Mukkista
Registrato dal: 09 Feb 2006
ubicazione: Nember - Berghem
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questa è l'email di risposta del buon Ciaccia a riguardo della comparativa in questione:
"Il problema è che io guido in maniera particolare (sempre seduto, uso solo i bassi regimi, non amo la velocità, apprezzo le sospensioni morbide che copiano tutto - meglio un fondocorsa che uno scarto laterale), per cui i miei giudizi strettamente personali sono troppo particolari. Quando provo queste moto, ovviamente solo in ambito turistico, cerco pertanto di concentrarmi sugli aspetti pratici più oggettivi, tipo la BMW che beve poco o la KTM col tappo della benza coperto dai bagagli (una menata assurda). Ma in quella prova ho comunque scritto cosa pensavo di ogni moto. Qua provo ad essere più esaustivo.
BMW: mi piacciono la linea e il concetto di motore con cambio olio ogni 10.000 km, consumi contenuti, grande tiro ai bassi. Frena benissimo ed è molto stabile anche bagagliata. Con l'Akrapovic è la goduria totale: dai un filo di gas e quello sale facendo un PUM PUM che ci puoi contare gli scoppi uno a uno. Se chiudi il gas, è silenziosissimo. Quindi pennelli le curve alternando al PUM PUM in uscita il silenzio assoluto in ingresso: godo come a un concerto dei Massive Attack, chi guida lo scooter non lo capirà mai. Peccato che però faccia troppo rumore per non rompere le palle a chi odia le moto...
Il motore è brusco nella primissima fase di apertura, quella essenziale per partire da fermi su una salita spalmata di muschio bagnato, benzina, olio motore e bava di lumaca gorilla.
La posizione di guida è stranissima: tende a farti scivolare in avanti, verso il cannotto di sterzo, aiutata in questo da pedane arretratissime e molto lontane dalla sella (ottime per alzarsi velocemente in piedi quando capisci che stai entrando a 120 orari dentro una buca enorme). La tendenza a scivolare in avanti è accentuata, in discesa, dal mono posteriore ad aria che, quando prende un colpo, reagisce spingendo da dietro, un po' come usava fare John Holmes con noi giovani, sicché devo puntare con le braccia. Nelle discese ripide, fa venire molto più mal di braccia della mia Africa Twin, pur pesando 70 kg in meno: è evidente che questa moto non accetta chi, come me, guida seduto! In piedi va molto bene, invece. Anche la forcella però ci ha fatto incazzare, per lo meno com'era tarata in questa occasione: mollissima da fermo e gran scartatrice su qualsiasi sasso, cosa fastidiosa anche perché l'avantreno pesa un botto (motivo per cui la moto è tanto stabile). Alla fine, tra retrotreno che spinge, chiappe che scivolano in avanti e forcella da recuperare sempre, avevamo tutti del gran mal di braccia.
Inoltre, la sella larga e dura ti spacca sia il culo, sia l'interno cosce, il che è una contraddizione: io accetto il mal di chiappe da una sella stretta, che ha un suo senso! Dopo 250 km di fila, era la più scomoda delle tre. Questa cosa non la capisco: se fai una moto grossa e pesante, lo fai perché ciò che perde nel fuoristrada tosto lo recuperi nei viaggi, ma se hai il culo rotto dopo trasferimenti neanche tanto lunghi che senso ha? Ma, come abbiamo scritto, è un difetto comune a tutte le altre.
Sicché, per me la Xch dovrebbe avere sospensioni normali e una sella comoda e allora ti diventa davvero la moto del viaggio della vita, quello dove si passa dall'autostrada alla mulattiera difficilissima. Touratech ha per lei due serbatoi anteriori (20 litri totali) e il cupolino, peccato che non preveda una sella più comoda come fa, invece, per la F 800 GS.
La KTM è la libidine pura. Bella da guardare, bella da guidare, carismatica solo a stringere le manopole o a sedersi sopra. Motore bicilindrico dall'erogazione stupenda ai bassi come agli alti, per lo meno su asfalto e negli sterri veloci. Se state protestando e affermando che in realtà abbia un mono, avete ragione, ma sembra un bicilindrico e di quelli belli! Sulle stradine asfaltate della Costa Verde, vicino a Piscinas, con mio sommo stupore mi sono trovato per ben tre volte a 160 orari tra una curva e l'altra, senza quasi accorgermene. Col mio DR avrei fatto i 90. E' un missile, è una moto da sparo. In fuoristrada, per come guido io, la mappatura normale è troppo potente. Appena c'è un po' di sasso, scendo a regimi tali che, per non spegnere il motore, devo tenere la frizione sempre in mano: meno male che c'è la mappa soft, con la quale il motore perde 20 cv in alto e diventa più tranquillo sotto. Purtroppo, però, questa moto c'è stata data con le sospensioni dure come il marmo. Credo che a 190 orari, in pietraia, lavorino bene. Al di sotto, invece, la moto rimbalza e scarta. Per me, qualsiasi moto, anche la più leggera, la più bella, la più ergonomica, la più potente perde efficacia se le sospensioni non copiano i sassi, ma ci schizzano sopra. Il fuoristrada diventa una purga, rischio di cadere, mi pianto in salita e non mi diverto. Sicché, il mio giudizio su questa moto diventa difficile: le sospensioni dure non sono un difetto cronico, ma una taratura come tante. Il mio collega Ricotti però non è riuscito a regolarle in maniera efficace, dure erano e dure sono rimaste. Anche questa moto, come la Xchallenge, mi lascia perplesso: come moto da enduro puro è troppo pesante (142 kg, contro i 115 della EXC-R530) e ha poco angolo di sterzo; come moto da turismo ha la sella identica alle racing (stretta e durissima) e caricarci i bagagli è un casino; ci metti una vita (usi il telaio per fissare gli elastici) e devi tirarli giù per fare benzina. A che servono moto siffatte? Ugo Filosa ha lottato fino a ieri mattina per la vittoria del Sandalion, con questa moto, quindi vuol dire che se sei uno scannatore con la 690R vai fortissimo nei rally. Inoltre esiste un kit MecaSystem di tre serbatoi aggiuntivi che la trasforma in una sorta di Adventure.
La Husqvarna TE610, detta Lasagna, è in assoluto una delle mie moto preferite da enduro. Gli altri, quando la provano, ci fanno un giretto e la restituiscono senza alcun entusiasmo. Per me, invece, è la sintesi di come piace a me la moto: posizione di guida moderna, perfetta; motore che fa PUM PUM come le vecchie 600, ma elastico e dolce quasi come il mio DR-Z; sospensioni che copiano tutto, freni eccellenti e consumi veramente bassi. Ha i suoi difetti: stampella da motard (in fuoristrada cade sempre); angolo di sterzo modesto; assenza di accessori da viaggio tipo serbatoione o telaietti per le borse; dubbi sull'affidabilità; anche qui, sella che rompe in due le chiappe pure alla Nadia Cassini. Ho avuto modo di provarla alla Monfa alternandola alla TE510 da gara e mi divertivo nettamente di più con la TE610. Tutti gli altri preferivano nettamente la 510 e mi chiedevano se ero scemo. "
Più o meno quello che c'è su MF
in definitiva per come uso io la xch, ho preso la moto giusta
ciao ciao
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R1100RT: a cinquant'anni ti fai l'amante venticinquenne...😎
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