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Vecchio 10-06-2010, 08:53   #151
gspollo
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In effetti Balcani e Turchia li abbiamo tirati via subito, le cose che ci interessavano cominciavano dall'Iran in poi...

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Vecchio 10-06-2010, 12:17   #152
Motopepe
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Benissimo...
Ricordati che alla fine voglio, possibilmente, tutte le dritte burocratiche per questo vostro viaggio... Ti inviai un PM.
Avevo già impostato qualcosa per poterlo realizzare e certamente i vostri (tuoi) consigli sono bene accetti e, direi, indispensabili.
Sarà il mio prossimo visto che ho esaurito l'Europa e parte dell'Africa...!
Grazie in anticipo.
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Vecchio 10-06-2010, 13:04   #153
gspollo
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Nel report cercherò di mettere tutti i dettagli utili per chi vorrà fare un viaggio in quei paesi. Se tralascio qualcosa o qualcuno ha da chiedere lo faccia liberamente, sia in MP che preferibilmente qui sul forum, almeno rimane di dominio pubblico e può essere di aiuto per altre persone.
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Vecchio 11-06-2010, 00:02   #154
gspollo
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Lunedi 3 maggio 2010 - Sapanca (TR) - Refaniye (TR) - 822km



Come al solito partenza appena dopo l'alba, alle 7, con una bella sorpresa: un nebbione da mese di novembre nelle campagne della bassa padana!
Questo significa 2 cose: che la temperatura esterna non è estiva (7/8 °C) e che c'è molta umidità nell'aria. Meglio partire con l'antipioggia addosso, se non altro è uno strato in più che aiuta ad isolare sotto. Io ho un serio problema con le goccioline di acqua che si addensano sulla superficie esterna della visiera del casco, sono costretto ogni 15 secondi a passare la mano come un tergicristallo, altrimenti non ci vedo un tubo. Questa cosa non mi e' mai capitata prima: che sia dovuto al fatto che ho tolto lo spoilerino supplementare del cupolino e quindi il flusso d'aria non è più deviato sopra il casco? In effetti deve essere così, la visiera con tempo asciutto mi si sporca di insetti spiaccicati molto di più di quando avevo lo spoilerino montato. Consola sapere che in genere con nebbia a livello del terreno il cielo è sereno e che se il sole riesce a riscaldare oltre la temperatura di condensazione, la nebbia sparisce e torna il cielo azzurro. Infatti dopo un paio d'ore il vapore acqueo condensante ci abbandona e ci ritroviamo in una giornata serena.



Invece di lì a poco si condensa una bella multa della polizia turca per eccesso di velocità. Di pattuglie di controllo della polizia ce ne sono parecchie in giro e buona parte dotate di telelaser per il rilevamento della velocità. Di solito c'è la pattuglia col telelaser che rileva la velocità in comunicazione via radio alla seconda pattuglia qualche chilometro più avanti che ferma i trasgressori. Già ieri ci avevano fermato ma poi ci hanno lasciato andare subito senza capire se avevano fermato noi per sbaglio oppure se, vedendo le targhe straniere, non hanno proceduto col verbale. Oggi invece ci tocca. Fermati da due policemen impeccabili, ci contestano il rilevamento della velocità di 104 km/h su un tratto dove c'è il limite di 70. Premesso che a me sembrava di ricordare di non aver mai visto l'indicatore della velocità del GPS superare i 95 e che il cartello del limite nemmeno l'avevo visto, con molta professionalità si passa alla stesura del verbale. Eccolo qui, 270 lire turche equivalenti a circa 140 euro



Sul retro c'è scritto che si può ricorrere entro 15 giorni e che gli stranieri possono pagare in dogana prima dell'uscita dalla Turchia. Ovviamente da onesti e scrupolosi motociclisti promettiamo ai poliziotti che pagheremo! Seeeeee... vediamo cosa succede in dogana tra due giorni, poi ne riparliamo... e infatti in dogana, via, liberi come il vento! Adesso penso che il verbale della multa lo metterò in cornice, è la prima che prendo senza pagarla!!
Si riprende la marcia dopo aver perso un'ora di tempo, la temperatura non salirà di molto anche perchè cominciano i saliscendi altimetrici tipici dell'Anatolia: saliamo a 1300m, poi riscendiamo, poi si risale a 1000 per poi ridiscendere di nuovo fino a 300m e infine arriviamo al motel della sera a oltre 1500m, temperatura frizzantina, 9 gradi!
Ci fermiamo in un motel lungo la E80 che potrebbe essere la versione moderna degli storici caravanserragli: è un continuo arrivare e partire di auto e autobus sia di linea che turistici, con tanto di annunci di partenze e arrivi stile stazione ferroviaria. Comunque non è male, c'è un self service per mangiare e le camere sono confortevoli e ben isolate acusticamente, c'è anche il collegamento wi-fi gratuito a internet.








Martedi 4 maggio 2010 - Refaniye (TR) - Dogubayazit (TR) - 528km



Partire alle 8 di mattina di una giornata serena a 1550 m di quota nei primi giorni di maggio in Anatolia significa prendere in mano una moto ricoperta di brina! 2 gradi centigradi, è c'è gente in manichette e bermuda! Salutato lo staff del motel,



partiamo con tutti gli strati che il bagaglio permette, per quanto mi riguarda canotta di cotone, maglia maniche lunghe collo alto in capilene, giubbotto windstopper, phasechange bmw, giacca rally2 con imbottitura in goretex e antipioggia, mi sento un salame insaccato, però sto bene, l'aria pungente non riesce ad arrivare alle ossa, oltretutto la strada è in salita e si sale fino a 2100m. Anche oggi è tutto un saliscendi







Il passo più alto, 2290m



e poi, lungo la E80 che si fa via via sempre più sconnessa e precaria, si scende ai 1700m di Dogubayazit, ai piedi del monte Ararat (5137m), ovviamente nascosto dalle nuvole (però c'è l'arcobaleno)



L'albergo si trova in centro alla città e ha una terrazza chiusa molto panoramica,



la connessione wi-fi free, un pc da tavolo a disposizione degli ospiti e il personale è molto gentile e parla un buon inglese. Le camere non sono il massimo ma comunque ciascuna ha wc e doccia e la tv satellitare dove ho seguito il telegiornale italiano delle 20.00. Le moto vengono parcheggiate in strada sul marciapiede proprio di fronte all'albergo dopo che il proprietario ci ha rassicurato di una tale sistemazione. Cena in un ristorante del centro a base di zuppa e carne, non male. Cominciano a scarseggiare i coltelli a tavola. Da qui e fino alla Russia sembra che nei ristoranti non ne abbiano bisogno e in tavola non ci sono mai, li devi chiedere.
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Ultima modifica di gspollo; 18-06-2010 a 13:02
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Vecchio 14-06-2010, 20:41   #155
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Mercoledi 5 maggio 2010 - Dogubayazit (TR) - IR - Tabriz (IR) - 333km



Tappa "breve" in considerazione del fatto che c'è da fare dogana per entrare in Iran. Non sappiamo come è la dogana iraniana, c'è il Carnet de Passages en Douane per le moto di mezzo (è l'unico paese del nostro giro che lo richiede) per cui abbiamo messo volutamente una tappa con pochi chilometri. Al mattino come al solito cerchiamo di partire presto, non senza comunque passare a visitare la fortezza Ishak Pasa Sarayi a 6 km dalla città, nella foto è quel palazzo che si vede sulla montagna in secondo piano;



il tempo non promette niente di buono e infatti come tocchiamo le selle delle mukke comincia a piovere. Visitiamo la fortezza di corsa proprio per la pioggia, comunque ne valeva la pena. Riprendiamo la strada verso il confine che si trova a circa 30km. Arriviamo in fretta, non c'è molto traffico e subito si avvicinano due turchi: uno ci offre di cambiare soldi, l'altro si occupa del disbrigo delle pratiche burocratiche turche. Tira molla col cambio dei soldi, alla fine cambiamo 100 dollari a testa per poi scoprire che ci ha fatto un cambio molto vantaggioso... per lui! Vabbè, pazienza, in un viaggio così ci sta anche questo. L'altro invece si da' da fare con i nostri passaporti, il problema è che il personale di uno sportello è andato a farsi il caffè di metà mattina e torna dopo un'ora, anche questo ci sta in viaggi così...
Alla fine tutto è a posto con la Turchia, salutiamo il turco che ci ha dato una mano e gli diamo una mancia di 10 euro, e finalmente si apre il cancello di ingresso dell'Iran.



I militari ci fanno cenno di fermare le moto poco più avanti, poi si avvicina uno di loro e ci porta allo sportello del controllo passaporti. Qui troviamo una fila abbastanza lunga di iraniani davanti allo sportello ma a noi ci porta direttamente davanti alla porta. Qualche minuto di attesa e poi vengono esaminati i nostri passaporti. Il doganiere ci chiede qual è il nostro percorso in Iran e lo scrive su un prestampato. Timbro di ingresso sul visto del passaporto, un rassicurante "You are welcome in Iran" e una calorosa stretta di mano, come inizio, niente male! Si passa poi alla vidimazione del Carnet e al controllo moto e bagagli, il tutto in tre quarti d'ora. E noi che pensavamo di passare metà giornata in dogana! Increduli, ci guardiamo in faccia e, siamo in Iran, comincia l'avventura!!



In realtà un chilometro più avanti c'è un altro controllo, quello della polizia che verifica l'assicurazione stradale delle moto. Controlla le nostre carte verdi che riportano l'Iran ma comunque è richiesto un timbro di un ufficio posto qualche centinaio di metri prima. Ottenuto il timbro, ripassiamo dal poliziotto che apre la sbarra e anche lui ci da il benvenuto in Iran.
Siamo liberi di girare per uno dei paesi che ritenevamo più ostili e difficili da affrontare. Tutto il contrario, a giudicare dalle premesse e dai primi approcci; staremo a vedere come va nei prossimi giorni.
Per ora non ci resta che rimetterci in marcia verso la meta della giornata, Tabriz. La strada è buona, sicuramente meglio della E80 turca che abbiamo lasciato ieri, il traffico modesto. Arriviamo a Tabriz, città abbastanza grande, e cerchiamo di raggiungere l'albergo. Naturalmente siamo sotto gli occhi di tutti, le automobili ci sfiorano e ci chiedono da dove veniamo, grande meraviglia e stupore sentirsi rispondere Italia. Alla fine ci dobbiamo fermare a chiedere indicazioni: per poco non si blocca il traffico, tutti arrivano a vedere la novità, non è facile comunicare senza inglese, cerchiamo di far capire dove vogliamo andare anche con carta e penna, mostriamo la piantina della città ma sembra che in Iran non sono avvezzi alla lettura delle carte, nessuno è in grado di dirci dove siamo esattamente in quel punto sulla carta. Alla fine, se non altro per la teoria dei grandi numeri, tra tutta la folla radunata salta fuori quello che ha capito dove vogliamo andare e conosce il posto; è in moto e si offre di accompagnarci di persona. Lo seguiamo ma facciamo fatica a stargli dietro, il traffico in città è caotico e le nostre mukke non sono agili come le motorette che hanno loro. Riusciamo così ad arrivare all'albergo, sudati come pulcini appena nati grazie al tempo che si è rimesso al bello e alla temperatura salita di parecchi gradi rispetto agli altopiani dell'Anatolia turca. Anche qui prima di riuscire a raggiungere il parcheggio nel retro dell'hotel, mi fermano due ragazzi che vogliono assolutamente fare delle foto alla moto col telefonino.
Alla sera bisogna mangiare: andiamo a piedi verso il centro della città



e scarpinando per 6km buoni arriviamo al ristorante, attraversando la zona delle botteghe dei gommisti, poi quella dei ricambi auto, poi quella delle batterie per autoveicoli, ecc., realizzando quella che nel pomeriggio in moto era un'impressione: l'albergo è abbastanza lontano dal centro. Zuppa, patate fritte e carne alla griglia, un'anteprima di quelle che saranno più o meno tutte le cene iraniane. Dopo cena però siamo "cotti", i piedi fanno male e decidiamo di prendere un taxi per tornare all'albergo. Ci tocca un taxi privato con una frizione che urlava ad ogni micrometrica variazione della pressione dell'acceleratore, comunque arriviamo a destinazione con una spesa irrisoria di 20000 rials e cioè circa 1,8 euro.
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Vecchio 14-06-2010, 20:46   #156
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fino qui,mi sembra di leggere il mio viaggio in iran.

una bella avventura.
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Vecchio 14-06-2010, 20:54   #157
ivanuccio
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Peccato in Iran abbiate mangiato solo zuppe patatine e carne alla griglia.Dolci nulla?La pasticceria Persiana è strepitosa!
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Io parto al mattino
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Vecchio 14-06-2010, 21:59   #158
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Aspetta, poi arrivo anche ai dolci persiani!
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Vecchio 15-06-2010, 09:35   #159
Motopepe
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BELLISSIMO... e ancora ce n'è a venire... giusto?
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Vecchio 15-06-2010, 11:26   #160
Alessio gs
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vai pollo con la nuova puntataaaa.....ciao....
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Vecchio 15-06-2010, 15:22   #161
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La puntata era già bell'e pronta ieri sera ma ho schiacciato il bottone con la X sulla scheda prima di dare conferma ed è andato tutto a ramengo... Tutto da rifare...grrrrrrrr
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Vecchio 15-06-2010, 15:33   #162
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dai ne avete vissute sicuramente di peggio sono con te anche in questo momento
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Vecchio 15-06-2010, 15:37   #163
gspollo
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grazie pv1200!
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Vecchio 15-06-2010, 15:46   #164
pv1200
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gs ti chiedo se puoi dire qlcs sui rifornimenti per la benzina e qlcs sull'organizzazione del viaggio circa visti e cdp vedi fidejussione, due parole su come avete realizzato l'itinerario tipo le fonti e che cartine avete usato e infine sulla ricezione dei cellulari ciao
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Vecchio 15-06-2010, 16:44   #165
acelaviaggi
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ho letto con interesse il racconto della vostra avventura, complimenti veramente.
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Vecchio 15-06-2010, 18:13   #166
Don Biga
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complimenti !
bravissimi !!
davvero spettacolare !!!
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Vecchio 15-06-2010, 18:43   #167
naga
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Tira molla col cambio dei soldi, alla fine cambiamo 100 dollari a testa per poi scoprire che ci ha fatto un cambio molto vantaggioso... per lui!
Mortacci sua, ancora mi girano per quanto ci ha fatto fessi
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Vecchio 16-06-2010, 00:03   #168
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gs ti chiedo se puoi dire qlcs sui rifornimenti per la benzina e qlcs sull'organizzazione del viaggio circa visti e cdp vedi fidejussione, due parole su come avete realizzato l'itinerario tipo le fonti e che cartine avete usato e infine sulla ricezione dei cellulari ciao
Benzina: nessun problema, dappertutto, a parte in Uzbekistan, ma di questo ne parlerò nel report quando ci arrivo. La benza si trova facilmente, noi mediamente riempivamo ogni 300km, vista l'autonomia leggermente ridotta dell'RT rispetto il GS, fino all'Iran la qualità era buona, poi gli ottani hanno cominciato a scarseggiare e i battiti in testa erano garantiti se aprivi tutto il gas. Fino alla Turchia si trovano benzine fino a 98 ottani, poi cominciano a scendere fino a 95/92 e anche meno fino al Kazakstan per poi riprendere gli standard europei dall'Ucraina in poi. Io non avevo il cipollone per la codifica della centralina all'uso con basso numero di ottani ma il GS è andato bene ugualmente, battito in testa a parte e comunque se lo sai, lo eviti cercando di dare gas molto dolcemente. Viste le andature piuttosto tranquille sugli 80km/h, sono arrivato a percorrere anche i 20,2 km/litro, più realistico comunque calcolare una media di 18km/litro su tutto il viaggio. Sia io che naga avevamo una tanichetta da 5 litri di riserva che io non ho mai usato, anzi, l'ho riempita ad Ashgabat in Turkmenistan prima di affrontare il deserto del Karakoum verso Darvaza e me la sono portata fino a casa, è stato il mio souvenir dal Turkmenistan!

Visti: come già detto ci siamo appoggiati ad una agenzia di visti consolari di Roma per averli ad un costo totale di circa 650 euro. Muoversi per conto nostro sarebbe stato sicuramente più economico ma avremmo dovuto impegnare molto tempo e sbattimenti vari. Ci vogliono circa 2 mesi per ottenerli tutti, anzi, partire a richiederli 3 mesi prima dell'inizio del viaggio sarebbe stato meglio e saremmo arrivati alla partenza con meno fiato sul collo. Il più ostico da avere è quello del Turkmenistan in quanto il passaporto deve arrivare in Francia a Parigi in quanto da noi non esiste rappresentanza consolare o ambasciata di quel paese.

Carnet de Passage en Douane: richiesto solo per l'Iran, costo 160 euro per i non soci ACI, 120 euro per i soci. Io l'ho richiesto un mese prima della partenza all'ACI di Varese e nel giro di una settimana era pronto. Piccolo suggerimento: nel carnet c'è lo spazio per elencare eventuali accessori montati sulla moto. Io mi sono fatto mettere il GPS col numero di matricola, almeno figura come parte della moto e non fanno storie per l'ingresso, come era successo due anni fa in un altro viaggio al momento dell'ingresso in Egitto.
Per il valore della moto da mettere sul carnet, ho richiesto la quotazione alla sede centrale dell'ACI tramite mail, rispondono dopo pochi giorni, il GS adv del 2003 me lo hanno "valorizzato" per 8000 euro e quindi la fidejussione era per il doppio del valore dichiarato e cioè 16000 euro. L'ho pagata 475 euro, poco meno del 3% dell'importo della fideiussione, ma questo è un costo variabile che dipende dalla banca, dal tipo di rapporto che si ha, ecc. Sul sito www.aci.it ci sono tutte le istruzioni per ottenere il carnet, compreso i modelli di fidejussione. Appena tornato ho riconsegnato il carnet all'ACI Varese, era tutto a posto, ci pensano loro a mandare una lettera di svincolo alla banca fidejussoria (e a me per conoscenza). Ad oggi non ho ancora ricevuto nessuna comunicazione in merito. Prima di consegnare il carnet a Varese, ho provveduto comunque a fare una foto del carnet con la souche (matrice) coi timbri di ingresso e uscita dall'Iran, non si sa mai!



Fonti e carte: Lonely Planet Asia centrale 4 ed. italiana gennaio 2008 e altre info dal sito internet lonelyplanet per i paesi non compresi nella guida. Carte Reise know-how plastificate, City Navigator Europe NT 2010.2 per la parte europea navigabile e World Base Map per le altre parti. Fondamentali i report di viaggio di coloro che già ci sono stati in passato, così come le tracce GPS che hanno messo a disposizione in rete e che abbiamo seguito quando potuto.

Cellulari e internet: prendono campo praticamente ovunque, io ho TIM ricaricabile con abilitazione al roaming internazionale con addebito su carta di credito e sono sempre riuscito a chiamare, naga invece con TIM ricaricabile abilitata al roaming senza addebito su carta di credito ha avuto qualche difficoltà di chiamata in fonia. Gli sms sono lenti ad arrivare, qualche volta arrivano il giorno dopo! Nelle città si trovano sempre degli internet point a costi di circa 1 o 2 dollari l'ora, con connessioni non fulminee ma accettabili. Qualche volta certi siti sono chiusi, ad esempio facebook o skype non funzionano in Iran. Costi fonia astronomici: 12 euro una chiamata di 1 minuto e 7 secondi dall'Uzbekistan, gli sms costano 0,89 euro.
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Vecchio 16-06-2010, 19:19   #169
Motopepe
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Ti leggo e la mia mente "parte"... Ancora complimenti!
Meno male che ancora il vostro viaggio non è finito... attendo!
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Vecchio 16-06-2010, 20:33   #170
naga
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Ad oggi non ho ancora ricevuto nessuna comunicazione in merito.
Il Carnet l'ho consegnato il 3 giugno e ... ancora aspetto!

Ricordo che dopo il giro del Mediterraneo ci volle quasi 1 mese!
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Vecchio 16-06-2010, 22:35   #171
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Giovedi 6 maggio 2010 - Tabriz (IR) - Tehran - 638km



km km km, la sella comincio a sentirla, meno male che questa sera si arriva a Theran e poi ci si ferma un giorno, così si prendono due piccioni con una fava: si riposa il fondoschiena e la mukka sta ferma in stalla almeno un giorno, se lo merita pure lei! Questa tappa prevede gran parte del percorso in autostrada. Le autostrade iraniane sono tenute bene e in teoria dovrebbero essere a pagamento con tanto di presenza di caselli per la riscossione del pedaggio con omino addetto che comanda la sbarra. Ogni volta però passiamo senza tirare fuori nemmeno un rial, sarà per la simpatia, sarà per la novità, sarà che siamo italiani e veniamo da lontano, boh, un saluto al casellante e tutte le volte viaaa senza pagare. In realtà la maggior parte di tutti quelli che transitano non pagano niente, per cui non si capisce come funziona, comunque per noi funziona bene così! Attraversiamo qualche formazione geologica interessante



anche se il percorso non è poi così entusiasmante, l'autostrada è noiosa anche in Iran. Dopo i canonici 300km ci tocca sperimentare le aree di servizio autostradali iraniane: si presentano così (non tutte, però), autobotte direttamente dal produttore al consumatore...!!



I km si accumulano e man mano ci si avvicina a Tehran il traffico aumenta. L'ingresso in città è un po' a casaccio, si cerca di tenere una direzione che porta in centro città, mentre ovviamente siamo al centro dell'attenzione di quelli che nel traffico si muovono vicino a noi. Le auto ci sfiorano, spesso abbassano i finestrini e ci chiedono urlando da dove veniamo; esattamente non capiamo cosa chiedono però è abbastanza intuitivo e quando rispondiamo Italia, grande stupore, sorrisi e cenni di approvazione e pollice in alto. Alla fine non è facile orientarsi in una metropoli da 17 milioni di abitanti spesso con i cartelli e le indicazioni solo in arabo, pardon, farsi, e dobbiamo fermarci a chiedere informazioni stradali; questa volta ci rivolgiamo ad un passante sul marciapiede che però non conosce la nostra destinazione. Non passa, chiede scusa e se ne va, come si usa da noi, ma si da da fare per trovere qualcuno che ci possa dare l'informazione. Spunta così il proprietario di un negozio di autoaccessori, un muscolato che poi ci terrà a far sapere di essere un campione di bodybuilding, che ci invita a lasciare le moto ed entrare in negozio. Ci saluta calorosamente e nel frattempo ci chiede se vogliamo del tè (chai, dalla Turchia fino all'Ucraina lo chiamano così), intanto cominciano ad arrivare gli amici del proprietario. Foto di rito



e poi qualcuno va a comprare una piantina aggiornata di Tehran sulla quale evidenziano il percorso da fare per arrivare alla meta e poi ci regalano la mappa. E' ora di muoversi, ci salutiamo, ringraziamo e via, pronti a riperderci dopo poche centinaia di metri... Adesso tocca chiedere a due vigili fermi ad un angolo di una strada; senza volerlo creiamo sicuramente un problema di traffico per i due vigilantes, tutti si fermano a vedere due marziani e due astronavi, il traffico si blocca, finchè anche qui spunta l'angelo custode motomunito che si offre di portarci a destino, per fortuna! Arriviamo così all'albergo,



vogliamo dare una piccola mancia alla nostra guida, ma niente da fare, non vuole assolutamente nulla. Oramai abbiamo capito che questa è gente genuina, schietta e ospitale.
Prima di cena facciamo un giretto a piedi per la città nei dintorni dell'albergo, scoprendo di essere a pochi passi dalla importante quanto insignificante piazza Komeini,



e subito troviamo i segni della propaganda religiosa

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Vecchio 17-06-2010, 00:02   #172
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Venerdi 7 maggio 2010 - Tehran

Giornata da turisti podalici. E finalmente, ci volevano quattro passi per riattivare la circolazione del sangue agli arti inferiori. Subito ci si pone un problema: come attraversare a piedi viali con 4 corsie per senso di marcia invase da tutto ciò che può muoversi su ruote e che sfreccia senza sosta? Facile: senza indecisioni ci si butta in mezzo al traffico mantenendo una andatura costante e tenendo fisso lo sguardo sui mezzi che sembrano investirti ma in realtà ti sfiorano solamente e ti scansano. Sulle prime ci vuole coraggio e segui i passi di qualche indigeno del posto, poi capisci come si fa e vai tranquillo di tuo, abbiamo imparato anche questa!!
La prima visita del mattino è dedicata al palazzo del Golestan, residenza della famiglia dei Qajar nel '700 e poi durante la dinastia Pahlavi usato come palazzo di rappresentanza.
All'esterno si presenta come un palazzo decorato da maioliche colorate



ma sono gli interni dei vari saloni che lasciano a bocca aperta: è tutto rivestito da mosaici a specchi che creano fantastici giochi di luce; il trono è in alabastro



le sale di rappresentanza sono enormi e con pavimenti ricoperti da tappeti da favola



Piacevoli anche i giardini del cortile interno



Di fronte al Golestan si trova il bazar che però è chiuso essendo venerdi, pazienza, lo visitiamo ugualmente cercando di immaginare il brulicare di genti e affari dei giorni migliori...



Poi è la volta del museo archeologico dove si trova una copia della stele di Hammurabi (la foto era verticale ma qui è venuta così, boh?!?)



Per le strade, sulle recinzioni dei palazzi pubblici spesso si trovano richiami all'islam



E' ora di una sosta al parco pubblico, che comprende anche un piccolo zoo



Nel pomeriggio ci dirigiamo verso la parte nord della città dove si trova il museo della ceramica nella ex sede dell'ambasciata egiziana, uno dei palazzi più belli della città, soprattutto internamente. Interessante l'allestimento ultramoderno del museo in un edificio storico e antico.





Ancora più a nord troviamo gli insoliti murales dipinti sui muri di cinta della ex ambasciata degli USA, che evidenziano i rapporti non proprio amichevoli tra i due stati



Alla fine, anche oggi abbiamo macinato chilometri, con le nostre gambe però; decidiamo quindi di rientrare all'albergo provando la metropolitana, dove ci sono anche i vagoni riservati alle donne. I treni sono piuttosto affollati, sono nuovi e ben tenuti. Prima di partire però c'è un blackout elettrico dove si spegne tutto, anche le luci della stazione e del treno, qualche mugugno di disapprovazione dei passeggeri, ma il tutto si risolve nel giro di 5 minuti.





Alla fine riposo anche per i cavalli di san Francesco...

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Vecchio 17-06-2010, 16:35   #173
momi20
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Bellissime le foto..ahh la tecnica per attraversare strade a 4 corsie a piedi è ottima
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Vecchio 17-06-2010, 18:57   #174
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Sabato 8 maggio 2010 - Tehran - Shahrud - 417km



Si riprende a marciare, l'uscita dalla città è una sofferenza: traffico, smog, periferia estesa, ci vuole più di un'ora per cominciare a patire un po' meno e andare ad un passo decente. Attraversiamo i grandi spazi dell'altopiano, non sembra ma siamo ad oltre 1000 metri di quota, Tehran è a 1200, e davanti abbiamo un passo a 2000m.







Attenti, la polizia è come il Grande Fratello (non quello di canale5, ma quello di orwelliana memoria!) vi controlla impercettibilmente!!
Ed è vero! Numerose sono le pattuglie che si incontrano tutte col telelaser. Uomo avvisato, mezzo salvato!



Tappa senza particolari degni di nota. Nel primo pomeriggio ci fermiamo a mettere qualcosa sotto i denti in questa bottega di alimentari lungo la strada, dove ci sono di fianco altri negozi e officine. Come al solito, appena ci fermiamo, fermano tutte le attività anche gli amici iraniani e vengono a salutarci e fare foto







Anche Shahrud non riserva particolari sensazioni, arriviamo presto nel pomeriggio così, fatta una doccia, belli puliti e profumati non ci va di riprendere le zozze e puzzolenti moto per andare a visitare Bastam, una cittadina a 8 km, dove c'è un complesso storico interessante del 10/12 secolo, la tomba e il mausoleo di Abū Yazīd al-Bisṭāmī un poeta e mistico pensatore molto noto in Iran. Prendiamo un taxi, i costi sono accettabili, non ricordo esattamente ma mi pare l'equivalente di 10 dollari.







Ritorniamo a Shahrud e facciamo un giro per la città, capitiamo per caso al bazar, ma anche qui è chiuso, oggi è sabato... coi bazar non abbiamo molta fortuna

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Vecchio 17-06-2010, 20:20   #175
ivanuccio
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L ospitalita Persiana lascia il segno.E un paese in cui non ti senti mai solo.Bel report gspollo
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Io parto al mattino
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