E' da più di un anno che ho voglia di una moto nuova. Aggiungo? E cosa? Cambio il K? E con cosa?
Alla fine, pensa e ripensa... son rimasto folgorato sulla via di Damasco, e nonostante quel briciolo di razionalità rimasto mi facesse pensare che stavo davvero facendo una cazzata... avevo deciso.
Moto bella, strana come piacciono a me (ma non chiedete che moto, perché non lo dirò manco sotto tortura...
), prezzo tutto sommato non proibitivo... deciso: la prendo e la sostituisco alla SS750, che "forse" ho un forumista interessato...
Parlo col venditore, che mi dice che segue personalmente la manutenzione, mi spiega qualche cosa sui punti deboli del mezzo e su come previene possibili grane... insomma, uno competente. Gli chiedo delle condizioni generali della moto, mi dice che meccanicamente è a posto e che esteticamente sta bene, a parte un graffio sul faro provocato da una botta data con la macchina dal padre, con conseguente caduta che però non ha provocato danni. Ok, ci può stare: vista la distanza di 500 chilometri decido che fare due viaggi è improponibile. Ritiro 4700€ in contanti dal conto corrente (minchia quanti soldi, a vederli tutti in banconote da 100 e da 50!) noleggio un furgone, e mercoledi mattina alle quattro sono al volante, in direzione Molise.
Dopo quasi sette ore di guida, arrivo a casa del tipo e vedo "lei", splendida ed esotica, davanti alla porta. Con gli occhi a cuore, parcheggio e la vado ad ammirare in tutto il suo splendore.
Il tipo mi accoglie, e inizio a controllare la signora. Mi dice che non la aveva lavata per presentarmela nelle sue condizioni di reale utilizzo; da una parte apprezzo, ma dall'altra considero che quella moto non veniva lavata non da qualche settimana, ma probabilmente da molti molti mesi. Lo sporco vecchio si riconosce bene, e non fa venire buoni pensieri... ma cerco di non farmi condizionare.
Noto il forcellone, in origine verniciato nero, che sul lato sinistro è scolorito e quasi tira fuori il grigio dell'alluminio: lui cerca di convincermi che mi sbaglio, che anche dall'altra parte è uguale, ma il difetto è davvero evidente, poco da fare. D'altra parte, anche i registri anodizzati del mono sono passati, con il tempo e il sole, dal rosso quasi al rosa. Guardo il cruscotto, e vedo i vetrini di entrambi gli strumenti in parte opacizzati, come la parte bassa del plexi del cupolino.
Vedo poi che gli specchi sono entrambi danneggiati e ristuccati, e che da una delle viti del plexi parte uno spacco sulla plastica lungo quasi dieci centimetri: "E questo?" gli chiedo. "Eh, sì... mi sono scordato di dirtelo". Cazzo, come "ti sei scordato"? Ti chiedo come sta la carrozzeria e mi dici che è in ordine... e poi trovo il cupolino spaccato, oltre al fianco sinistro e al guscio coprisella del passeggero graffiettati.
Vedo il faro posteriore rotto e rincollato con l'Attack. "E questo qui?"; "Ah sì... ma quello si cambia facile, mi ero scordato". La sella è rinfoderata con una pelle marrone scamosciata degna di un vecchio divano: mi dice che sotto c'è l'originale, ma danneggiata su un lato. La targa è danneggiata e evidentemente raddrizzata e con i numeri ripassati a pennello: sostanzialmente non sa spiegarmi in modo credibile come mai.
Metto in moto. Il motore suona rabbioso e incazzato come piace a me... una cosa che scalda il cuore. Spengo e riaccendo un paio di volte nell'arco di dieci minuti, e lui mi sconsiglia di farlo perché rischia di ingolfarsi... e in effetti l'odore di benzina in giro è evidente. Mi fa vedere, quasi a vantarsi, la "chicca" della centralina aggiuntiva col trimmer di regolazione, di cui mi aveva fino ad allora taciuto l'esistenza... e capisco tante cose.
Mi vede titubante e mi propone 200€ in meno. Regalone!
Gli dico che, visto tutto, la moto non è esattamente come me la aspettavo, e lui inizia con la storia della moto rara, fra l'altro di quindici anni... e gli rispondo che, come già sa, ho due moto che di anni ne hanno quasi trenta, e si presentano di gran lunga meglio della sua. "Eh, ma la SS... capirai..." "Capirai un cazzo: ho anche una SL del '92, che ne saranno rimaste dieci in Italia, e la tengo come l'oracolo". "Ah, allora ho capito: tu sei uno di quelli che vogliono vedere la moto lucida e splendente... poi non importa cosa c'è sotto".
Ok, va bene... non tiro avanti la discussione che altrimenti mi tocca dirgli che uno che manco ingrassa la catena ha poco di che vantarsi sulla cura personale della manutenzione della propria moto.
Alla fine me la avrebbe lasciata per 4000€, ma non sarei stato contento. Ero partito per spenderne 4700 in una moto in ordine: risparmiarne 700, o anche fossero stati 1000, non mi avrebbe fatto ripartire contento.
Mi saluta quasi incredulo, io salgo di nuovo sul mio bel furgone Hertz, e me ne torno via. Per strada ho mangiato un buon piatto di spaghetti, ho comprato del pane molisano, un formaggio primo sale, due bottiglie di birra artigianale del Sannio, e una mozzarella di bufala.
Il furgone mi ha fatto fare tutto il viaggio di ritorno con la spia della diagnostica accesa e, dopo numerose avvisaglie, in autostrada, all'altezza di Chiusi-Chianciano, ho definitivamente perso l'uso della sesta marcia. Sono arrivato a casa dopo quattordici ore e 1000 chilometri abbondanti, con 300€ in meno nel portafoglio.
Bella giornata.