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Vecchio 09-01-2020, 14:53   #1
GS3NO
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predefinito The Caucasian Marathon 2019




Partenza Marathon: 02-Giugno-2019 | Istanbul
Fine Marathon: 15-Giugno-2019 | Istanbul
Durata: 14 giorni
Percorrenza: Istanbul - Istanbul: 5014 km

Totale Tour:
Durata: 23 giorni (31-Maggio / 22-Giugno-2019)
Percorrenza: 8618 km

Partecipanti:
  • Paolo - uno del 17 - Triumph Tiger Sport -
  • Augusto e Anna - uno del 21 - KTM 990 adv - Augusto
  • Daniel ed Emanuela - un altro del 17 - BMW K1200 - Danielz77
  • Zeno e Marianna - un altro del 21 - Honda Africa Twin AS - GS3NO

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Vecchio 09-01-2020, 14:57   #2
GS3NO
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1. Come abbiamo iniziato.
Quando oggi ripenso a come questo viaggio ebbe inizio mi stupisco ancora: un insieme di casualità organizzate che, come in un algoritmo, la risposta di uno step influenzerà irrevocabilmente tutti quelli futuri, così la sequenza di eventi che ha portato all’organizzazione del viaggio nasce con la pianificazione di un evento 5 anni prima, nel lontano 2014. Da lì, si è conseguita una cascata di eventi secondari fino alla formazione della nuova carovana 2019. Quell’evento mondano del 2014 fu il nostro bigbang.
Nell’estate 2014 Giancarlo, Antonella, Ettore, Marianna ed io andammo nell’Anatolia orientale, ai confini con l’Armenia, Iran, Iraq e Siria. Il viaggio fu memorabile al punto che posso parlare serenamente di uno dei più belli vissuti fino ad allora; 3 settimane febbricitante del Mal d’Oriente. I danni della malattia furono talmente gravi che alla fine di quell’estate sul forum di QdE Giancarlo ed io organizzammo il “Pranzo Turco”. Il pranzo aveva più uno scopo; il primo era sicuramente quello di mettere assieme persone che avevano esperienze di viaggi in moto in Turchia e quelle invece che ne raccoglievano per progettare il loro itinerario, ma anche di quello di scambiarci opinioni, idee, aneddoti di quanto vissuto. Sebbene la mia opinione sia di parte, sono convinto che fu indiscutibilmente un’esperienza positiva alla quale parteciparono diversi utenti del forum e con alcuni dei quali avrei poi legato personalmente anche al di fuori della piattaforma informatica.
Passarono pochi anni e alcuni viaggi in mezzo prima di organizzare un secondo evento sociale del forum; fu solo nell’ottobre del 2017 che proposi un secondo pranzo. Questa volta, per motivi di thread aperti sul forum, fu il turno del “Pranzo Greco”. Da subito capimmo che le dimensioni sarebbero state più contenute rispetto a quello Turco, ma non era così rilevante, volevamo incontrarci nuovamente e conoscere nuovi utenti. Sarà stata la dimensione più ridotta o lo spirito del giorno ma fu l’evento che sancì la genesi di un gruppo di appassionati di moto e viaggi che sopravvive tutt’ora. Nel periodo dell’organizzazione del “P Greco”, il Pana - Cristiano - ha creato il gruppo Whatsapp “Pizzata s’agapò” per facilitare la comunicazione tra i partecipanti; questo strumento permise e facilitò la conoscenza reciproca. Conseguenza fu un’aggregazione che è andata oltre alla conoscenza “da forum”, e da semplici frequentatori QdE siamo diventati un gruppo di amici motociclisti.
Ormai il dado era tratto e a novembre 2018 ci siamo trovati nuovamente in un ristorante nella provincia veronese per fare una mangiata in compagnia; ma, come si sà, quando metti al tavolo 12 persone che vogliono viaggiare in moto la situazione si fa molto pericolosa e a potenziale esplosivo. Il pranzo fu un crogiolo alchimistico idee malsane e provocatorie che diede a tutti la possibilità di esprimere i propri sogni di viaggio in terre vicine e lontane. Così fu proferito verbo di ogni genere: dal Centro Asia alla Turchia, passando per Iran e Caucaso. Lo devo ammettere: la mia intenzione era alquanto poco nobile e fu quella di intercettare la possibilità di organizzare una carovana per il 2019 valutando interessi comuni, fattibilità, sogni e utopie. Ma la fortuna ci baciò e qualcosa di concreto ne uscì. La meta che convinse un gruppetto fu il Caucaso.

L’ho già detto che ognuno di noi ha un motore che lo muove verso i propri sogni ed aspirazioni, il mio è il Mal d’Oriente. Da anni sono attratto anche da quella terra che è racchiusa tra il Mar Caspio e il Mar Nero e incastonata tra la maestosa catena montuosa del Caucaso e l’Iran, terra di leggende greche, battaglie epiche e crocevia di rotte carovaniere che da Bisanzio, prima, e Impero Ottomano, poi, si dirigevano verso il Centro Asia e Cina e India. Così non me lo sono lasciato dire due volte e diventando serio, per quanto questo sia possibile, ho lanciato una concreta proposta di viaggio attraverso le terre caucasiche. Nel 2017 scrissi: “La delusione dello scorso anno del viaggio tra Irlanda, Scozia ed Inghilterra, unita all'impossibilità di affrontare alcuni viaggi che ho pronti nel cassetto, ho trascorso l'autunno riflettere su quale possibile meta orientare il viaggio del 2017”, uno di quei viaggi pronti era il Caucaso.



Qualche giorno dopo, prima che ci fossero ripensamenti al sogno collettivo, aprii il cassetto dei sogni in attesa ed estraendo la bozza di progetto la diedi in pasto ai commensali. Doveva essere destino e l’itinerario in fieri fu accolto positivamente da Augusto ed Anna, Daniel ed Emanuela e Paolo. Qualche giorno dopo iniziò la collezione di ulteriori informazioni.

Purtroppo Giancarlo ed Antonella, dopo anni di viaggi assieme, non si sono potuti unire alla carovana caucasica.
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Vecchio 09-01-2020, 16:00   #3
robiledda
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... e così il 2020 inizia bene

spero solo che il report non sia "mensile"
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... la vita ti sorprende quando sei occupato a fare altro
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Vecchio 09-01-2020, 16:22   #4
tomb
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vogliamo la seconda puntata!
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Vecchio 09-01-2020, 19:34   #5
Budda-bike
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Leggendo l'inizio .......ancora di più rimpiango di non aver partecipato alla bellissima esperienza direttamente ma indirettamente .....almeno in foto......grazie a voi però sono riuscita ad andare in Turchia nel 2019 .........a sognare che un gg magari riuscirò ad aggregarmi ..... dai ragazzi Augusto, Daniel, Zeno avanti con i report
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Vecchio 09-01-2020, 20:33   #6
augusto
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Zeno il pianificatore.
Finchè il nostro naso sarà rivolto ad oriente, siamo sicuri di avere una eccellente guida ed amico.
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Vecchio 09-01-2020, 21:39   #7
ZAGOR
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Se tutto va come dovrebbe andare, per le mie ferie andro' in Caucaso, tralaltro ritornerei in Turchia dopo 15 anni !
La mia idea è comunque di arrivare a Baku, dunque passando dalla Georgia, devo capire rientrando in Armenia come si puo' fare per i visti.
Complimenti per il tuo viaggio
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Quando non sai più dove stai andando ricordati almeno da dove vieni...
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Vecchio 09-01-2020, 22:45   #8
GS3NO
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predefinito 2.1 Pranzo 27 Gennaio 2019

2. Gli incontri “ante initium

2.1 Pranzo 27 Gennaio 2019
Successivamente all’incontro avvenuto nel novembre 2018 ne seguirono altri tre. C’era la necessità di mantenerci in contatto regolarmente con lo scopo di plasmare l’itinerario sulle esigenze specifiche della carovana come: evitare pezzi sterrati certi, non superare un certo chilometraggio medio al giorno e definire alcuni standard per gli hotel che poi avremmo prenotato.

Ma ci sono decisioni che per telefono non si possono prendere e trovata la scusa buona, Augusto prese in mano la situazione e organizzò un bel incontro a Mantova. Il 27 gennaio 2019 in condizioni di meteo proibitive arrivammo a Mantova; un vecchio avrebbe detto: "ricordo ancora il freddo becco di quel 27 gennaio", mentre scrittori più blasonati avrebbero detto “pungente”. Ma in ogni caso vi assicuro che era un freddo stronzo ed entrava fino alle ossa.

L’incontro fu fissato alle ore 10:00 al parcheggio Sparafucile, e il programma della giornata prevedeva una visita dettagliata alla città e infine il pranzo con tutte le dovute discussioni. Vennero per l'occasione anche Cristiano (Pana) e Carlo. Una volta che tutti fummo radunati, Anna - già guida ufficiale e certificata della città - ci condusse attraverso il tempo e la storia mantovana mostrandoci i luoghi che l’hanno resa famosa. La signora Anna sarà poi anche la nostra guida nei centri culturali caucasici, raccontandoci sempre quello che le guide scrivevo su questo o quel luogo.

Ma nonostante l'interesse che avevamo e la bravura di Anna, il freddo, che è rimasto stronzo, si fece particolarmente penetrante. E uno stronzo penetrante e non uscente è un'immagine forte e AGGIACCIANTE AH detto così:


e così ad un certo punto abbiamo tutti avuto la necessità di dirigerci al ristorante. L'organizzazione Anna-Augusto è stata puntigliosa al punto che i proprietari del ristorante ci hanno dedicato una stanza solo per noi.


Per i maratoneti caucasici la prima questione, quella cardine, da risolvere obbligatoriamente durante il pranzo era quale tratta marittima fosse la più conveniente. Presa quella, di conseguenza, la seconda era stabilire quale fosse la tappa 01. Ma andiamo con ordine: per poter decidere da quale porto italiano salpare si doveva prima capire quale potrebbe essere stato l'orario d'arrivo della tappa 02. Infatti, il secondo giorno prevede il trasferimento da Igoumenitsa a Istanbul (circa 920 km e 12 ore). Gli orari del traghetto 2019 da Ancora ad Igoumenitsa sono diversi da quelli degli anni passati; precedentemente la nave che salpava da Ancona arrivava a Igoumenitsa per le 07:00 e quindi ad Istanbul ci si arrivava per cena. Ma quest’anno invece ci sono 3 intoppi a mettere a rischio l'arrivo per un orario decente:
  1. la nave attracca al porto greco alle 09:00 - salvo ovvi ritardi che abbiamo imparato a stimare di almeno 2 ore -,
  2. abbiamo comunicazione che la Turchia ha cambiato fuso orario e si è piazzata a UTC +3,
  3. alcune delle compagnie assicurative hanno tolto la Turchia dalla carta verde, ed è da stipulare in frontiera - quindi bisogna aggiungere un’ora di attesa in più -.

Per questi tre motivi si è stimato che la durata della tappa 02 potrebbe essere stata di 14 ore e l’arrivo ad Istanbul non poteva essere prima delle 00:30. Dopo un giro di sguardi, abbiamo capito senza tanto proferire verbo che non è certo un’ora comoda per arrivare in Hotel. Inoltre nel 2014 per il tour nella Turchia Orientale, la nave aveva ritardo di 4 ore l'attracco ad Igoumenitsa e sebbene non perdemmo tempo alla frontiera per via della carta verde arrivammo ad Istanbul in hotel alle 23:00. Non un orario confortevole.

Quindi le due soluzioni possibili che avevamo identificato erano:
  • fare tappa ad Alexandropolis e l'indomani proseguire verso est;
  • salpare da Bari e attraccare a Igoumenitsa alle 05:00 del mattino e arrivare ad Istanbul.

La prima soluzione imponeva che il giorno dopo avremmo dovuto percorrere circa 1050 km con l’attraversamento della frontiera turca e dello spazio metropolitano di Istanbul con una stima di tappa di 15 ore. La seconda soluzione ha dei costi di trasferimento che sono per ovvi motivi maggiori rispetto ad Ancona, ma soprattutto lo sbattimento di 500 km di autostrada aggiuntivi ma livella le percorrenze nei primi 3 giorni di viaggio. Dopo aver aver esposto la questione durante il pranzo se n'è discusso e, con la pancia piena, la carovana scelse di salpare da Bari. Anche oggi credo che salpare da Bari sia stata la soluzione più conveniente in un’ottica di itinerario totale.

Prima di lasciare il ristorante il Pana ha consegnato le T-Shirt che avremmo poi usato durante la Caucasian Marathon.


Grazie Cristiano anche per l'adesivo:



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Vecchio 09-01-2020, 22:53   #9
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Se tutto va come dovrebbe andare, per le mie ferie andro' in Caucaso, tralaltro ritornerei in Turchia dopo 15 anni !
Troverai un altro mondo. La mia prima volta fu nel 2009 poi nel 2014 e nel 2019. Dal 2009 ad oggi è un'altra nazione.

Quote:
Originariamente inviata da ZAGOR Visualizza il messaggio
La mia idea è comunque di arrivare a Baku, dunque passando dalla Georgia, devo capire rientrando in Armenia come si puo' fare per i visti.
Complimenti per il tuo viaggio
Questo è quanto capii l'anno scorso.
1. Il visto lo puoi fare direttamente alla frontiera terrestre (Georgia-Azerbaijan). 2. Oppure il visto turistico lo puoi fare sul sito: https://evisa.gov.az/it/.
3. Da e per l'Armenia le frontiere sono chiuse, quindi solo dalla Georgia.
4. La limitazione all'ingresso in AZ è se sul passaporto hai il timbro del Nagorno.

il Caucaso è un posto stupendo!
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Ultima modifica di GS3NO; 09-01-2020 a 22:56
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Vecchio 09-01-2020, 23:23   #10
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Grazie, sapevo del Nagorno.
La mia idea e' Batumi- Gori -Tibilisi- Ganja-Baku (ci dovrebbero essere due frontiere in AZ)
https://goo.gl/maps/MzAAayA5J7XwYifC7

Sicuramente per vedere l'Armenia e' quasi obbligato lo stesso percorso da Baku sino alla Georgia dunque Guayaquil lago di Sevan- Ereva e rientro.
Questo devo ancora organizzare al meglio.
Ovviamente penso che l'incognita nel caso del conflitto USA-Iran si passerebbe al Piano B.
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Vecchio 10-01-2020, 10:41   #11
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predefinito 2.2 Pranzo 24 Marzo 2019

2.2 Pranzo 24 Marzo 2019
Con l’inverno ormai finito e complice una primavera anticipata, il 24 marzo 2019 si iniziò a “fare sul serio”. Serio… più o meno…. anzi mi sa che è solo meno. Ma per ragioni editoriali “fare sul serio” fa la sua figura.

In fin dei conti, fatta ad eccezione con Paolo, motociclisticamente con Anna e Augusto e Daniel ed Emanuela non ci conoscevamo. Non avevamo mai percorso neppure un chilometro assieme. Qualcosa bisognava fare prima di intraprendere un viaggio di quasi 9000 chilometri. Perciò, oltre al piacere di fare squadra e di stare assieme, lo scopo di questo incontro fu quello di provare a guidare in gruppo attraverso un itinerario breve, facile e giornaliero per testare la compatibilità degli stili di guida di ognuno di noi.








L’incontro fu fissato alle “ore 10:00 allo stadio” - Verona -. Dopo i primi convenevoli la carovana ha preso decisa e sicura la direzione nord verso la Valpolicella per poi dirigersi verso la Lessinia, Monte Baldo e raggiungere il giro di boa dopo 120 km a Ponte Arche alle 13:00. Augusto - sconsolato - è venuto così a conoscenza della famosa Andatura “PASSO TURISTICO”... roba da brividi… Pel d’oca… Adrenalina pura… Cardiopalma… Comunque, a Ponte Arche abbiamo incontrato Daniel, venuto in automobile. RIPETO: venuto in automobile.


Durante il pranzo mi premeva avere l’opinione dei carovanieri riguardo l’itinerario di rientro in terra turca. Due punti erano aperti:
  • il passaggio a nord delle Gole Georgiane, che di solito nessuno prende in considerazione perchè tutti ci passano all’interno. Ma avendo già percorso l’itinerario “Classico” delle Gole, mi premeva visitare la parte meno frequentata.

  • prendere una decisione su quale itinerario seguire dopo Sivas. Infatti rimaneva aperta la possibilità di fare una digressione verso l’Eufrate e la città di Divrigi. Da qui si sarebbe potuto poi intraprendere anche la D877 che attraversa il Karanlık canyon ma sarebbe stato troppo. Così le tre opzioni che restano da valutare furono: la via diretta, quella intermedia per Kemah e quella lunga che dopo Kemah arriva a Divrigi tramite la strada secondaria. Nessuno della carovana ha giustamente voluto perdere l’occasione di vedere l’Eufrate e quindi si è deciso di portare tutte e tre le tracce e una volta sul posto, in base alle condizioni meteo avremmo deciso quale delle tre varianti era la più appropriata per la tappa.


Dopo pranzo, salutato l’appiedato Daniel, abbiamo percorso il passo del Ballino per scendere verso Arco e raggiungere prima la val d’adige per rientrare definitivamente a casa.




La giornata fu molto piacevole e un itinerario che ci confermò la compatibilità (da intendere come la sopportazione di Augusto al mio “Passo Turistico”) di guida della carovana. Ci sentivamo pronti all’assedio della catena montuosa caucasica. Ormai eravamo sempre più prossimi alla partenza, ma su Whatsapp si stava già parlando del prossimo incontro esteso a tutto il gruppo Pizzata S’agapò. L’attesa per l’incontro friulano del weekend del 04 maggio 2019 era iniziata.
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Vecchio 10-01-2020, 15:43   #12
PANA
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Che bel ricordo di quella giornata a Mantova, faceva freddo, il termometro dell'auto segnava -2...ma la super organizzazione di Augusto e Anna, la piacevolissima compagnia, le bellezze della città e non ultimo, lo stracotto di cavallo (mi perdonino i vegani) l'hanno resa indimenticabile. Zeno, che dire...Sei un grande organizzatore e un bravissimo scrittore, alla faccia di quei maligni che dicono che hai copiato da Laurance d'Arabia (Paolo ci sei?). Raga, vi aspetto in Friuli!
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Vecchio 10-01-2020, 17:10   #13
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predefinito 2.3 Il primo maggio 2019

2.3 Il primo maggio 2019
Da alcune settimane avevamo pianificato il weekend del 04-05 maggio 2019 ad Udine con tutto il gruppo Pizzata s’agapò per fare una rimpatriata in grande stile: una girata in moto, qualche pasto assieme e soprattutto tutti alloggiati in un agriturismo con 200 metri di strada bianca per emulare le dune della Mauritania dell’Africa Eco Race o delle Dakar dei tempi d’oro.

Molti di noi non sono avvezzi con i luoghi montani dell’udinese e così grazie a Cristiano - PANA - trovammo un campo base e una sorta di accordo sul motogiro. Ma verso la metà d’aprile, la voglia di moto ci ha fatto sembrare il 04 maggio troppo lontano; e così abbiamo improvvisato un raduno il 01 maggio 2019 sui colli piacentini. Dopo lo scambio di alcuni messaggi si è definito il ritrovo: Bar L’officina di Carla all’uscita autostradale di Fiorenzuola ore 10:30 del giorno 01 maggio 2019.


L’arrivo fu nell’ordine: Paolo assieme a Marianna e Zeno a cavallo di Queen; Anna e Augusto; dopo un caffè d’orientamento tra i tre veronesi a sorpresa si marterializzarono anche Daniela e Roberto con Beccorosso. Che piacevole sorpresa! Ci son voluti solo 5 anni per incontrarli con le moto. Per ultimi, ma ampiamente giustificati, arrivarono anche Emanuela e Daniel con l’Ape Maia. Dopo aver assunto una scorta abbondante di caffeina, indossata la dotazione di sicurezza motociclistica, attivato l’itinerario concordato sullo ZUMO 660 (In Zumo we trust) abbiamo diretto le ruote verso la prima tappa dell’itinerario concordato.




Così, in agilità tra le strade di campagna piacentine, arrivammo a Grazzano Visconti. Un borgo mantenuto come doveva essere stato quando fu costruito, e sebbene sia piacevole percorrere le sue vie, rimane sempre un borgo di attrazione turistica. Una specie di parco divertimenti. La carovana guida bene e agevolmente verso le altre tappe.






Vicino a Rivalta abbiamo pranzato con un panino e poi via verso Bobbio per il caffè post-prandiale, Ponte dell’Olio e ancora a Fiorenzuola.








Bellissimo guidare la moto soprattutto quando si è circondati dagli amici. Salutati tutti rimane la via del rientro, il ricordo di una bellissima giornata e la consapevolezza che tra due giorni ci saremmo rivisti ancora e che solo 29 giorni ci separano alla partenza della Caucasian Marathon...

2.4 Weekend del 04 maggio 2019
Le previsioni meteo di Giovedì 02 maggio e di Venerdì 3 maggio 2019 davano pioggia intensa per tutto il weekend. Purtroppo il gruppo ha deciso a malincuore di annullare il nostro incontro udinese. Purtroppo non ci siamo incontrati come si era previsto. I maratoneti iniziarono il countdown per venerdì 31 maggio 2019.
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Vecchio 10-01-2020, 22:26   #14
augusto
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Il passo turistico di Zeno è stata la cosa che mi ha fatto più preoccupare.
A parte dover trovare una scusa per fare l'altro lato della valdadige, per disingolfare il 990, l'idea di dover andare in Armenia con quel passo, mi ha francamente terrorizzato.
La scelta di Bari è stata niente meno che ottimale. Odio gli orari di partenza da Ancona. Intere mattinate perse. Quasi meglio andare per strada fin là.
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Vecchio 11-01-2020, 00:33   #15
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Seguo interessatissimo il report, controllo Augusto e la Carotina sua, si sa mai che appena la mette in vendita...

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Vecchio 11-01-2020, 12:37   #16
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predefinito 3. Una piccola missione

3. Una piccola missione

A due settimane dalla partenza, mentre controllavo le notizie riguardanti la sicurezza nella regione caucasica, mi imbattei in un articolo riguardante missioni umanitarie in Georgia; e mentre lo stavo leggendo si fecero strada due ricordi:
  • Il primo dell’amico Mario, che ogni novembre da alcuni anni scende con un gruppo di enduristi in Marocco per portare aiuti umanitari nei paesini sperduti.
  • Il secondo, fu una vaga idea di qualcosa di letto da qualche parte. Iniziai quindi a sfogliare i vari libri e finalmente trovo quello che cercavo: “Destinazione Afghanistan” di Marco Deambrogio. L’autore decide di portare ai bambini afgani i disegni dei quelli italiani, e poi viceversa.

Si fece spazio l'idea che forse era giunto il momento anche per me di fare un’azione simile per i bambini georgiani. D'altra parte ho un dubbio che magari qualcuno di vuoi mi può aiutare a risolvere... perchè non mi ricordo di aver deciso di nascere in Italia a metà degli anni 70 e di aver scelto dei genitori che mi potessero pagare gli studi e farmi fare una vita agiata? Non lo ricordo proprio e dico sul serio, amnesia?

Chiesi di conseguenza alla carovana se a loro fosse dispiaciuto che contattassi una delle associazioni umanitarie che operano in Georgia per vedere cosa fosse possibile fare. Ovviamente questo sarebbe tolto al viaggio alcune ore da "spendere" al centro missionario. Fortunatamente l’idea stata accolta con entusiasmo.
Contattai via mail l’associazione A.B.C.S. che collabora con la comunità di padri Stimmatini in alcune città georgiane; e tramite la signora Anna fissammo il primo incontro per il giorno mercoledì 22 maggio 2019 nella loro sede a Verona. Paolo ed io esponemmo l’idea di poter supportare con materiale didattico il centro diurno per ragazzi del quartiere molto povero di Avtokarkana in Kutaisi. Ora Kutaisi è città assai povera, vi lascio immaginare il quartiere povero. Comunque, la sig.ra Anna ci fornì il contatto di Suor Loredana delle Piccole Figlie di San Giuseppe che fu prontamente destinataria di una mail in cui descrissi la nostra idea. La proposta venne colta positivamente anche da Suor Loredana e così iniziammo a raccogliere penne, matite e colori per i bambini georgiani che fanno capo alla missione.

La missione in Georgia degli Stimmatini cominciò nel 1993, appena la nazione riaprì le relazioni diplomatiche con la Santa Sede e soprattutto consentì l’arrivo di sacerdoti cattolici dall’estero. Ma la situazione fu difficile, anche per opera di una comunità ortodossa dalle forti venature anti-cattoliche, che non permisero con proteste di vario genere il riconoscimento giuridico della Chiesa Cattolica. Fin da allora, una parte del lavoro degli Stimmatini è l’istruzione e l’educazione della gioventù; e siccome credo che nulla di più dello studio possa rendere un uomo migliore, mi convinsi che fosse giusto offrire il nostro piccolo aiuto alla popolazione georgiana. Fu la prima volta che mi cimentai in una cosa simile, ma sentii fin da subito che era la cosa giusta da fare, non di certo per supporto materiale ma per avvicinarci di più al popolo che ci avrebbe ospitato per due settimane.
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Vecchio 12-01-2020, 12:22   #17
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OT: la vedo dura, Fabio. Questa muore a casa mia
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Vecchio 13-01-2020, 10:05   #18
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Anche io mi aggrego a quello che sarà un lungo report della nostra esperienza in Caucaso. Sottoscritto quanto già detto dai miei compagni di viaggio ed amici.

PRE VIAGGIO (DANIELZ)
Un viaggio inizia molto prima di partire: Inizia nel momento in cui l’idea si trasforma in un “perchè no...”. Quando da una semplice idea nata magari durante un pranzo ti ritrovi ormai proiettato alla prossima mèta. Così è nato la “Caucasian Marathon 2019”, durante un pranzo al ristorante tra buoni amici nel mese di dicembre 2018. Un viaggio che prevedeva almeno 15 giorni, poi diventati 21 per chi, come me aveva ancora dei giorni di ferie da poter investire.
Zeno: “Daniel, perché non venite nel Caucaso?”
Daniel: “C’è asfalto a sufficienza?”
Zeno: “Si penso di si”
Andata!!! Partenza prevista per fine maggio. Abbiamo avuto quasi 6 mesi di tempo per prepararci psicologicamente e fisicamente a ciò che sarebbe stato per noi un limite da superare. Allora bisognava comprare un’altra moto per fare i circa 10.000 km che ci attendevano. La mia vecchietta BMW K1200s, per quanto ancora in eccellenti condizioni, non era proprio la moto per andare fino in Armenia. Ma ahimè una spesa imprevista e non derogabile non mi ha permesso di cambiare moto e quindi che si fa? Rinuncio? No… insieme la mia compagna di vita Emanuela decidiamo di non rinunciare al viaggio e di buttarci dentro a capofitto.
Con il gruppo di viaggio, durante le settimane prima di partire, ci siamo incontrati cadenzialmente per vedere meglio tappe, organizzazione ecc. Il gruppo era formato da Zeno con Marianna, Augusto con Anna, Paolo ed io con Emanuela.

I mesi passano non stiamo più nella pelle. Formiamo un gruppo di whatsapp dove ci scambiamo informazioni, previsioni meteo, temperature ecc. Il gruppo AMGE 2019.
Zeno, Augusto e Paolo preparano le tracce con i GPS ed Anna si occuperà di prenotare tutti gli alberghi tramite contatti diretti con gli hotel o booking; in questo la sorte ci aiuta perché Anna, lavorando come guida turistica, ha una dimestichezza maggiore rispetto tutti gli altri. In sostanza io non ho fatto nulla … non ho nemmeno il navigatore visto che ho sempre viaggiato in eurozona tramite google sullo smartphone.
Man mano che il tempo passa mi rendo sempre più conto che il passo che sto per fare è davvero più lungo della mia gamba; lo so io, lo sa Emanuela e forse lo sanno anche i miei compagni di viaggio che sono motociclisti molto più navigati rispetto noi. Ma il gruppo è anche questo e chi più chi meno ha sempre offerto fiducia rispetto alle mie ansie pre-partenza.
Si parte il 31 maggio ma il mio viaggio inizia il 30 dal mio paesotto in provincia di Trento a Mantova dove Augusto ed Anna ci hanno offerto ospitalità per spezzare la lunga tratta che ci porterà il 31 sera a Bari dove prenderemo il traghetto. Il 30 mattina lavoro mezza giornata ma di fatto con la testa non ci sto; alle 13 arrivo in casa e trovo già pronto in tavola. Un pranzo veloce e tiro fuori la mia BMW K1200s dal garage per iniziare a caricare i bagagli per partire; lei è pronta, bellissima ancora si fa guardare nonostante i suoi 14 anni... Le valige laterali della K non sono molto capienti e la borsa di destra è totalmente impegnata da antipioggia, kit di emergenza e varie. Toccherà impegnare per bene il borsone posteriore e la borsa serbatoio. Operazioni che si svolgono velocemente perché già da giorni il tavolo della cucina ospita tutto ciò che dobbiamo portare: vestiti, cambi, documenti, power bank ecc.ecc.
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Vecchio 13-01-2020, 11:20   #19
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4. La rotta


L’idea originale, quella famosa dentro al cassetto dei sogni, era diversa da quella che poi costruimmo. Era mia intenzione arrivare in Georgia da nord via Slovenia, Ungheria, Romania, Moldavia, Ucraina, Crimea e Russia, attraverso la strada militare russa oppure su Sochi. Una volta scesi in Georgia, l’itinerario caucasico sarebbe stato poi pressoché identico tranne ovviamente gli accorgimenti dovuti ad ingressi diversi ma in sostanza l'impronta sarebbe stata quella che alla fine fu, ma ovviamente l'ingresso da nord avrebbe reso il viaggio più completo. Ma, bisogna fare i conti con solo con i sogni o con quello che piace fare, ma anche con le vicende politiche che dominano i luoghi in cui si vuole viaggiare. La situazione politica e militare impose la rinuncia di arrivare in Russia tramite l’Ucraina: sarebbe stato troppo rischioso con le frontiere chiuse e/o militarmente protette.

Per cui si decise di arrivare e tornare tramite la Turchia.


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Vecchio 13-01-2020, 12:19   #20
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4.1 Verona - Bari - Traghetto

31-Maggio-2019
Tappa di trasferimento di 830 km totalmente di autostrada.
Inclemente la sveglia inizia a frantumare il “silenzio” alle ore 05:00 ed è paragonabile a quella secchiata d’acqua fredda che si deve prendere appena si esce dalla sauna: uno shock obbligato che toglie il respiro per un successivo benessere. Dopo i primi secondi di smarrimento realizzo che finalmente dopo mesi e mesi di preparativi siamo arrivati allo scopo ultimo di tutto il lavoro fatto: la partenza. La moto, già carica dalla sera prima, è di sotto nel garage e noi, assaliti da una certa impazienza, ci vestiamo e scendiamo.


Per la Caucasian Marathon mi sono comprato il casco nuovo; ovviamente identico a quello precedente. Non me la sono sentita di cambiarlo con un altro con cui avrei potuto non essermi trovato bene. Un altro acquisto fatto ad hoc sono gli stivali; questi invece non sono quelli vecchi solo ricomprati. Ovvero, mi sarebbe piaciuto, ma la TCX non li fa più. Il modello 2019 non mi soddisfano e quindi mi sono speso senza risparmio alla ricerca di qualcosa che potesse avere le caratteristiche di quelli vecchi. Ho trovato sul solito sito che uso per questi acquisti un paio di stivali molto ben recensito e mi sono fatto convinto di acquistarli. Quando arrivarono - in un pacco enorme assieme al casco - mi sono reso conto che, a differenza dei mitici TCX che sono stivali per il turismo travestiti da enduro, questi sono degli stivali da enduro mascheri malamente da turismo. Alla guida ricordano molto i miei vecchi Alpinestar. Sono riuscito a testarli prima della data della partenza in alcune occasioni e ho dovuto alzare la leva del cambio per adattarla allo stivale. L’ultimo acquisto pre-partenza fu un giubbino Dainese old-stile comprato usato per 40€ a cui mi sono affezionato appena vista la foto su internet. Un degno sostituto della Dainese Superdune che non riesco a trovare della mia taglia.

Comunque, come da plan il primo incontro con i vari pezzi della carovana avviene con Paolo al distributore di Porta Nuova (VR), e dopo un breve saluto abbiamo preso l’autostrada direzione Modena.


Prima tappa è la stazione di servizio Po Ovest in cui abbiamo pianificato l’incontro con gli altri due equipaggi che formano la carovana: Anna e Augusto ed Emanuela e Daniel.


Il clima era freddo - lo so lo so che per alcuni carovanieri la temperatura era mite, ma per me era gelo!!! il testo è mio e scrivo quello che voglio - ma almeno soleggiato. L’autostrada è terribilmente noiosa e 830 km sono molti, ma l’indomani ne avremo altri 920 e il giorno dopo altri 750 km. Bisogna farsene una ragione e trovare un modo per farseli passare. Con un paio di tappe obbligate siamo arrivati in Puglia prima di quanto sperassi. Pranzo. Ci voleva!

Nei primi anni di vita assieme a Marianna frequentavamo a Milano una sua amica che poi per ragioni di lavoro e famiglia ha deciso di ritornare nella sua Puglia e quindi la nostra frequentazione è ovviamente diminuita. Sapendo della nostra partenza dal porto di Bari, ci siamo accordati per un incontro nella affascinante Bari vecchia. L’incontrato la nostra amica è stato molto bello, rivedere persone care è uno dei piaceri che noi essere umani dovremmo coltivare più spesso.












Comprata la celeberrima focaccia barese e solo dopo aver congedato Paola ci siamo diretti al molo, sbrigata la burocrazia abbiamo caricato le moto sul traghetto. Sarà, ogni anno scrivo la stessa cosa: l’infanzia si fa spazio ogni volta che la moto sale la rampa di ferro e la moto si parcheggia insieme a molte altre.



Sistemate le moto, check in, docce e meeting serale con focaccia.




Consapevoli che ci siamo, domani mattina alle 06:00 saremo sbarcati per l’ennesima volta sul modo di Igoumenitsa per poi correre ad Istanbul.
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Vecchio 13-01-2020, 12:37   #21
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Ore 16:30 del 30 maggio 2019 puntuali si parte.
La tratta Tione di Trento/Mantova scorre veloce e abbiamo il tempo di fermarci da una amica per prendere un caffè proprio a Mantova dove passeremo la notte da Augusto ed Anna che nel frattempo ha preparato un’ottima cena a base di tigelle mantovane. Sveglia alle 5.00!


31 maggio 2019
Alle 06.30 abbiamo il rendez-vous alla stazione di servizio “Secchia Ovest” direzione Bari. Ora ci siamo tutti e siamo pronti!
Il gruppo AMGE 2019 è pronto per partire!!!!L’autostrada è noiosa ma in gruppo con qualche sosta passa abbastanza velocemente la giornata. Si arriva a Bari con lauto anticipo rispetto l’imbarco sicché parcheggiamo vicino piazza Mercato, alle porte di Bari vecchia per una passeggiata. Io rimango a custodire le moto, anche perché Bari già la conosco molto bene avendoci vissuto 6 mesi e non avevo interesse nel visitarla. Ne approfitto per sentire al telefono mio figlio Danilo. Un paio di birre, qualche stuzzichino e si sale a bordo della nave che ci porterà in Grecia.
Chi legge potrà avere dei dubbi sul fatto di aver preso il traghetto da Bari; tecnicamente non è la scelta più vantaggiosa ma è l’unica che può far risparmiare un giorno di viaggio e tirare dritti fino a Istanbul da Igoumenitsa, in quanto si arriva alle 05.00 in Grecia dando la possibilità di avere tutta un’intera giornata per fare i 920 Km e i controlli doganali al confine Greco/Turco.

Sul traghetto condividiamo la cabina con Augusto ed Anna e chissà chi ha veramente dormito quella notte, fatto sta che alle 04.30 siamo tutti già lavati e vestiti e pronti a sbarcare ma purtroppo la nave porta 1 ora di ritardo e Zeno, il nostro tour leader e navigator man già inizia a stilare i nomi dei Santi Armeni.
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Vecchio 13-01-2020, 15:10   #22
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4.2 Traghetto - Igoumenitsa - Istanbul.

01-Giugno-2019
La notte trascorre bene, una bella dormita piena fino a quando non iniziano a bussare la porta della cabina per comunicare che siamo prossimi allo sbarco in terra Greca. L’aria sul ponte è bella frizzante ma la vista di Igoumenitsa prima dell’alba è sempre un toccasana per il cuore.



Dopo la foto di rito giù nei garage per prepararci al secondo trasferimento. Sbarchiamo e subito pieno di benza visto che non ci sono distributori comodi lungo la ben nota strada. Attributi della E90: lunga, fredda, piovosa, nebbiosa e nevosa Egnatia Odos.




Questa sarà una costante: quelli del 17 sempre ultimi






E come sempre, tra Ioannina e Gravena troviamo nubi basse e freddo becco. Cerchiamo per quanto possibile di allungare la tappa benzina almeno fino alla pianura e nei pressi di Siatista facciamo pausa e pieno. Ora la temperatura è ben più gradevole e dopo una scorpacciata di caffeina e frutta da guscio si riparte verso Ipsala. L’altra tappa fu fatta nei pressi di Kavala, altro pieno di benza, caffeina e qualcosa da mangiare.






Arriviamo alla frontiera nei tempi previsti e della carovana sono l’unico a cui serve stipulare la RCA… La Genertel è peggiorata parecchio e nella carta verde praticamente ho solo i paesi comunitari. Così mentre gli altri carovanieri se ne stanno a discutere e far conoscenze con turchi mi devo sbattere a stipulare un’assicurazione. Ho imparato a negoziare tutto nella mia vita e quindi anche le assicurazioni e con 40€ mi danno una RCA da giugno a settembre 2019… non molto soddisfatto ma sempre meglio dei 60€ che volevano rifilarmi!
















Attraversiamo la frontiera e c'era una coda di alcuni chilometri di macchine e camion dirette verso la Grecia che non avevo mai visto prima. La nostra via invece era scorrevole e quindi siamo andati dritti come schioppettate ad Istanbul. Lì avevamo prenotato l’hotel Sultan Inn in zona Kucuk Ayasofya perchè nel 2014 mi ero trovato molto bene. Ma dopo 5 anni la zona rimane a mio avviso la miglior in assoluto per Istanbul ma di hotel ce ne sono di migliori. Ma so che le moto smollate davanti all’ingresso sono al sicuro e la posizione è sempre supervalida.









La serata bizantina mi ricorda perchè tanto amo questa cittò. Un Narghilè con chai dopo cena apre il cuore.









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Vecchio 13-01-2020, 18:08   #23
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Grande Daniel! Appassionato e coinvolgente anche il tuo racconto?
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Vecchio 13-01-2020, 18:44   #24
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Che viaggio, che viaggio!
Due stivali nuovi per me ed Anna, che li abbiamo disfatti in Armenia, e siamo pronti a ripartire domani.


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Vecchio 13-01-2020, 18:49   #25
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Quote:
Originariamente inviata da augusto Visualizza il messaggio
e siamo pronti a ripartire domani.
Beh mi sembra che il 23-maggio-2020 siamo di nuovo in nave no?

Per anna?


per te?
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Ultima modifica di GS3NO; 13-01-2020 a 18:51
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