Premessa: guido moto da più di 30 anni. Non sono quindi esattamente un novellino, ma non mi considero di certo un grande esperto (ad esempio di meccanica non ne capisco quasi niente...). Per me le due ruote devo essere sinonimo, oltre che di piacere di guida e libertà, anche di praticità per sostituire a 360° la macchina, sia nel commuting urbano di casa-ufficio e commissioni varie, sia in vacanza. Per questo motivo, da oltre dieci anni sono entrato in casa BMW, una delle poche che a mio avviso racchiude perfettamente le esigenze di cui sopra. Dopo un R1200R sono passato a ben 2 GS, una del 2015, l'altra del 2017 (passaggio all'euro 4, ma solo per un trattamento molto conveniente dell'usato, ottenuto dal conce forse per raggiungere il target di fine anno). Con quest'ultima purtroppo a maggio dello scorso anno ho avuto un brutto incidente, non per colpa mia, e l'ho dovuta rivendere come pezzi di ricambio. Il passaggio alla RS è stato dettato soprattutto dalla necessità di avere un mezzo più abbordabile in termini di altezza ed appoggio a terra, dato che dopo il sinistro il mio ginoccho destro ha ancora qualche problema. Se non avessi avuto questo infortunio, probabilmente non l'avrei mai presa in cosiderazione e sarei rimasto sull'endurona, che considero la migliore moto avuta, la vera due ruote "totale". Almeno fino all'RS. Azzardare paragoni è difficile, perchè le categorie di appartenenza sono diverse. Ma hanno sorprendentemente molti punti in comune, a cominciare dal motore e dalla trasmissione a cardano (altro motivo per cui non ho tradito la marca). In realtà la mia precedente GS era una 1200, mentre l'RS, presa nuova a fine Novembre, monta il 1250 già euro 5 (non solo "ready", infatti è il modello con il telaio nero anzichè bianco). Beh, da questo punto di vista le differenze si fanno rilevanti: la già buona elasticità del 1200 qui si fa da urlo. Il cambio elettroassistito è un vero "burro" se paragonato al precedente. Magari queste sono migliorie che la GS1250 presenta comunque. Ma, per le mie attuali condizioni fisiche, avere sotto il sedere un mezzo più compatto e gestibile non ha prezzo. Rinunce? Fin'ora nessuna; anche se onestamente devo ancora fare il tagliando dei 1000km, posso dire di averne già fatto un buon utilizzo di prova nelle più svariate situazioni di traffico (che qui a Roma è tornato ai livelli infernali pre-pandemia). Forse l'unica vera reale differenza è il raggio di sterzata, ovviamente più ridotto. La GS girava in un fazzoletto, questa meno. Ma la compattezza e la gestibilità delle sue dimensioni compensano questo gap. Anche con il tris valige montato si sguscia nel traffico con naturalezza. La capienza delle borse, rispetto alle precedenti Vario, almeno a me non ha fatto rinunciare a nulla di quanto ero abituato prima. Protezione all'aria? Non ho notato sostanziali differenze: anche a velocità da sparo ( e con questo motore è un attimo), la pressione dell'aria è irrisoria, esattamente come sulla GS. Anzi, direi persino che la mezza carena protegge un pò meglio le gambe.
Ora, probabilmente, le mie impressioni potranno sembrare ai puristi della GS come fatte da uno che, come nella favola della volpe e l'uva, guarda al GS pensando "tanto è acerba". Ma, strade bianche a parte (che comunque con il GS non avevo mai visto manco col binocolo), in termini di versatilità e fruibilità posso serenamente affermare di non aver fatto nessun passo indietro. E ieri, mentre ero fermo al semaforo, mi si affianca uno col motorino che, dopo aver fatto avanti-indietro per studiare la mia RS, mi ha detto: "Stupenda... ma è la GS stradale?" In fondo è anche vero...