Dopo una pausa estiva che, complice l'annullamento del Gran Premio di Finlandia, si è protratta per ben cinque settimane, il mondiale della MotoGP si appresta ad affrontare la seconda parte di stagione riaccendendo i motori sul magico tracciato inglese di Silverstone. Con ubdici prove già disputate, il campionato ha di fatto superato il giro di boa, con nove appuntamenti che da qui a Novembre designeranno il campione del mondo 2022. Se, dopo la prova tedesca del Sachsenring, i giochi apparivano quasi chiusi, la successiva tappa di Assen con l'inopinata battuta a vuoto di Quartararo ha riacceso qualche speranza soprattutto in casa Ducati, fermo restando che il francese continua a rivestire i panni del netto favorito ed Aleix Espargaro quelli dello sfidante più accreditato.
QUARTARARO E YAMAHA, TAPPA CRUCIALE E HANDICAP DA SCONTARE
La gara olandese ha fatto registrare il primo 'zero' stagionale per il campione in carica, incappato in un errore di guida tanto raro quanto gratuito. Ad Assen Quartararo aveva tutte le carte in regola per ottenere il bottino pieno e piazzare la stoccata decisiva per il titolo, ma il perentorio stacco in partenza di Bagnaia, e la successiva perdita del secondo posto in favore di Aleix Espargaro hanno tolto per un attimo a 'El Diablo' la consueta lucidità, spingendolo ad un azzardo fatale per recuperare la posizione. Il resto è stato una conseguenza, sotto forma di una nuova violenta caduta per la scellerata decisione del team di rimandarlo in pista con una moto dal funzionamento anomalo. Ciliegina sulla torta, la grottesca decisione dello Steward Panel di comminare a Quartararo un 'Long Lap Penalty' da scontare a Silverstone, nei primi cinque giri di gara, mettendolo quasi certamente nell'impossibilità di lottare per il successo. Un provvedimento già di per s+ assurdo e contradditorio rispetto a quanto deciso di recente per episodi analoghi, con in più il dubbio di un sapore 'politico', ovvero di un artificio per accrescere l'incertezza nella lotta al titolo. La speranza è che non sia davvero così, ma il dubbio purtroppo resta, e non fa bene ad una MotoGP già in crisi di credibilità. Il tracciato di Silverstone non crea articolari difficoltà per i sorpassi, ma certo i lunghi rettilinei ed il gap che Quartararo dovrà inevitabilmente patire nei primi giri, rappresentano grossi ostacoli per il francese, che dovrà presumibilmente patire anche nel successivo Gran Premio d'Austria. Per tutti questi motivi, la prova inglese potrebbe risultare cruciale per il campione del mondo, chiamato a capitalizzare il miglior risultato possibile evitando rischi eccessivi. Restando in casa Yamaha, crescono i 'rumors' riguardo a Franco Morbidelli, la cui posizione, nonostante un contratto già firmato per il 2023, appare sempre più precaria. L'augurio è che il romano sappia riscattarsi con una seconda parte di campionato degna del suo talento. Ufficializzato poi il ritiro definitivo dalla MotoGP di Andrea Dovizioso a fine anno, decisione più che scontata e che mette fine ad un'avventura, quella con RNF e Yamaha, che sarebbe stato meglio non fosse mai iniziata.
BAGNAIA E DUCATI, RIMONTA DIFFICILE, NON IMPOSSIBILE
Il successo di Assen ha di fatto riportato Bagnaia alla situazione antecedente al Gran Premio di Germania, con un distacco in classifica da Quartararo tornato a 66 punti. Sempre un'enormità, con due gare in meno a disposizione e quasi tre da recuperare sul francese, ma l'imperativo è continuare a crederci, puntando ad una seconda parte di stagione come quella dello scorso anno. Silverstone, Red Bull Rine e Misano rappresentano per il torinese e la rossa tre jolly preziosi e da sfruttare in pieno, per poter continuare a sperare. Vero è che Zarco è in una posizione di classifica migliore, ma resta difficile considerare il francese più di un eterno piazzato, pur se concreto e veloce. Stesso discorso per Bastianini, che al di là delle splendide tre vittorie ottenute sembra ora rientrato nei ranghi, complice anche una GP21 di fatto ormai superata nelle prestazioni dalla GP22. Bagnaia resta dunque, nel bene e nel male, il prescelto, il solo pilota Ducati a poter interpretare con piena credibilità il ruolo di sfidante di Fabio Quartararo. Inutile dire che, in caso di necessità, Bagnaia potrà contare sull'aiuto, volontario o meno, dei compagni di marca, mentre il francese può fare affidamento solo su se stesso.
ALEIX ESPARGARO E APRILIA, IL TITOLO NON E' UN MIRAGGIO
Alzi la mano chi, al via di questa stagione, si sarebbe aspettato un simile cambio di passo, da parte di moto e pilota. Una RS-GP 2022 pienamente maturata, tanto da risultare sempre efficace e veloce al variare di piste e condizioni, ed un pilota capace di mettere a frutto un talento che pochissimi gli riconoscevano. Un pilota considerato veloce si, ma anche incline all'errore ed altalenante nelle prestazioni, che invece quest'anno appare una vera macchina da guerra. La prestazione di Assen, con una rimonta forsennata e quel prodigioso doppio sorpasso all'ultima chicane, ha rappresentato una sorta di consacrazione confermando il binomio italo spagnolo nel ruolo di serio pretendente al titolo mondiale. E l'eccellente prestazione in terra olandese da parte di Maverick Vinales, al primo podio con la moto di Noale, non può che rappresentare un'ulteriore iniezione di fiducia. Sta di fatto che, ad oggi Aleix Espargaro è il solo pilota in griglia ad aver chiuso a punti tutte le gare disputate, e va ricordato che proprio a Silverstone, lo scorso anno, Aprilia centrò il primo podio in MotoGP.
HONDA E SUZUKI, DESTINI INCROCIATI
Due nobili decadute, destinate quest'anno a far parlare di sè più per situazioni contingenti che per le prestazioni in pista. La casa di Tokyo attende con ansia, e forse anche con maggiore fiducia, il ritorno di Marc Marquez, reduce da quel quarto intervento chirurgico al braccio destro che dovrebbe aver posto finalmente termine al suo travaglio infinito. E' indubbio che un Marquez in condizioni fisiche normali sia destinato a tornare vincente, ed a quel punto il fulcro del problema si sposterebbe sull'aspetto tecnico. Honda ha tutte le intenzioni di tornare ad assecondare il suo campionissimo, il quale da parte sua ha detto chiaramente di volersi occupare dello sviluppo della moto 2023. L'obiettivo del rientro in occasione dei test di Misano, successivi al Gran Premio, pare però difficilmente realizzabile, più verosimile puntare ai test di Valencia, all'indomani della conclusione del campionato. Ma come detto i destini di Honda sembrano destinati in qualche modo a legarsi a quelli di Suzuki, visto che con ogni probabilità entrambi i piloti appiedati dal ritiro della casa di Hamamatsu correranno il prossimo anno in sella ad una Honda . Alex Rins è infatti già stato annunciato come prossimo pilota del Team LCR di Lucio Cecchinello, con contratto e trattamento tecnico da ufficiale, mentre ancora manca la conferma dell'ingaggio di Joan Mir, destinato ad affiancare Marc Marquez nel Team HRC. La realtà è che nè Honda, nè Mir sono entusiasti della scelta, quasi obbligata, e quindi il problema sia fondamentalmente legato all'ingaggio. Da una parte, Honda vuole spendere il meno possibile, dall'altra il pilota, ed il suo manager, intendono far valere le proprie quotazioni, forti del titolo mondiale 2020. Ma forse non è questo il momento più opportuno per intentare questioni di principio, quindi con tutta probabilità alla fine si troverà un compromesso.
KTM, SI LAVORA PER IL 2023
Come ripetuto da tempo, e confermato dagli stessi responsabili della casa austriaca, in KTM si guarda al prossimo anno, con nuovi piloti e soprattutto con un pacchetto tecnico profondamente rivisto. Quella in corso è vissuta come una stagione di transizione, in cui puntare a qualche discreto risultato parziale e nulla di più. Risultati che sembrano peraltro da ascrivere più al grande talento di Brad Binder che agli effettivi meriti della moto, di fatto praticamente ferma nello sviluppo fin da inizio stagione. Al velocissimo sudafricano si affiancherà Jack Miller, la cui esperienza potrebbe rivelarsi fondamentale. Nel Team satellite Tech3, praticamente certo l'arrivo di Pol Espargaro al posto di Raul Fernandez, mentre Remy Gardner dovrebbe essere confermato.
IL CIRCUITO DI SILVERSTONE
L'impianto di Silverstone ospita la MotoGP dal 2010 ed ha sostituito lo storico appuntamento di Donington Park come sede del Gran Premio d'Inghilterra. Nonostante nel corso degli anni abbia dovuto scontare le inevitabili 'purghe' in nome della sicurezza, Silverstone ha saputo mantenere gran parte delle sue caratteristiche di tracciato vecchio stile e per questo è molto apprezzato dal pubblico e dagli stessi piloti.
Nella sua configurazione attuale la pista è lunga
5891 metri, si percorre in senso orario e comprende 18 curve, 10 a destra e 8 a sinistra con un rettilineo principale di 770 metri.
I piloti transitano sul rettilineo del traguardo preparandosi ad affrontare la curva
Copse, svolta a destra velocissima e molto impegnativa che porta al meraviglioso trittico di
Maggots,
Becketts e
Chapel. E' questa una sequenza di tre curve con cambio di direzione da affrontare gas in mano cercando di mantenere più alta possibile la velocità di percorrenza da portarsi nel successivo rettifilo dell'
Hangar Straight che lancia i piloti verso le curve
Stowe e
Club, una sorta di rampino seguito dall'allungo che porta alla staccata della curva
Abbey, una veloce piega a destra che insieme alla successiva
Farm costituisce una sorta di lunga e veloce 'esse' che precede il brusco rallentamento costituito dalla
Village e dalla
Loop, due svolte lente che i piloti si lasciano alle spalle per lanciarsi sul rettilineo di
Wellington che porta al tratto storico della pista, il più affascinante e spettacolare. Dopo l'impegnativa staccata in fondo al Wellington Straight, due curve a tornare, la
Brooklands e la
Luffield, anticipano la piena accelerazione verso l'ultima curva, la
Woodcotem una destra da percorrere in piena accelerazione e che riporta sul rettilineo del traguardo.
ONBOARD LAP - SIMON CRAFAR (BMW S1000RR)
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ORARI TV
IlGran Premio d'Inghilterra sarà trasmesso in diretta da SKY ed in differita da TV8 con i seguenti orari:
Programmazione SKY Sport MotoGP HD
Venerdì 5 Agosto
10.00-10.40 Moto3, prove libere 1
10.55-11.40 MotoGP, prove libere 1
11.55-12.35 Moto2, prove libere 1
14.15-14.55 Moto3, prove libere 2
15.10-15.55 MotoGP, prove libere 2
16.10-16.50 Moto2, prove libere 2
Sabato 6 Agosto
10.00-10.40 Moto3, prove libere 3
10.55-11.40 MotoGP, prove libere 3
11.55-12.35 Moto2, prove libere 3
13.35-13.50 Moto3, Qualifiche – Q1
14.00-14.15 Moto3, Qualifiche – Q2
14.30-15.00 MotoGP, prove libere 4
15.10-15.25 MotoGP, Qualifiche – Q1
15.35-15.50 MotoGP, Qualifiche – Q2
16.10-16.25 Moto2, Qualifiche – Q1
16.35-16.50 Moto2, Qualifiche – Q2
Domenica 7 Agosto
10.00-10.20 Moto3, warm-up
10.30-10.50 MotoGP, warm-up
11.00-11.20 Moto2, warm-up
12.20 Moto3, GARA
14.00 MotoGP, GARA
15.30 Moto2, GARA
Programmazione TV8
Sabato 6 Agosto
17.30 Sintesi qualifiche Moto3, MotoGP e Moto2
Domenica 7 Agosto
15.20 Gara Moto3 (Differita)
17.00 Gara MotoGP (Differita)
18.30 Gara Moto2 (Differita)
CALENDARIO MONDIALE MOTOGP 2022
6 marzo: Gran Premio Qatar, Losail;
20 marzo: Gran Premio Indonesia, Mandalika;
03 aprile: Gran Premio Argentina, Termas de Rio Hondo;
10 aprile: Gran Premio USA, Circuit of the Americas;
24 aprile: Gran Premio Portogallo, Portimao;
01 maggio: Gran Premio Spagna, Jerez de la Frontera;
15 maggio: Gran Premio Francia, Le Mans;
29 maggio: Gran Premio Italia, Mugello;
05 giugno: Gran Premio Catalogna, Montmelò;
19 giugno: Gran Premio Germania, Sachsenring;
26 giugno: Gran Premio Olanda, Assen;
7 agosto: Gran Premio Gran Bretagna, Silverstone;
21 agosto: Gran Premio Austria, Red Bull Ring;
04 settembre: Gran Premio San Marino, Misano;
18 settembre: Gran Premio Aragon, MotorLand;
25 settembre: Gran Premio Giappone, Motegi;
2 ottobre: Gran Premio Thailandia, Buriram;
16 ottobre: Gran Premio Australia, Phillip Island;
23 ottobre: Gran Premio Malesia, Sepang;
06 novembre: Gran Premio Comunitatà Valenciana, Ricardo Tormo
MotoGP Silverstone 2022
Modalità lineare
