Mi ricordo il primo giro in Svizzera. Avevo 20 anni o poco piu'. In auto.
Poco sopra i limiti e con una macchina che continuava a lampeggiare nervosamente nello specchietto. Dopo un bel po' mi fermo, mi sorpassa e mi mi manda a quel paese facendo il classico gesto del "tu sei pazzo". Ovviamente ha rischiato di piu' in quei 5 secondi che non nell'intero viaggio dietro a me.
Solo dopo ho realizzato che stavo correndo come un folle. Forse avro' fatto i 60 km all'ora, tant'e' che l'inseguitore non si scollava piu' di tanto dal paraurti.
Un secondo episodio, proprio con il mio vicino di casa. Sfizzero
Lo incrocio a mezzo km da casa. Io ero in moto. Cagiva 125 AR, lui in macchina.
Lo saluto con la mano, senza fermarmi e vado a casa.
Il giorno dopo, lo incontro al cancello e lui mi fa una paternale con i fiocchi.
"Sei matto ad andare cosi' forte in moto ? Volevi strisciare le orecchie ? E se perdevi il controllo ? Ma ci pensi che non sei solo ? E non pensi ai tuoi genitori e a noi che ti vogliamo bene ? (faccio notare che era, comunque una bravissima persona e molto affezzionato a me), da noi, ti mettono in galera, ...ecc.ecc.
Non ho ribattuto. Ho solo fatto notare che era un po' eccessivo lo sfogo ed ho, comunque, chiesto scusa. Avevo capito che quello che per me era normale, per lui era decisamente fuori da ogni schema logico.
Il fatto e' che andavo pianissimo, ...ero praticamente sotto casa e proprio non correvo. Non ne avevo motivo.
Conoscendo la strada da tantissimo anni, si, avrei potuto percorrerla in modalita' "postino", ....ma non era quel caso, ...ribadisco, andavo pianissimo ed ho anche salutato in tutta tranquillita'.
E' il loro modo di vivere e non faccio fatica a rispettarlo.
Invece, l'anno scorso a St.Moritz, fermi al distributore poco prima del bivio per Silvaplana. Faccio benzina, sposto le moto a fianco del marciapiede accostandole bene in modo da non dare fastidio a nessuno. Spazio abbondante. Entro e pago.
Il gestore scambia due parole e mi chiede di mettere le moto sul retro che li danno fastidio. Boh, ok, va bene. Nessun problema. Mi girano solo le scatole per il caldo e per lasciarle al sole, ma per 5 minuti no problem. Eravamo in rientro forzato, non avevo la forza di discutere, ...e poi, non era casa mia.
Prosegue nel discorso e mi fa notare quanti turisti ci sono, sopratutto in moto.
Dico: "bene. Buon segno. Sono sempre posti talmente belli, freschi, curati in modo maniacale. Normale che attirino turisti".
E lui, invece dice che i turisti portano solo confusione, inquinamento, fanno casino e alla fine, in Svizzera sono solo di passaggio, ...quindi tanto vale vivere con i soli residenti che da soli bastano e avanzano.
Ci resto di pietra. Pensavo ad uno scherzo, ma purtroppo ha confermato la sua teoria.
Infatti ho chiesto perche' continuasse un quell'attivita' cosi' logorante e assolutamente non appagante. Ha risposto che bisogna pur campare, quindi accettava tutto questo.
Non faccio di tutta l'erba un fascio. Sara' stato in un momento no, non lo so.
Avevamo ben altri problemi ed abbiamo alzato i tacchi alla svelta. Non ci metteremo piu' piede, da lui, questo e' certo.