rrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr rrrrrrrrrrrrrchi sÃ* usare il tester - Quellidellelica Forum BMW moto il più grande forum italiano non ufficiale

17-04-2005, 22:22

e ha tempo e voglia di spiegarmi come funziona ?vorrei fare dei controlli
sulla mukka,ma non sò da che parte rifarmi

,il tester in questione
è questo http://www.freephotoserver.com/view....2000079113.jpg

Alessandro S · 17-04-2005, 22:35

Prima fase, non usare quell'apparecchio (di 30 anni fa). Compra un tester recente, digitale, anche da supermarket ( 20 euro circa). Con tutta la buona volontà il vecchio radioelettra non ha una precisione nemmeno paragonabile ad un tester cinese recente.
Ciao
Alessandro

17-04-2005, 22:48

Azz...e io che credevo di aver rispolverato chissà quale meraviglia tecnologica

..vabbè investirò questo ventino...
poi però mi spieghi è?? grazie ciao

Alessandro S · 17-04-2005, 22:55

Va bene

, una curiosità, la scala con l'arco verde, rosso e il punto di domanda al centro serviva, in unione con un altro apparato, sempre radioelettra, per la prova dei tubi termoionici, valvole.
E' stato l'ultimo multimetro della nota casa torinese di corsi per corrispondenza.
Ciao

17-04-2005, 23:02

Un vero pezzo di storia !!

albiTO · 18-04-2005, 06:39

In effetti con quello, + che misurare la tensione della batteria...
Per il tps, sarebbe meglio un digitale!
La prima cosa da fare è l'azzeramento, che non riesco a capire come si faccia. Forse premendo il tasto azzeramento e ruotandolo fino a portare la lancetta sullo zero.
Cmq metti i puntali nei due fori esterni in basso, uno in quello nero (COM), l'altro nel rosso VCC (le tensioni sulla moto sono in corrente continua). Il selettore di sx su CC, e quello di dx sulla dicitura 100-30 (quindi in orizzontale). Poi puoi misurare, leggendo il valore sulla seconda scala graduata nera dall'alto, tenendo conto che il 10 del fondo scala diventa 30, visto che hai selezionato 30 col selettore.
Minc@@a, cmq potevi metterla in verticale lafoto, mi è venuto il torcicollo!

Luigi · 18-04-2005, 07:47

Userei il tuo:

-E bello
- E vecchio
-E Piemontese 8)
-Le scritte sono in Italiano e non in basic english

Per l'uso che se ne fà su una moto, basta e avanza.

Scala CA, corrente alternativa, ad es uso in casa, fino a 300v
Scala CC, corrente continua, moto, auto, elettronica, fino a 300v
Due scale di resistenza (ohm) per misurare la continuità di un filo o il valore ad es di una sonda
Una scala di intensità maCC, in milliampere corrente continua, per misurare assorbimenti (lievi eh, mica il consumo dell'avviamento o la carica batteria 8) ), con quella scala il tester deve essere inserito in serie.

Incovenienti: devi tarare la lancetta prima delle misure (tiene conto dello stato batteria), e sicuramente non è protetto dalle inversioni di polarità.

Il filo d'uscita nero deve essere su comune -. Il secondo, su 1000 vca se misuri una corrente alternativa, 1000vcc per corrente continua. Non riesco a leggere le scritte di sopra, a parte +1A (assorbimento intensità fino a 1 amp).

Pero come ti ha detto Albi 71, per il Tps (mvcc) non è sufficiente.

Gianchi · 18-04-2005, 09:42

Quote:

Originariamente inviata da Andrea

Un vero pezzo di storia !!

Si, guai a te se lo vendi/butti. E' come le radio a valvole, assolutamente da tenere. Conservo religiosamente il mio tester ICE-680 R - "R come record" diceva la pubblicita' nell '71.
Altro che digitali ......

Alessandro S · 18-04-2005, 09:42

Il problema è che per le misure di tensione apprezza solo il mezzo volt, oltre che per il tps non è che vada proprio bene nemmeno per misure precise di tensione ricarica alternatore.

Ha un impedenza interna di soli 10.000 Ohm/Volt contro 1MOhm/Volt dei modelli correnti. Questo in certe misurazioni provoca errori in quanto costituisce un carico fittizio che modifica la tensione sotto esame.

Non è ad autopolarità, in certe misure ( tensione e corrente) basta sbagliare polarità di inserzione e addio strumento a bobina mobile).

Non può misurare bassi valori resistivi in quanto la portata minima è x10

Le misure di corrente sono limitate ad 1A fondo scala.

L'errore a fondo scala delle misure è altissimo, mi pare di ricordare non meno di +-5%.

le boccole sottostanti lo strumento servono, da sinistra a destra:

misure amperometriche cc 100microampere f.s. ( rosso)
Misure audio con scala in unità db/volt: (verde) ( 0 dbvolt=0,775V/600 Ohm), con impedenza di ingresso troppo bassa, quindi va bene solo per amplificatori di potenza.

Misura amperometrica cc 1A fs , negativa ( nera) o positiva ( rossa)

( ce l'ho anchio nel mio museo tecnologico

)

Ciao Alessandro

cidi · 18-04-2005, 09:51

Quote:

Originariamente inviata da Alessandro S

Il problema ...

... il micidiale teorema di thevenin ...

Luigi · 18-04-2005, 09:52

In fin dei conti hanno ragione, dovresti regalarmelo (ovviamente con spese postali a carico tuo 8) ), cosi terrà compania al mio splendido gigaohmmetro "Metrix" anni 60, peso circa 1 kg, batteria piatta 4.5V.

18-04-2005, 11:22

E' semplicemente FANTASTICO !!!!!!!!!!!!

Se vuoi, lo puoi spedire a mio carico...
Se accetti, ti spedisco un ottimo digitale, sempre a mio carico...

Ma per l'amor del cielo: NON BUTTARLO !

LAMPS

-10 -9 -8 -7 -6 -5 -4...........

18-04-2005, 22:28

nessuno ha parlato di buttare/vendere/barattare,comunque
visto il successo riscosso...Farò pagare il biglietto

Scherzi a parte.. intanto vi ringrazio per le vostre risposte,ma da quello che ho capito mi conviene comperare un tester digitale,visto che è proprio
il TPS che intendo controllare,quindi prima di cercare di capire come funziona questo

preferisco avere per le mani quello nuovo
e chiedere nuovamente lumi.Se avete qualcosa di economico ed
ESTREMAMENTE SEMPLICE da usare da consigliarmi...siete i benvenuti

rasù · 19-04-2005, 02:31

io ne ho uno della radioelettra come quello della foto ancora in scatola da montare, insieme ad una specie di aggeggio inserito in una scatola simile che funziona da resitenza e condensatore variabile, credo per esperimenti vari.... chissà dove l'ho messo.
per le riparazioni uso un più moderno ICE 680 r, per quel che ne capisco di elettronica va più che bene.
però non so come misurare i condensatori, c'è qualche elettronico che mi aiuta?

Luigi · 19-04-2005, 06:47

Normalmente ci vuole un "capacimètre" non so come dite in Italiano

Ma quella funzione è presente nel tuo tester? I valori si esprimono in Farad, µFarad,nFarad.

19-04-2005, 18:56

Per i condensatori elettrolitici (quelli polarizzati per intenderci) un buon apprezzamento lo puoi avere anche misurandoli con l'ohhmetro a lancetta, ma vedi solo se sono aperti, in corto e come guizza la lancetta di carica
Ci vorrebbe un misuratore di ESR per gli eletrolitici (ESR=Equivalent Serie Ressitance) ma gli ultimi tester digitali -ma anche l'ICE680R alimentandolo a 230Vac con l'apposita spina-cavetto in dotazione- hanno un capacimetro anche per condensatori a capacità bassa (da 10picofarad in su)

Certo che un capacimetro apposito andrebbe benissimo

www.nuovaelettronica.it

Alessandro S · 19-04-2005, 22:36

Quote:

Originariamente inviata da rasù

io ne ho uno della radioelettra come quello della foto ancora in scatola da montare, insieme ad una specie di aggeggio inserito in una scatola simile che funziona da resitenza e condensatore variabile, credo per esperimenti vari.... chissà dove l'ho messo.
per le riparazioni uso un più moderno ICE 680 r, per quel che ne capisco di elettronica va più che bene.
però non so come misurare i condensatori, c'è qualche elettronico che mi aiuta?

Era un box di sostituzione resistori e capacità cosidetto a decade. In pratica consentiva di selezionare un valore resistivo o capacitivo da inserire in un circuito di prova per verificarne gli effetti. Aveva le stesse dimensioni del multimetro e si chiamava provacircuiti

Mentre questo era il provavalvole

Radioelettra approntava, in base ai corsi a cui ci si iscriveva, anche altri strumenti, persino un oscilloscopio. Erano comunque strumenti dalle prestazioni limitate, che potevano anda bene a principianti o radiotecnici alle prime armi, dopo un po' di esperienza si percepivano subito i loro limiti. Ad ogni modo tra gli anni 60 e 70 possedere strumenti con prestazioni 'dignitose' era veramente una cosa per pochi. Sporatutto in Italia, paese ne quele ci sono stati pochissimi produttori di strumenti per il laboratorio o la ricerca elettronica. Mi viene in mente la Gavazzi (pantec) la ICE, la Geloso. Ma il top erano i prodotti tedeschi e americani, con qualche breve puntata in Gran Bretagna.
Stop, mi fermo che sono totalmente OT