Ho avuto un K100RS 16V (moto fatta per il turismo veloce e mai superata ancora oggi) e un K1200RS.
Ho spesso portato il boxer R1100S. Estremamente agile ed intuitiva. Nel misto le uniche moto in grado di stargli davanti sono le bicilindriche italiane, con bravi piloti.
La regola d'oro è che maggior cilindrata, vuol dire maggior comfort di marcia e maggior velocità, autovelox permettendo. A parità di velocità vuol dire anche meno vibrazioni, maggior silenziosità e minor consumo. Quanto detto è maggiormente valido sulle quattro cilindri, che hanno logicamente motori più equilibrati. Si tratta poi di mezzi dal prezzo elevato, e attualmente sono stati limitati gli storici difetti tipo "clack" alla cambiata, o ruota posteriore che affonda in accellerazione.
Ma una cilindrata maggiore, comporta telaio sospensioni e ciclistica in generale, adeguate. Tradotto: più peso, meno fuoristrada. Ma strade bianche o sassose si possono sempre fare. Parlo per approfondita esperienza personale. (E accappottamenti
vari)
I moderni cardani BMW non fanno assolutamente rimpiangere la catena - peso e costo a parte - a meno che non si voglia competere in pista.
Dopo averla provata trovo la GS 800 una moto divertente, equilibrata e tuttofare, sufficientemente veloce per i "trasferimenti" con la sola negatività (che si evidenzia solo a causa delle moto possedute) di "girare alta": cioè a 130 Km/h gira in sesta (per forza!) a 5000 giri. Va da sè che lunghe tappe risultano meno confortevoli che su una 1200, a parità di velocità di crociera. Il sound che esce dagli scarichi è eccezionale, ma per 30 Km, dopo, secondo me, rompe un pò i coglioni . . .
Con la 800GS si possono fare percorsi in cui il 1200GS "avrebbe qualche difficoltà". Quindi, a patto di rinunciare a un pò di comfort, o di velocità, è una moto "totale" che può spostarsi agevolmente tra le buche di Roma, come sulle autostrade tedesche o nella Terra del Fuoco.
Ricordandosi sempre di non chiedergli quello che può fare una 400 da off o una 1000RR (a ciascuno il suo...). Ciao