Domenica di sole e vento e, indecisi tra una giornata di mare o di giro in sella, che domanda ?!* optiamo per la seconda scelta .
La meta non è molto* precisa, l’idea è un giro verso il nord della Toscana, tra le montagne e i borghi della Garfagnana e della Lunigiana.
E’ piuttosto tardi , decidiamo di anticipare i tempi con un tratto di superstrada assolutamente anonimo, Follonica-Cecina. In alternativa, avremmo potuto prendere la strada più suggestiva, a noi ormai nota perché sotto casa, ma estremamente bella , ovvero* la via interna attraverso Suvereto, Sassetta, Monteverdi, Castagneto Carducci, Bolgheri . Questo è un percorso che regala scorci mozzafiato* inframezzati da campi di* ulivi,** fitti castagneti ,* borghi medievali* per condurre infine* ai profumati vigneti di Bolgheri* e ai* famosi ‘cipressi in duplice filar’ decantati dal Carducci . Ed è una strada di curve .. tantissime curve, solo la tratta tra Suvereto e Sassetta ne conta 99 , per questo chiamata anche la strada delle 100 curve.
Ma torniamo al nostro itinerario: usciamo finalmente dalla superstrada e, attraverso* campagne verdissime ed assolate calchiamo gli asfalti delle colline pisane: Orciano, Lari, Casciana, fino a quando vediamo sulla destra una bella torre che si staglia* da una rocca fortificata, è la Rocca del Brunelleschi : ci fermiamo ad osservarla meglio e a fare due scatti. Siamo a Vicopisano. Ma quante persone in questo paesello ! C’è* una festa : Il Castello in fiore . Ci fermiamo per un giro dentro alla storia e ci troviamo circondati da un mercato coloratissimo di fiori e piante di ogni genere.
Attratti dal profumo di una brace fumante decidiamo per un pranzetto rustico . Al nostro tavolo conosciamo persone piacevoli e , tra scambi di parole e* battute , il nostro breve pranzo comporta infine* una sosta di quasi due ore !!!
Beh che fare .. sì è tardi,* ma proseguiamo !
Attraverso paeselli sperduti raggiungiamo infine la Garfagnana: siamo al Ponte della Maddalena, più noto come il Ponte del Diavolo, un ponte medievale sopra il fiume Serchia con una forma a schiena d’asino e un colore molto scuro , decisamente* particolare e tra l’altro oggetto di inquietanti leggende.
Da lì iniziano ad aprirsi ai nostri occhi scenari* di montagne verdi , sempre più imponenti e più belle e tornanti su tornanti che le attraversano, animali al pascolo e piccoli borghi antichi . Arriviamo a Castenuovo di Garfagnana, il capoluogo di questa regione,* e ci stupiamo della bellezza della sua collocazione, proprio all’intersecarsi di due fiumi. Si stagliano la Rocca diventata famosa per aver ospitato Ariosto, e la Fortezza che sovrasta* l’abitato : tutto l’insieme è decisamente un bel vedere.
Da qui le curve si fanno più impegnative e frequenti, la vegetazione ancora più fitta e il viaggio molto più divertente, anche se curve strette e asfalto disconnesso impongono prudenza e bassa velocità.
Prossima tappa il lago di Vagli: il* lago che ospita nei suoi fondali il paese sommerso di Fabbriche di Careggine* che, dal 1994, non vede più la luce. Ogni tanto parlano di svuotarlo per la manutenzione della diga ma il progetto viene sempre rimandato. Svuotando il lago* il paese riemergerebbe e sarebbe uno spettacolo grandioso , così come lo è stato le due volte in cui questa operazione è stata fatta, ma si parla* di anni molto lontani.
Una bellissima visione è comunque anche il lago stesso, sovrastato dal paesino medievale di Vagli di sotto e* tutto intorno da maestose montagne verdissime che, illuminate dal sole, regalano una vista a dir poco superba.
Da Vagli potremmo tornare indietro per la stessa strada oppure arrivare ad Aulla e poi proseguire verso casa in autostrada. Scegliamo la seconda via, attraverso un percorso indicatoci da un* benzinaio del posto e neanche segnalato sul nostro navigatore.
Attraverso curve e salite costeggiate da un bosco fittissimo saliamo fino al Passo Sella, uno dei punti più alti delle Alpi Apuane : intorno a noi cime ancora innevate.
Scendiamo* verso Minucciano, Fivizzano e poi, giunti a Casola, altro borghetto medievale come tanti sparsi nella Garfagnana, ci imbattiamo in una festa di paese con* dei* giocolieri* ed un gelataio* dentro ad una Cinquecento celeste* adibita a bottega ambulante.
La sosta* si impone !! Caspita che gelato alla crema, ha il sapore antico della crema al limone delle nonne .
Dolce nota di chiusura di una* domenica trascorsa a girovagare senza programmi né meta precisi, ma cavalcare la strada è così, sempre inaspettatamente sorprendente … ovvero ..* non così inaspettatamente ..
Al prossimo Tour !!*
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