Yalla Yalla! Giordania - Arabia Saudita Report

[Fagòt]

Quando dicevo della pioggia... Al Ula 2 giorni fa:

https://youtu.be/8RnpubxU5dI

[nic65]

un deserto allagato non l'avevo mai visto.... curioso di sapere che succede dopo

[brag]

I wadi ci sono in tutta la penisola arabica perché ogni tanto anche li piove; ma non è normale quello che sta succedendo ed è - secondo me - imputabile solo al cambiamento del clima a cui ha contribuito pesantemente anche l'uomo.

I monsoni non si esauriscono in India ma nella penisola arabica generando uno spettacolo della natura .... fate una ricerca, immagini incredibili; ho visitato la zona [in moto] nella stagione secca, ma إِنْ شَاءَ ٱللَّٰهُ vorrei tornarci anche quando pioviggina

@Fagòt: grazie, bellissimo report

Non ho le capacità tecniche / fisiche per fare un viaggio come il tuo, ma mi sta balenando un'idea malsana

[Fagòt]

@ Nic65 In particolari condizioni si assiste alla fioritura del deserto... Nella sabbia sono presenti comunque spore e semi vegetali che con l'acqua germogliano.

@Brag ... Alla fine metto qualche info al riguardo.

Se vuoi vedere il verde la regione migliore è l'Asir che si trova tra Taif e il confine yemenita, montagnosa con terrazzamenti coltivati e le case a più piani in pietra/legno.

[MacMax]

A me è capitato in Tunisia, ma fortunatamente ero su un quad perché se fossi stato in moto in so come sarebbe finita.
Da Ksar Ghilane fino a Chenini 150km di acqua ovunque, sopra e sotto. E gli uadi po, facevano paura!
Fortunatamente si riusciva a seguire la pista perché emergevano i cumuli di sabbia spostati dalle ruspe, altrimenti non sapevi dove andare…
Scusa l’intrusione Fagot, sto seguendo con piacere il tuo bellissimo racconto.

[Fagòt]

Scusa di che?
Non è un monologo... Siam tutti qui per scambiarci esperienze.

[brag]

Originariamente inviata da Fagòt

@Brag ... Alla fine metto qualche info al riguardo.

Sarà graditissimissima

[Fagòt]

WP5

Direzione sud-est verso Riad... oggi tocca un po’ di autostrada perché le statali fanno un giro largo e resta una deviazione abbastanza lunga per vedere l’ultimo WP.
Gli arabi tendono parecchio ad esagerare… 18 pompe di benzina con 2 soli addetti. Il gasolio non sempre è presente e comunque lo tengono separato, per cui nessun pericolo di sbagliare. Basta solo scegliere tra 91 e 95 optani. Prezzo simile di circa 25 centesimi di euro.



Verso mezzogiorno lascio l’ultimo villaggio e prendo la sterrata che corre nel parco e scendendo da nord porta al “Edge of the World”, una falesia lunga un centinaio di km. con un altezza media di 1000 mt. che domina il deserto sottostante verso ovest.










Non tutto il “bordo” è percorribile, anzi per arrivarci ci sono sole 2 piste che portano ai punti più panoramici. Purtroppo oggi il sole va e viene altrimenti la varietà dei colori delle rocce sarebbe stata ben più ampia. Mi avvicino al punto preciso che mi ero salvato, dove restano delle sorte di “candelabri” di sedimentarie alti almeno 200 mt.

La fortuna vuole che non ci sia in giro un’anima viva… sarà il periodo, l’orario (da qui il tramonto sul deserto colora tutto di rosso per cui si riempie nel tardo pomeriggio), il fatto che “ufficialmente” il sito sia chiuso dopo che alcuni turisti sono precipitati con le loro auto… fatto sta che mi godo questo spettacolo della natura in completo silenzio.














Volevo fermami con la tenda qui da qualche parte, ma le previsioni sono incerte… già stamattina un temporale mi ha seguito per qualche decina di km., per cui riprendo il tracciato nell’alveo del wadi che riporta all’asfalto. Prima di Ryad un altro fortunale improvviso oscura il cielo e toglie l’ultima polvere a Fotty.
Perfetto, non c’è bisogno nemmeno di lavarla prima di metterla in garage.

[brag]

Originariamente inviata da Fagòt

WP5

Mamma mia, roba mai vista!!!!!!!

[nic65]

inquietante

[bombafra]

Ci sono stato un paio di volte dormendo nel deserto intorno al fuoco con alcuni locals. Un posto incantenvole e praticamente deserto. Per chi va a Riyadh anche per lavoro assolutamente da non perdere

[Fagòt]

Riyad

Non amo per niente le grandi capitali da n milioni di abitanti e Riyad non fa eccezione a questo sentimento. A parte il viale su cui svettano i grattacieli del suo skyline e che merita al massimo il tempo di un caffè, da vedere visto che son qui può valere la pena il forte ottocentesco trasformato in museo di Al Masmak.
Ovviamente lo trovo chiuso.
















Discorso diverso invece per Diriyah, la vecchia capitale che sorgeva nei pressi del wadi Hanifah e della relativa oasi.
Da qui un iman sfidò l’occupazione turca che si premurò di assediare la cittadina bombardandola per 6 mesi. I reggenti appartenenti alla famiglia dei Rashid si spostarono di una ventina di km. per fondare la nuova capitale a Riyad che venne poi conquistata da parte della famiglia Saud all’inizio del ‘900.
Sotto il loro regno cominciò l’unificazione di tutte le regioni circostanti, compresi i territori liberati dalla Rivolta Araba condotta da Lawrence d’Arabia e che portò all’indipendenza nel ’32.
La scoperta del petrolio arrivò 6 anni più tardi.

Per questo motivo il Regno sta investendo enormi cifre per il restauro conservativo del palazzo principale e della case in fango di Diriyah, costruendo allo stesso tempo un enorme “polo culturale e artistico” a poca distanza, che rappresenti passato, presente e futuro della nazione.

[Bedo69]

[QUOTE=Fagòt;11099659]Riyad



Non amo per niente le grandi capitali da n milioni di abitanti











Oggi in versione Umarel

Ciao viaggiatore



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[Fagòt]

Ciao Bedo...

Zkan 3/4 di loro non stavano facendo niente, hanno un'organizzazione che fa paura...

[Fagòt]

Giordania

Al di là della mia esperienza negativa che mi ha negato di visitarla in moto, ritengo che “motociclisticamente” parlando non valga assolutamente la pena: tutto quello che c’è da vedere è racchiuso in una linea di circa 300 km da Amman ad Aqaba, con al massimo il tratto di una 50 km. della strada dei Re che può essere definita interessante in tal senso.

Per il resto, Petra e Wadi Rum meritano di sicuro un viaggio in Giordania e la soluzione migliore è un low cost su una delle 2 città, noleggio di un’auto per 5/6 giorni (utilitarie a meno di 40 euro al giorno) con riconsegna nell’aeroporto dell’altra città.

Il paese è molto povero e sono rimasto stupito, oltre che dell’accoglienza del popolo giordano, del fatto che siano riusciti a mantenere una relativa tranquillità malgrado tutto quello che accade o è accaduto ai loro confini… Siria, Iraq, Palestina\Israele.

La Giordania ospita stabilmente oltre 2 mln. di palestinesi da anni… certo la maggior parte in campi profughi, ma in ogni caso pesano in grossa parte sul bilancio pubblico.

Dall’inizio del conflitto in ottobre il turismo è calato del 65%, mentre i costi delle merci che arrivano nell’unico porto di Aqaba sono saliti del 200%... visitare il paese può dargli una mano.

Il visto si fa online, per pochi euro in più il Jordan Pass fornisce anche l’accesso alla maggior parte dei siti turistici.

Se proprio volete andarci in moto perché siete in zona, escludendo la spedizione per le paturnie e bizantinismi doganali descritti, i passaggi alle dogane terrestri con il carnet de passage non sembrano creare problemi… la temporanea mensile costa circa 30 euro… tocca passare da Israele, Siria o da Iraq (meno traumatico di quanto si possa immaginare), oltre che ovviamente dall’Arabia.
Esiste anche un ferry boat tra Egitto e Aqaba… ma il Sinai resta tutt’ora off limits per terrorismo.

[Fagòt]

Arabia Saudita

Nutrivo un sacco di aspettative per un paese che è rimasto chiuso al turismo fino al settembre 2019 (facciamo a metà 2021 considerando anche il Covid) e devo dire che molte sono state ampiamente ripagate.
I panorami visti nei video delle prime Dakar di 5/6 anni fa addirittura riduttivi rispetto a ciò che ho visto e cercato di riportare con le foto.
Scartate a priori l’idea che sia tutta piatta e uguale, potrete trovare mare, catene montuose, deserti sabbiosi e rocciosi, zone verdeggianti (Asir che mi manca…) e tanto, tanto spazio.
Se amate guidare senza incontrare anima viva per ore o anche per giornate intere fa al caso vostro. In ogni caso le cose più belle da vedere costringono a chilometraggi alti per essere raccordate tra di loro.

Storia et simili quasi inesistente… il carattere nomade delle popolazioni unito al clima torrido non ha favorito l’evoluzione al pari di altre civiltà limitrofe, se a questo aggiungiamo il fatto che gli enormi introiti petroliferi sono stati utilizzati per radere al suolo tutto quello più vecchio di 60 anni e costruire di nuovo, il risultato che ne esce è quello di grosse città tracciate con il righello, divise in grossi isolati e cosparse di mall in stile americano.
Niente più centri storici o riconoscibili come tali… niente più bazar in stile arabo\nord africano… i piccoli centri interni costituiti per lo più dalla via principale con due file di abitazione ai lati.
I beduini hanno abbandonato da tempo gli spazi interni e la vita nomade… ora al massimo usano qualche costruzione basilare sul limitare delle oasi ed è in atto una grossa concentrazione sui centri urbani.

Dei quasi 36 mln di abitanti circa il 30% sono expat asiatici… indiani, pakistani, bengalesi, filippini, può sembrare poco in relazione agli altri stati della penisola che hanno percentuali molto più alte ma in termini assoluti è il valore più alto.
Li potrete incontrare ovunque… nei mall, nei locali della ristorazione, alle stazioni di servizio, nei cantieri edili…quest’ultimi in genere vengono portati al lavoro di prima mattina e poi alle 17.00 riprendono i pulmini toyota da 24 posti che li riportano nei compound fatti di container dove vivono per anni.
I ragazzi bengalesi dell’hotel di Jeddah mi raccontavano di agenzie saudite che si recano nei vari paesi per assoldare i giovani a blocchi di decine… contratto minimo di 3 anni, paga media di circa 500 euro, ritiro del passaporto e quindi impossibilità di rientrare a casa ogni tanto. Si lavora 6 giorni su 7 e si mandano a casa le rimesse. Il cantiere di una clinica in costruzione lì di fronte era aperto 24/24 …
Le domestiche preferite sono filippine che vengono istruite e preparate nella loro nazione… il trattamento riservato è spesso al limite della legalità, con abusi e mancanza di assistenza sanitaria.

E questo credo che faccia parte soprattutto della mentalità dell’arabo mussulmano… ancor oggi tutte le donne sono costrette all’hibab, ad uscire di casa accompagnate dal marito o al limite in compagnia di altra donna fidata.
In 5000 km. ho avuto modo di incontrare solo 5 donne alla guida di un’auto…

Ad oggi il Regno Saudita non ha una costituzione, il potere si trasmette ai discendenti e la giustizia civile si basa sulla Sharia… per cui si può essere condannati per omosessualità, impiccati per “terrorismo interno” (11 persone non più tardi di un mese fa…) ma assolti per percosse o peggio omicidio della propria moglie.

Stanno investendo cifre enormi in progetti faraonici che dovrebbero attrarre un flusso turistico e residenziale di lusso… Neom, Red Sea Project, etc… vogliono comprarsi una delle prossime olimpiadi invernali… nel campo sportivo già si conoscono i loro investimenti…insomma stanno cercando di farsi una nuova faccia, pur con tutte le contraddizioni di cui sopra.

Per contro la gente normale è di una disponibilità esagerata… estremamente curiosa nei confronti di un motociclista solitario e desiderosa di farlo stare a suo agio in ogni situazione.

Ci son state persone che mi hanno offerto cibo senza che io chiedessi nulla… anziani che dalle auto brandivano bottigliette di acqua da porgermi mentre guidavamo… famiglie che offrivano ospitalità.

Polizia o militari non pervenuti… tolto la Border Guard che ci ha fermato lungo la pista sul mar Rosso mai stato fermato per un controllo, sia nelle città che su strada.

Per entrare con il proprio mezzo non serve il carnet… viene registrato in dogana su un fogliettino che si rende subito prima di uscire dal cancello.
L’assicurazione temporanea è affidata ad una sola compagnia (anzi un consorzio di varie compagnie) Manafith, che è presente nei porti e nelle dogane terrestri, da 13 euro per una settimana fino 32 euro per un mese. Con la loro app si può riattivare in qualsiasi momento.

Se volete spedire consiglio il porto di Jeddah…quando sarà passato il casino, altrimenti via terra da Iraq oppure da Iran\EAU traghetto.

I sauditi usano le carte per tutto, dalle caramelle… al pieno. Non è molto facile cambiare la valuta in banca, meglio rivolgersi alle varie agenzie di transfert money oppure prelevare dai POS che trovate ovunque.

Visto on line e comprensivo di assicurazione sanitaria obbligatoria che viene stipulata con una compagnia a caso scelta dal sito ufficiale Visit Saudi. Meglio comunque farsene una propria con cui comunicare in caso di bisogno.

Sim intorno ai 20 euro per un mese di traffico dati e 200 minuti di chiamate all’estero… in dogana, aeroporto e negozi cittadini.

Le sistemazioni alberghiere sono abbastanza care… non hanno le singole, come minimo sono matrimoniali con soggiorno e angolo cottura annesso… non meno di 70/80 euro.

Ci si riempie a sazietà con 10/12 euro a pasto.

Direi che è un posto veramente “facile” in cui viaggiare.

[barney 1]

Bellissima esperienza e grazie per le info!
Certo che la fai sembrare davvero semplice
Ma immagino sia così per la grande esperienza che hai.

Comunque complimenti!

[nic65]

ma il libro quando esce?

[Fagòt]

Vi ringrazio molto per gli apprezzamenti, ma davvero non c'è nulla di trascendentale nel viaggiare in moto fuori dall'Europa... con i mezzi digitali e le informazioni reperibili in rete si possono evitare eventuali inconvenienti e soprattutto essere preparati quasi a tutto.

Rimane di fondo per me la bramosia di andare a cercare i posti più sperduti nel limite delle mie capacità e del mezzo, oltre che ovviamente avere la possibilità di conoscere persone e culture che mi sono totalmente estranee.
La curiosità dell'ignoto è il mio additivo speciale da mettere nel serbatoio delle esperienze.

Per quanto riguarda un libro... me l'hanno già detto in molti per altri report, ma sinceramente non credo di averne le capacità e soprattutto i contenuti sufficienti.

In questi tempi dove tutto si consuma in un video di pochi minuti o in qualche foto sui social, mi piace ritagliarmi uno spazio "diverso" anche a distanza di mesi, fatto di parole ed emozioni riassaporate con lentezza, costringendomi a rivivere l'intensità di taluni momenti del viaggio.

La passione per la moto si è fusa inscindibilmente con quella del viaggiare... se a qualcuno che legge o guarda semplicemente le foto allegate scattasse la molla del "Ora prendo la moto e ci vado anch'io!" vorrebbe dire che forse sono riuscito a farvene partecipi in piccola parte.

Ed è una soddisfazione non da poco.