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Moto e Sport dedicato allo sport motoristici MotoGP, Superbike e altro


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Vecchio 20-07-2020, 13:48   #1
Bladerunner72
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predefinito MotoGP Jerez 2020 - Gara 2

Appena spenta l'eco, fragorosa, della prima prova del mondiale MotoGP è già aria di vigilia per il nuovo round di Jerez de la Frontera in programma questo fine settimana. L'organizzazione ha superato tutte le difficoltà e le incognite legate alla situazione di emergenza ma certo ci si è già resi conto che questo sarà un mondiale del tutto particolare ed il cui esito potrebbe essere largamente condizionato dalla nuova realtà che ci si trova ad affrontare.

GIA' EMERSI I RISCHI DI UN CALENDARIO CONVULSO

I dubbi e le perplessità che un calendario così frenetico aveva creato hanno trovato puntuale conferma soprattutto dal punto di vista degli infortuni, il cui bollettino, almeno per la classe regina è già allarmante.
Difficile capire se il tutto sia da imputare alla lunga inattività o alle condizioni climatiche inusuali ed estreme, sta di fatto che al primo fine settimana di gara sono stati ben quattro i piloti vittime di cadute con conseguenze fisiche. Già nella giornata di test di mercoledì Petrucci ha rischiato di farsi molto male, Rins e Crutchlow non hanno potuto correre e Marquez ha completato il tutto con una caduta in gara di cui tuttora non sono chiare quelle che potrebbero essere le conseguenze. Alla vigilia era chiaro a tutti che l'imperativo fosse quello di evitare infortuni ma i piloti sono piloti, fanno qualcosa di pericoloso con una componenti di imponderabilità che resta molto elevata. Di questo passo si rischia di assistere ad un mondiale ad eliminazione, combattuto tra infermerie e tentativi di rientri in gara in condizioni fisiche ancora precarie.
Questa è però la realtà legata alla situazione, di fatto era praticamente impossibile fare diversamente a meno di non voler completamente saltare la stagione 2020. Certo dopo una sola prova alcune case si trovano già in netta difficoltà e dovranno trovare il modo di superare quella che è una vera e propria emergenza.

HONDA, E ADESSO ?

Inutile dire che la prima gara di Jerez sarà ricordata soprattutto per l'impresa di Marc Marquez che ancora una volta ha trovato il modo di stupire. Un gesto sportivo da molti bollato come scriteriato ed insensato ma che per altri versi ci ha restituito l'immagine preziosa di un motorsport eroico, tutto cuore, istinto e zero calcolo. Un gesto di romantica follia a metà tra i fari spenti di Nuvolari in rimonta ed il giro di pista senza ruota di Villeneuve. Il campione del mondo negli ultimi anni ha dimostrato di essere maturato molto e la sua perfetta stagione 2019 ne è stata la conferma, ma ieri il furore agonistico ha ripreso il sopravvento regalandoci qualcosa di unico..
Certo ora è facile etichettare, giudicare e soprattutto fare i conti con le possibili conseguenze. Se l'infortunio si rivelerà una semplice frattura ci sentiamo di ipotizzare un rientro addirittura per Brno, ma se l'indagine chirurgica dovesse confermare i danni al nervo radiale tutto rischia di essere seriamente in discussione, perfino il pieno recupero fisico. E con tutto questo si troverà a fare i conti la Honda, rimasta fedele alla sua strategia del 'One man show', che su Marquez ha puntato per altri quattro anni. Se ancora ne fosse stato bisogno, la gara di Jerez ha confermato come solo il campione del mondo sappia far volare questa moto, mentre tutti gli altri piloti cadono appena tentano di sfiorarne il limite. La casa di Tokyo esce dalla prima prova con una decina di punti e le ossa rotte, nel senso letterale del termine, trovandosi ad affrontare un prossimo futuro tutto in salita.

YAMAHA AL TOP, ROSSI ANCORA IN DIFFICOLTA'

La casa di Iwata dimostra di aver ormai svoltato e lo ha fatto proprio su un circuito, quello di Jerez, che negli anni passati si era rivelato molto ostico. La prima, meritatissima vittoria di Fabio Quartararo ed il convincente secondo posto di Vinales hanno sancito un dominio al quale solo Marquez avrebbe potuto opporsi. Qualche difficoltà in più per Franco Morbidelli e purtroppo crisi nera per Valentino Rossi che ancora una volta si è scontrato con la cronica difficoltà a far lavorare le gomme Michelin. Il pesarese non è finora riuscito a trovare la strada, che sia tecnica o di guida come è invece riuscito ai compagni di marca ed urge risolvere la questione visto che ormai è praticamente certa la prosecuzione della carriera per almeno un'altra stagione.

DUCATI, OLTRE LE ASPETTATIVE

Chi ha saputo raccogliere più di quanto sarebbe stato lecito attendersi è senza dubbio la Ducati. Su un tracciato storicamente difficile e nuove gomme ancora da digerire le rosse hanno chiuso a podio con un tenace Dovizioso e completato la giornata con il quarto posto di Miller, il settimo di Bagnaia ed il nono di un sofferente Petrucci. Per Ducati la doppia tappa di Jerez doveva essere improntata al contenimento dei danni ma il forzato stop di Marquez potrebbe rappresentare invece l'occasione per mettere prezioso fieno in cascina.

SUZUKI, WEEKEND DISASTROSO

Poco da dire per la casa di Hamamatsu che ancora una volta ha raccolto nulla dopo le grandi premesse della vigilia. Detto della forzata assenza di Rins tutte le speranze erano puntate sul giovane Mir che però ha compromesso tutto già in qualifica per poi completare il quadro con la caduta nelle prime fasi di gara. Quello di Suzuki appare sempre più come il festival delle occasioni perdute, il team è atteso ad una pronta riscossa ma la presenza di Rins in gara è tutt'altro che certa.

KTM IN DECISA CRESCITA

Molto interessanti i progressi della moto austriaca che il solito generoso Pol Espargaro ha portato al sesto posto mentre Oliveira ha chiuso ottavo. Ma sono apparsi molto convincenti anche i debuttanti Binder e Lecuona, a conferma di una RC16 decisamente meno ostica che in passato,

APRILIA, PROBLEMI DI GIOVENTU'

La nuova RS GP rappresenta sicuramente un grosso passo avanti, con una ciclistica molto efficace ed un motore finalmente all'altezza. Proprio il motore tuttavia ha evidenziato qualche problema di affidabilità che ha convinto i tecnici a ridurre il regime massimo di rotazione. Purtroppo il nuovo progetto richiede tempo per le necessarie verifiche che dovranno giocoforza essere effettuate in gara. Al tutto si aggiunge la questione piloti, con Smith che non appare all'altezza e la vicenda Iannone di cui a tutt'oggi nemmeno si intravede la soluzione.

MOTO 3 E MOTO 2, SI INTRAVEDONO I FAVORITI

Per le due categorie inferiori quella di Jerez è stat[/B]a la seconda gara di campionato ed è significativo il fatto che nonostante le caratteristiche completamente diverse del tracciato entrambe le classi abbiano visto confermare i valori emersi in Qatar.
In Moto 3 Arenas con due vittorie comanda la classifica a punteggio pieno mentre i nostri ragazzi come spesso è accaduto in passato sono veloci ma concretizzano poco.
La Moto 2 vede al momento due protagonisti, il giapponese Nagashima ed il nostro Luca Marini. Per Nagashima una vittoria ed un secondo posto valgono la leadership iridata mentre su Marini pesa la sfortunata gara di Losail con una gomma difettosa che lo ha privato di una probabile vittoria.

IL CIRCUITO DI JEREZ

L'impianto sorge nelle vicinanze di Cadice, nella bellissima regione dell'Andalusia, è stato ultimato nel 1985 e ha inizialmente ospitato cinque edizioni del Gran Premio di Spagna di Formula 1, dal 1986 al 1990. Considerato poi non più adatto alla massima categoria automobilistica è attualmente utilizzato per la prova spagnola dei campionati MotoGP e Superbike. Dallo scorso anno il circuito è intitolato alla memoria di Angel Nieto, il pluricampione spagnolo scomparso nel 2017.

La pista è lunga 4423 metri e larga 11, si percorre in senso orario e comprende 13 curve, 8 a destra e 5 a sinistra col rettilineo principale lungo poco più di 600 metri.
Dopo essere usciti in prima dalla Curva 13, intitolata a Jorge Lorenzo, i piloti scaricano tutte le marce mettendo sesta un istante prima di passare sotto la struttura che ospita la sala stampa. La sesta viene appena appoggiata per poi iniziare la frenata per la Curva Expo, una destra lenta a raggio costante che si percorre in seconda marcia. Si tiene la seconda percorrendo il tratto in leggera salita che porta alla Curva Michelin, una destra a tornare molto lenta e critica per la tenuta dell'anteriore, soprattutto a inizio gara col pieno di benzina e la gomma fredda. Si tiene ancora la seconda in uscita per portarsi verso la Curva 3, una sinistra da fare in accelerazione con i piloti che in ingresso buttano dentro in successione terza e quarta marcia, rapporto che si mantiene anche per la Curva 4. E' questa un'altra sinistra veloce cui segue un breve allungo fino alla Curva Pons, un'ampia destra a raggio costante in cui si deve mantenere velocità da portare al successivo rettilineo dove si appoggia la sesta prima della violenta staccata per la Dry Sac, una lenta destra di ritorno da affrontare in seconda. In uscita altro 'short shifting' per mettere terza e quarta in successione ed affrontare la Curva 7. una sinistra veloce che porta alla Curva 8, una sinistra a tornare . che comporta una delicata frenata in ingresso. In uscita dalla 8 brevissimo allungo fino alla violenta staccata della Curva 9. Questa e la successiva Curva 10 sono due destre lente, da percorrere col gas puntato per poi sfruttare l'accelerazione e portarsi alla Curva Criville che insieme alla successiva Curva Ferrari forma una coppia di svolte a destra molto veloci da affrontare in piena accelerazione. Il brevissimo allungo che segue porta alla Curva Lorenzo, un rampino a sinistra in cui i piloti scalano fino alla prima per rilanciarsi nuovamente sul rettilineo del traguardo. Il tornantino finale rappresenta anche l'ultima occasione di sorpasso in caso di arrivo in volata.

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ORARI TV

Le gare di Jerez saranno trasmesse in diretta da SKY ed in differita da TV8 con i seguenti orari

Programmazione SKY

:Venerdì 24 Luglio
09:00-09:40 Moto3 FP1
09:55-10:40 MotoGP FP1
10:55-11:35 Moto2 FP1
11:50-12:20 MotoE FP1
13:15-13:55 Moto3 FP2
14:10-14:55 MotoGP FP2
15:10-15:50 Moto2 FP2
16:05-16:35 MotoE FP2

Sabato 25 Luglio
09:00-09:40 Moto3 FP3
09:55-10:40 MotoGP FP3
10:55-11:35 Moto2 FP3
11:50-12:20 MotoE FP3
12:35-12:50 Moto3 Q1
13:00-13:15 Moto3 Q2
13:30-14:00 MotoGP FP4
14:10-14:25 MotoGP Q1
14:35-14:50 MotoGP Q2
15:10-15:25 Moto2 Q1
15:35-15:50 Moto2 Q2
16:05-16:45 MotoE E-Pole

Domenica 26 Luglio
Dmenica 19 Luglio
08:20-08:40 Moto3 Warm Up
08:50-09:10 Moto2 Warm Up
09:20-09:40 MotoGP Warm Up
10:05 MotoE Gara (7 giri)
11:00 Moto3 Gara (22 giri)
12:20 Moto2 Gara (23 giri)
14:00 MotoGP Gara (25 giri)


Programmazione TV8


Sabato 25 Luglio
15.00 Sintesi qualifiche Moto 2, MotoGP e Moto 2.

Domenica 26 Luglio
14.15 Gara Moto 3 . Differita
15.20 Gara Moto 2 - Differita
17-00 Gara MotoGP - Differita
__________________
Bmw S1000RR 2009, Bmw S1000RR 2013, Ducati Panigale V4S

Ultima modifica di Bladerunner72; 03-08-2020 a 10:58
Bladerunner72 non è in linea   Rispondi quotando
 


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