14/08 Evora – Beja – Sagres – Cabo de San Vicente – Porto Covo – Lisbona Km.603 In Moto H07,38 Totale H08,50
Pagato il conto e caricata la moto partiamo alle H09,30 direzione Sud verso Beja con la superstrada indicata subito usciti dall’ Evora Hotel.
Ci fermiamo a fare il pieno e per la seconda volta in questo viaggio “innaffio” la moto con la pompa che non si ferma automaticamente raggiunto il “full”. Mi faccio dare un secchio d’acqua e do una bella lavata a Diavolina, poi ci rimettiamo in marcia.
Caldo sopportabile, strada a 2 e 4 corsie molto scorrevole, campagna con prati sterminati su cui pascolano mucche brune e querce da sughero a perdita d’ occhio, non per niente il Portogallo è il primo produttore mondiale di sughero.
Incrociamo e prendiamo l’ Autostrada Algarve, che in realtà viene chiamata “Via do Infante”, che percorriamo per tutta la sua lunghezza uscendo a LAGOS.
Su strada nazionale, molto trafficata dato che questa zona è molto frequentata dal turismo balneare, arriviamo a SAGRES dove facciamo il secondo pieno della giornata con Lilli che mi raccomanda di fare attenzione a non fare uscire altra benziana.
Sotto un cielo terso ed un vento fresco dal mare percorriamo i pochi kilometri di strada costiera su una falesia a picco sull’ oceano che ci portano alla nostra prima meta odierna: CABO DE SAO VICENTE, il punto più ad Ovest del SUD dell’ Europa. Lo toccheremo dopo aver toccato nel 2001 quello più a Nord, il CAPO FINISTERRE.
Parcheggio la moto in un parcheggio molto trafficato con un vento molto forte e tantissimi turisti che scavalcano il parapetto per andare a passeggiare sulle scogliere a picco sull’ oceano lasciando Lilli a guardia della moto mentre io entro a visitare il Faro.
Mi faccio un po’ di foto e poi acquisto anch’ io come quasi tutti i turisti che visitano il sito qualche souvenir, poi torno da Lilli che avuto il cambio va anche lei a visitare il faro approfittando per una sosta tecnica alla toilette.
Lasciato il parcheggio ripercorriamo la strada fino a SAGRES e da li prendiamo la N268 che diretta a Nord passa accanto alle spiagge di sabbia orlate di dune e pini ed attraversa il parco naturale che protegge tutta la costa.
La strada è molto bella, ombreggiata dai pini ed è un vero peccato che non possiamo fermarci e soggiornare in una delle tante località frequentate da un turismo non selvaggio come quello dell’ Algrave ma più responsabile ed attento alla conservazione dei luoghi ed al rispetto della natura.
La costa è un paradiso anche per il Surf di ogni genere con vela o senza.
[B][B]Alle 15 arriviamo alla destinazione dove faremo sosta per uno spuntino:
PORTO COVO, dove non riusciamo a trovare il ristorante suggerito da José ma un altro dove, gentili perché dato l’ orario la cucina è chiusa, ci servono una buonissima insalata di polpo con patatine fritte.
Mando un messaggio a José che mi da appuntamento ad una stazione di servizio sull’ autostrada per Lisbona da dove mi scorterà fino al nostro albergo.
Pago il conto e riprendo la strada direzione SINES – GRANDOLA e quindi l’ Autostrada A2 direzione SETUBAL-LISBONA.
Arriviamo all’ AREA de SERVICIO PAMELA dove incontriamo il mio amico con sua moglie Adelaide in sella alla loro BMW K100 ( hanno anche un RT ) che abbracciamo felici ed emozionati per l’ incontro.
Faccio di nuovo il pieno e seguo la moto di José lungo l’ autostrada che lasciamo per imboccare il
Ponte 25 Aprile attraversando il quale provo un’ emozione fortissima per aver raggiunto una meta che il 2 Agosto, dopo la stupida caduta da fermi, sembrava irraggiungibile.
Entriamo a Lisbona e ci fermiamo davanti al garage di José dove lasceremo le moto per prendere la sua macchina che ci accompagnerà all’ albergo.
José forse su suggerimento di Lilli e reso a conoscenza della mia costola rotta ed in parte ancora dolorante, si offre di guidare lui la moto giù per i vari livelli del garage sotterraneo, io lascio nelle sue mani Diavolina e scendo a piedi considerando che è stato meglio far contenta mia moglie anche se l’ ingresso al mio garage a Roma è forse più difficile….
Lilli carica le borse sulla macchina di José e quando siamo quasi arrivati al nostro albergo le domando “Tesoruccio ma hai caricato anche la borsa del serbatoio ?” la risposta che ricevo è agghiacciante: “ Ma perché non l’ hai caricata tu ?”…….Chiedo a José di accostare ed apro il baule e naturalmente niente borsa del serbatoio che è rimasta sul bidone dove l’ avevo appoggiata per non metterla a terra con le altre borse.
Torniamo di corsa indietro ed i 10 minuti di macchina che ci separano dall’ ingresso del garage mi sembrano un’ eternità con Lilli che viene consolata da Adelaide, José che non sa cosa dire io che sono pronto a tutto ma non a perdere macchine fotografiche e foto.
Arriviamo e troviamo la borsa al suo posto per la gioia di tutti ed un ringraziamento a Sant. Antonio a cui raddoppierò l’ offerta dopo quella fatta a seguito dell’ infortunio per finire il viaggio.
Arriviamo finalmente al nostro albergo :
Hotel Alif Avenida un 4 stelle molto bello e con un servizio professionale ed efficiente che avevo prenotato per 4 notti dall’ Italia e che costerà con gli extra € 382,00. Ottimo per chi viaggia in moto perché ha un parcheggio sotterraneo accanto all’ ingresso.
Ci facciamo una bella doccia, disfo le valigie e sistemo tutto in quella che sarà la nostra “casa” per i prossimi 3 giorni.
Ci prepariamo e scendiamo ad aspettare José che ci viene a prendere in macchina in compagnia di
Mr.Spot, il suo simpaticissimo cane con cui Lilli farà subito amicizia innamorandosene.
Arriviamo a casa del nostro anfitrione per la prima delle 4 splendide cene che ci allieteranno durante la nostra sosta a Lisbona, tutte cucinate personalmente dal mio Fratello Portoghese che, come me esperto di cucina, ama intrattenere gli ospiti e non vedeva l’ ora di farmi assaggiare i suoi piatti della Cucina Tradizionale Portoghese dopo tutti gli anni che, ospite a cena a casa nostra, ci siamo goduti la sua compagnia mangiando, bevendo e poi fumando uno dei suoi sigari Cubani portati per l’ occasione.
Consegno le due bottiglie di vino acquistate ad EVORA e caricate sulla borsa agganciata su Top-Case stipate accanto alla bottiglia dell’ acqua che dovremo portare a Roma.
Con l’ aiuto della sua “Assistente” Adelaide, José apparecchia il tavolo in cucina dove mangiamo antipasto di salumi di Porco Preto ( il maiale nero dell’ Alentejo ), un fantastico formaggio di pecora da spalmare sul pane, olive e la prima delle splendide bottiglie di vino che berremo durante queste fantastiche cene di cibo, allegria ed amicizia.
José da pochi anni improvvisamente ha sviluppato un’ intolleranza totale al latte ed ai suoi derivati, ma sia io che Lilli ed Adelaide no, così ci godiamo il formaggio e più tardi il dolce preparato da Adelaide.
Ci accomodiamo in salotto sulla tavola apparecchiata elegantemente da Adelaide.
Il piatto forte di questa sera è il trancio di Tonno Fresco cotto con le vongole e servito, come da abitudine in Portogallo ed una volta anche in Italia ( ma sta tornando ad essere una giusta scelta specie con i piatti di pesce strutturati come zuppe di pesce e piatti complessi come quello servito stasera ) con un ottimo Vino Tinto.
Finiamo di mangiare ed offro a José uno dei miei Toscanelli al Caffè che ci gustiamo con una Vodka originale Russa.
Conversiamo misto Italiano, Inglese con Adelaide che risponde parte in Portoghese ed Inglese e Lilli che, parlando solo Italiano, riesce a conversare con tutti.
Josè, laureto in statistica, lavora per la Comunità Europea e gira i vari paesi controllando in modo particolare i Fondi Strutturali, una volta all’ anno capita a Roma e ci viene a trovare.
E’ stato anche Vice-Presidente del BMW Motoclub Portoghese e ci regala una seconda maglietta, dopo quella che ci aveva portato a Roma nel 2011 e che Lilli indossa stasera in suo onore, con il simbolo del vecchio Motoclub che ora, come in Italia, è stato sostituito dal Motorrad Club.
Io gli regalo la mia cinta con il simbolo del BMW Motoclub Roma, anche questo non più esistente, è bello scambiarsi come regalo effetti personali piuttosto che oggetti anonimi acquistati per convenienza formale, dà più l’ idea del legame che unisce due Amici.
Veniamo riaccompagnati in albergo dove saliamo in camera stanchi ma felici del nostro arrivo a Lisbona.
15/08 – Ferragosto a Lisbona a fare i Turisti
Colazione in camera, ci prepariamo e scendiamo in attesa di Josè ed Adelaide che ci accompagneranno alla nostra prima visita di Lisbona.
Arrivano in macchina e ci dirigiamo in quello che è il centro della città dove parcheggiata la loro auto cominciamo la visita a piedi.
Io ringrazio il mio amico perché so, avendo accompagnato tante volte parenti ed amici in visita a Roma, che rottura di palle possa essere far vedere la propria città a chi non la conosce.
Ci addentriamo in quelli che sono i posti più caratteristici visitando bar e librerie, conoscendo la mia passione per i libri, tra i più famosi e tipici di questa città distrutta dal terremoto del 1755 e ricostruita con palazzi che ricordano ancora il suo passato di potenza coloniale.
Saliamo e scendiamo camminando su marciapiedi acciottolati in aree per lo più pedonali, fermandoci nei luoghi più famosi e belli tra cui un belvedere dello stesso architetto/ingegnere Eiffel, quello dell’ omonima torre a Parigi
Visitiamo la piazza da cui partì la “Rivoluzione dei Garofani” cominciata con la famosa canzone fino a quel momento proibita “ Grandola Vila Morena” e poi ci dirigiamo verso il belvedere da cui si gode di una vista a 360 gradi della città.
Scendiamo per recarci a visitare un negozio molto noto per offrire tutti i più famosi prodotti dell’ artigianato, cucina e oggettistica varia Portoghese quando Lilli mi avverte di un ragazzo che indossa la maglietta del mio Capitano.
E’ entrato nella porta di servizio di un ristorante e con la mia solita faccia tosta entro e chiedo di lui.
Scende e di buon grado si fa immortalare insieme a me a celebrazione della Maggica e del suo Capitano che trovano “aficionados” anche qui nella capitale Lusitana !
Visitiamo finalmente il negozio ed anche qui acquistiamo dei souvenirs da riportare a Roma.
Lasciamo la parte alta della città scendendo verso la parte bassa sempre a piedi mentre sulle strade sferragliano I caratteristici Tram di Lisbona.
Ci incamminiamo verso l’ arco che introduce alla
Praca do Comercio che ricorda molto nella sua ampiezza ed affaccio sul mare, anche se qui si tratta del Fiume Tago, Piazza Unità D’Italia a Trieste.
Finalmente torniamo a casa di José stanchi ed accaldati, mi piace camminare ma devo dire che abbiamo macinato kilometri durante la visita e vorrei tanto starmene a letto a riposare ma oggi pomeriggio continueremo la visita guidata questa volta a SINTRA.
Pranziamo con gli ottimi avanzi della cena di ieri sera e poi mi abbandono sul divano chiudendo gli occhi.
Lilli mi sveglia subito perché russo, Josè le fa notare che anche lui russa così io ed il mio amico cominciamo a parlare delle nostre rispettive mogli trovando straordinari punti in comune a cominciare col fatto che quando Lilli russa io non la sveglio e lo stesso fa lui……Le mogli sono uguali in tutto il mondo !
Ripartiamo per
SINTRA, Patrimonio Unesco, caratterizzata dal suo clima fresco e dalle tantissime ville che richiamano quelle delle nostre Alpi e palazzi anche un po’ stravaganti costruiti dalla nobiltà che si rifugiò qui sia per il clima più fresco che per sfuggire alla rivoluzione del 1910.
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Finita la visita José ed Adelaide, stanchi anche loro, ci riaccompagnano in albergo dove ci concediamo un meritato pisolino prima di prepararci per la Cena di Ferragosto che consumeremo a casa dei nostril amici conoscendo anche I loro due figli: Nuno e Caterina.
Menù anche questa sera splendido tra antipasti, zuppa, un magnifico pesce al forno con patate e soprattutto vino, da una splendida Malvasia Fina prodotto dalla moglie di Nuno che produce vino nella regione dell’ Alto Duro, al buonissimo vino rosso che accompagna il piatto principale.
Dolce di Adelaide di due tipi e conclusione con sigaro, conversazione tra vecchi e nuovi amici e lo splendido liquore fatto da José con amarene, zucchero, alcool e zenzero: A Ginginha.
Splendida conclusione di uno dei più bei Ferragosto mai passati.
16/08 – Lisbona – Visita alla Città – Da Soli
Oggi lasciamo i nostri amici a riposare dopo l’ “ammazzata” di ieri dove ci hanno portato su e giù per Lisbona e nel pomeriggio a Sintra.
Anche noi ci concediamo un lungo poltrire a letto, anche se io, a differenza di Lilli, non amo dormire più del necessario e tantomeno starmene a letto per il “Dolce Far Niente”, anzi, in qualunque giorno dell’ anno la mia sveglia suona alle 07,30 con il GR2 della radio e mi alzo subito per preparare la colazione.
Stamattina indugiamo un po’ in camera, poi scendiamo e chiamato un taxi ci facciamo portare da un simpatico giovane autista a visitare il museo di quello che è una delle principali caratteristiche Storico-Culturali di questo splendido Paese:
Museo Azuleju.
Le mattonelle dipinte nei vari motivi, religiosi – cromatici – paesaggistici, decorano palazzi e chiese in tutto il Portogallo ed in questo magnifico museo trovano una collocazione che spiega il loro sviluppo storico ed artistico attraverso i secoli.
Il museo è ospitato in un antico convento e si svolge su vari piani con un esposizione che ne segue le origini, Arabe da cui il nome Azulejo a testimonianza di come l’ occupazione dei “Mori” abbia lasciato magnifiche tracce sulla cultura del mondo Cristiano che ha successivamente preso il loro posto con la loro cacciata, alle influenze nlle forme artistiche moderne.
Ospitato in un antico convento le sale del museo permettono la visita alla ricchissima Chiesa che fa parte integrante della struttura museale, anche i questa chiesa è raffigurato con dovizia la vita e le opere del Santo nazionale ed universale: Sant. Antonio.
Infine concludiamo la visita con il pezzo forse più rappresentativo del museo: la veduta di Lisbona prima del terribile terremoto e Tsunami che la distrusse completamente.
Dopo una fermata allo SHOP per acquistare souvenirs, pranziamo alla caffetteria del museo e Lilli si innammora della lattina di Coca con l’ immagine della Torre di Belem e così oltre la bottiglia di acqua minerale vuota mi tocca riportare a Roma anche questa….!
Prima di uscire faccio un’ ultima foto ad un bellissimo coniglio in ceramica esposto all’ ingresso davanti alla biglietteria, c’è un enorme cartello “Proibito Fotografare”, forse hanno paura delle imitazioni, fatto stà che è troppo bello e scatto una foto. Si precipitano in 3 ma è troppo tardi: tante scuse, non lo faccio più, mi tengo la foto.
Torniamo in albergo e ci concediamo un lungo riposo a letto fino alle H17,00 quando con un taxi ci facciamo portare a visitare la Torre di Belem.
Proseguiamo lungo l’ argine del fiume TAGO tra turisti in visita e locali che si godono il sole, indossiamo le
magliette del BMW Motoclub Portoghese regalateci da José.
Uno sguardo dall’ esterno al Monasteiro Dos Jeronimos, il più grande monumento del Portogallo.
Ci dirigiamo quindi ad una delle più note ed imperdibili mete di questa parte di Lisbona : la pasticceria dove viene prodotto uno dei dolci più caratteristici, famosi e buoni del Portogallo il
PASTEIS DE BELEM
La fila fuori della pasticceria è lunghissima ma io scopro essere composta di persone che desiderano un tavolo interno, chi vuole acquistare in “Take-Away” fa una fila molto più corta ed io, che sono un sopravvissuto della fila durata pomeriggio e notte davanti al botteghino dello Stadio Olimpico prima della sciagurata finale Roma-Liverpool, mi do da fare per arrivare al bancone dove acquisto i buonissimi dolcetti che porterò stasera a cena a casa di José ed Adelaide.
Torniamo in albergo un po’ stanchi ma soddisfatti di questa nostra escursione turistica in una città bellissima che sicuramente torneremo a visitare una seconda e terza volta forse in aereo vista la distanza da Roma….Ma non è detto.
Di nuovo a cena dal nostro Fratello e Sorella Portoghesi, “Amici ma non Parenti” come tiene a specificare trovando in me un assoluto assertore della stessa filosofia di vita basata sul fatto che gli Amici te liscegli mentre i Parenti ti capitano e quello che viene viene.
Dopo i sempre buonissimi antipasti ci accomodiamo sul tavolo elegantemente apparecchiato da Adelaide dove assaggio la famosa e buonissima zuppa CALDO VERDE preparata da Josè.
Ingrediente principale il Cavolo Galiziano ed il Chorizo Portoghese che ne aggiunge sapore.
Spero di non annoiare con queste digressioni gastronomiche ma per un viaggio non consiste solo di strade e panorami o curve da affrontare ma soprattutto di incontri con le persone che abitano i luoghi visitati, conoscendone e condividendone abitudini e, naturalmente, il cibo.
José è un grande cuoco e gourmet ed è un piacere ed una gioia vederlo cucinare e mangiare le sue preparazioni a base di pesce.
Vini ottimi quasi sempre rossi che Lilli si limita ad annusare per sorseggiare la sua acqua aromatizzata con menta che Adelaide le prepara fresca ogni sera.
Conversiamo fumandoci un mio sigaro e bevendo Ginginha mentre Lilli coccola Spot di cui si è già innammorata.
17/08 – Ultimo giorno a Lisbona con Visita alla Cattedrale – Chiesa di S. Antonio – Estoril e Cascais
Josè ha ripreso a lavorare, come me deve essere sempre raggiungibile dato che il suo contratto con la Comunità Europea non prevede orari da “impiegato”.
Lasciamo la macchina in un parcheggio e saliamo a piedi sempre lungo i marciapiedi acciottolati che caratterizzano Lisbona.
Molti cantieri per ristrutturazione dei palazzi, qui a differenza dell’ Italia si sta cercando di rilanciare l’ economia con l’ edilizia pubblica e privata mentre nel nostro paese tutto latita.
Altra cosa che ferisce chi Romano come me ama la propria città, è la pulizia delle strade nonostante l’ affluenza dei turisti che a Roma contribuiscono, come noi cittadini, a sporcare la città.
Adelaide ci fa da Cicerone e ci porta in visita alla Cattedrale che sorge sulla collina del quartiere ALFAMA.
Altra sosta nell’ ennesimo negozio di souvenirs dove al solito non so dire di no a Lilli che si porta via, oltre ai soliti magneti per il frigorifero, delle piastrelle decorate.
Io già mi immagino dover sistemare tutto nelle borse trovando spazio e soprattutto facendo in modo ritrovare tutto sano e non in briciole a Roma.
Ci rechiamo quindi alla Chiesa di St. Antonio dove io ed Adelaide, anche lei molto devota al Santo, preghiamo ed io lascio un altro “acconto” della percentuale che verso al mio “Socio” ad ogni mia iniziativa andata a buon fine, sempre in anticipo, abitudine nata durante il mio primo viaggio, in autostop nel 1973, quando in attesa di un passaggio ai bordi di un’ autostrada tra Belgio e Germania, mi schizzò fuori una lente a contatto e dopo una invocazione il mio socio me la fece ritrovare a terra dentro una piccola pozzanghera !
Scendiamo per le ripide strade senza ricorrere ai mezzi ,ormai diffusissimi , attrezzati per le visite turistiche su e giù i quartieri, I “TUK TUK” elettrici ed a benzina, questi ultimi malvisti per lo smog che creano nell’ aria.
Entro in un mercato per dare uno sguardo ai prezzi che sono molto inferiori a quelli Italiani per quanto riguarda pollo e maiale ma assolutamente in linea per manzo e vitello a dimostrazione di come pesce e maiale, piatti forti della cucina tradizionale, siano influenzati nel prezzo dal largo consumo fatto dalla popolazione Portoghese.
Riprendiamo la macchina ed usciamo da Lisbona recandoci sotto un cielo nuvoloso verso Estoril e Cascais due località balneari famose per l’ autodromo, l’ esilio del “Re di Maggio” e le ville dove risiedono sempre più numerosi i pensionati Italiani che trovano più conveniente vivere in Portogallo che in Italia.
Pranziamo in una nota pasticceria con panini ed una fetta di dolce che viene tradizionalmente mangiato a Natale, faccio la considerazione che se dipendesse da me Panettone, Panforte e Pandori con tutti gli altri dolci “Natalizi” li commercerei tutto l’ anno.
Il cielo si fa sempre più sereno e continuiamo la visita lungo la costa di CASCAIS dove bagnanti e surfisti si godono spiaggia ed onde.
Torniamo in albergo ringraziando Adelaide per la splendida giornata e ci riposiamo fino alla sera quando ritorniamo a cenare dai nostri amici con gli ottimi piatti cucinati da José, stasera tra le varie portate splendide crocchette di baccalà onnipresente nella cucina Portoghese, i vini e la compagnia della nostra Famiglia Portoghese.
La Roma gioca la partita di Preliminari Champions con il Porto e pareggia 1-1 dopo essere andata in vantaggio….Perderà rovinosamente nel ritorno venendo esclusa dalla competizione….Siamo nati per soffrire !
Salutiamo commossi Adelaide che ci auguriamo di rincontrare presto a Lisbona o Roma e ci facciamo riaccompagnare da Josè in albergo alla fine di questa nostra ultima serata a Lisbona.