Domani mattina vado vinalmente a fare la visita x fare lintervento x la riduzione dell'obesità, si tratta di questo:
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Descrizione della diversione biliopancreatica
Ciò che normalmente avviene nel tratto gastrointestinale è che gli alimenti passano dallo stomaco nel duodeno, ove si incontrano e si mescolano con la bile, proveniente dal fegato, e con la secrezione pancreatica, che contiene gli enzimi digestivi. E’ a quel punto che comincia la digestione del cibo, che ha poi a disposizione i 7-8 metri di intestino tenue per completarsi, consentendo così il completo assorbimento dei grassi e dei farinacei. L’intervento, che non agisce direttamente sull’assorbimento, bensì sulla digestione degli alimenti complessi, consiste innanzitutto nell’interruzione della continuità tra lo stomaco e il duodeno, i quali dunque dopo l’intervento non comunicano più tra loro.
L’interruzione di continuità si ottiene utilizzando né più né meno che l’intervento che è stato eseguito per oltre un secolo per la terapia dell’ulcera, prima che arrivassero i farmaci capaci di guarirla.
APPARATO GASTROENTERICO NORMALE DIVERSIONE
BILIOPANCREATICA
Esso consiste nell’asportazione della parte terminale dello stomaco, chiamato antro gastrico, là dove viene prodotta la gastrina, l’ormone cioè che stimola la produzione dell’acido da parte dello stomaco.
Tale intervento, che si chiama "resezione gastrica" e al quale sono state sottoposte milioni di persone, ha come risultato l’azzeramento della secrezione acida gastrica.
Perché abbiamo bisogno di questo? Perché la diversione biliopancreatica comporta il collegamento diretto con lo stomaco di un tratto di intestino che prima dell’intervento era lontanissimo dallo stomaco, e che dunque è per natura sensibilissimo all’effetto dell’acido che lo stomaco normalmente produce. Se, dopo la diversione biliopancreatica, lo stomaco continuasse a produrre l’acido, quel tratto di intestino andrebbe certamente incontro a ulcerazioni gravissime, il che di fatto renderebbe l’intervento improponibile.
Occorre quindi che lo stomaco non possa più produrre acido, e questo è il significato della resezione gastrica. La resezione gastrica dunque, che di per sé non ha alcun rapporto con il funzionamento dell’intervento, ne è tuttavia una componente obbligatoria.
Il funzionamento dell’intervento dipende invece dal dirottamento della secrezione biliopancreatica nella porzione più lontana dell’intestino tenue.
Essa si ottiene sezionando l’intestino stesso a una certa altezza, e collegando poi, come già accennato, il capo a valle della sezione con lo stomaco, mentre il capo a monte viene connesso con l’ileo a 50 centimetri dal colon. La secrezione biliopancreatica continua dunque a sboccare nel duodeno, chiuso a fondo cieco, ma viene condotta dall’intestino all’incontro con il cibo in un tratto molto più lontano.
Dopo l’intervento dunque il cibo percorre la via che proviene dallo stomaco, chiamata "tratto alimentare" mentre la secrezione biliopancreatica percorre quella che proviene dal duodeno, chiamata "tratto biliopancreatico". L’incontro e il mescolamento avvengono nel cosiddetto "tratto comune", che, come detto, ha una lunghezza di soli 50 centimetri.
La colecisti, serbatoio nel quale la bile si raccoglie tra un pasto e l’altro per essere poi spremuta nel duodeno all’arrivo del cibo, dopo la diversione biliopancreatica non viene più stimolata a contrarsi. In essa la bile ristagnerebbe, dando luogo inevitabilmente alla formazione di calcoli.
Allo scopo di prevenire la formazione di calcoli, la colecisti viene rimossa.
Reversibilità della diversione biliopancreatica
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E speriamo che abbiano compassione di mè e non mi facciano aspettare tanto x lintervento.