Un saluto a tutti.
A Maggio ho chiuso la mia attività, servizi finanziari destinati al Recupero Crediti Stragiudiziale Bancario e con mia moglie, la mia socia e compagna di viaggi (Con 200.000 chilometri sul sellino posteriore della nostra moto dei miei 350.000 dal 1992 ad oggi), abbiamo deciso di prenderci almeno due anni “sabbatici” prima di capire cosa vogliamo fare per il resto della nostra vita.
Ho 64 anni e mia moglie 65, lei starebbe sempre a casa fissa davanti alla TV con Barbara D’Urso-Grande Fratello-Soap Opera spagnole, farebbe solo vacanze all’Isola D’Elba e giornate di mare a Fregene io invece non riesco a stare fermo in un posto e come torno da un viaggio sto già a programmarne un altro….Insomma una coppia perfetta ed affiatata….Infatti quest’anno abbiamo festeggiato i primi 25 anni di matrimonio e 26 in moto con cui abbiamo visitato assieme Marocco(2volte)-Tunisia-Libia-Grecia(6 volte comprese Creta e Rodi)-Spagna-Portogallo-Turchia(5 volte)-Siria-Giordania-Kosovo-Serbia-Montenegro-Croazia(2 volte)-Bosnia-Macedonia-Francia(compreso tantissime volte la Corsica)……
Lo scorso anno ci siamo concessi uno splendido viaggio in Iran
http://94.177.196.12/vbforums/showth...highlight=IRAN
Quest’anno una vacanza di 60 giorni in Grecia con la moto come pretesto per oziare nel nostro albergo preferito a Kala Nera nel Pelion con intermezzo ad Alonissos nelle Sporadi e Limni sull’isola di Evia.
Il prossimo anno vorremmo partire per un viaggio di almeno 2 mesi naturalmente in sella alla nostra moto, R1200GS “Diavolina” acquistata nuova nel 2006 con oltre 173.000 chilometri di viaggio tra cui Siria e Giordania visitate nel 2007.
http://www.quellidellelica.com/vbfor...d.php?t=136134
L’intenzione è di visitare Georgia-Armenia-Iran-Turkmenistan-Uzbekistan.
Una volta a Samarcanda decideremo se continuare per il Kyrghizstan ed il Kazakistan dove fare un piccolo check con cambio gomme alla filiale BMW di Almaty, o tornare da Samarcanda riattraversando il Turkmenistan fino al confine Iran.
Ritorno via terra sia se torniamo da Almaty che da Samarcanda per rientrare in Iran e trascorrere almeno 13 notti in un paese dove abbiamo lasciato il cuore visitando nuovi luoghi e scoprendone altri.
Di proposito non visiteremo il Tagikistan e conseguentemente non percorreremo la M41 “Pamir Highway” perché non è un percorso che intendo fare con mia moglie come passeggero….
Le problematiche legate al viaggio riguardano i visti-documenti e gli itinerari da scegliere in base alla qualità delle strade da percorrere e le loro difficoltà. Questo è quanto ho fino a qui raccolto:
VISTI
• Visto Iran: sono andato al Consolato Iraniano ed ho fatto presente il caso di doppio ingresso in Iran considerato il percorso di andata e quello di ritorno nel loro paese. Mi hanno confermato la quasi impossibilità di un visto con doppio ingresso ma con un sorriso mi hanno fatto notare che con l’introduzione del Visto Elettronico potrei partire con un visto sul passaporto (come lo scorso anno di tipo “turistico” senza specificare l’utilizzo della moto in quanto teoricamente non potrebbero entrare in Iran moto di cilindrata superiore ai 200cc) e la copia della richiesta di un secondo visto elettronico da presentare al rientro della frontiera Iraniana.
• Visto Turkmenistan: Ho telefonato all’Ambasciata, che da poco ha aperto a Roma e che si trova a poca distanza da dove abito e sono stato rassicurato sul doppio ingresso nel loro paese, la mia intenzione comunque è quello di prendere un appuntamento per chiarimenti non tanto sul doppio ingresso quanto sulle date apposte sul visto. Non intendo chiedere il Visto Turistico, che ti obbliga ad essere accompagnato da una guida locale con un LOI (Letter Of Invitation) ma solo quello di transito che ti permette 3-5 giorni per l’attraversamento ed un percorso stabilito e non modificabile, cosa che mi va bene dato che sia l’andata che il ritorno prevedono due strade ben precise: Ashqabat-Dazoguz all’andata e Turkmenabat-Mary-Sarahs al ritorno.
• Visto Uzbekistan: il sito dell’ambasciata qui a Roma è molto chiaro ed è possibile il visto turistico della durata di 30 giorni con doppio ingresso al costo di 70 euro a cranio.
• Visto Kazakistan: non è più richiesto per i cittadini Italiani.
• Visto Kyrgzstan: non è più richiesto per i cittadini Italiani.
• Visto Armenia e Georgia: non è più richiesto per i cittadini Italiani.
PERCORRENZA STRADE
• Iran : nessun problema come riscontrato lo scorso anno. Strade tra buono e molto buono, segnalate con cartellonistica in Farsi ed Inglese e numerate in modo preciso stile Francia. Distributori di benzina frequenti, costo carburante bassissimo, necessità di scatalizzare la moto per l’assenza di “Verde” fuori dalle città più abitate.
• Uzbekistan: da quanto visto su Youtube e letto sui blog il problema non sono le strade, molte in fase di ammodernamento, quanto la reperibilità e la scarsa qualità della benzina. Ho deciso quindi di viaggiare con due taniche in metallo da 5 litri fissate sul paraserbatoio. Ho optato per quelle metalliche perché più resistenti in caso d’urto o caduta (scatch-scratch) e non danno problemi di “rigonfiamento” e “sfiato” tipiche delle taniche in plastica alle alte temperature atmosferiche (viaggeremo come in Iran intorno ai 40°-41° con umidità di circa 5%). Mi farò suggerire dal mio meccanico BMW di fiducia che mi segue dal 1995 un addittivo da usare in caso la benza, acquistata al “mercato libero” e venduta fuori dai bottiglioni di plastica, fosse di cattiva qualità. Si accettano consigli e/o suggerimenti sull’argomento da chi ha una passata esperienza.
• Kazakistan: è il paese più controverso dal punto di vista della percorribilità delle strade. Una delle ipotesi, la meno complicata per chi volesse raggiungere Samarcanda senza attraversare l’Iran (con conseguente richiesta di Carnet De Passage En Douane che avendo la fidejussione bancaria che mi scade nel 2020 potrò richiedere facilmente), prevede il passaggio via Mar Caspio con il traghetto da Baku ad Aqtau, cosa che oltre all’attesa al porto d’imbarco prevede una lunghissima trafila burocratica alla Dogana di arrivo. La strada da Aqtau a Beyneu è in fase di costruzione e da quanto mi dicono non presenta grossi problemi problemi.
Un’altra alternativa in teoria ancora più vantaggiosa, perché non richiede il Visto per l’Azerbajan, il Carnet ma necessita il Visto Russo, prevede il passaggio di frontiera Georgia-Russia lungo la Strada Militare Georgiana seguendo poi la direttiva Kazbegi-Stavprol-Astrakan. Fino ad Astrakan le strade sono in buona condizione ma poi, da tutti i video su Youtube ed i resoconti letti, il tratto frontiera Kazakistan-Atyrau-Beyneu risulta ancora caratterizzato da “buche da bombardamento”(peggio di quelle di Roma per la felicità del sindaco Raggi), sabbia e quel che è peggio da Aprile-Maggio 2019 partiranno i lavori di rifacimento del manto stradale con il rischio di ritrovarsi con lunghissimi tratti di strada in costruzione che secondo me sono peggio di viaggiare su sterrato.
La strada che dal Lago Issik-Kul porta al confine Kazako e da lì ad Almaty è in buona-ottima condizione così come il
Tratto Almaty-Taraz-Symkent da percorrere per rientrare in Uzbekistan direzione Taskent.
• Turkmenistan: Non ho rilevato dalle mie ricerche difficoltà sostanziali sulle due direttive andata-ritorno che intendo seguire, non ci sono problemi di benzina ed anche il lungo tratto Ashgabat-Dervaza-Dazoguz non dovrebbe avere problemi per rifornimento di benzina, solo per il gran caldo in quella regione semi-desertica, per questo partiremo da Ashgabat molto presto.
Un’alternativa è ancora una volta il traghetto da Baku a Turkmenbasi. Ancora una volta mi frena la difficoltà di imbarco dovuta ad orari non precisi, lungaggini burocratiche con lunghe attese in banchina prima dell’imbarco, scomodità delle cabine. Le affronterei senza problemi da solo ma non con mia moglie come compagna di viaggio.
La strada da Turkmenbasi ad Ashgabat è in buone condizioni dato il traffico merci su ruota.
Per farla breve farò di tutto per passare sia all’andata che al ritorno dall’Iran anche per evitare sia traghetti che lunghissimi e difficoltosi tratti di strada sconnessa e sabbiosa da percorrere sotto il sole cocente e con quasi assenza di aiuto in caso di difficoltà meccaniche.
IL VIAGGIO PROGRAMMATO
Il viaggio programmato prevede la partenza da Ancona con traghetto fino ad Igoumenitsa da cui partire percorrendo in un giorno la Grecia, come lo scorso anno, passando nel pomeriggio il confine Turco per dormire ad Izmit.
Attraversamento rapido della Turchia con sosta a Samsun per entrare in Georgia il giorno seguente con prima sosta a Batumi.
Da Batumi saliremo a Mestia dove sosteremo due notti per visitare lo Svaneti magari affittando un 4x4 o facendo nel giorno di sosta un facile trekking a piedi.
Da Mestia via Kutaisi andremo a Vardzia con sosta nel resort vicino alle chiese rupestri.
Da Vardzia saliremo a Tiblisi dove faremo sosta almeno 2 notti e da cui partiremo per una gita andata-ritorno lungo la Strada Militare Georgiana fino a Kazbegi per visitare la Gergeti Trinity Church che sicuramente mia moglie non vorrà raggiungere in moto….
Da Tiblisi passeremo in Armenia visitando il lago Sevan, percorrendo il passo Selim, visitando i monumenti attorno a Yerevan, dove soggiorneremo almeno due notti, per poi muoverci a Sud fino al Monastero di Tatev.
Da Tatev muoveremo verso la frontiera con l’Iran che attraverseremo a Meghri per poi dirigerci lungo la strada che costeggia il fiume Aras verso Ahar e Ardabir sostando poi a Sar’ein nello stesso albergo dello scorso anno.
Percorreremo velocemente la parte costiera del Mar Caspio e parte del Golestan facendo due soste di cui l’ultima a Bojnurd.
Passeremo la frontiera Iran-Turkmenistan all’apertura e passeremo la prima notte ad Ashgabat.
La mattina seguente faremo un’alzataccia e ci butteremo sulla strada che da Ashgabat sale diritta verso Dervaza e quindi Dazoguz dove contiamo di dormire. Una ipotesi è quella di affittare i servizi di un’agenzia locale per un escursione a Dervaza ed il “Cratere dell’Inferno” con un 4x4 che ci sopravvanzi con noi in moto dietro, ci porti per i 6 chilometri di pista dalla strada asfaltata al cratere, ci organizzi il campeggio per la notte magari portandosi appresso anche una tanica di benzina per rifornirci, anche se con le due tanichette da 5 litri extra non avrei problemi a coprire i circa 600 chilometri da Ashgabat a Dazoguz.
Da Dazoguz passeremo la frontiera ed entreremo in Uzbekistan per arrivare a Khiva dove sostare per 2 notti.
Da Khiva il percorso prevede Bukhara, con sosta di 2 notti e quindi Samarcanda per altre 2 notti.
Il kilometraggio fino a Samarcanda sarà di circa 8.200 chilometri.
A questo punto decideremo cosa fare se proseguire o tornare indietro, non sarà una questione di tempo a disposizione: se anche rinunceremo a proseguire comunque trascorreremo almeno 13 notti in Iran ed approfitteremo per visitare la Turchia (già visitata 5 volte) specificamente il Sud del lago Van (Bahcesaray), Hakanseyf, Mardin, Divrigi per poi decidere se tornare in Cappadocia per la quarta volta od a Fethyie per fare un po’ di mare sulla costa della Lycia ed incontrare il nostro amico Paolo Volpara che vive a Goceck.
Arrivati a Fethyie il kilometraggio sarà di circa 15.000 chilometri e le gomme saranno alla fine…Le cambierò in loco per proseguire il viaggio in sicurezza dato che per rientrare dovremo percorrere almeno altri 2.800 chilometri.
Lo scorso anno abbiamo percorso quasi 12.000 chilometri con le Metzeller Tourance che avevano all’arrivo a Roma ancora un buon margine d’utilizzo anche se un po’ “spiattellate” per i lunghi trasferimenti autostradali a pieno carico. Conto di partire con la stessa tipologia di pneumatici mentre durante l’inverno e per i viaggi più “tranquilli” mi trovo benissimo con le Tourance Next.
Se invece opteremo per il proseguimento del viaggio continueremo a visitare l’Ubzekistan lungo la Valle di Fargana dove passeremo 2 notti.
Da Fargana passeremo la frontiera con il Kyrgyzstan dirigendoci poi per la strada che costeggia il Lago Toktogul (sempre per evitare a Lilli lunghi percorsi in fuoristrada non visiteremo purtroppo il Lago Songkul) fino a Bishek dove passeremo, forse, 2 notti.
Da Bishek ci dirigeremo verso una delle mete da me più sognate: il Lago Issik Kul.
Passeremo, molto probabilmente sulla sponda Sud, almeno 2 notti in yurta e magari faremo una escursione guidata sui monti circostanti.
Ripartiremo quindi percorrendo la strada per Karakol, dove ancora non so se fare sosta, e da lì passeremo la frontiera con il Kazakistan a Karkara.
Dalla frontiera percorreremo la A-351 fino al Charyn Canyon dove conto di sostare almeno al “Punto Panoramico” perché per arrivare giù lungo il “Valley Of Castles” dovrei convincere Lilli a scendere dalla moto per fare il breve ma impegnativo (a moto stracarica) tratto sterrato in discesa-andata e salita-ritorno da solo, per arrivare alla strada sempre sterrata ma senza difficoltà, da percorrere in due per pochi chilometri, che porta fino al campeggio sul lungo fiume.
Da Karakol ad Almaty sono Km.380 quindi dovrei arrivare, soste comprese e passaggio frontiera, nel tardo pomeriggio sempre contando di partire, come spesso facciamo in questi viaggi, molto presto al mattino.
Ad Almaty la moto avrà percorso più o meno Km.10.000 ed ancora altri km. 10.000 da percorrere.
Faremo un piccolo servizio alla moto con cambio gomme alla locale Filiale-Officina BMW Motorrad che contatterò prima di partire e per telefono all’arrivo.
Autocentre - Baviera Almaty
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107 Al-Farabi Ave. (angolo di via Zharokov)
Tel.: +7 (727) 333 19 05
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Da Almaty le tappe saranno: Almaty-Taraz, Taraz-Symkent -Tashkent, Tashkent-Samarcanda-Bukhara.
Passata la notte a Bukhara muoveremo verso il confine Turkmeno e attraversato il quale pernotteremo a Mary
Il giorno dopo da Mary passeremo la frontiera Turkmeno-Iraniana a Sarahs e finalmente ritorneremo in Iran con prima sosta a Mashad.
Francamente non ho ancora deciso definitivamente le tappe del nostro secondo viaggio in Iran.
Questa volta non vogliamo prenotare alberghi se non all’ultimo momento e rispondere con entusiasmo di sì alle tante offerte di ospitalità, a cui non abbiamo potuto dare soddisfazione lo scorso anno, dello straordinario ed ospitale popolo Iraniano.
La guida che ci ha accompagnato in visita a Yazd, una giovane donna molto simpatica e professionalmente capace, organizzatrice di viaggi in gruppo in tutto l’Iran, con cui sono rimasto in contatto ed in ottimi rapporti, mi darà suggerimenti sulla eventualità di deviare a Sud per visitare Kerman-Bam e soprattutto il deserto Dash-E-Lut lasciando la moto e viaggiando con una guida privata su 4x4.
So che ad Agosto sarà molto caldo ma lo era anche nel Wadi Rum in Giordania quando con una guida privata abbiamo trascorso 2 giorni meravigliosi nel deserto.
La prima stesura, per ora forse definitiva, prevede il passaggio a Nord di Mashad verso Damgahm lungo un tratto della Via della Seta sostando prima della sosta serale in visita al Caravanserraglio di Myandash.
Punteremo quindi a Sud attraversando un tratto del deserto Dash-El-Kavir per dormire nei dintorni di Khor per passare una notte, forse in tenda, nel deserto.
Torneremo quindi a Yazd per essere ospitati dal nostro amico Ali e salutare la nostra amica guida Samaneh.
Da Yazd verso la Valle di Bavanat per una notte in un campo nomade e poi di nuovo a Persepoli sempre soggiornando all’ Apadana Hotel, l’unico nei pressi di quello straordinario sito archeologico.
Shiraz per due notti anche qui per incontrare un’altra amica conosciuta lo scorso anno: Arezoo. Ora è manager di un hotel di Shiraz e non vede l’ora di rivederci.
Da Shiraz ripercorreremo la strada vecchia per Esfahan, una delle più belle del Louristan e dopo aver trascorso almeno 2 notti all’ Abbasi Hotel punteremo questa volta a Nord verso la parte più bella del Luristan sostando a Kermanshah per visitare i bassorilievi di Bisotun.
Da Kermanshah sempre Nord attraversando il Lago Urmia per dormire ad Orumieh.
Lasceremo l’Iran attraversando la frontiera ad Esendere , entrati in Turchia viaggeremo Nord verso il lago Van e quindi seguiremo l’itinerario descritto precedentemente.
Torneremo in Italia a Roma via terra via Edirne-Sofia-Belgrado-Zagabria-Trieste lungo la “Autostrada Balcanica” già percorsa diverse volte, l’ultima lo scorso anno.
Questo il progetto, impegnativo per la durata a tratti anche difficoltoso specie in alcuni passaggi frontiera, ma che intendiamo affrontare come sempre in questi anni cioè come “Vacanza in Moto” e non come un’avventura da cui tornare stravolti.
Un mio vanto in tutti questi anni di viaggio con mia moglie è quella di averla vista tornare a casa contenta ma con la voglia di ripartire l’anno dopo.
Questa volta poi abbiamo tanto tempo a disposizione e forse l’unica difficoltà (per Lilli) sarà rinunciare ai suoi programmi TV preferiti anche perché non so se Rai Play, Mediaset Play e SkyGo saranno visibili in Centro Asia.
In Grecia le facevo vedere il “Posto al Sole” su Rai Play, lei si guardava sulla TV greca le telenovelas Turche in lingua originale con sottotitoli in Greco e quando tornavo dalla spiaggia mi raccontava la trama…!
In compenso con tanto tempo a disposizione potremo decidere lungo il tragitto modifiche in funzione ai nostri desideri cambiando mete e tempi di percorrenza senza rinunciare a visite culturali e conoscenza delle persone che abitano i luoghi attraversati.
Spero di avere suggerimenti e “dritte” da parte dei viaggiatori più esperti di questo forum come aiuto alla programmazione di questo nostro viaggio che, almeno in coppia, sarà l’ultimo verso Est.
Se mai tornerò in Centro Asia sarà in solitaria od in gruppo per fare la Pamir Highway e soprattutto per percorrere il mio sogno in moto: Karakorum Highway da Inslamabad a Kashgar e da Kashgar attraverso il Passo Torugart arrivare in Kyrghizistan.
Forse prima o poi ci riuscirò
Per ora continuo a sognare il prossimo viaggio.
Un saluto
Progetto Asia Centrale - Luglio-Agosto 2019
Modalità lineare
