Motociclisticamente adoro la Francia.
Le strade, per la maggior parte, sono molto ben disegnate e ben tenute ( anche se ultimamente ci sono stati dei peggioramenti).
Soprattutto i francesi non si sognerebbero mai di trasformare bellissime strade panoramiche in osceni e puzzolenti budelli in galleria, cosa che ultimamente sta prendendo troppo piede da noi.
Una strada non è solo una roba che serve per andare da "a" a "b", è- o dovrebbe essere- molto altro.
Almeno dal "nostro" particolare punto di vista.
Capitolo limiti: in Francia ultimamente ci sono gli 80 sulle statali, ma basta stare attenti ai radar, sempre o quasi segnalati, e non fare i matti, e ci si diverte lo stesso. Soprattutto i limiti ci sono solo dove servono davvero, o comunque hanno un senso. Qui..lasciamo perdere.
Altro capitolo in cui la Francia ci surclassa è l'assistenza al turismo, intesa come disponibilità, qualità e razionalità delle informazioni online.
Un portale come France-voyage, in Italia, semplicemente non c'è.
E veniamo ai Francesi: se li trovi nella loro veste di utenti della strada, tutto benissimo.
Meno bene quando si parla di accoglienza vera e propria, soprattutto nei ristoranti: è un autentico miracolo trovare qualcuno che ti dia spiegazioni accettabili sui menu, parlano per lo più solo francese e sono abbastanza impazienti.
Se a questo aggiungiamo che la cucina francese è abbastanza ricca, e quindi piena di voci specifiche , che nessun traduttore online è in grado di gestire, siamo a posto...
Anche qui, comunque, lento ma costante miglioramento: capita abbastanza spesso la cameriera gentile che ti fa vedere sullo smartphone le foto dei piatti, il che in genere risolve i dubbi...
Conclusione: molte più luci che ombre,
Ma la prossima estate è OBBLIGATORIO restare in Italia, anche se dovessero aprire le frontiere !!