qualche ruga, 97.000 km, ma è ancora in forma. Ha solo bisogno di cure e di essere riportata sulla strada a divertirsi.
Grazie Nicola per avermela venduta e grazie Raffaello per averla trattata bene quando io l’ho lasciata.
Bentornata AH08833, mi sei (mi eri !!) mancata tanto!