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Vecchio 19-06-2023, 14:30   #1
Bladerunner72
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Registrato dal: 26 Dec 2013
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predefinito MotoGP Assen 2023

Con il Gran Premio d'Olanda, ottava prova del mondiale in programma questo fine settimana sul circuito di Assen, si chiude la 'tripla' che prelude alla sospirata pausa estiva. Uno stop che, complice la forzata rinuncia alla trasferta del Kazakistan, si protrarrà fino ai primi di Agosto, con la ripresa delle ostilità fissata a ilverstone. Questa lunga pausa molto probabilmente ben poco potrà variare di un quadro tecnico che, qualora ancora ce ne fosse bisogno, si è confermato quanto mai evidente e definito nello scorso Gran Premio di Germania. Una pista atipica, quella del Sachsenring, che per storicità e caratteristiche pareva prestarsi a verdetti almeno in parte diversi, e che invece ha ulteriormente rimarcato quanto emerso da inizio stagione. Una Ducati che in Germania non vinceva da 15 anni ha dominato come mai in precedenza, mentre Yamaha e Honda, tradizionali mattatrici, ne sono uscite annientate. Probabilmente il nuovo format, che impone tempi ristrettissimi anche ai tecnici, ha finito per ingigantire un gap che appariva rilevante già al termine della passata stagione, e che, allo stato attuale, appare impossibile anche solo da ridurre.

DUCATI PADRONA ASSOLUTA DEL MONDIALE

Semplicemente impressionante la prova di forza offerta dalla casa diBorgo Panigale sul tormentato toboga del Sachsenring. Certo, nonostante un digiuno che si protraeva da tre lustri, un'affermazione appariva probabile, ma non certo in questi termini. Quattro moto ai primi quattro posti in qualifica e addirittura cinque nella gara della domenica, con tutte le Desmosedici in top ten. Si è chiaramente aperto un ciclo destinato a durare per anni, e se da un lato si grida al monopolio, non ci si può certo lamentare dello spettacolo offerto dai pilot. Jorge Marti, letteralmente trasformato rispetto al pilota che lo scorso anno pareva una sorta di fratello pasticcione sta finalmente esprimendo quel potenziale che tutti gli riconoscevano ma che stentava a concretizzarsi. Lo spagnolo in Germania non ha fatto prigionieri, piegando un Bagnaia mai domo e candidandosi come sfidante più autorevole nella corsa al titolo. Il torinese dal canto suo non è stato da meno, vendendo carissima la pelle soprattutto nella gara lunga della domenica, dopo un duello stellare che è stato spettacolo puro per tutti gli amanti della bella guida. Ma ottimi riscontri sono venuti da tutti i piloti Ducati, a conferma di un pacchetto di altissimo livello ed in grado di assecondare stili di guida diversi, Un gran fine settimana per Zarco, che sta dimostrando di meritarsi la conferma, per i piloti del Team Mooney VR46 e perfino per Fabio di Giannantonio, la cui posizione però appare sempre più a rischio per la prossima stagione.

KTM, UNA NUOVA CONFERMA

La pista tedesca rappresentava un banco di prova importante per la casa austriaca, un tracciato forse non ideale per le caratteristiche della RC16, che ha invece superato anche questo esame. Un podio con Miller ed un sesto posto con Binder nella Sprint Race ed un sesto posto di Miller nella gara lunga rappresentano un bottino non disprezzabile, soprattutto contro una Ducati che pare non voler lasciare agli avversari nemmeno le briciole. Davvero notevole il passo avanti compiuto dagl 'Orange' di Mattighofen, che rappresentano ormai a tutti gli effetti la seconds forza del campionato.

APRILIA. NUOVA BATTUTA A VUOTO.

Purtroppo la casa di Noale continua a rappresentare la delusione di questo 2023, o quantomeno di questa prima parte di stagione. Si continua a parlare di sfortuna, di circostane e di tracciati ostici, ma non si può pensare di competere per il titolo mondiale affidandosi solo a tracciati e congiunzioni astrali favorevoli, o a qualche giornata di buona vena dei piloti. Quel progresso tecnico dichiarato rispetto allo scorso anno non si vede, almeno stando ai risultati in pista, ed in Germania è emerso anche qualche problema di affidabilità. Difficile identificare un motivo alla base fi questa empasse, probabile che le concause siano diverse, non ultimo un budget certamente ben lontano da quelli stanziati da Ducati e KTM. Assen rappresenta, sulla carta, un tracciato molto favorevole, dunque almeno una delle variabili avverse dovrebbe venire meno, ricordando la straordinaria rimonta di cui fu capace Aleix Espargaro nel 2022.

YAMAHA E HONDA, NON SI PUO' CHE RISALIRE (FORSE)

Non che si intravedano segnali di ripresa, ma il fine settimana tedesco ha rappresentato il punto più basso toccato finora dalle due case giapponesi, dunque si spera in un fisiologico 'rimbalzo', come solitamente avviene in Borsa dopo un'incursione dei ribassisti. A rimarcare la crisi profonda, il fatto che Yamaha e Honda schierino forse i due piloti più talentuosi dello schieramento, che vivono il momento con atteggiamenti opposti. Quartararo è ormai rassegnato, ha preso atto dell'impossibilità di tamponare un gap tecnico troppo grande, oltretutto a prezzo di rischi altissimi. La riprova sta nelle prestazioni praticamente ormai coincidenti con quelle di Morbidelli. Allì'opposto, l'approccio di Marc Marquez, che forse guardava al Sachsenring come all'unica possibile affermazione in stagione, e che ci ha provato fino ai limiti del razionale, ed anche oltre. Cinque cadute, di cui l'ultima nel Warm Up della domenica mattina, quando la squadra ha tentato una comparazione tra le due ciclistiche...in una sessione di dieci minuti. Da qui, la caduta peggiore del weekend, una piccola frattura al pollice ma contusioni ormai in tutto il corpo, ed anche il Guerriero ha detto basta. Ora resta da capire cosa riserverà il prossimo futuro, quale sarà l'atteggiamento delle due case, In Yamaha la situazione pare improntata alla rassegnazione, una sorta di immobilismo obbligata, e questo forse è il segnale peggiore. Clima opposto alla Honda, con tre piloti su quattro infortunati, un Mir che non ne vuole più sapere di questa moto ed un Marquez che potrebbe essersi arreso all'evidenza. Di certo la sensazione è che qualcosa di grosso potrebbe accadere nei prossimi giorni, forse addirittura nelle prossime ore, ed è anche difficile valutare l'assenza di Alberto Puig in Germania. Da ricordare che, in ogni caso, Quartararo e Marquez sono entrambi sotto contratto per il 2024, e di fatto, a eno di eventi clamorosi ed imprevedibili, non hanno alternative.



IL CIRCUITO DI ASSEN

Nel corso degli anni come detto il tracciato è stato ridotto nella sua estensione e profondamente modificato in nome della sicurezza, ed oggi resta poco di quella che era considerata la cattedrale del motociclismo...
Attualmente la pista si sviluppa per 4.555 metri con un rettilineo principale di soli 500 e un totale di 18 curve, 6 a sinistra e 12 a destra. Il tracciato si percorre quindi in senso orario e si può dire composto da due sezioni ben distinte. La parte iniziale, compresa tra le curve 1 e 5 è quella che ha maggiormente risentito di tagli e modifiche riducendosi ad una serie di svolte tormentata e di scarso significato tecnico. Il tratto finale tra le curve 10 e 15 è quello che invece ricalca l'andamento del vecchio e leggendario 'Van Drenthe', con una serie di velocissimi curvoni in appoggio che rappresentano una sorta di nirvana per ogni amante del motociclismo vecchia maniera.

UN GIRO DI PISTA

Il giro inizia uscendo dall'ultima doppia esse che si percorre in seconda per lanciarsi sul brevissimo rettilineo del traguardo dove si riesce appena ad appoggiare la quinta marcia prima di iniziare la staccata per la Curva 1. E' questa una destra a 90 gradi che si percorre generalmente in terza marcia, con qualche pilota che scala fino alla seconda. Si tiene poi terza per tutto il tratto successivo composto dalla 2, sempre una destra che apre in uscita, e dalle successive 3 e 4, altre due destre a tornare che portano alla 5, una sorta di lungo tornante a sinistra da prima marcia. In uscita dalla 5 si lascia finalmente il tormentato toboga ini.ziale per lanciarsi in piena accelerazione sul rettilineo opposto a quello del traguardo, inframezzato dalle curve 6 e 7, rispettivamente una destra ed una sinistra molto veloci che portano alla staccata per la Curva 8. E' questa una destra a 90 gradi da terza marcia superata la quale si scala in seconda per la successiva svolta a sinistra, la 9. Si tiene la seconda anche per la doppia destra di ritorno composta dalle curve 10 e 11. Qui ha inizio la parte più veloce e spettacolare della pista rappresentata da una serie di curvoni in appoggio molto veloci in cui è fondamentale tracciare la traiettoria perfetta per mantenere velocità. Si arriva infine alla doppia esse finale composta dalle curve 16, 17 e 18, tutte da seconda marcia. Punto decisivo in caso di arrivo in volata perchè la staccata della 16 rappresenta l'ultima occasione per un attacco. Fondamentale non portare la frenata troppo sotto l'ingresso curva per non 'piantarsi' nella successiva svolta a sinistra e vedersi beffati proprio in vista del traguardo.

ONBOARD LAP - SIMON CRAFAR (BMW S1000RR)
https://www.youtube.com/watch?v=tWEWjpwEbVg



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ORARI TV

Il Gran Premio d'Olanda sarà trasmesso da SK e da TV8 con i seguenti orari:

Programmazione SKY Sport MotoGP

- Venerdì 23 giugno
P1 Moto3: 9-9,35
P1 Moto2: 9,50-10,30
P1 MotoGP: 10,45-11,30
P2 Moto3: 13,15-13,50
P2 Moto2: 14,05-14,45
P2 MotoGP: 15-16

- Sabato 24 giugno
P3 Moto3: 8,40-9,10
P3 Moto2: 9,25-9,55
P3 MotoGP: 10,10-10,40
Qualifiche MotoGP: 10,50-11,30
Qualifiche Moto3: 12,50-13,30
Qualifiche Moto2: 13,45-14,25
Sprint race MotoGP: 15

Domenica 25 giugno
Warm up MotoGP: 9,45-9,55
Gara Moto3: 11
Gara Moto2: 12,15
Gara MotoGP: 14


Programmazione TV8

Sabato 24 giugno
Qualifiche MotoGP: 10,50-11,30
Qualifiche Moto3: 12,50-13,30
Qualifiche Moto2: 13,45-14,25
Sprint race MotoGP: 15

- Domenica 25 giugno
Gara Moto3: 11
Gara Moto2: 12,15
Gara MotoGP: 14



CALENDARIO MONDIALE MOTOGP 2023


26 marzo: Portogallo (Portimao)
2 aprile: Argentina (Termas de Rio Hondo)
16 aprile: Usa (Austin)
30 aprile: Spagna (Jerez)
14 maggio: Francia (Le Mans)
11 giugno: Italia (Mugello)
18 giugno: Germania (Sachsenring)
25 giugno: Olanda (Assen)
6 agosto: Gran Bretagna (Silverstone)
20 agosto: Austria (Red Bull Ring)
3 settembre: Catalunya (Montmelò)
10 settembre: San Marino e Riviera Rimini (Misano)
24 settembre: India (Buddh)
1 ottobre: Giappone (Motegi)
15 ottobre: Indonesia (Mandalika)
22 ottobre: Australia (Phillip Island)
29 ottobre: Thailandia (Chang)
12 novembre: Malesia (Sepang)
19 novembre: Qatar (Losail)
26 novembre: Comunità Valenciana (Ricardo Tormo)
Pubblicità
__________________
Bmw S1000RR 2009, Bmw S1000RR 2013, Ducati Panigale V4S

Ultima modifica di Bladerunner72; 20-06-2023 a 09:07
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