Vai indietro   Quellidellelica Forum BMW moto il più grande forum italiano non ufficiale > Boxer 4 valvole > R1100S - R1200S


Share This Forum!  
  
 
 
Strumenti della discussione Modalità di visualizzazione
Prev Messaggio precedente   Prossimo messaggio Next
Vecchio 31-07-2009, 04:21   #1
FranzG
Mukkista doc
 
L'avatar di FranzG
 
Registrato dal: 06 Aug 2007
ubicazione: Siena
Cool L'eSSenza

L'eSSenza


In un brumoso mattino di primavera, un motociclista di una certa età, subito dopo il pieno a 98 ottani come recita l'etichetta apposta al serbatoio della sua fiammante R1200S d'improvviso sentì una voce. Sulle prime pensò che fosse la voce registrata della colonnina del Bancomat che lo avvertiva che il conto era in rosso, non senza chiedersi come era possibile, ma così non era. Sulle seconde pensò che si trattasse di quella vacca di Chiara del TomTom che immancabilmete lo avvertiva di tornare indietro quando poteva e, più avanti, di fare inversione a U. Ma così non era.

Raccolse tutte le sue forze, e con immane sforzo cercò di capire che cosa questa voce dicesse, nonostante l'amico con la Speed Triple con lo Zard appena montato revvasse in folle (spregio!) inimicandosi tutte le vecchiette del circondario. La voce, dopo alcuni istanti, gli si presentò scandita e tonante, e diceva: «Vai, e recati sul Monte Aramiat che devo dirti due-tre cose!»

Il motociclista rispose che in realtà prevedeva di fare un altro giro con l'amico con la Speed, du' pieghe tra Volterra e Pomarance, che tanto non era né sabato né domenica e quindi non c'erano i protettori della strada a vigilare alacremente e che il Monte Aramiat era un pezzo in là e minacciava pure di piovere da quelle parti.

«Chétati» rispose la voce «e muoviti anche alla svelta, che io di pazienza ne ho sempre avuta poca ed oggi ne ho anche meno». Il motociclista stava per dare una voce all'amico triumphista per avvertirlo del cambio di itinerario, ma prima che potesse aprir bocca la voce irruppe nuovamente: «No! Da solo! E senza polizia. E non provare a fare il furbo, perché altrimenti... beh, altrimenti sai già quali saranno le conseguenze!» Il motociclista mise in folle, accese la moto, ingranò la marcia e partì. In realtà non aveva la più pallida idea di quali sarebbero state le conseguenze, ma la voce era stata comunque molto convincente e quindi si diresse, tacendo, verso il Monte Aramiat. Durante il viaggio cercò di fare le curve molto tonde e di guidare la moto con il corpo, perché così era giusto. Cercò di fidarsi dell'anteriore e di rimanere alto coi giri, perché così era giusto. Così avevano fatto i suoi padri, e i padri dei suoi padri, e i padri dei padri dei suoi padri. All'altezza del 43° parallelo, nella ghignante località di Gallina, si fermò in preda ad una crisi mistica. Il bar di Gallina era chiuso, il luogo deserto. Il motociclista spense il suo ruggente mezzo usando la chiave, perché così era giusto. Senza neppure toglierti il casco, dopo aver atteso qualche minuto e controllato il livello dell'olio dall'apposito oblò, gridò: "CHI SEI?" La voce rispose: «Io sono l'unico punto fermo, intorno al quale ruota un universo in continua ed inesorabile evoluzione». "Ma questo non vuol dire un accidente!" rispose il centauro. La voce replicò: «Te vai avanti e non rompere, che verso le tre ho un altro appuntamento e non ho tempo da perdere con te. Ricorda, o segui attentamente tutte le mie istruzioni oppure... sai bene quali saranno le conseguenze.» Sempre più ignaro delle conseguenze, il povero motociclista seguitò la sua cavalcata verso la cima del Monte Aramiat.

Giunto in vetta, a circa 1780 metri s.l.m., trovò un paesaggio deserto e spettrale, del tutto diverso dal solito paesaggio turbinante e vociante di bambini ilari, di coppiette litigiose e di briachi chiassosi che si incontra il sabato o la domenica sul monte. Il parcheggio era vuoto, non c'erano neppure le sardomobili degli usuali ristoratori. Spense il mezzo con la chiave etc. etc. e lo appoggiò con l'apposita stampella. Scese, e si tolse casco e guanti appendendoli al porta-casco della R1200S, del quale ignorava il motivo per cui ne era stato apposto uno simmetrico dall'altra parte. L'atmosfera era già di suo irreale, quando d'improvviso scese una nebbia solo a tratti rarefatta. Si allontanò dalla motocicletta, di un paio di metri, e questa fu all'istante avvolta dalle fiamme - che tuttavia non bruciavano il mezzo letteralmente fiammante. Dalle fiamme si udiva un lieve frusciare, unito ad un distinto scoppiettio in fase di rilascio del gas.

La stessa voce, stavolta tuonante, mentre il centauro atterrito osservava la scena in preda al pensiero agghiacciante che non aveva fatto la furto-incendio, proferì queste parole:

«Ora ascoltami, o triste miscredente, perché io sono qui per illuminarti. Tu farai tesoro di ogni mia parola qualsiasi essa sia, e la diffonderai tra i tuoi simili. Io sarò il tuo verbo e tu sarai il mio braccio. Io sono ciò che È, e cioè l'eSSenza: eSSe vuol dire eSSere, e ciò ti sarà sufficiente. Voi tristi miscredenti non siete che ombre della mia sostanza, e quelli che non crederanno in me non saranno che vostre ombre. E dal momento che voi tutti non siete che ombre, o in alternativa ombre di ombre, là fuori non c'è nient'altro che un buio della madonna che non lo illumini neanche con i fari di profondità della Touratech. Intesi?»

"Intesi" rispose il centauro, con fare dubbioso.

«Taci! Potrai parlare solo quando sarai interpellato» disse la voce, che proveniva dalla fiammeggiante R1200S, "ma mi hai fatto una domanda..." disse il motociclista, "mi sono sentito interpellato!"

«Sai benissimo cosa voglio dire. Comunque continuiamo. Qui, in questo luogo da me prescelto, in cui vissero i vostri padri, e i padri dei vostri padri, e i padri dei padri dei vostri padri, tu riceverai da me, dall'eSSenza, alcuni comandamenti: per l'esattezza dieci. Tu potrai chiedere spiegazioni, se lo desideri o se non sarai in grado di capire. A memoria di questo mio dono, ti lascerò due tavole in pietra recanti i comandamenti stessi, in un formato adatto ai bauletti Vario del GS. In più ti lascerò altre sette tavole in pietra, sempre nello stesso formato, recanti le note a piè di pagina relative ai comandamenti.»

"O eSSenza", interruppe il centauro, "in primo luogo, si potrebbero fare un po' meno comandamenti che avevo intenzione di fare du' pieghe da qualche parte? E in secondo luogo: me lo spieghi come c@zzo faccio a portarmi dietro un set di nove tavole in pietra, adatte ai bauletti Vario, che sulla R1200S non si può portare neanche un borsello di medie dimensioni? Siamo alle porte del tremila, potevi scegliere un supporto più moderno tipo una chiavetta USB". A quel punto un lampo squarciò il cielo, accompagnato dal rombo di un tuono e dal suono di una sgassata in perfetto stile Akrapovič con Y e collettori. La voce tuonò a sua volta:

«Allora non ci siamo capiti! Tu devi tacere e imparare, e basta. Per quanto riguarda le tue futili osservazioni, in primo luogo sono c@zzi tuoi, te prova a sederti in sella con queste fiamme e poi senti che profumino di arrosto. In secondo luogo, sono sempre c@zzi solo che tuoi, ti organizzi, chiami l'assistenza della BMW service card o te li fai spedire a casa dal Bartolini. In ogni caso non è un problema mio. Per cui si comincia.

«Primo comandamento. Io sono la tua eSSe. Penso che questo comandamento qui sia tanto laconico quanto chiaro e inoppugnabile. Hai pagato, stai pagando, pagherai e con te pagheranno i tuoi figli e i tuoi nipoti: per questo io sono la tua eSSe. Dunque su questo punto non ci sono domande e quindi vado avanti. Non avrai altra eSSe al di fuori di me. Sai che vuol dire questo? Che non avrai roba tipo la K1200S e la F800S. E neppure la S1000RR: scordatela. Ma non solo, allo stesso modo non avrai l'SV650S o il Carrera 4S, non farai la spesa alla Esselunga, se passi per Monaco di Baviera, mia patria, prenderai solo la U-bahn e non la S-bahn. E già che ci siamo non avrai neppure il CBR1000RR, che con la eSSe non c'entra una mazza ma oggi mi sento così, intransigente.»

"Ma..." il nostro non fece in tempo a dirlo, che la voce lo fermò: «Non accetto repliche. Così è, triste miscredente: provaci un'altra volta e verrai bannato da tutti i forum del passato, del presente e del futuro, incluso (ma non limitandosi a) quello del Kymco Exciting 250 arancione.» Abbattuto, frastornato e convinto di aver alla fin fine buttato un giorno di ferie, il motociclista si sedette a terra e continuò ad ascoltare, mentre l'umido ed il freddo gli rendevano insensibili le natiche. L'eSSenza, con voce compiaciuta per aver indotto questa sensazione di scoramento, profuse gli ulteriori comandamenti.

«Secondo comandamento. Non pronuncerai il nome dell'eSSenza, dell'eSSere e dell'eSSe, se non per lodarla e glorificarla, e per tessere le sue lodi e cantare la sua gloria. In compenso potrai lodarla e glorificarla, e non avrai che parole di lode per la eSSe. Non dirai pertanto: "la eSSe è una discreta motocicletta", ma piuttosto "la eSSe è una motocicletta favolosa". Dell'eSSenza dirai "va come un fulmine", e se un miscredente obietterà a questa tua affermazione, adducendo presunte prove scientifiche blasfeme, dirai: "si vede che il fulmine che ho visto io era un fulmine meno sconsiderato del fulmine che hai visto tu". Non dirai che la eSSe è lenta nell'uscita di curva, dirai piuttosto che è diversamente veloce. Non dirai che è legnosa, ma piuttosto che è rispettosa dell'ambiente. Non dirai che va forzata nelle manovre, ma che dev'essere accompagnata con il corpo. Né oserai affermare che è poco comunicativa: dirai piuttosto che l'eSSe è riservata e preferisce comunicare solo con gente che conosce. La eSSe inoltre non si svaluta, si rende più accessibile ai comuni mortali. Inoltre, ogni volta che dovrai pronunciare la lettera 'S', in qualsiasi parola ed in qualsiasi lingua, la pronuncerai in maiuscolo. Domande?»

"Ne avrei una..."

«Non importa. Terzo comandamento. Il giorno di sabato ed il giorno di domenica ti recherai sulla strada a glorificare e lodare l'eSSenza. A tutti farai capire che l'eSSe è l'unica eSSenza e non v'è altra eSSenza al di fuori di eSSa. Sceglierai i passi dove si assembrano i miscredenti intutati e cercherai con massimo zelo e grande devozione di fare proseliti. Non importa se non è più possibile ordinare una eSSe: al termine della tua opera di evangelizzazione tutti dovranno desiderare una eSSe, e di far parte dei pochi eletti che sanno dell'eSSenza.

«Quarto comandamento. Onora la R1100S, la BoxerCup e la Randy Mamola Replika. E imponi al prossimo tuo adottivo albionico (e pertanto perfido) di lasciare intatto ogni singolo adesivo si dovesse trovare su uno di questi esemplari. Ricorda: difendi l'adesivo con fede cieca. L'adesivo rappresenta ciò che un tempo fu, ed è il simbolo della gloria. Difendi l'a-de-si-vo!

«Quinto comandamento, poi facciamo un pit stop. Non uccidere. Ma in compenso, se ciò ti dà piacere, puoi picchiare anche a sangue e dare tante, ma tante, ma tante di quelle botte a chiunque osi anche minimamente proferire una parola che, come da secondo comandamento, non sia di lode e gloria per la eSSe e quindi per l'eSSenza. Se poi il miscredente, nonostante sia stato quasi trucidato e ridotto ai minimi termini, osa continuare a criticare anche blandamente o con supponente oggettività la eSSe... beh, a quel punto ammazzalo e festa finita. Quando ci vuole ci vuole. Ok, adesso vai a prendere un caffè al rifugio là dietro ma nel giro di 10 minuti ti voglio qui.»

"Quanto Sei clemente, o eSSenza..." ed il centauro si diresse verso il rifugio, che comunque era chiuso e quindi rimase a bocca asciutta. "Oltre al danno la beffa", pensò. Si consolò con una Fisherman's che però gli andò di traverso e manca poco si strozza. Al ritorno trovò l'eSSenza meno fiammeggiante e pensò che si fosse assopita. Ma di colpo riprese ad ardere, e con voce roboante seguitò.

«Sesto comandamento. Non presterai la eSSe, non ti farai prestare altri mezzi. E se così dovesse essere nonostante il mio comandamento, sappi che patirai le pene dell'inferno del motociclista eSSenziale per l'eternità se solo oserai fare paragoni che non siano più che vantaggiosi per la eSSe. Una speciale deroga può esserti accordata se devi esprimere un giudizio positivo sulla HP2 Sport, ma nel complesso tale giudizio non deve essere di più di cinque parole, di cui almeno una deve essere una preposizione. Spero che quasta cosa tu te la sia segnata. E comunque la eSSe ne deve uscire almeno vincitrice morale. Da ogni altra eventuale prova comparativa con altre moto, deve essere evidente che l'eSSenza è una, ed è più veloce, più maneggevole, più fica e comunque molto più migliore assai. Intesi?»

"Solo una coSa", intervenne il motociclista, "in che conSiSte l'inferno del motocicliSta?" E l'essenza: «Bah, una serie di cose. Ad esempio: mille kilometri al giorno sull'autostrada BO-MI a 10km/h fissi, con davanti Stefano63 che riesce a finire le saponette anche sul dritto. Oppure un giro in un negozio di accessori in carbonio con Dugongo64 e una disponibilità di 27 euri.» "Nooooooooooo..... l'allevatore di Scimmie no!" disse il povero centauro.

«Settimo comandamento. Non fingere di essere cosciente dell'eSSenza se non lo sei. Verrai immediatamente sgamato, ad opera di segni divini infallibili inviati dall'eSSenza stessa - tipo ritrovarti con un nick in stile Ducati indipendentemente dalla tua volontà. Immediatamente il tuo ferro sarà trasformato in un Benelli tre marce scalcinato o in un saltamacchioni fabbricato a Taiwan fuori garanzia. E sarai bannato da tutti i forum bla bla bla. Garantito.

«Ottimo comandamento. Non andare in giro a fare lo sborone tipo "io ho guidato questo", "io vado in moto da cinquant'anni", "io ne so più di te perché ho fatto il collaudatore", e cazzate simili. L'unica moto è la eSSe che è l'eSSenza, pertanto se tu hai guidato altre centomila moto è come se avessi guidato la Vespa 50 Special fino a quel momento. Anzi, neanche la Vespa, ma uno Scarabeo di seconda mano. Se farai questo, sarai additato da tutti come miscredente e subirai ogni tipo di umiliazione, sarai scherzato pubblicamente e sarai costretto per l'eternità a tradurre in italiano corrente i post di THE RED S--- e anche quelli di Immamai. E a spiegarne a tutti il significato, ed ogni volta che sbaglierai qualcosa i suddetti ti piglieranno a sganassoni finché non ne potrai più e comunque dopo dovrai ricominciare da capo. Non andrai in giro a raccontare che hai messo il ginocchio a terra se non sarai in grado di dimostrarlo con prove inoppugnabili, non ti farai vendere le saponette usate da Stefano63 per vantarti con gli amichetti del bar, non andrai a dire in giro di essere più bello di Paolo il Bello: di Paolo il Bello ce n'è uno solo e tutti gli altri sono delle imitazioni, checché ne dicano le eventuali sedicenti presenze femminili del circolino. Ogni menzogna che dirai ti sarà fatta pagare con punizioni corporali oltre all'eterna dannazione, che te manco t'immagini.»

"Minchia." fu la risposta.

«Nono comandamento. Non desidererai il GS degli altri. Anzi, non desidererai il GS e basta: l'OFF si chiama OFF perché è off-limits, vorrà dire qualcosa no? E comunque, se ti troverai mai a dover fare una strada a sterro o passare attravrso un bosco, dovrai lodare e glorificare la eSSe e la sua eSSenza e dimostrare che la eSSe può fare le stesse cose che si fanno con un Husaberg del peso di 3 etti e mezzo scarsi inclusa la tara, perche eSSe è l'eSSenza della moto e tutto il resto è niente. E comunque non perderai occasione per dire che il GS è una moto inutile, che non è né carne ne pesce, che alla fine ci puoi caricare la stessa roba che va sulla eSSe e che il passeggero sta scomodo uguale. E che comunque le moto sono fatte per portare una persona alla volta e il resto sono dei furgoni con due ruote. Questo è quanto.»

"Per fortuna che Siamo quaSi alla fine..." disse il centauro ormai allo stremo delle forze. Ma la voce lo invitò a tacere, non senza mandargli un fulmine che gli incenerì l'allora folta capigliatura (della quale non rimase traccia) e continuò:

«Decimo comandamento. Tu non desidererai lo scarico del Dugo. E non desidererai le staffe e l'impianto frenante di Bmw.71, né i cerchioni di Nicotacos... e se li desidererai, preparati a cercare un lavoro non troppo ortodosso perché ti serviranno tanti di quei quattrini che non ci potresti credere. Hai scelto la dura via dell'eSSenza, una via di sacrificio spirituale ed economico, che ti condurrà ad un'esistenza ascetica e di povertà. Non senza privarti di altre gioie terrene tipo la gnokka (tranne poche eccezioni). Ricorda: tu sei il mio braccio, il mio ginocchio ed il mio polso. Quando la tua fede verrà a vacillare, e un miscredente bastardello con un 1198 tiratissimo ti supererà lasciandoti di stucco ed esponendoti al pubblico scherno, ricordati che l'eSSenza ti accompagna e invece di rosicchiarti i gomiti al primo bar che incontri, rammenta che hai scelto la ripida strada dell'iniziato, dell'eSSista. Hai finalmente domande?»

"No, o eSSenza". Al termine di queste parole, il fuoco intorno al mezzo si diradò pian piano, e lo soppiettio in fase di rilascio si assottigliò per ricongiungersi al silenzio del Monte Aramiat. Ma il volto del centauro si illuminò d'immenso. Come per incanto capì, comprese finalmente perché lui era stato costretto a portare questo peso (190kg a secco sono una misura ottimistica). Capì che, solitario, avrebbe dovuto condurre la sua guerra personale contro la saponetta seguendo le orme (anzi, le traiettorie) del Grande Maestro Stefano63. Capì che in cuor suo doveva bannare mentalmente ogni barbaro impudente ed infedele che avesse osato mettere in dubbio l'eSSenza della qualità o la qualità dell'eSSenza. Capì che non era lui che aveva scelto la eSSe, ma la eSSe che aveva scelto lui. Non importava a che prezzo.

Da allora in poi avrebbe seguito con il sorriso e con la necessaria devozione e abnegazione la via, quasi monastica, dell'eSSenza, e sarebbe stato felice. Chiamò l'assistenza BMW per farsi scansionare le tavole ottenute in dono dall'eSSenza, incluse quelle con le note a piè di pagina, ma una volta effettuata la scansione i tecnici della Casa Bavarese dissero che l'intervento non era in garanzia, e che era quantificato in 52 unità di lavoro, per un costo totale inclusi i materiali (una chiave USB fabbricata per BMW dalla Rotax) di 760 euri totali. Pagò, compiaciuto ed a cuor leggero. E diffuse il verbo, perché così era giusto.

Così volle l'eSSenza.


F.
__________________
Franz - TP-LINK TD-W8970 »Häirdryër«
Noi ce mettemo la tazza, voi mettetece er culo.
FranzG non è in linea   Rispondi quotando
 

Strumenti della discussione
Modalità di visualizzazione

Regole d'invio
Non puoi inserire discussioni
Non puoi inserire repliche
Non puoi inserire allegati
Non puoi modificare i tuoi messaggi

BB code è attivo
Le smilie sono attive
Il codice IMG è attivo
il codice HTML è disattivato

Salto del forum


Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 05:33.
www.quellidellelica.com ©

Powered by vBulletin versione 3.8.4
Copyright ©: 2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Traduzione italiana Team: vBulletin-italia.it
noleggio HP ducati